Alle 5.45 di questa mattina è atterrato puntualmente il primo volo sulla pista principale
dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, con la riapertura al traffico dopo tre mesi continuativi di
intensi lavori, dal 1^ aprile al 30 giugno 2019.
Si conclude così, secondo la tempistica prevista, la terza fase dell’intervento di complessiva
riqualificazione e adeguamento delle infrastrutture di volo dal costo di 135 milioni di euro.
La straordinarietà dell’intera opera, che si concluderà a settembre 2020, consiste nell’essere
realizzata senza interruzione dell’operatività dello scalo.
Nella notte tra il 30 giugno e il 1^ luglio, è stata puntualmente riaperta al traffico la pista principale
dell’aeroporto di Venezia, chiusa per tre mesi per lavori di riqualifica delle pavimentazioni, degli impianti
elettrici e visivi, nonché di tutta l’idraulica di deflusso/pretrattamento delle acque meteoriche. Alle 5.45 di
questa mattina è atterrato puntualmente il primo volo sulla pista principale.
Un intervento di grande rilievo, unico nel panorama internazionale per complessità e nelle modalità
esecutive in quanto realizzato senza alcuna interruzione della normale attività dello scalo, con una gestione
resa ancor più efficace dal lavoro di intensa collaborazione in particolare tra Save, Enav, Enac e
compagnie aeree, che ha permesso che nessun volo programmato fosse annullato.
Alcuni numeri caratteristici dell’intervento eseguito sulla pista principale danno la misura della vastità
dell’opera: l’importo economico delle lavorazioni eseguite è stato di circa 80milioni di euro con una
produzione mensile di picco di oltre 15milioni di euro, la massiccia presenza giornaliera di qualificate e
opportunamente addestrate maestranze è stata di 350 persone, con un numero di mezzi operativi di
cantiere di oltre 400 unità al giorno. Sono stati posati oltre 300 km di nuovi cavi e sono state utilizzate
144.450 tonnellate di asfalto.
Con la riapertura della pista principale si è conclusa la terza fase dell’intervento complessivo di riqualifica e
adeguamento delle infrastrutture di volo del Marco Polo, assegnato con gara all’Associazione Temporanea
di imprese ICM e Itinera, avviato il 1^ settembre 2018 con termine a settembre 2020, per un investimento
totale di 135 milioni di euro.
Le prime due fasi dei lavori avevano interessato principalmente le due testate della pista sussidiaria,
portata da 2780 metri agli attuali 3.300 metri (al pari della pista principale).
La terza fase ora conclusa sarà seguita da due mesi di lavori meno impegnativi, caratterizzati da interventi
minori nel periodo di intenso traffico estivo di luglio ed agosto (Fase 4), per poi riprendere massicciamente
a settembre 2019 (Fase 5).
Proseguiranno poi con le rimanenti due fasi, superando di fatto l’inverno 2019-2020 e continuando poi fino
a settembre 2020, con il completamento della riqualifica della pista sussidiaria.
“L’intervento sulle infrastrutture di volo è un’opera di elaborata ingegneria, concepita a fasi successive per
garantire l’operatività continuativa del Marco Polo” – dichiara Enrico Marchi, Presidente del Gruppo
SAVE – “Siamo orgogliosi per la grande capacità dimostrata dal nostro management e di come l’aeroporto
di Venezia continui a distinguersi per l’attenta programmazione di uno sviluppo infrastrutturale così
complesso che, nell’accompagnare la crescita del traffico, adotta ed applica le più evolute tecnologie”.
“Si tratta di un’opera considerevole, la cui centralità per l’aeroporto è messa in risalto dall’intensa
collaborazione tra tutti gli operatori dello scalo, necessaria per la programmazione e il coordinamento delle
operazioni in presenza dei cantieri. Ancora una volta un complesso lavoro corale, dunque, che rappresenta
uno dei punti di forza del nostro scalo” – prosegue Monica Scarpa, Amministratore Delegato del
Gruppo SAVE.
“Siamo orgogliosi di aver portato a buon fine un intervento che sembrava inizialmente irrealizzabile:
abbiamo dato dimostrazione, ancora una volta, che quando c’è spirito di squadra intelligente ed intenso di
tutte le componenti in gioco, le nostre imprese sanno raggiungere obiettivi ambiziosi” – dichiara
Gianfranco Simonetto, Presidente di ICM SpA.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito con le nostre competenze ed il nostro know-how nel settore
aeroportuale a rendere lo scalo di Venezia sempre più moderno ed efficiente,” – ha commentato Massimo
Malvagna, Amministratore Delegato di Itinera - “Si è trattato di un progetto ambizioso, tecnicamente
reso ancor più complesso dalla necessità di mantenere l’operatività dell’aeroporto, realizzato nel pieno
rispetto dei tempi contrattuali anche grazie al continuo e costruttivo dialogo tra le imprese e committente
SAVE”.