Thread Alitalia dal 1° ottobre 2013


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Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
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Il paragone è inappropriato. Non c'entra nulla.
In ogni caso, citami altri Hub (con la H maiuscola, in quanto aeroporti che forniscono servizi d'eccellenza ai passeggeri) in cui i piccioni girano amenamente in area sterile tra la sporcizia generale. Nulla è facile per definizione, ma mentre gli altri si sforzano di affrontare e risolvere i problemi a Fiumicino semplicemente li ignorano. Perché?




Elio e le storie tese sul tema 'mio cugino...' hanno scritto una canzone apparentemente stupida: si intitola appunto MIO CUGGINO (con due G).
Se vogliamo essere più seri invece potremmo dire che una rondine non fa primavera. Aristotele riferiva il proverbio a tutt'altra situazione, ma il senso è chiaro: non puoi generalizzare citando singole esperienze che utilizzi per giungere a conclusioni definitive.

Perché stando al discorso alla mio cuggino, potrei ribattere anch'io con un aneddoto: qualche anno fa a Cape Town sono stato fermato da un vecchietto sul lungomare. Mi aveva sentito parlare italiano e si è fermato a fare quattro chiacchiere. Mi diceva che lui si era trasferito lì dal sud Italia per lavoro, ed ora era in pensione e non voleva tornare in Italia perché il costo della vita era troppo alto. Rimembrava anche i tempi in cui Alitalia faceva il JNB e si lamentava perché il volo era stato chiuso. Al ché gli chiedo: "ma lei ogni quanto torna in Italia?". Risposta: "Sono 5 anni che non torno".
E' utile una conversazione del genere per trarre conclusioni? E' utile in generale anche l'esperienza di una vita di un pilota o AAVV, o super FF, per dare indicazioni sui vari mercati?

E qui rispondo anche ad Herzog: i numeri che hai postato non sono generalizzabili, né strettamente inerenti al discorso che fai.
Un'analisi risale al 2004, ovvero ere geologiche fa (già questo dovrebbe farti riflettere), ed è stata fatta da un comandante. E qui mi fermo.
L'altra è relativa ad un mercato specifico, qual è il Brasile, dove peraltro AZ è ben presente. A Città del Capo o a Sydney i numeri sono gli stessi? Se poi vogliamo essere puntuali nell'analisi, al di là di frasi generiche, trovami nel rapporto congiunto di Ambasciata Italiana e Enit in Brasile numeri concreti all'interno di quel documento che in modo manifesto ed inconfutabile presentano i flussi dei VIAGGIATORI DI REALE ORIGINE ITALIANA, o FIGLI DI ITALIANI. Ovvero, se vuoi sostenere la tua tesi, non puoi prendere un rapporto che dà numeri sul turismo in generale.

Per il resto, già altri forumisti hanno abbondantemente commentato come sia un discorso inutile, visto che:
a) una compagnia aerea deve aggredire i target più disparati;
b) le vecchie generazioni di emigrati stanno morendo, e quelle nuove sono ben poco affezionate al brand AZ.
Dopo aver citato anche i numeri dei post e averlo puntualizzato, non so più come scriverlo: non ho scritto nè penso che un vettore debba rivolgersi a un target esclusivo. Mi pare inutile e anche futile continuare ad affermare il contrario.

Inoltre, ho ammesso per primo che il file è del 2004, ma il fatto che sia di un cpt non significa che sia un cpt Az, quindi di parte. Se poi qualcuno lo conosceva per nome e invece lo era, va bene.

Il riferimento al Brasile nel file Enit, era inserito nel contesto di risposta all'utente che citava la sua storia familiare che ha a che fare col Brasile. Tra l'altro, penso esistano anche i medesimi files per il S.Africa o l'Australia che citi.

Più che altro sottolineo che criticare i post senza aver letto più indietro, a volte non mi pare conforme al loro contenuto.

Inoltre, io non ho sottolineato che nel file esistano i numeri cui ti riferisci, bensì la leadership di Az sulla Sao e il passaggio sul fatto che il traffico è influenzato dal gran numero di italiani (con passaporto) e discendenti. Ovvio che se Az ha il 51%, quei connazionali contribuiranno. Ricordo che Sao è considerata, al di fuori dell'Italia, la più grande città "italiana" dopo Roma e che il 15% dei brasiliani è di origine italiana. (Fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Italo-brasiliani).

