Sistema Aeroportuale Venezia : SAVE punta a 20 mln di passeggeri


uncomfortable

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Anche lo scorso anno, sempre a VCE, imbarco con Air France verso gli USA. Mi chiedono l’ESTA, faccio vedere il PDF sul telefonino, mi dicono che vogliono la copia stampata, che prontamente faccio vedere avendola portata con me.

Il sito del CBP dice questo:
“ The United States regulation does NOT require a Visa Waiver Program (VWP) traveler to present a printed copy of the Electronic System for Travel Authorization (ESTA) authorization page in order to travel.”
Quando viaggiavo spesso negli USA con l'ESTA, mi ero fatto una stampa in formato ridotto della paginata finale con il codice alfanumerico. Avevo reso tutto a dimensione biglietto da visita e l'avevo pure laminata. Ricordo una volta un agente al check-in fare qualche storia, ma gli ho detto che la stampa non è nemmeno richiesta e quello che avevo fornito, a norma di regolamento, era molto pià di quello che avrei dovuto fornire. Non ha più fatto una piega.
 

flapane

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una frequenza daily nella winter da VCE non e' facile da ottimizzare come LF/Yield; si fa gia' fatica da FCO e MIL, con l'ampiezza della catchment area ben maggiore.
Ad inizio gennaio, la laguna scoppiava letteralmente di Americani. Non so se sia la norma, o un trend recente, che potrebbe aver solleticato quelli del route planning.

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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Ad inizio gennaio, la laguna scoppiava letteralmente di Americani. Non so se sia la norma, o un trend recente, che potrebbe aver solleticato quelli del route planning.

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e' un tentativo, vedremo; un daily e' comunque un bel match nella winter. Puoi riempire Natale e Capodanno, poi per il Carnevale, ma i "terrible 90's" (JAN FEB MAR) sono l'incubo di ogni compagnia che operi LR.
 

fiera

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2 Aprile 2009
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Treviso......
Buongiorno … posso chiedervi cosa sono All’aeroporto di Treviso queste due costruzioni in bianco a dx e sx sotto le partenze in bianco … ??
Grazie ancora 0E12FE37-EF7A-404C-8FFA-1645FCEEF6F4.jpeg
 

kenyaprince

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flori2

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Altra botta e risposta stra Save e il comune di Venezia sulla tassa per l'imbarco.
Personalmente trovo che le rotte Venezia-Sicilia con Ryanair siano diventate troppe care rispetto a Bologna. Da oltre 1 anno uso solo Bologna per spostarmi. Non si tratta di 2.5 euro piu, ma del doppio rispetto a Bologna per l'estate e dicembre



Marchi scrive al sindaco di Venezia Brugnaro: “Tolga la sovrattassa, mette a rischio lo sviluppo del territorio e del suo aeroporto”
Il presidente di Save, concessionario dello scalo Marco Polo, scrive una lettera al primo cittadino: “Perdita di Pil con questa ulteriore tassa. I vettori riducono i posti in vendita sui voli”
22 Febbraio 2024Aggiornato alle 19:383 minuti di lettura

Enrico Marchi Presidente di Save


Venezia tolga la sovrattassa comunale sui passeggeri in partenza dall'aeroporto Marco Polo, pari a 2.50 euro in aggiunta ai 6,50 già esistenti, che rischia di «sacrificare inutilmente lo sviluppo del nostro territorio e del nostro aeroporto».
Lo scrive il presidente di Save, Enrico Marchi, in una lettera al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
La lettera
Il solo annuncio dell'aumento, sottolinea Marchi, ha già portato Ryanair a ridurre nel primo trimestre del 20% i posti in vendita a Venezia.

