Thread Alitalia dal 1° ottobre 2013


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londonfog

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8 Luglio 2012
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Con tutto il rispetto per gli svizzeri (in effetti Swiss ci ha messo 10 anni), ma l'Italia non è la Svizzera. La Svizzera non mi pare abbia milioni di emigrati in tutto il mondo e quant'altro.
io sono un'Italiano residente all'estero. Vengo in Italia otto-nove volte l'anno e uso...BA e a volte Squeasyjet. L'alternativa AZ non si pone nemmeno (i miei aeroporti in Italia sono BLQ e VCE), a questo punto siccome sono un frequent flyer BA e' nel mio interesse usare BA anche le rare volte che vado a Roma o Milano.

D'altra parte la persona che usa AZ piu' spesso nella mia famiglia e' la moglie di mio cugino che vola TLV-FCO-EZE due volte l'anno per andare dagli anziani genitori in Argentina.

L'argomento Italiani all'estero funziona poco!
 

londonfog

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8 Luglio 2012
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Premesso che sarebbe (stato) bello e redditizio avere una grande compagnia nazionale efficiente, non si può andare avanti in eterno con questa litania. A parte Roma, praticamente tutte le altre città italiane devono fare uno scalo per volare LR, con eccezioni a MXP e VCE. Quindi fare scalo a FCO o da un'altra parte, è irrilevante. Anzi, vista la qualità di FCO, probabilmente è meglio.
E anche da FCO AZ è sostituibile nella maggior parte dei casi da vettori concorrenti.
Sarebbe quindi il caso di smettere di nascondersi dietro il concetto che AZ è indispensabile per collegare l'Italia al mondo, perché è del tutto infondato.
Sono d'accordo. Vorrei solo aggiungere che il LR da VCE e' fatto tutto senza metallo AZ. Quindi a parte la Joint Venture con DL, AZ non c'entra proprio.
 

Herzog

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20 Settembre 2013
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io sono un'Italiano residente all'estero. Vengo in Italia otto-nove volte l'anno e uso...BA e a volte Squeasyjet. L'alternativa AZ non si pone nemmeno (i miei aeroporti in Italia sono BLQ e VCE), a questo punto siccome sono un frequent flyer BA e' nel mio interesse usare BA anche le rare volte che vado a Roma o Milano.

D'altra parte la persona che usa AZ piu' spesso nella mia famiglia e' la moglie di mio cugino che vola TLV-FCO-EZE due volte l'anno per andare dagli anziani genitori in Argentina.

L'argomento Italiani all'estero funziona poco!
Avendo passato 23 anni sugli aerei l'ho vista diversamente, ma se hai delle cifre ben vengano.

Vero che è un file di 9 anni fa, ma gli oriundi sono considerati e gli autori non mi sembrano gli ultimi arrivati.
http://www.aerohabitat.eu/uploads/me...o_Alitalia.pdf

http://www.aerohabitat.eu/home/
 
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A345

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15 Novembre 2007
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Piacenza, Emilia Romagna.
Avendo passato 23 anni sugli aerei l'ho vista diversamente, ma se hai delle cifre ben vengano.

Vero che è un file di 9 anni fa, ma gli oriundi sono considerati e gli autori non mi sembrano gli ultimi arrivati.
http://www.aerohabitat.eu/uploads/m...._Di_Antonio__Contropiano_Gruppo_Alitalia.pdf

http://www.aerohabitat.eu/home/
Guarda, io sono sposato con una brasiliana di origini italiane di 3ª o 4ª generazione, e viene da una città di circa 100.000 abitanti, dove fino a una decina di anni fa il 99% degli abitanti era di origine italiana.
Tutti o quasi adorano le loro origini, io non conosco perfettamente l' inno italiano, ma loro si!
Molti hanno la cittadinanza, e chi la ottiene ne è molto orgoglioso!

Le prime volte che sono andato da quelle parti, non ho trovato praticamente NESSUNO che fosse stato in Italia, qualche caso molto raro e basta!
Nell' ultimo decennio, con la crescita dell' economia e l' apprezzamento del Real, una marea di gente è stata in Italia, ma allo stesso tempo sono andati in Spagna, Francia, Germania, UK, Portogallo, USA!