In ultimo, io non ti devo dimostrare proprio nulla in modo inconfutabile con numeri o altro, perchè questo è un forum e non una commissione parlamentare.

La questione è nata perchè qualcuno sosteneva che il traffico di oriundi e emigranti non conta nulla e io sostengo il contrario. In tutto questo, mi pare di essere stato l'unico che si è preso la briga di cercare numeri o documenti. Per lo stesso motivo, visto che le tesi tue (che tra l'altro critichi i cuggini degli altri, ma esponi ugualmente aneddoti), valgono quanto le mie, cercali tu i numeri che dicono quanto sostieni.
 

SkyNomad

Utente Registrato
Il paragone è inappropriato. Non c'entra nulla. (...)

Per il resto, già altri forumisti hanno abbondantemente commentato come sia un discorso inutile, visto che:
a) una compagnia aerea deve aggredire i target più disparati;
b) le vecchie generazioni di emigrati stanno morendo, e quelle nuove sono ben poco affezionate al brand AZ.
Non so perchè ti sia sentito attaccato, ma non hai nemmeno notato che ho sottolineato come non sia affatto detto che gli italiani emigrati volino con AZ. Quindi non sostenevo affatto la tesi che tu mi attribuisci. Che l'emigrazione italiana sia ripresa, specie a livello tecnicamente elevato, é un fatto rilevabile da molte altre fonti, compresi i rimproveri qui sul Forum ai piloti che stanno in CIG invece di cercare lavoro all'estero e la lode a chi lo ha fatto.
Quanto ai piccioni, non solo negli Hub ma nemmeno al Colombo ho mai trovato colombi (scusami la battuttaccia!). Peró mi sembrava troppo semplicistico pensare che siano facilmente eliminabili dopo che ci si sono accasati, come dimostra il fatto che non si riesce ad eliminarli da un sito dove il loro guano causa danni ad impianti molto costosi e rischia di rovinare prodotti da centinaia di migliaia di euro l'uno. QUesto era il senso del paragone. La grave colpa di ADR é di averli lasciati entrare. Il fatto che Fiumicino sia sporca é una grave colpa ed un incentivo ai piccioni a restare, perché trovano cibo; fosse pulita forse sarebbe meno complicato eliminarli.
Visto che sulla questione di fondo non siamo in disaccordo, penso che sia inutile continuare. E se il thread fosse cresciuto al ritmo di qualche settimana fa non avrei certo scritto alcunchè.
 