“Se questa situazione si protraesse per tutto l'anno, la perdita per l'intera Regione Veneto supererebbe i 50 milioni di euro di Pil”, aggiunge.
Nella missiva il presidente di Save sottolinea “le negative conseguenze che il solo annuncio della nuova tassa decisa dal Comune di Venezia sui passeggeri in partenza dall'aeroporto Marco Polo, sta generando sull'economia del nostro territorio”.
Dopo la decisione di introdurre la tassa, si legge, “il più grande vettore sul territorio italiano con oltre il 30% del mercato, storicamente molto sensibile agli aumenti dei costi, ha diminuito nel solo primo trimestre del 2024 del 20% il numero di posti in vendita da VCE. Il risultato sarà una perdita di oltre 130 mila passeggeri nei primi tre mesi dell'anno contro il 2023”.
Perdita per Venezia e guadagno per Bologna e Trieste
La perdita di Venezia si traduce in un guadagno per i confinanti aeroporti di Bologna e Trieste, dove il vettore cresce rispettivamente del 5% e dell'11%, recita la nota.
“Wizzair – prosegue - un altro vettore molto sensibile ai costi, sceglie di non crescere da Venezia nel primo trimestre del 2024, mentre cresce del 21% a Bologna e inizia a operare da Trieste per la prima volta durante i mesi invernali. Il resto dell'anno entrambi i vettori non cresceranno su Venezia, mentre investiranno in aeroporti che servono altre regioni”.
A tutto ciò si aggiunge l'apertura a fine marzo della base di Ryanair a Trieste, resa possibile dall'abolizione anche dei 6.50 euro relativi all' addizionale comunale: a parità di tariffe ci sono dunque 9 euro di differenza con Venezia. “Tenuto conto che la tariffa media di Ryanair è di 60 euro, i 9 euro corrispondono al 15% della tariffa, una cifra decisamente spropositata” scrive Marchi.
Come conseguenza, sono le previsioni esposte da Marchi: “nel primo semestre del 2024 Venezia crescerà solo del 5%, perdendo diverse opportunità che permetteranno ai nostri aeroporti limitrofi, che all'estremo opposto di Venezia beneficiano di supporti e aiuti da parte delle locali amministrazioni, di crescere e di portare benefici alle rispettive economie”.
Passeggeri e vantaggi per il territorio
Parlando di benefici per il territorio, Marchi ricorda che, in base agli indici statistici riconosciuti a livello globale elaborati da ACI (Airports Council International), ogni passeggero che arriva/parte dal nostro aeroporto genera 95 euro di PIL come effetto diretto, indiretto e indotto per il nostro territorio di riferimento.
“La perdita di passeggeri da parte di Ryanair per il solo primo trimestre del 2024 (130 mila), genera pertanto una perdita di PIL di 12,5 milioni di euro, pari all'incirca alle tasse aggiuntive che la città andrà ad incassare durante l'intero anno (circa 12,5 milioni). Se questa situazione si protraesse per tutto l'anno, la perdita per l'intera Regione del Veneto supererebbe i 50 milioni di euro di PIL solo considerando il vettore Ryanair”.
A ciò si somma, precisa ancora Marchi, al peso che un aeroporto ha sullo sviluppo di un territorio e a tal proposito ricorda come Atlanta abbia mostrato nel giro di pochi decenni uno sviluppo straordinario come conseguenza della sua volontà di diventare punto di riferimento dei collegamenti aerei per tutto il Sudest degli Stati Uniti.
Si tratta dunque di un grave danno per l'intera Regione a favore solo, e forse neppure, tenuto conto appunto della perdita di PII, di un piccolo beneficio finale per la città di Venezia che oltre ad aver previsto questa ulteriore "addizionale ha previsto anche una specifica tassa di ingresso”.
Marchi conclude la sua missiva con la richiesta diretta al sindaco Brugnaro di poter rivedere la suddetta decisione e di non sacrificare inutilmente lo sviluppo del nostro territorio e del nostro aeroporto. Sulla questione si ricorda che pende la pronuncia del Consiglio di Stato.
La risposta dell’assessore al Bilancio
Così l’assessore al bilancio di Venezia Michele Zuin risponde a Marchi difendendo la scelta della sua giunta.
«L’istituzione di 2,5 euro di addizionale comunale sui diritti d’imbarco», osserva in una nota ufficiale, «è stata annunciata a dicembre 2022, con effetto a partire dal 1° aprile 2023 ed è conseguente ad una legge del Parlamento e di un accordo sottoscritto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La finalità è la tutela e la salvaguardia del centro storico di Venezia, delle isole e della sua Laguna che dall’anno prossimo vedranno, inoltre, azzerarsi i finanziamenti di Legge Speciale da parte dello Stato, nonostante la richiesta unanime di rifinanziamento fatta dal Consiglio Comunale ancora nel 2020».
E continua: «Per l’aeroporto veneziano, il 2023 si è chiuso con ben 11.326.212 passeggeri, con un +21,4% rispetto all’anno precedente, dato confermato anche a gennaio 2024, con un andamento positivo del +3% rispetto al corrispondente mese del 2019 e del +1,6% rispetto a gennaio 2023, in gran parte per i voli internazionali. Un segno della vitalità e della capacità attrattiva del nostro aeroporto. Dati che confermano che l’introduzione della addizionale di 2,5 euro non ha influito in alcun modo nella ripresa del traffico post-pandemia. Somme che da aprile 2023 sono riscosse dagli operatori, ma non ancora riversate nelle casse del Comune».
E conferma la linea della giunta: «Respingiamo nuovamente, invece, la proposta formalizzata da Save nel ricorso presentato al Tar, di aumentare in alternativa l’addizionale Irpef ai cittadini veneziani. Non abbiamo alcuna intenzione di mettere le mani in tasca indistintamente ai residenti del Comune di Venezia, che già fanno i conti con gli extra costi di una città speciale».
E chiude: «Per completezza di informazioni, dei 6,5 euro citati come « addizionale comunale », uguali in tutti gli aeroporti d’Italia, va evidenziato che alle casse del Comune arrivano solo 10 centesimi, mentre i restanti 6,4 euro sono destinati ad altri fondi, che non lasciano nulla al territorio».
 

Cesare.Caldi

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Venezia: il Consiglio di Stato azzera l’addizionale comunale aggiuntiva di 2,5€

COMUNICATO STAMPA

Venezia, 30 maggio 2024

Gruppo SAVE – Il Consiglio di Stato annulla l’addizionale comunale di euro 2,50 istituita dal Comune di Venezia per i passeggeri in partenza dall’aeroporto Marco Polo.


Con grande soddisfazione SAVE apprende la decisione del Consiglio di Stato che, con sentenza 04858/2024, annulla l’addizionale comunale di 2,50 euro istituita dal Comune di Venezia per i passeggeri in partenza dall’aeroporto Marco Polo.

Il Consiglio di Stato ha infatti accolto l’appello formulato, tra gli altri, da SAVE, riformando la sentenza emessa dal TAR Veneto e annullando la delibera del Comune del 23 dicembre 2022 istitutiva dell’addizionale comunale.

Il Consiglio di Stato ha riconosciuto pertanto l’erroneità degli atti del Comune di Venezia, sia in termini procedurali, che di carenza di motivazione della scelta operata.

Un esito in linea con la posizione fin da subito espressa da SAVE, per cui la nuova tassa andava a ledere non solo lo sviluppo del terzo scalo intercontinentale nazionale, ma avrebbe minato anche quello della vasta area servita, considerato il contributo dell’attività dell’aeroporto in termini di mobilità, occupazione, crescita economica.
 
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flori2

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Qualcuno sa cosa sta succedendo a destra (direzione verso apt) della bretella che collega la Tangenziale di Mestre con l'aeroporto di Venezia? Le ruspe hanno spianato un'area larghissima.