Ryanair: ufficiale, bloccate tutte le rotte interne italiane!


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AirFleet

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16 Giugno 2009
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RYANAIR: BALOTTA, DA ENAC OSTINAZIONE BORBONICA



Milano, 29 dic. (Adnkronos) - "Lascia perplessi la borbonica ostinazione a consentire l'imbarco a passeggeri che esibiscono il tesserino di pesca quale documento di riconoscimento. Anche la legge italiana deve permettere l'imbarco solo con carta d'identita' o passaporto superando in questo modo la recente sentenza del Tar del Lazio". Ad affermarlo e' Dario Balotta, esperto di Trasporti ed ex segretario della Fit Cisl Lombardia, che commenta il dissidio in corso tra Ryanair e l'Enac, anche alla luce del falso allarme bomba di oggi a Malpensa, che "ripropone il tema della sicurezza dei voli".

Per Balotta "non bisogna mai abbassare la guardia su un sistema complesso e fragile come quello aeroportuale. Vanno fatti tutti gli sforzi per tenere alti gli standar di sicurezza. Seguire le procedure non deve essere un optional e vanno applicate le regole in vigore in Europa. I gestori aeroportuali infine, non devono considerare la sicurezza come un'area di profitto e reinvestire tutte le ingenti risorse incassate a questo titolo".



fonte: LiberoNews
 

AirFleet

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16 Giugno 2009
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Ryanair via dall'Italia? "Manca la sicurezza"



La compagnia low cost di O'Leary pronta ad abbandonare dieci scali: "Forme di identifciazione non sicure". Convocata dall'Enta Nazionale Aviazione Civile.



La minaccia di Ryanair di abbandonare le rotte italiane? Forse solo una «provocazione» inscenata per arrivare ad un accordo con l'Enac. La compagnia aerea, che prima delle festività natalizie aveva annunciato la sospensione dei voli dal prossimo 23 gennaio, chiarisce la sua posizione e sottolinea di aver fatto questa scelta per garantire gli standard della sicurezza.

Per ora questa strategia è apparsa vincente ed ha portato ad un primo risultato. Ieri infatti il presidente dell'Enac Vito Riggio ha convocato per il 7 gennaio una riunione del Comitato Interministeriale per la sicurezza del trasporto aereo a cui seguirà un incontro diretto con i vertici di Ryanair. «La decisione di cancellare le rotte nazionali in Italia, un mercato in cui abbiamo forti interessi economici – hanno spiegato fonti della compagnia irlandese – rappresenta per noi una provocazione resasi necessaria dopo l'ordinanza dell'Enac con cui si obbligava il nostro personale ad accettare non sicure forme di identificazione per i passeggeri». Un braccio di ferro, dunque, ma non una decisione vera e propria.

Tuttavia, aggiungono da Ryanair, «abbiamo avvertito tutti coloro che hanno prenotato biglietti aerei per partenze a fine gennaio 2010 che, se non si arriverà ad un accordo, il volo sarà soppresso e saranno risarciti della somma già versata». E ancora: «Del resto per la prenotazione dei biglietti on line è necessario il passaporto o la carta d'identità e quindi non vediamo quale difficoltà ci sia nel presentare questi documenti anche al momento del check-in». La bagarre tra Enac e Ryanair , ribattezzata "guerra del passaporto”, è nata con l'emanazione di un'ordinanza sulle procedure d'imbarco.

L'Ente Nazionale dell'Aviazione Civile, sulla base di una normativa vigente dal 2000, ha infatti obbligato tutte le compagnie aeree che operano sulle rotte nazionali, ad accettare per l'imbarco documenti di riconoscimento diversi dalla carta d'identità e dal passaporto. Di fronte all'imposizione di far salire a bordo passeggeri identificati attraverso tesserini professionali, licenze o patenti di guida, Ryanair ha risposto minacciando di abbandonare le rotte italiane. «Noi seguiamo le direttive europee e l'insistenza illegale di Enac sul fatto di dover accettare documenti che potrebbero risultare sconosciuti al nostro personale, riduce la sicurezza in modo inaccettabile per Ryanair», ha dichiarato Michael O'Leary, amministratore delegato della compagnia aerea.