Quello che voglio dire è che ormai sono passate troppe generazioni da quelle emigrate, i giovani conoscono le loro "origini", ma non hanno più motivo di preferire un viaggio in Italia a uno in qualsiasi altro paese del mondo!

Anzi, ti dirò di più, una buona parte di quelli che conosco che sono venuti in Italia se ne sono andati parecchio amareggiati per il trattamento ricevuto...
 

mauro.

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26 Maggio 2010
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La litania dell'italianità non la reggo quanto te e forse di più, per ragioni personali-professionali...

Vorrei solo dire che:
- scaricando i lavoratori in esubero sulle casse dello Stato;
- tagliando o impedendo lo sviluppo di rotte non gradite alla capogruppo;
- esigendo una corposa ristrutturazione del debito;
- esigendo una revisione di CCL o ribassi del costo del lavoro/norme d'impiego;
- e probabilmente chiedendo un ridisegno del sistema aeroportuale e chissà quale altro tappeto rosso o fettina varia...
Senza tener conto del fatto che con tale lungimirante strategia ogni scelta costituisce grave danno per l'economia italiana con pesanti riflessi per la collettività.
Quindi chi ha paura che i propri denari saltino fuori da Poste o Banche, stia pur tranquillo che con il salvatore e unico candidato AF, se li vedrà uscire lo stesso.
 

Herzog

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20 Settembre 2013
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Guarda, io sono sposato con una brasiliana di origini italiane di 3ª o 4ª generazione, e viene da una città di circa 100.000 abitanti, dove fino a una decina di anni fa il 99% degli abitanti era di origine italiana.
Tutti o quasi adorano le loro origini, io non conosco perfettamente l' inno italiano, ma loro si!
Molti hanno la cittadinanza, e chi la ottiene ne è molto orgoglioso!

Le prime volte che sono andato da quelle parti, non ho trovato praticamente NESSUNO che fosse stato in Italia, qualche caso molto raro e basta!
Nell' ultimo decennio, con la crescita dell' economia e l' apprezzamento del Real, una marea di gente è stata in Italia, ma allo stesso tempo sono andati in Spagna, Francia, Germania, UK, Portogallo, USA!

Quello che voglio dire è che ormai sono passate troppe generazioni da quelle emigrate, i giovani conoscono le loro "origini", ma non hanno più motivo di preferire un viaggio in Italia a uno in qualsiasi altro paese del mondo!

Anzi, ti dirò di più, una buona parte di quelli che conosco che sono venuti in Italia se ne sono andati parecchio amareggiati per il trattamento ricevuto...
Tutto è possibile. Ed è vero che le nuove generazioni sono più cosmopolite. Anche il fatto che le agenzie di viaggi che facevano da collettori siano state in parte sostituite dal web.

Mi fa piacere leggere le vostre esperienze, ma sono un campione rappresentativo?

Ad esempio su un rapporto di un organismo governativo si legge a pag 17 che AZ aveva a giugno 2010 la leadership (51%) sulla SAO, a pag 11 leggo che sono 30mln gli oriundi e l'appeal c'è, a pag 18 leggo del "Brand Italia", e via dicendo.

http://www.esteri.it/MAE/pdf_paesi/AMERICA/Brasile.pdf

In conclusione: a fare i signorno siamo tutti capaci, ma con qualche numero sarebbe meglio.

Ciao
 
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londonfog

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8 Luglio 2012
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In conclusione: a fare i signorno siamo tutti capaci, ma con qualche numero sarebbe meglio.

Ciao
Non credo che sia una questione di fare i "signorno". Io trovo che limitare l'attrazione del "Brand Italia" agli Italiani all'estero sia un discorso molto restrittivo. Per esempio, AZ ha successo sull'Italia-Tokyo per il brand Italia. Non ci sono certo molti Italiani in Giappone.