F

flyboy

Guest
Non so perchè ti sia sentito attaccato, ma non hai nemmeno notato che ho sottolineato come non sia affatto detto che gli italiani emigrati volino con AZ. Quindi non sostenevo affatto la tesi che tu mi attribuisci. Che l'emigrazione italiana sia ripresa, specie a livello tecnicamente elevato, é un fatto rilevabile da molte altre fonti, compresi i rimproveri qui sul Forum ai piloti che stanno in CIG invece di cercare lavoro all'estero e la lode a chi lo ha fatto.
Quanto ai piccioni, non solo negli Hub ma nemmeno al Colombo ho mai trovato colombi (scusami la battuttaccia!). Peró mi sembrava troppo semplicistico pensare che siano facilmente eliminabili dopo che ci si sono accasati, come dimostra il fatto che non si riesce ad eliminarli da un sito dove il loro guano causa danni ad impianti molto costosi e rischia di rovinare prodotti da centinaia di migliaia di euro l'uno. QUesto era il senso del paragone. La grave colpa di ADR é di averli lasciati entrare. Il fatto che Fiumicino sia sporca é una grave colpa ed un incentivo ai piccioni a restare, perché trovano cibo; fosse pulita forse sarebbe meno complicato eliminarli.
Visto che sulla questione di fondo non siamo in disaccordo, penso che sia inutile continuare. E se il thread fosse cresciuto al ritmo di qualche settimana fa non avrei certo scritto alcunchè.
Ci tengo ad aggiungere solo una cosa: io non mi sono affatto sentito attaccato, semplicemente ho espresso il mio parere. Per me questo è un luogo di confronto, non di scontro. Altrimenti sta pur certo che non scriverei un rigo :). La vita è già impregnata di conflittualità. Almeno qui mi piace poter dialogare, nel rispetto delle reciproche differenti opinioni :cool:.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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Il discorso sul Lock-up è prematuro, nel senso che è si scaduto, ma AF ha ancora un bel peso e vincoli in mano. Un eventuale pretendente aspetterà di vedere cosa farà AF alla chiusura della ricapitalizzazione e le regole e tempi che il Cda stabilirà per acquistare il successivo inoptato. Palesarsi oggi vorrebbe dire pagare di più e contare di meno per guidare la successiva gestione, questo nel migliore dei casi, inserirsi in un asta con AF che partirebbe in posizione privilegiata nel peggiore dei casi. Il prossimo passaggio è la chiusura della ricapitalizzazione e la fine della questione può essere ancora lunga.
L'eliminazione di voli di corto-medio raggio in perdita con relativo piano stand-alone non è un cattivo segnale se non per i dipendenti e la politica. È una mossa propedeutica che va bene sia ad AF che ad altri e non pregiudica mosse future.
La partita è ancora lunga, per adesso solo AF la può chiudere in anticipo.
Quoto tutto.
Concordo anche sul fatto che la partita sia ancora lunga. Se AF chiudesse la partita in anticipo, verrebbe prestato il fianco agli interessi particolari di politici e dipendenti che sventolerebbero la bandiera dell'italianità per bloccare i necessari interventi di ristrutturazione e di chiusura di rotte in perdita.
Per questo motivo resto convinto che AF NON chiuderà in anticipo ma ci saranno i supplementari e i rigori.
 

berioz

Bannato
27 Settembre 2013
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Comunque va riconosciuto a Del Torchio che ce la sta davvero mettendo tutta.
Non ho idea di quanto ci sia di suo nel piano che presenterà al CDA martedì. Sarà invece un arduo compito di Del Torchio quello di ottenere l'adesione dei sindacati nei giorni successivi, adesione che dubito molto si potrà ottenere entro il giorno 16.
Aspettiamoci fuochi d'artificio.
 

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
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Non ho idea di quanto ci sia di suo nel piano che presenterà al CDA martedì. Sarà invece un arduo compito di Del Torchio quello di ottenere l'adesione dei sindacati nei giorni successivi, adesione che dubito molto si potrà ottenere entro il giorno 16.
Aspettiamoci fuochi d'artificio.
Forse ricordo male, mi sembra che nel 2008 fossero pronte a scendere in campo segreterie più in alte in grado.
 

doz86

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Mi auguro che DT possa rimanere in futuro.Sta facendo il possibile per dare un piano dignitoso per il futuro ad az
 

AZ209

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Londra.
Scusate se è già stato detto ma nei meandri di questo thread è difficile tenersi aggiornato. Qualcuno sà l'operativo invernale aggiornato su LCY da FCO visto che mi è capitato su varie date spot di non trovarlo più tra le vendite?
 

falco108

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8 Novembre 2012
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Scusate se è già stato detto ma nei meandri di questo thread è difficile tenersi aggiornato. Qualcuno sà l'operativo invernale aggiornato su LCY da FCO visto che mi è capitato su varie date spot di non trovarlo più tra le vendite?
E' stato detto che la 212 ( quella del mattino) è confermata ( forse è stata anticipata di un 'oretta) , mentre la 214 ( la frequenza del pomeriggio iniziata con la winter) è terminata l'altro ieri e riprenderà nella summer. Vedi post 684 e dintorni
 
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Veolia

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10 Settembre 2006
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Non ho idea di quanto ci sia di suo nel piano che presenterà al CDA martedì. Sarà invece un arduo compito di Del Torchio quello di ottenere l'adesione dei sindacati nei giorni successivi, adesione che dubito molto si potrà ottenere entro il giorno 16.
Aspettiamoci fuochi d'artificio.
mah secondo me anche no!
nel senso che le questioni importanti sono discusse in ben altri uffici e luoghi e credo che i sindacati, a parte fare un po' di casino con regione e governo, non sono in grado di fare nulla al momento, forse qualche oretta di inutile sciopero.