L'Enac dal canto suo ha ribadito la legalità della normativa vigente e il rigore dei controlli nelle strutture aeroportuali. «Poiché Ryanair continua a mettere in dubbio la sicurezza degli aeroporti italiani, creando allarmi infondati, nell'incontro del 7 gennaio ci confronteremo con la compagnia aerea e, ove le dichiarazioni che ha rilasciato risultassero infondate, ne verranno tratte le dovute conseguenze» ha ribadito il presidente dell'Enac Riggio. Il comune di Ciampino ha plaudito di fronte alla valutazione di Ryanair di abbandonare l'Italia. Da anni infatti l'amministrazione comunale si batte per il depotenziamento dell'aeroporto del Pastine e per lo spostamento delle compagnie aree low cost.

«Quella che O'Leary considera una minaccia – ha dichiarato il sindaco di Ciampino Walter Perandini – è per la nostra popolazione un'opportunità perché quello che chiediamo da tempo è che Ryanair si sposti su altre strutture aeroportuali». Nella disputa tra Enac e Ryanair, il segretario nazionale Filt Cgil Mauro Rossi ribadisce la necessità di far rispettare alla compagnia aerea le leggi nazionali: «L'Enac deve richiedere agli operatori come Ryanair di porre fine allo sfruttamento dei lavoratori e all'evasione contributiva in atto da molto tempo».

Ancora dal fronte sindacale: «non vorremmo che dietro il braccio di ferro avviato da Ryanair si celasse in realtà un surrettizio ridisegno delle rotte e dei collegamenti interni” ha sottolineato il coordinatore del trasporto aereo Filt Cisl Claudio Genovesi. Il Movimento dei Consumatori ha diffidato la compagnia aerea per la sospensione dei voli dal 23 gennaio 2010: «Utilizzare documenti di identificazione per passeggeri diversi non costituisce pericolo per la sicurezza, né diminuisce le garanzie per i viaggiatori».



fonte: IlTempo
 

billypaul

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RYANAIR: BALOTTA, DA ENAC OSTINAZIONE BORBONICA

Per Balotta "non bisogna mai abbassare la guardia su un sistema complesso e fragile come quello aeroportuale. Vanno fatti tutti gli sforzi per tenere alti gli standar di sicurezza. Seguire le procedure non deve essere un optional e vanno applicate le regole in vigore in Europa. I gestori aeroportuali infine, non devono considerare la sicurezza come un'area di profitto e reinvestire tutte le ingenti risorse incassate a questo titolo".

fonte: LiberoNews
Certo, tant'è che Abdulmutallab in realtà si stava recando al Campionato Mondiale di pesca a mosca sul lago Michigan.
 

billypaul

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Se mai qualcuno avesse avuto dubbi:


Ryanair: per i sindacati non rispetta le regole italiane, nemmeno sul contratto di lavoro
martedí 29 dicembre 2009, ore 22.26

Cosa si nasconde dietro la “sparata” di Ryanair? Il “casus belli” con il quale la compagnia ha rotto i ponti con ENAC e ha cancellato i propri voli su molti aeroporti italiani è assolutamente pretestuoso. Il problema sollevato dalla Ryanair sulla scarsa sicurezza dei voli in caso di accettazione di tutti i documenti che la normativa italiana ritiene idonei all’identificazione potrebbe suonare anche giusto, in linea di principio, se non fosse per il piccolo particolare che, pagando 32 euro e rifacendo il check-in con un qualsiasi documento, si può comunque salire a bordo. Ma non può essere il mancato introito di questo extra, seppur consistente, a far decidere una compagnia a sospendere i voli. I sindacati hanno fiutato l’aria e si sono schierati apertamente contro la Compagnia. Per il coordinatore nazionale del trasporto aereo della Fit Cisl, Claudio Genovesi, lo scontro potrebbe celare “un surrettizio ridisegno delle rotte e
dei collegamenti interni” ed essere la prima mossa per iniziare “una nuova fase di costante riduzione di voli e offerta commerciale”.
Pesanti anche le considerazioni sul rispetto delle regole da parte della Ryanair, e non solo di quelle relative alle procedure di imbarco dei passeggere. “Pretende di operare al di fuori delle regole del nostro paese – dichiara il segretario nazionale Filt-Cgil Mauro Rossi – e lo fa anche per altre leggi italiane a partire da quelle del lavoro”.
I gestori di molti scali italiani che verranno penalizzati dal comportamento della Ryanair minacciano di adire le vie legali, ma la compagnia risponde che lo stop è causato non da loro ma dall’Enac che mette in pericolo la sicurezza dei passeggeri. Cause che certamente la Ryanair perderà, visto che si spera che in sede giudiziale valgano le norme italiane, giuste o sbagliate che siano, ma in quali tempi?
Per il 7 gennaio è stata convocata una riunione del comitato Interministeriale per la sicurezza del trasporto aereo e degli aeroporti e sempre lo stesso giorno l’Enac ha convocato anche la Ryanair. TTG
 