Ho letto da qualche parte che l'Italia ha il 40% dei beni culturali nel mondo, abbiamo un patrimonio di cultura musicale, design, ecc. non solo ampio ma anche riconosciuto dal mondo. Una posizione geografica che puo' costituire un ottimo hub Europa-Africa e Medio Oriente/Asia Centrale e le Americhe. Per non parlare della cucina Italiana e della varieta' di vini che ci ritroviamo. Queste sono le cose che si possono sfruttare. Limitarsi alla "nostalgia di casa" mi sembra molto poco creativo, provinciale e l'ultima risorsa di quando non esistono le capacita' finanziarie per fare altro.
 

Herzog

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Non credo che sia una questione di fare i "signorno". Io trovo che limitare l'attrazione del "Brand Italia" agli Italiani all'estero sia un discorso molto restrittivo.
E dove l'hai letto che avrei scritto di limitare l'attrazione a loro? (post 850 e 868)
Anche il rapporto ministeriale citato dice tutt'altro.
 

londonfog

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E dove l'hai letto che avrei scritto di limitare l'attenzione a loro? (post 850 e 868)
Perche' tu dove l'hai letto che io e gli altri che critichiamo "l'approccio agli oriundi" siamo contro AZ per partito preso (concetto implicito dietro al tuo uso del termine "signorno") ?
 

belumosi

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Credo sia profondamente sbagliato delineare un target cliente specifico per una major sul LR. I clienti devono essere cercati in ogni nicchia di mercato disponibile, salvo tentare di soddisfarne le diverse esigenze in base alle opportune politiche di prodotto e pricing.
Stiamo girando attorno ad un problema concettualmente semplice: AZ per recitare il ruolo che sarebbe opportuno, cioè quello di collegare le varie zone di Europa e del mondo (è questa la dimensione di sopravvivenza), avrebbe bisogno di investimenti miliardari che i privati italiani non vogliono/possono fare e che allo stato sono preclusi dalla normativa UE.
Qui si continua a discutere del modo più opportuno per preparasi alla maratona di NY, quando le gambe ti permettono al massimo una passeggiata. A cosa serve?
I passeggeri di qualsiasi tipo, potranno continuare ad andare/venire dall'Italia con altre compagnie senza nessun problema. AZ non è indispensabile e visto il network, non lo è mai stata meno di oggi.
AZ non può più correre quella gara, perchè ormai è un'anatra zoppa. Leggi in bolletta.
L'unico, modesto, futuro che vedo realistico, è quello che la vede come stampella italiana di AFKL. Il resto sono sogni e anche un po' dolorosi, pensando a quello che avrebbe potuto essere e che ormai non sarà più.
 

SkyNomad

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Non per difendere ADR o per sostenere che gli italiani e gli oriundi volino AZ, solo per precisare.
Ma invece di chiudere contratti con AI, non sarebbe meglio sgomberare il satellite dai piccioni e rendere FCO un aeroporto degno di questo nome?
Anche nello stabilimento a nordest di Ravenna di una importante azienda metallurgica non riescono ad eliminare piccioni e gabbiani dai capannoni, nonostante ne abbiano tutto l'interesse. I giovani piccioni a volte collabrano, scambiando per uno stagno la vasca dello zinco fuso, con scarso piacere di chi deve rimuovere l'arrosto stando sul bordo del laghetto a 450 gradi Celsius. Anche per ADR non deve essere poi cosí facile.

Gli emigrati ormai sono andati via da 50 anni ...
Non é detto: mia cugina lavora a Londra da pochi anni (torna in Italia con Ryanair, la sola alternativa diretta sarebbe BA), due miei colleghi circa un anno fa hanno deciso di emigrare in Cina, altri italiani meno che 50enni li ho trovati a Kishinev (proprietario di ristorante), Alma Ata (cuoco), su un volo di rientro in Italia (docente di Nanotecnologie a Dresda - il volo era EN) ed altri che ora non ricordo. Anche sul Forum si parla spesso di piloti emigrati.

