Thread Alitalia/Cai 5-7 novembre


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airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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Alitalia: il prestito ponte? Fantozzi ha altre priorità
da ilsole24ore.com

Il momento della verità per Alitalia si avvicina. E soltanto per l'aspetto più importante, ovvero la cessione degli asset buoni alla Cai di Roberto Colaninno con il decollo della nuova compagnia. La resa dei conti si profila anche per l'arduo compito del commissario Augusto Fantozzi, che dopo aver venduto tutti i beni cedibili deve liquidare la compagnia. Ma la sua missione rischia di rivelarsi impossibilE se verrà confermato il verdetto che la Commissione europea, almeno stando alle indiscrezioni pubblicate nei giorni scorsi, si prepara a emettere sull'operazione e sulle sorti del prestito-ponte da 300 milioni erogato dal precedente Governo e che ha consentito all'Alitalia di sopravvivere sinora.
Bruxelles sarebbe pronta a bocciare quel prestito, del quale con tutta probabilità chiederà il rimborso allo Stato. Chi dovrà pagare? La Cai di Colaninno ha fatto sapere che non intende farsi carico dei pregressi della compagnia, salvo che del debito strettamente necessario al funzionamento delle attività di volo. Dunque, il prestito resterà sulla spalle della bad company. Ma questo significa che il prestito non potrà essere rimborsato, a meno di non modificare il decreto legge 93 del 2008. In quel provvedimento c'è un comma che impedisce nei fatti a Fantozzi di restituire i soldi allo Stato. «In caso di liquidazione dell'Alitalia Linee aeree italiane spa - recita il quarto comma dell'articolo 4 – il debito di cui al presente articolo è rimborsato solo dopo che sono stati soddisfatti tutti gli altri creditori, unitamente e proporzionalmente al capitale sociale». Il prestito-ponte, per dirla in gergo legale, è postergato al soddisfacimento di tutti gli altri creditori. E quella lista è lunga: ci sono i fornitori, i gestori aeroportuali - già sul piede di guerra e pronti a bloccare gli aerei di Alitalia se non verranno almeno parzialmente rimborsati – ma anche i dipendenti, che stanno facendo causa per farsi riconoscere il dovuto, come il Tfr, che la compagnia in via di liquidazione non sembra in grado di pagare.
Il debito dichiarato della compagnia è poco superiore al miliardo di euro, ma una stima approssimativa del tribunale fallimentare ha calcolato in più del doppio il potenziale passivo della società (che include anche potenziali oneri per cause pendenti). Cai sarebbe intenzionata a pagare solo 100 milioni cash gli asset buoni di Alitalia, cui si potrà aggiungere qualche altro centinaio di milioni da cessioni di terreni, aerei e quant'altro Fantozzi riuscirà a cedere. Il ricavato non basterà nemmeno a pagare i creditori, figuriamoci il prestito-ponte. Sulla previsione del decreto, che pare sia stata chiesta per motivi precauzionali dal collegio sindacale di Alitalia precedente al commissariamento, molto probabilmente Bruxelles avrà qualcosa da eccepire. Bisognerà vedere se il Governo provvederà a cambiarlo.
Nel frattempo, secondo uno studio dell'Istituto Bruno Leoni, redatto da Andrea Guerricin e Ugo Arrigo, è stato calcolato che il salvataggio di Alitalia porterà a un aumento dei costi del trasporto aereo nazionale di 3 miliardi di euro. Secondo lo studio, «la struttura dei ricavi Cai pone seri indizi in favore di rendite di posizione monopolistica nel mercato domestico italiano. Cai riuscirà ad avere introiti unitari più elevati del 36% rispetto al mercato spagnolo, che ha caratteristiche relativamente simili a quello italiano, e di circa il 32% in più rispetto alla vecchia Alitalia». E ancora: «La nuova compagnia aerea sarà in grado di alzare in maniera molto consistente il prezzo dei biglietti sul mercato domestico grazie alle misure anticoncorrenziali che il Governo ha già preso».
 

billypaul

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quali sarebbero le rotte in monopolio?
In monopolio assoluto ricordo la VCE-NAP :D
La FCO-LIN potrebbe essere ma se non sbaglio vi opera già Meridiana.
Comunque la questione del monopolio non si pone, dato che al momento della fusione tra AP e AZ, diversi slot saranno abbandonati.
E comunque per arrivare fino al 80% di mercato nazionale come ce l'hanno AF e LH in domo sua, ce ne passa assai..............
 