dubito , e spero di non sbagliarmi, dei tagli "anticipati" dalla cosiddetta stampa

al momento non avrebbero senso
alitalia e' di fatto fallita, ci vuole qualcosa a piu' ampio respiro di qualche maquillage al network o qualche taglietto inutile al personale
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
ROMA E’ pronto il nuovo piano Alitalia da 400 milioni di euro. Incisivo e radicale come mai in passato, con al centro un sostanzioso taglio dei costi, a cominciare dal personale, e una serie di razionalizzazioni e riorganizzazioni per cambiare davvero pelle alla compagnia. Il corposo documento, zeppo di slides e cifre, sarà esaminato nel cda di mercoledì e susciterà, vista l’entità della sforbiciata, un vespaio di polemiche da parte delle organizzazioni sindacali. La terapia shock avrà infatti un impatto dirompente sia sui conti della società che sull’assetto complessivo. «Perché - spiega un’azionista di rilievo che ha messo a punto il progetto stand alone - non è più possibile continuare a volare in perdita, lasciando che ogni giorno vada in fumo circa un milione di euro. Serve quindi una svolta forte, uno shock per dare una prospettiva di medio termine alla compagnia, mettendo da parte gli errori compiuti nel passato. Allo scopo di poter trattare alla pari con Air France o con qualsiasi altro partner».

Troppi, come ammesso dallo stesso presidente dimissionario Roberto Colaninno, gli errori di strategia compiuti in passato e pagati a caro prezzo visto che Alitalia ha rischiato il fallimento e ancora oggi, in attesa dell’aumento di capitale da 300 milioni, è tutt’altro che salva. La nuova liquidità sborsata dai soci, in assenza di una svolta radicale, è infatti destinata a consumarsi nel giro di pochi mesi.

SACRIFICI PER TUTTI
Il cuore del piano, a cui ha lavorato anche nel week end l’ad Gabriele Del Torchio, con l’ausilio di Boston Consulting e di Massimo Sarmi delle Poste, è focalizzato sui tagli. Nel mirino non ci sono solo gli stipendi di hostess e piloti (quelli di British costano in media un 20% in meno rispetto a quelli di Alitalia). Ma tutta la struttura centrale, dal marketing in giù, dovrà accettare una sforbiciata a benefit ed emolumenti, manager compresi. Complessivamente i tagli dovrebbero arrivare fino a quota 4.000, compresi quasi tutti i contratti a termine.

Ovviamente spetterà agli azionisti calibrare le cifre dopo il confronto con i sindacati. Per attenuare l’impatto è previsto l’utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali disponibili. Su questo il governo ha già fatto capire di essere disponibile.

Su impulso di Boston Consulting, che ha studiato a fondo il tema, saranno poi rinegoziati molti dei contratti siglati (manutenzione, forniture, leasing) che incidono sui costi «in maniera abnorme». Accanto al taglio di una decina di aerei, considerati non necessari, c’è poi la riorganizzazione delle rotte con una focalizzazione su quelle intercontinentali e internazionali, prevedendo una rivoluzione nella configurazione degli aerei.

Del Torchio ha infatti scoperto che su molte tratte gli utili arrivano prevalentemente dalla classe economy, mentre business e classica sono spesso in perdita secca o quasi. Più logico quindi ripensare la strategia commerciale, ottimizzando, le frequenze di alcuni voli allo scopo di poter viaggiare sempre con il massimo dei passeggeri. L’obiettivo finale è dunque quello di far reggere la compagnia sulle proprie gambe, a prescindere della scelta del partner industriale che verrà.
 

Veolia

Utente Registrato
10 Settembre 2006
4,745
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Del Torchio ha infatti scoperto che su molte tratte gli utili arrivano prevalentemente dalla classe economy, mentre business e classica sono spesso in perdita secca o quasi. Più logico quindi ripensare la strategia commerciale, ottimizzando, le frequenze di alcuni voli allo scopo di poter viaggiare sempre con il massimo dei passeggeri. L’obiettivo finale è dunque quello di far reggere la compagnia sulle proprie gambe, a prescindere della scelta del partner industriale che verrà.

questa e' fenomenale
 

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
1,306
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