Dall'Italia si emigra di nuovo, ma non per questo gli italiani viaggiano AZ. Se dall'aeroporto sotto casa LH mi porta (con scalo, come farei comunque con AZ) ad Alma Ata o a Damman e AZ no, é ovvio che non ho scelta. L'importanza di un vettore nazionale sta nel poter usare come feeder i voli che si usano anche per i collegamenti nazionali, raggiungendo cosí dei load factor che permettano di servire anche zone con scarso traffico internazionale. Il brutto della nostra situazione é che come aeroporto di coincidenza nazionale é meglio posizionato FCO, per il traffico belly é meglio posizionato MXP, venedo cosài a mancare una soluzione ottimale.
 

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
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Credo sia profondamente sbagliato delineare un target cliente specifico per una major sul LR. I clienti devono essere cercati in ogni nicchia di mercato disponibile, salvo tentare di soddisfarne le diverse esigenze in base alle opportune politiche di prodotto e pricing.
Stiamo girando attorno ad un problema concettualmente semplice: AZ per recitare il ruolo che sarebbe opportuno, cioè quello di collegare le varie zone di Europa e del mondo (è questa la dimensione di sopravvivenza), avrebbe bisogno di investimenti miliardari che i privati italiani non vogliono/possono fare e che allo stato sono preclusi dalla normativa UE.
Qui si continua a discutere del modo più opportuno per preparasi alla maratona di NY, quando le gambe ti permettono al massimo una passeggiata. A cosa serve?
I passeggeri di qualsiasi tipo, potranno continuare ad andare/venire dall'Italia con altre compagnie senza nessun problema. AZ non è indispensabile e visto il network, non lo è mai stata meno di oggi.
AZ non può più correre quella gara, perchè ormai è un'anatra zoppa. Leggi in bolletta.
L'unico, modesto, futuro che vedo realistico, è quello che la vede come stampella italiana di AFKL. Il resto sono sogni e anche un po' dolorosi, pensando a quello che avrebbe potuto essere e che ormai non sarà più.
Sempre quasi totalmente come te la vedo. E men che mai ho scritto di un target cliente specifico. Non era così nemmeno ai tempi di
" 'rangiata!" (tipica richiesta da assalto al galley Y/C alla fine del film sul 747), quando alcuni scambiavano Alitalia col senso di "All'Italia".

Forse a differenza tua penso che non sia mai troppo tardi. Anche la precedente intervista al link del Sussidiario (della quale nessuno ha detto nulla), alla fine non dice che c'è solo Af. Come Friedman, col quale però nessuno concorda.

Io penso che basterebbe con Af un protocollo o sezione di progetto industriale condiviso che menzioni un pò di futuro di Az. E non carta bianca e comandiamo noi e basta.

E non è detto che questa non sia la carta del poliziotto buono che potrebbe intervenire a far sembrare un onore delle armi una mezza vittoria.

Ciao
 

belumosi

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I risultati di Ottobre di AFKL:

OCTOBER 2013 TRAFFIC

 Passenger: rise in traffic (+2.8%), load factor (+1.3 points) and unit revenue
 Cargo: decline in traffic (-3.3%) and unit revenue

http://www.airfranceklm.com/fileadmin/user_upload/pdf/Press_release/6125AFKLTraffic_oct2013_VA.pdf

Sempre quasi totalmente come te la vedo. E men che mai ho scritto di un target cliente specifico. Non era così nemmeno ai tempi di
" 'rangiata!" (tipica richiesta da assalto al galley Y/C alla fine del film sul 747), quando alcuni scambiavano Alitalia col senso di "All'Italia".

Forse a differenza tua penso che non sia mai troppo tardi. Anche la precedente intervista al link del Sussidiario (della quale nessuno ha detto nulla), alla fine non dice che c'è solo Af. Come Friedman, col quale però nessuno concorda.

Io penso che basterebbe con Af un protocollo o sezione di progetto industriale condiviso che menzioni un pò di futuro di Az. E non carta bianca e comandiamo noi e basta.

E non è detto che questa non sia la carta del poliziotto buono che potrebbe intervenire a far sembrare un onore delle armi una mezza vittoria.

Ciao
Il Sussidiario e Friedman non metteranno soldi in AZ. Ed ora, a lock-up scaduto, chiunque volesse investire in AZ troverebbe il tappeto rosso. Eppure DT sta predisponendo il piano stand alone. Chiediti perchè.
 