Nonno Salt

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4 Febbraio 2007
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Scusate un secondo, magari sono solo io che vedo un problema che non esiste, ma di fatto la CAI sta cercando di lanciare una start-up nella quale, dal day 1, ci sono 12.635 dipendenti e 153 aerei. Sarebbe un impresa ardua per chiunque avesse grande esperienza di aviazione: per questa armata di dilettanti allo sbaraglio é quantomeno utopia.
Possibile che Colannino non si senta mentre parla e non realizzi che sta per fare il passo piú lungo della gamba?

O magari sono solo io...
Certo che ottenere il COA in un mese scarso comporta che:
1. ENAC faccia gli straordinari e qualche miracolo
2. CAI scelga moooolto oculatamente chi e cosa assumere dalla vecchia AZ, visto che il COA certifica che la compagnia sia in grado di operare secondo gli standard

La vedo dura, auguri.
 

billypaul

Utente Registrato
Magari non significa nulla, ma so che da oggi è attivo l'accordo interline tra AirOne e AirFrance. Significa che un tkt AP può essere endorsato su AF e viceversa, infatti l'accordo è bilaterale ed è una novità tra gli accordi tra le due compagnie.
Ed è di poche settimane il medesimo accordo sempre tra AirOne ed Alitalia (oltre all'accordo per l'imbarco dei crew fuori servizio sulle due compagnie italiane).
Come dicono da me in Sardegna: "qui gatta ci codda" :D
 

malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Brache in calando

Mercoledì 5 Novembre 2008, 15:21

Sigle Autonome, se esclusi criteri iniqui disponibili a confronto

Roma, 5 nov. - (Adnkronos) - ''Alcuni importanti esponenti del governo, facendo eco ed amplificando le dichiarazioni del presidente di Cai, Roberto Colaninno, nelle ultime ore hanno comunicato la totale indisponibilita' al dialogo con quello che e' stato definito impropriamente 'il fronte del no'. Queste esternazioni evidenziano, chiaramente e per tutti, chi e' ragionevole e dimostra buon senso e chi no. E' palese, al di la di ogni dubbio, a chi andrebbero indirizzati i richiami alla ragionevolezza ed al senso di responsabilita'!''. A sottolinearlo in una nota congiunta sono l'Anpac, l'Unione Piloti, Avia e l'SdL Intercategoriale.
Le sigle autonome, si rileva ancora, ''sono e resteranno disponibili a redigere i necessari documenti di stesura tecnica, se coerenti con quanto concordato e sottoscritto con Cai e Governo a Palazzo Chigi nel mese di settembre 2008, purche' vengano esplicitamente esclusi quei criteri di assunzione, oggi presenti iniqui e discriminatori anche sotto il profilo sociale. Se corrisponde al vero quanto dichiarato da esponenti Cai in merito alla loro assoluta volonta' di rispettare tutte le tutele sociali previste dalla legge -sottolineano-, non vedremmo alcun problema nell'esplicitarle chiaramente e formalmente nel verbale di intesa in modo da riaprire il confronto sulla stesura di dettaglio dei contratti coerente con il diritto e con quanto sottoscritto''.
Le dichiarazioni di alcuni ministri della Repubblica e la rigida posizione assunta da Cai, concludono, ''altro non fanno che gettare benzina sul fuoco. Quando si esprimono posizioni si dovrebbero valutare con attenzione costi e benefici anche nell'interesse nazionale''.
 

Seaking

Moderatore
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1 Febbraio 2012
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Mercoledì 5 Novembre 2008, 15:21


....Le dichiarazioni di alcuni ministri della Repubblica e la rigida posizione assunta da Cai, concludono, ''altro non fanno che gettare benzina sul fuoco."
Traduzione: Le dichiarazioni di alcuni ministri della Repubblica e la rigida posizione assunta da Cai, non fanno che stringerci ancor di più all'angolo, angolo nel quale ci siamo cacciati da soli e dal quale non sappiamo davvero più come uscire.
Per favore convocateci un'ultima volta così facciamo finta che non ci eravamo capiti, firmiamo e non ne parliamo più...