billypaul

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Low cost: Adiconsum chiede Carta dei diritti per i passeggeri

30/12/2009
"I voli low cost hanno aumentato la concorrenza, ma c'è poca trasparenza sui costi per i passeggeri". È quanto sostiene Pietro Giordano, segretario nazionale dell'Adiconsum, che, prendendo spunto dalla vicenda Ryanair, chiede all'Enac un tavolo con le associazioni dei consumatori, dei gestori aeroportuali e delle compagnie aeree, "per una nuova Carta dei diritti dei passeggeri e una Carta dei servizi capace di tutelare i passeggeri e i turisti e al contempo realizzare una corretta concorrenza tra compagnie aeree". Adiconsum, nel contenzioso apertosi tra Ryanair ed Enac, sostiene che l'ente ha l'obbligo di far rispettare le normative di legge italiane che prevedono l'utilizzo di altri documenti rilasciati dall'amministrazione dello Stato, oltre la Carta d'identità e il passaporto. "Ryanair - aggiunge Giordano - non ha alcun diritto di disapplicare le leggi italiane o di sospendere i voli".
TTG

 

billypaul

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Ryanair e documenti... E se Alitalia volasse fra Dublino e Shannon?

[M.V. IX nr. 264 | 29-12-2009 16:46 | Editoriale]

Chi non ricorda quando gli agenti di viaggio sono stati tacciati di essere i più costosi parassiti del comparto?
E che dire della battuta "da Ciampino non ce ne andremo mai"?
E della proposta che circolava di far viaggiare i passeggeri in piedi, o di far pagare loro l'uso della toilette?
Sono solo alcuni fra i più recenti esempi con i quali la compagnia irlandese Ryanair ha fatto parlare di sé accentrando l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica.
Sinceramente, quindi, non ci meravigliamo più di tanto per l'ennesima disputa la quale, se non fosse per la minaccia di sospendere i voli domestici italiani, tutto sommato forse sarebbe la meno appariscente fra le tante sollevate, riguardando in particolare quali documenti accettare per l'identificazione del passeggero sulle rotte domestiche italiane.
Un argomento del tutto tecnico, ben differente dai precedenti che abbiamo voluto ricordare.

È una nostra opinione, nulla più, della quale fra l'altro non troviamo conferma nel comunicato ufficiale emesso sul sito Ryanair, ma riteniamo assai probabile che dietro alla presa di posizione del vettore vi è il fatto che avendo la compagnia adottato un software per il check-in on line, lo stesso possa accettare solo documenti prestabiliti standardizzati quali appunto la carta di identità o il passaporto. Ciò potrebbe spiegare il perché della rigida presa di posizione assunta dal vettore irlandese.

In merito alla decisione dell'Enac di far valere anche altri documenti, vi è chi arriva a vedere le solite mosse per favorire il principale vettore italiano il quale vede giorno dopo giorno scemare il suo traffico a favore dei vettori low cost, ma crediamo che per una obiettiva disamina del problema non vi sia bisogno di ricorrere a voli pindarici, ma più semplicemente soffermarsi sull'aspetto giuridico della questione. È indubbio infatti che nella fattispecie si tratta di valutare se ha prevalenza la forma del contratto stipulato fra vettore e passeggero, o viceversa prevalgono i regolamenti emessi dalle autorità nazionali.
Questo è il punto cruciale, ed ogni minaccia di sospendere i voli se non viene accettata una certa tesi, suona del tutto esagerata quanto inopportuna.