F

flyboy

Guest
Non per difendere ADR o per sostenere che gli italiani e gli oriundi volino AZ, solo per precisare.
Anche nello stabilimento a nordest di Ravenna di una importante azienda metallurgica non riescono ad eliminare piccioni e gabbiani dai capannoni, nonostante ne abbiano tutto l'interesse. I giovani piccioni a volte collabrano, scambiando per uno stagno la vasca dello zinco fuso, con scarso piacere di chi deve rimuovere l'arrosto stando sul bordo del laghetto a 450 gradi Celsius. Anche per ADR non deve essere poi cosí facile.
Il paragone è inappropriato. Non c'entra nulla.
In ogni caso, citami altri Hub (con la H maiuscola, in quanto aeroporti che forniscono servizi d'eccellenza ai passeggeri) in cui i piccioni girano amenamente in area sterile tra la sporcizia generale. Nulla è facile per definizione, ma mentre gli altri si sforzano di affrontare e risolvere i problemi a Fiumicino semplicemente li ignorano. Perché?


Non é detto: mia cugina lavora a Londra da pochi anni (torna in Italia con Ryanair, la sola alternativa diretta sarebbe BA), due miei colleghi circa un anno fa hanno deciso di emigrare in Cina, altri italiani meno che 50enni li ho trovati a Kishinev (proprietario di ristorante), Alma Ata (cuoco), su un volo di rientro in Italia (docente di Nanotecnologie a Dresda - il volo era EN) ed altri che ora non ricordo. Anche sul Forum si parla spesso di piloti emigrati.
Elio e le storie tese sul tema 'mio cugino...' hanno scritto una canzone apparentemente stupida: si intitola appunto MIO CUGGINO (con due G).
Se vogliamo essere più seri invece potremmo dire che una rondine non fa primavera. Aristotele riferiva il proverbio a tutt'altra situazione, ma il senso è chiaro: non puoi generalizzare citando singole esperienze che utilizzi per giungere a conclusioni definitive.

Perché stando al discorso alla mio cuggino, potrei ribattere anch'io con un aneddoto: qualche anno fa a Cape Town sono stato fermato da un vecchietto sul lungomare. Mi aveva sentito parlare italiano e si è fermato a fare quattro chiacchiere. Mi diceva che lui si era trasferito lì dal sud Italia per lavoro, ed ora era in pensione e non voleva tornare in Italia perché il costo della vita era troppo alto. Rimembrava anche i tempi in cui Alitalia faceva il JNB e si lamentava perché il volo era stato chiuso. Al ché gli chiedo: "ma lei ogni quanto torna in Italia?". Risposta: "Sono 5 anni che non torno".
E' utile una conversazione del genere per trarre conclusioni? E' utile in generale anche l'esperienza di una vita di un pilota o AAVV, o super FF, per dare indicazioni sui vari mercati?

E qui rispondo anche ad Herzog: i numeri che hai postato non sono generalizzabili, né strettamente inerenti al discorso che fai.
Un'analisi risale al 2004, ovvero ere geologiche fa (già questo dovrebbe farti riflettere), ed è stata fatta da un comandante. E qui mi fermo.
L'altra è relativa ad un mercato specifico, qual è il Brasile, dove peraltro AZ è ben presente. A Città del Capo o a Sydney i numeri sono gli stessi? Se poi vogliamo essere puntuali nell'analisi, al di là di frasi generiche, trovami nel rapporto congiunto di Ambasciata Italiana e Enit in Brasile numeri concreti all'interno di quel documento che in modo manifesto ed inconfutabile presentano i flussi dei VIAGGIATORI DI REALE ORIGINE ITALIANA, o FIGLI DI ITALIANI. Ovvero, se vuoi sostenere la tua tesi, non puoi prendere un rapporto che dà numeri sul turismo in generale.

Per il resto, già altri forumisti hanno abbondantemente commentato come sia un discorso inutile, visto che:
a) una compagnia aerea deve aggredire i target più disparati;
b) le vecchie generazioni di emigrati stanno morendo, e quelle nuove sono ben poco affezionate al brand AZ.
 