Suona meglio così???;)
 

depste

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7 Agosto 2008
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A me sembra di legger cose diverse.. del tipo "basta fare il gioco delle tre carte, rileggetevi quello che avete proposto a settembre e comportatevi di conseguenza"..
 

billypaul

Utente Registrato
Per rinfrescare la memoria:


ACCORDO QUADRO



In data 14 settembre 2008, il Governo, rappresentato dal sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio Gianni Letta e dai ministri Altero Matteoli e Maurizio Sacconi, la società CAI e le
organizzazioni rappresentative dei lavoratori di Alitalia sottoindicate, riuniti presso il Ministero del
Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, alla presenza dell’Amministratore Straordinario di
Alitalia, con lo scopo di favorire il buon esito della trattativa tra CAI e la procedura commissariale,


premesso che

• le caratteristiche dell’economia italiana evidenziano l’imprescindibile necessità di una compagnia di bandiera prioritariamente orientata a soddisfare e promuovere, con servizi di qualità, la mobilità interna ed internazionale, con particolare attenzione ai flussi turistici e alle relazioni commerciali e industriali;

• l’attuale situazione di crisi delle Società del Gruppo Alitalia, in considerazione anche dell’aggravarsi del contesto economico globale e. dell’incertezza relativa all’andamento dei prezzi del petrolio, ha reso inevitabile l’avvio di una procedura di Amministrazione Straordinaria;

• CAI -Compagnia Aerea Italiana- è una società costituita con l’obiettivo di esercitare l’attività di vettore aereo, partecipata da numerosi azionisti rappresentanti diverse realtà imprenditoriali italiane, incluse società quotate in borsa, fondi di Private Equity ed altre;

• per raggiungere tale obiettivo, in data 1° Settembre 2008 CAI ha presentato ad Alitalia in Amministrazione Straordinaria un’offerta di acquisto di cespiti materiali e immateriali appartenenti alle società del gruppo Alitalia, sulla base di modalità e procedure definite dal DL 134/08, destinati a combinarsi con altri cespiti aziendali nella realizzazione del proprio progetto;

• CAI intende, infatti, dare vita ad una nuova Compagnia aerea di profilo internazionale, con caratteristiche ed obiettivi di competitività e soste~iib~1ità attraverso la realizzazione di un piano industriale fortemente orientato al mercato, con una posizione di leadership domestica, un network completo nel breve e medio lungo raggio, una flotta moderna ed efficiente e un nuovo modello operativo;

• più in dettaglio, il piano industriale 2009-2013 di CAI prevede:

o il presidio del mercato di breve-medio raggio basato sulla leadership del mercato domestico, la creazione di nuove basi territoriali, un ruolo di operatore di riferimento per i principali aeroporti italiani ed un livello di eccellenza in termini operativi e di costo;
o un posizionamento chiaro e sostenibile nel lungo raggio, focalizzato sui propri flussi naturali di traffico e sulle sinergie di mercato e di network conseguibili attraverso una partnership europea, capitalizzando il valore del mercato italiano e la forte discontinuità che la nuova compagnia rappresenta;


o il completo rinnovo della flotta con il progressivo superamento delle tecnologie più mature, l’acquisizione di 60 nuovi aeromobili nell’arco del piano, con una forte omogeneità di tecnologie ed, in particolare, una adeguata flotta per il traffico di lungo raggio;
o un assetto organizzativo tipico di una azienda integrata - incluse le attività manutentive e di handling - e con una struttura centrale di indirizzo strategico, dotata di funzioni gestionali complete, basata in Italia;
o obiettivi di business consistenti e realistici (consolidamento delle attuali quote di mercato, volumi crescenti di traffico, crescita costante dei ricavi con particolare riferimento al segmento intercontinentale);
o una capitalizzazione iniziale di almeno 1 Mld. €;
o il conseguimento del pareggio operativo in poco più di 2 anni.

• il suddetto piano potrà peraltro essere integrato, nella fase di implementazione operativa, secondo le seguenti direttrici:

o ulteriore rafforzamento del network domestico e internazionale a presidio delle quote di mercato, nei confronti in particolare dei competitor low cost;
o sviluppo di ulteriori rotte intercontinentali sulla base del miglioramento della capacità di marketing e vendita, di qualità del servizio e della conseguente maggiore penetrazione nei mercati di riferimento;
o espansioni del network nell’ambito del miglioramento dell’attuale congiuntura economica e di un positivo andamento nei prezzi del petrolio;
o ulteriore consolidamento e rafforzamento della flotta regional a supporto delle attività di “federaggio” e traffico regionale.