Ryanair da parte sua ricorda che nel momento in cui il passeggero "chiude" il contratto con l'acquisto del biglietto online, egli accetta implicitamente il regolamento della compagnia il quale precisa che il passeggero deve presentarsi all'imbarco con il passaporto o carta di identità.
L'Enac invece, anche facendosi forte della decisione della TAR del Lazio che ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dal vettore irlandese, mantiene ferma la sua posizione che prevede che nel Paese ove avvengono le operazioni prevalga la normativa nazionale rispetto alle clausole contrattuali che un vettore potrebbe imporre nel momento di concludere il contratto di trasporto.

Soltanto in Italia, paese dei Guelfi e Ghibellini, di Coppi e Bartali, ci si poteva accapigliare e far nascere una polemica fra i favorevoli e i contrari anche su quello che appare essere un argomento squisitamente giuridico.
Noi comunque non crediamo che Alitalia, se mai volasse fra Dublino e Shannon, potrebbe lei decidere unilateralmente quale documento di riconoscimento accettare per l'imbarco dei cittadini irlandesi a bordo del volo domestico effettuato in quella Nazione, ma con ogni probabilità dovrebbe attenersi ai regolamenti lì vigenti.

Masterviaggi.
Antonio Bordoni
 

AirFleet

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16 Giugno 2009
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Aeroporti: meno 100 mln se Ryanair va via


Ed Air Italy già sarebbe pronta a subentrare


L'abbandono da parte di Ryanair potrebbe costare agli aeroporti italiani circa 100 mln di euro all'anno. E' quanto stima Il Sole-24 Ore, che ha fatto un calcolo, biglietti e tariffe alla mano, delle mancate entrate da diritti aeroportuali per gli scali italiani derivanti da un eventuale addio del vettore low cost.
La stima è basata su un totale di circa 11 milioni di passeggeri che quest'anno si sono imbarcati in Italia sugli aeromobili della compagnia. Si tratterebbe, comunque, di un valore lordo perchè, sottolinea il quotidiano, diversi enti locali e scali versano comunque dei contributi per attrarre Ryanair.
Intanto, mentre prosegue il braccio di ferro con l'Enac, e per il 7 gennaio è convocato un incontro tra Riggio, Ryanair e comitato interministeriale sicurezza del trasporto aereo, già si fanno avanti nuovi "pretendenti" alle rotte: Siamo pronti a sostituirli subito", ha fatto sapere il presidente




fonte: GuidaViaggi
 

Doctorstein

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2 Dicembre 2007
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A, A
Senza dubbio, sono anche certo che nel caso di una class action nessun passeggero, tra i difensori più accaniti e fan con il benificio del dubbio al nostro bourne, al quale sia stato cancellato un volo, perderebbe l'occasione di marciarci un pò su.
L'ho già chiesto 3 volte, e nessuno ha risposto

La carta dei diritti del passegero non dice che in caso di cancellazione del volo anche in prima di un mese, il passeggero ha diritto a scelta tra:
Rimborso integrale del biglietto e delle tasse aeroportuali.
Riprotezione a spese della compagnia che cancella il volo.

La discriminante tempo non dovrebbe servire solo a stabilere ove dovuta la compensazione pecunairia (in questo caso non dovuta)?
 

fontanarossa

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6 Novembre 2005
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messina - catania, Sicilia.
L'ho già chiesto 3 volte, e nessuno ha risposto

La carta dei diritti del passegero non dice che in caso di cancellazione del volo anche in prima di un mese, il passeggero ha diritto a scelta tra:
Rimborso integrale del biglietto e delle tasse aeroportuali.
Riprotezione a spese della compagnia che cancella il volo.