FlyKing

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Il paragone è inappropriato. Non c'entra nulla.
In ogni caso, citami altri Hub (con la H maiuscola, in quanto aeroporti che forniscono servizi d'eccellenza ai passeggeri) in cui i piccioni girano amenamente in area sterile tra la sporcizia generale. Nulla è facile per definizione, ma mentre gli altri si sforzano di affrontare e risolvere i problemi a Fiumicino semplicemente li ignorano. Perché?




Elio e le storie tese sul tema 'mio cugino...' hanno scritto una canzone apparentemente stupida: si intitola appunto MIO CUGGINO (con due G).
Se vogliamo essere più seri invece potremmo dire che una rondine non fa primavera. Aristotele riferiva il proverbio a tutt'altra situazione, ma il senso è chiaro: non puoi generalizzare citando singole esperienze che utilizzi per giungere a conclusioni definitive.

Perché stando al discorso alla mio cuggino, potrei ribattere anch'io con un aneddoto: qualche anno fa a Cape Town sono stato fermato da un vecchietto sul lungomare. Mi aveva sentito parlare italiano e si è fermato a fare quattro chiacchiere. Mi diceva che lui si era trasferito lì dal sud Italia per lavoro, ed ora era in pensione e non voleva tornare in Italia perché il costo della vita era troppo alto. Rimembrava anche i tempi in cui Alitalia faceva il JNB e si lamentava perché il volo era stato chiuso. Al ché gli chiedo: "ma lei ogni quanto torna in Italia?". Risposta: "Sono 5 anni che non torno".
E' utile una conversazione del genere per trarre conclusioni? E' utile in generale anche l'esperienza di una vita di un pilota o AAVV, o super FF, per dare indicazioni sui vari mercati?

E qui rispondo anche ad Herzog: i numeri che hai postato non sono generalizzabili, né strettamente inerenti al discorso che fai.
Un'analisi risale al 2004, ovvero ere geologiche fa (già questo dovrebbe farti riflettere), ed è stata fatta da un comandante. E qui mi fermo.
L'altra è relativa ad un mercato specifico, qual è il Brasile, dove peraltro AZ è ben presente. A Città del Capo o a Sydney i numeri sono gli stessi? Se poi vogliamo essere puntuali nell'analisi, al di là di frasi generiche, trovami nel rapporto congiunto di Ambasciata Italiana e Enit in Brasile numeri concreti all'interno di quel documento che in modo manifesto ed inconfutabile presentano i flussi dei VIAGGIATORI DI REALE ORIGINE ITALIANA, o FIGLI DI ITALIANI. Ovvero, se vuoi sostenere la tua tesi, non puoi prendere un rapporto che dà numeri sul turismo in generale.

Per il resto, già altri forumisti hanno abbondantemente commentato come sia un discorso inutile, visto che:
a) una compagnia aerea deve aggredire i target più disparati;
b) le vecchie generazioni di emigrati stanno morendo, e quelle nuove sono ben poco affezionate al brand AZ.
Quoto, ottima analisi
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
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Il discorso sul Lock-up è prematuro, nel senso che è si scaduto, ma AF ha ancora un bel peso e vincoli in mano. Un eventuale pretendente aspetterà di vedere cosa farà AF alla chiusura della ricapitalizzazione e le regole e tempi che il Cda stabilirà per acquistare il successivo inoptato. Palesarsi oggi vorrebbe dire pagare di più e contare di meno per guidare la successiva gestione, questo nel migliore dei casi, inserirsi in un asta con AF che partirebbe in posizione privilegiata nel peggiore dei casi. Il prossimo passaggio è la chiusura della ricapitalizzazione e la fine della questione può essere ancora lunga.
L'eliminazione di voli di corto-medio raggio in perdita con relativo piano stand-alone non è un cattivo segnale se non per i dipendenti e la politica. È una mossa propedeutica che va bene sia ad AF che ad altri e non pregiudica mosse future.
La partita è ancora lunga, per adesso solo AF la può chiudere in anticipo.
 
Stato
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