• il piano prevede la concentrazione delle attività della nuova società sul trasporto passeggeri, includendo le attività di volo, di terra, di manutenzione di linea e leggera, quelle di ground handling nonché le strutture centrali di servizio (amministrativo, informatico, ecc.). Per le attività full cargo e di manutenzione pesante societarizzate è prevista una partecipazione minoritaria di CAI;

• sulla base di tale piano industriale, i soci di CAI si impegnano a conservare le proprie partecipazioni nella società per un periodo di 5 anni e, nel caso di quotazione in Borsa comunque non prevedibile prima di 3 anni, si impegnano altresì a mantenere la maggioranza assoluta (>51%) del capitale ad azionisti italiani. Essi dichiarano altresì la volontà di individuare, quale elemento qualificante del progetto, un partner industriale internazionale, prevedendo anche la possibilità che questo partecipi al capitale della società con una quota di minoranza e in ogni caso non superiore a quella massima riservata agli attuali soci;

convengono quanto segue

(i) CAI, ai fini della realizzazione del piano industriale sopra descritto, organizzerà in una nuova società secondo forme organizzative originali i cespiti aziendali materiali e immateriali acquisiti da società in amministrazione straordinaria e dalla società Air One con l’assunzione di 12.500 connesse risorse umane (1.550 piloti; 3.300 assistenti di volo; 7.650 operai, impiegati, quadri e dirigenti), secondo modalità per cui non trovi applicazione l’art. 2112 c.c.;
(ii) CAI procederà a selezionare le risorse umane in coerenza con le esigenze del nuovo progetto industriale e dei nuovi assetti organizzativi nonché con i criteri definiti da un’intesa tra le parti entro il 30 settembre 2008. Ciò premesso, le parti convengono che CAI potrà non procedere alla assunzione di coloro che matureranno i requisiti di accesso alle prestazioni previdenziali nell’arco di tempo -sommato al periodo di preavviso- di fruizione degli strumenti di integrazione del reddito che potranno essere attivati prima e dopo la risoluzione del rapporto di lavoro nelle rispettive amministrazioni straordinarie. Per questi lavoratori verrà attivata la cassa integrazione guadagni straordinaria;

(iii) tenuto conto della particolare gravità della situazione di Alitalia e del già ridotto volume di attività produttiva, il Commissario e le OOSS/AAPP convengono che, preliminarmente alla vendita di cespiti aziendali, verrà avviata per tutto il personale in forza nel Gruppo Alitalia una procedura di mobilità con attivazione di un regime di CIGS anche a rotazione, nella misura necessaria a garantire la continuità dell’attività produttiva presso le aziende in amministrazione straordinaria;

(iv) la continuità delle attività di manutenzione pesante e della relativa occupazione, attraverso la individuazione da parte del Commissario delle migliori offerte di acquisto secondo i criteri e le modalità di cui al comma 10, art.1, del DL 134/08, la stipula da parte di CAI di un contratto di fornitura di servizio a condizioni di mercato e la partecipazione della stessa CAI al capitale delle società con significative quote di minoranza che si aggiungono agli azionisti terzi attuali e nuovi rispetto alle società commissariate;

(v) le attività full cargo di Alitalia e delle altre società del gruppo in Amministrazione Straordinaria verranno cedute dal Commissario ad operatori qualificati sulla base della migliore offerta, secondo i criteri e le modalità di cui al comma 10, art.1, del DL 134/08. Vista l’opportunità di mercato correlate a tale business e considerato il potenziale di sinergie con la propria attività, CAI si impegna ad entrare nel capitale della società che eserciterà l’attività con una significativa quota di minoranza e a stipulare un accordo di partnership strategica rivolto allo sviluppo delle attività “Full Cargo” e “Belly”, in un ottica di presidio del mercato di riferimento e di sostenibilità economica;

(vi) per tutti i lavoratori delle società interessate — inclusa Air One - per i quali si renda necessario intervenire con misure di sostegno al reddito, saranno attivati gli strumenti della cassa integrazione guadagni straordinaria e della mobilità, previsti dalle vigenti disposizioni di legge in materia ed in particolare dal D.L. n.134/2008 che prevede un intervento di sostegno per complessivi 7 anni, di cui 4 di cigs e 3 di mobilità. Le tutele saranno incrementate con una indennità idonea a far ottenere a ciascun lavoratore l’80% della retribuzione media percepita nei 12 mesi precedenti la collocazione in cigs o in mobilità. A tal fine il fondo speciale per il sostegno al reddito dei dipendenti del sistema aeroportuale verrà aumentato nella misura massima di due euro a biglietto, anche prevedendo meccanismi idonei ad assicurare i corrispondenti trasferimenti al Fondo e la eventuale semplificazione delle procedure di trasferimento delle risorse all’INPS;