La discriminante tempo non dovrebbe servire solo a stabilere ove dovuta la compensazione pecunairia (in questo caso non dovuta)?
L'ho chiesto anche io ma immagino che poichè non parliamo di cancellazione di un volo ma di eventuale arbitraria sospensione delle attività senza prescrizione medica la musica sarebbe certamente diversa. Mi sa di boomerang
 

mahagonny

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7 Settembre 2007
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modugno
www.planespottesrbari.it
RYANAIR: BALOTTA, DA ENAC OSTINAZIONE BORBONICA



Milano, 29 dic. (Adnkronos) - "Lascia perplessi la borbonica ostinazione a consentire l'imbarco a passeggeri che esibiscono il tesserino di pesca quale documento di riconoscimento. Anche la legge italiana deve permettere l'imbarco solo con carta d'identita' o passaporto superando in questo modo la recente sentenza del Tar del Lazio". Ad affermarlo e' Dario Balotta, esperto di Trasporti ed ex segretario della Fit Cisl Lombardia, che commenta il dissidio in corso tra Ryanair e l'Enac, anche alla luce del falso allarme bomba di oggi a Malpensa, che "ripropone il tema della sicurezza dei voli".

Per Balotta "non bisogna mai abbassare la guardia su un sistema complesso e fragile come quello aeroportuale. Vanno fatti tutti gli sforzi per tenere alti gli standar di sicurezza. Seguire le procedure non deve essere un optional e vanno applicate le regole in vigore in Europa. I gestori aeroportuali infine, non devono considerare la sicurezza come un'area di profitto e reinvestire tutte le ingenti risorse incassate a questo titolo".



fonte: LiberoNews
Tutti legislatori in questa nazione.
Tutti a dire cosa deve o non deve fare il legislatore.
che razza di nazione è questa?
Pure Balotta(che al massimi poteva fare il poriere di calcio), esperto di trasporti diventa esperto di legislazione.
Ma va va...
 

AirFleet

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16 Giugno 2009
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Questione documenti: l'Enac convoca Ryanair (1)

Il presidente dell'Enac Vito Riggio ha convocato Ryanair il 7 gennaio prossimo, anche nelle vesti di presidente del Cisa (Comitato interministeriale per la sicurezza del trasporto aereo e degli aeroporti). "Da parte della compagnia Ryanair - si legge in una nota che spiega le ragioni della convocazione - si continua pervicacemente e pretestuosamente a mettere in dubbio il rispetto ed il rigore dei controlli di sicurezza da parte delle autorità italiane, cosa che crea allarmi infondati e scredita l'immagine del nostro Paese a livello internazionale". La riunione, prosegue la nota, è finalizzata ad esaminare gli argomenti avanzati della compagnia Ryanair che potrà illustrarli direttamente in tale occasione. "Ove le dichiarazioni di Ryanair risultassero, come assolutamente sono, infondate, ne verranno tratte tutte le dovute conseguenze". - segue -

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Air Italy pronta a subentrare a Ryanair sulle rotte italiane (2)


Se Ryanair vuole lasciare l'Italia Air Italy è pronta a sostituirla in brevissimo tempo. Lo ha annunciato il presidente e amministratore delegato di Air Italy Giuseppe Gentile. "Se dovessero sospendere i loro voli dagli scali di Roma Ciampino, Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Milano, Bergamo, Pescara, Pisa e Trapani, noi - ha osservato il Presidente dell'aviolinea - siamo pronti a subentrare. Abbiamo mezzi, esperienza, know how e solidità gestionale per rimpiazzare i voli di Ryanair. Noi - aggiunge Gentile - possiamo offrire un rapporto qualità prezzo che non farebbe certo rimpiangere Ryanair. Il tutto al'interno delle regole dettate dalle leggi".



fonte: TTG
 

FR78SS

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8 Maggio 2009
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Aeroporti: meno 100 mln se Ryanair va via


Ed Air Italy già sarebbe pronta a subentrare


L'abbandono da parte di Ryanair potrebbe costare agli aeroporti italiani circa 100 mln di euro all'anno. E' quanto stima Il Sole-24 Ore, che ha fatto un calcolo, biglietti e tariffe alla mano, delle mancate entrate da diritti aeroportuali per gli scali italiani derivanti da un eventuale addio del vettore low cost.
La stima è basata su un totale di circa 11 milioni di passeggeri che quest'anno si sono imbarcati in Italia sugli aeromobili della compagnia. Si tratterebbe, comunque, di un valore lordo perchè, sottolinea il quotidiano, diversi enti locali e scali versano comunque dei contributi per attrarre Ryanair.
Intanto, mentre prosegue il braccio di ferro con l'Enac, e per il 7 gennaio è convocato un incontro tra Riggio, Ryanair e comitato interministeriale sicurezza del trasporto aereo, già si fanno avanti nuovi "pretendenti" alle rotte: Siamo pronti a sostituirli subito", ha fatto sapere il presidente