(vii) la deroga relativa alla possibilità di attivare contratti a tempo determinato durante l’utilizzo della cigs -già prevista per i contratti di solidarietà dei vettori e per la cigs in deroga delle società di gestione del sistema aeroportuale- verrà estesa ai vettori ed alle società derivate;



(viii) nell’ambito temporale del quadriennio di cigs, sarà favorito, unitamente ad altre forme di lavoro temporaneo, il distacco o il comando presso altre imprese sulla base di funzioni equipollenti, alla cui scadenza i lavoratori rientreranno in cigs;

(ix) i lavoratori in mobilità potranno svolgere lavoro a tempo determinato e avranno diritto alla scadenza del contratto a rientrare in mobilità utilizzando i periodi di indennità non goduti. In caso di assunzione a tempo indeterminato, il lavoratore che viene licenziato per motivi oggettivi ha diritto a rientrare in mobilità usufruendo della relativa indennità per il periodo non goduto, decurtato del periodo di lavoro. Le norme in materia di cigs saranno adeguate al fine di consentire ai lavoratori in cigs, assunti a tempo indeterminato e licenziati per motivi oggettivi, di rientrare nell’ambito temporale del quadriennio, nel programma di cigs;

(x) viene ribadito il diritto dovere per i lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali, sulla base della stipula di apposito patto di servizio, di partecipare attivamente a idonei percorsi di reinserimento lavorativo. A tal fine verrà promosso un apposito programma volto al reimpiego dei lavoratori, che terrà conto delle professionalità dei medesimi, attraverso l’utilizzo di Italia Lavoro per la realizzazione delle azioni previste dal programma stesso;

(xi) i lavoratori dell’indotto per i quali si sia determinata una interruzione o cessazione dell’attività lavorativa determinata dai processi di riorganizzazione produttiva di cui alla presente intesa saranno tutelati attraverso gli strumenti ordinari o “in deroga” di integrazione del reddito, garantendone il Governo le relative risorse finanziarie;

(xii) le parti si impegnano ad una periodica consultazione per l’attuazione del presente accordo.
 

i-givo

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15 Aprile 2008
5,733
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LIMF
Ancora con questa stronzata?

I turisti vanno dove ci sono le opere d'arte (possibilmente con servizi adeguati e ben tenute e su quello dovrebbe meditare Berlusconi e quel paraculo di Bondi), se Air France non li avesse voluti portare lo avrebbe fatto qualcun'altro.

Ma nemmeno il maggiore critico con AF li fa autolesionisti.
Hai perfettamente ragione. I turisti vanno dove interessa loro andare. Il vettore è un fattore secondario. altrimenti con il cavolo che certe destinazioni turistiche sarebbero affollate, se tutto dipendesse dal vettore. I TO si danno da fare, i turisti pure, magari con uno scalo se non due!
Certo, se volano con una compagnia nazionale, aumenta (potenzialmente) l'incasso per il paese. Ma nel caso AZ era molto meglio che i turisti li portassero le altre compagnie, perchè con AZ ogni pax costava denaro al Paese!
Cosa avrebbe fatto poi AF (o chiunque altro): speso soldi per acquisare una compagnia aerea e poi renderla "inoperativa"? Nel caso Az lo sta(va) già facendo da sola. AF avrebbe dovuto solo aspettare sulla riva del fiume (Tevere).
Per fortuna, abbiamo decine d imigliaia di turisti stranieri che vengono qui da noi grazie alle compagnie straniere, e non grazie a AZ "italiana".
 
M

mostromarino

Guest
Per fortuna, abbiamo decine d imigliaia di turisti stranieri che vengono qui da noi grazie alle compagnie straniere, e non grazie a AZ "italiana".
Ci vorranno anni,ad andar bene ,per modificare l`immagine che az si è creata all`estero (a parte la bella livrea),come affidabilità di servizio
always late.........
 