fonte: GuidaViaggi
..E CON QUALI AEREI...QUELLI DI CARTONE:D:D:D:D:D
 

cia-bgy

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27 Dicembre 2009
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Il caro AD di SACBO si informi meglio perché sono PALLE
In UK basta la patente di guida per i voli interni, idem per i voli tra UK ed Irlanda, a meno che non abbiano cambiato nell' ultimo anno
...e pensa, anche là la Ryan chiede solo CI o passaporto (come potete agevolmente verificare andando sui siti delle altre nazioni, che so, www.ryanair.com/fr, oppure /gb, ecc. ecc.), e nessuno si lamenta.

Vorrei chiedere agli avvocati se si possono equiparare, come mi pare tutti su questo sito facciano, trasgressione della legge (come sarebbe far salire senza documento, o con un documento rilasciato da un'amministrazione NON statale) e restrizione della legge (com'è limitare a due i documenti, senza limitare la possibilità di viaggiare). Se vado in un negozio e accettano solo contanti, sono fuorilegge perché limitano la mia possibilità di acquistare? no: o cambio negozio o faccio una passeggiata verso il bancomat, più o meno il tempo che serve per farsi una CI in comune...
ma vedrete che l'incontro del 7 sarà risolutivo, si accorderanno a metà strada senza perdere la faccia (del resto, come ho scritto nel mio post precedente, un pezzo di strada Ryan l'ha già fatta, non stampando più il numero del doc sulla carta d'imbarco)
bourne, mi sembri un po' pessimista, sai qualcosa?
 

padanovolante

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3 Settembre 2006
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Ovest Lombardia.
...e pensa, anche là la Ryan chiede solo CI o passaporto (come potete agevolmente verificare andando sui siti delle altre nazioni, che so, www.ryanair.com/fr, oppure /gb, ecc. ecc.), e nessuno si lamenta.

Vorrei chiedere agli avvocati se si possono equiparare, come mi pare tutti su questo sito facciano, trasgressione della legge (come sarebbe far salire senza documento, o con un documento rilasciato da un'amministrazione NON statale) e restrizione della legge (com'è limitare a due i documenti, senza limitare la possibilità di viaggiare). Se vado in un negozio e accettano solo contanti, sono fuorilegge perché limitano la mia possibilità di acquistare? no: o cambio negozio o faccio una passeggiata verso il bancomat, più o meno il tempo che serve per farsi una CI in comune...
ma vedrete che l'incontro del 7 sarà risolutivo, si accorderanno a metà strada senza perdere la faccia (del resto, come ho scritto nel mio post precedente, un pezzo di strada Ryan l'ha già fatta, non stampando più il numero del doc sulla carta d'imbarco)
bourne, mi sembri un po' pessimista, sai qualcosa?
L'esempio postato (quello del negozio che non accetta altre forme di pagamento se non il contante) non è pertinente. Non esiste NESSUNA legge che glielo vieta. Esiste però una legge (quella c.d. sull'antiriciclaggio) che impone di pagare (e quindi dalla controparte di accettare), se la somma supera un determinato importo, solo con assegni, bancomat, bonifici o carte di credito.
 

ciccillo

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2 Giugno 2008
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Se vado in un negozio e accettano solo contanti, sono fuorilegge perché limitano la mia possibilità di acquistare? no: o cambio negozio o faccio una passeggiata verso il bancomat, più o meno il tempo che serve per farsi una CI in comune...
Hai sbagliato esempio!!! L'accettare solo contanti non è vietato dalla legge.
Prova invece a trovare un negozio in cui NON accettano contanti (come previsto per legge) e poi ne riparliamo.

ma vedrete che l'incontro del 7 sarà risolutivo, si accorderanno a metà strada senza perdere la faccia (del resto, come ho scritto nel mio post precedente, un pezzo di strada Ryan l'ha già fatta, non stampando più il numero del doc sulla carta d'imbarco)
Quindi si adegua a tutti gli altri?
 
Stato
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