Flysurfer

Bannato
1 Luglio 2008
472
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Scusate un secondo, magari sono solo io che vedo un problema che non esiste, ma di fatto la CAI sta cercando di lanciare una start-up nella quale, dal day 1, ci sono 12.635 dipendenti e 153 aerei. Sarebbe un impresa ardua per chiunque avesse grande esperienza di aviazione: per questa armata di dilettanti allo sbaraglio é quantomeno utopia.
Possibile che Colannino non si senta mentre parla e non realizzi che sta per fare il passo piú lungo della gamba?

O magari sono solo io...
Attenzione che non partono mica da 0, partono con la struttura di AirOne operativa al 100% e con quella di Alitalia con carenze per il personale di volo, però quello di terra e organizzativo sarà pressochè al completo.

CAI i piani li ha già fatti, hanno già nel cassetto strategie e tutto quanto serve, mica devono aspettare la firma degli autonomi per prepararsi (siamo sicuri che in segreto non abbiano un consulente del settore per coordinare la cosa?).

Alla fine al 1° dicembre avranno AirOne operativa al 100% che integreranno con aerei e personale che firmerà di Alitalia (e firmeranno anche diversi degli iscritti ai sindacati autonomi.)
Prenderanno poi dal vasto serbatoio di personale di volo attualmente sul mercato quelli che fanno al caso loro, CAI avrà una flotta molto eterogenea, non è Ryanair, da un lato vanno trovati in base alle esigenze ma dall'altro possono anche pescare su un mercato più ampio.

Poi sottovalutiamo il partner straniero che essendo dei colossi possono dare ampiamente una mano per partire prestando equipaggi ed aerei in caso di necessità.
 

maxlanz

Utente Registrato
16 Giugno 2007
2,096
1
VRN
Ci vorranno anni,ad andar bene ,per modificare l`immagine che az si è creata all`estero (a parte la bella livrea),come affidabilità di servizio
always late.........
Sempre che sia possibile e comunque nella misura in cui ci sarà un cambiamento di chi questa immagine ha provocato.

Ciao
Massimo
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
ALITALIA/ Sabelli incontra Catricalà. Domani vedrà Riggio
Redazione mercoledì 5 novembre 2008


L'amministratore delegato di Compagnia aerea italiana, Rocco Sabelli, incontrerà, nel tardo pomeriggio, il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, per parlare dell'operazione relativa alla futura fusione fra Alitalia e AirOne per la Nuova Alitalia.

A quanto si apprende, domani Sabelli e il presidente dell'Enac, Vito Riggio, andranno a Ginevra per incontrare l'amministratore delegato e direttore generale della Iata, Giovanni Bisignani.

Con Riggio, Sabelli si aggiornerà sulla richiesta di certificazioni e licenze da parte di Cai per la Nuova Alitalia.
 

uncomfortable

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25 Settembre 2008
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Canada
Attenzione che non partono mica da 0, ...
CAI i piani li ha già fatti, hanno già nel cassetto strategie e tutto quanto serve, mica devono aspettare la firma degli autonomi per prepararsi (siamo sicuri che in segreto non abbiano un consulente del settore per coordinare la cosa?).
Tutte le start-up partono avendo giá tutto programmato. Certo Avere AirOne e AZ operative fino al giorno prima aiuterá non poco, ma ribadisco il concetto che a meno che il consulente del settore non sia il Padre Eterno, secondo me sará un bel casino. Se non altro perché ad oggi non sanno nemmeno di quanto personale dovranno andare in cerca dopo la chiusura della vicenda dei contratti.
 

billypaul

Utente Registrato
Ma di Ap tutti ne parlano ma non si sa niente (anzi.. gnente)?
No News Bad News come dicono i giornalisti americani :D

Comunque per restare in tema...oggi parlavo con un CPT A320 di AirOne, sindacalista, ribadisco sindacalista, e lui stesso mi parlava con disprezzo di NotarBerti e Co. dicendo che non hanno mai proposto una linea comune coi piloti AirOne per proporre valide alternative a CAI ma hanno sempre fatto gli interessi dei naviganti AZ, restii a perdere i loro benefici.
Lo stesso mi ha confermato che a breve dovrebbe esserci una diffida da parte dei dipendenti nei confronti di Toto poichè risulta inspiegabile che ci siano esuberi in AP, anche se si è costretti a lavorare sempre sotto-organico e considerato anche che AirOne non è in amm.controllata come Alitalia.
Dai loro legali però è stato risposto che la ristrutturazione potrebbe esserci anche dopo l'ingresso in CAI, non è una condizione sine qua non.
 
Stato
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