Thread Alitalia dal 1° ottobre 2013


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Veolia

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tagliare 1000 o 2000 persone non serve ad un ca**o ad un conto economico da oltre un milione di perdita al giorno
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
In effetti i titoli sono fuorvianti ma credo che il succo della questone possa essere riassunto come segue : Air France ha deciso di non partecipare all'aumento di capitale deciso per questi giorni , diluendo di fatto la sua quota attorno al 10% , attendendo la prossima crisi di liquidità (fra 6 mesi massimo senza un partner che ci metta i soldi) per potersi prendere tutta Alitalia con uno sforzo economico minore.
 

atlantique

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4 Ottobre 2008
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AF che si sfila è però lo spazio di manovra che potrebbero usare, immagino che anche agli arabi non faccia molto piacere ricevere veti da parte dei francesi.
Ed EY potrebbe avere un certo interesse strategico a mettere un bel piede in sud Europa con focus sulle Americhe che con Air Berlin non possono avere.
AF potrebbe sfilarsi ma rientrare in gioco immediatamente dopo,se non ho letto male ha tempo fino a fine anno.
Poi ora c'è questa storia della due diligence,e le banche che dichiarano che il partner "deve" essere AF,insomma credo che in un certo modo AF abbia ancora qualche asso nella manica.
Qualora non partecipasse AF,c'è il rischio concreto che le banche non rilascino le linee di credito da 200 milioni promesse,e a quel punto sarebbe molto difficile il turn around.
I capitani pensavano 5 anni fa di vendere oggi e fare anche qualche plusvalenza,invece rischiano di metterci solo più soldi(aumento di capitale) senza alcuna certezza di rientrare,li vedo un pò chiusi nell'angolo.
Se ci fate caso coloro che hanno già aderito sono Colaninno,Intesa e Atlantia;ovverosia coloro che hanno interesse a far continuare a volare AZ.

Colaninno per ovvie ragioni
Atlantia perchè in tal modo ADR si garantisce entrate sicure.
Intesa perchè finanzia AP Fleet.

Infine la questione EY, credo che AF abbia notevoli garanzie che EY non faccia alcuna mossa,dal momento che credo AF parli con EY più di quanto non parli con AZ.
 

Paolo_61

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2 Febbraio 2012
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Ecco la versione del corrierone on line:
«Considerata l’incertezza della situazione di Alitalia, il gruppo Air France-Klm ha deciso di svalutare totalmente il valore delle azioni detenute». Lo riferiscono gli allegati finanziari alla presentazione dei conti trimestrali della società franco-olandese. Secondo la stampa francese , il quotidiano La Tribune, la compagnia francese sarebbe orientata ad un «no» all’aumento di capitale. Se ne saprà di più dopo il cda previsto per oggi.

PERDITE - La decisione - è scritto nel documento - è stata presa dopo il cda del 14 ottobre che ha approvato l’aumento di capitale da 300 milioni di euro. A fronte di questa decisione, Air France-Klm «ha registrato la sua quota parte nelle perdite di Alitalia e una previsione di minusvalenza, per un montante totale di 202 milioni di euro, nella linea di bilancio «Quota di profitti/perdite di associati». Si tratta di un deprezzamento del 25% circa.

CONTINUITÀ DEI VOLI - La compagnia aerea nella nota ricorda l’aumento di capitale in corso e risponde a chi mette in dubbio la continuità dei voli. «Alitalia, in riferimento ad alcune notizie fuorvianti apparse sul Fatto Quotidiano conferma la continuità dei voli e diffida chiunque dal diffondere notizie allarmanti e nocive per la società; Alitalia si rivarrà su chiunque arrechi danno alla società stessa». Nella nota Alitalia ricorda inoltre «che l’aumento di capitale in corso per 300 milioni di euro è già stato versato per 130 milioni, ed è garantito da Poste italiane e dalle due principale banche del Paese: Intesa Sanpaolo e UniCredit». Il Fatto Quotidiano dedica un articolo alla compagnia: «Alitalia rischia il crac, biglietti non garantiti» è scritto tra virgolette nel titolo. «L’agenzia di viaggio olandese che serve la Commissione Ue sconsiglia di volare - è scritto nel sommario - con la compagnia italiana: “Se fa bancarotta non rimborsiamo”».
http://www.corriere.it/economia/13_...ni-38f877fe-4204-11e3-8636-110cb2716567.shtml
 

pippen

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11 Giugno 2011
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il volo aereo è direttamente legato ai periodi di espansione e recessione economica; poichè esiste una correlazione tra periodo di recessione economica e alto prezzo del petrolio (vedi crisi 1973, 1980, 1990, 2000, 2008), ne consegue che:

1.avranno forte sviluppo le compagnie che possono usufruire di un costo carburante basso e/o legate a fornitori di carburante in integrazione verticale
2.si aspetta il prossimo abbassamento strutturale del prezzo del petrolio (ma è entrata la cina come consumatore)
3.esce fuori un nuovo aereo che ha una produttività maggiore
4.si sostuisce il petrolio con qualcosa di alternativo ma ci vorranno anni
 

Paolo_61

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2 Febbraio 2012
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tagliare 1000 o 2000 persone non serve ad un ca**o ad un conto economico da oltre un milione di perdita al giorno
La vedi dal lato sbagliato. Si taglia tutto il tagliabile (in termini di voli) che genera perdite, e questo provoca esuberi. Per una volta mi sembra l'approccio giusto al problema,
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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La vedi dal lato sbagliato. Si taglia tutto il tagliabile (in termini di voli) che genera perdite, e questo provoca esuberi. Per una volta mi sembra l'approccio giusto al problema,
no!
e' un ragionamento che non porta da nessuna parte, soprattutto partendo dal presupposto che e' fallita ed e' in mano alle banche che non sabnnno ancora bene come gestire la bomba
se tagli 10-15 milioni all'anno in un posto dove non vai nemmeno a mol positivo con oltre ormai un miliardo di debiti, non vai da nessuna parte
va bene fors, ma molto, forse per chi entra in perdita dopo anni di utili
e non e' decisamente il caso di questa roba qua

e dubito fortemente che sia vero, vista la fonte
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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La vedi dal lato sbagliato. Si taglia tutto il tagliabile (in termini di voli) che genera perdite, e questo provoca esuberi. Per una volta mi sembra l'approccio giusto al problema,
l'unica soluzione se afklm salta e' la nazionalizzazione
con tutto quello che ne consegue
 

freeair

Utente Registrato
7 Novembre 2005
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.
Alitalia: Air France azzera valore azioni in bilancio
Air France-Klm: risultato operativo trimestre +29%, cala utile
31 ottobre, 10:00
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ALITALIA: VERSO NO AIR FRANCE A PARTECIPAZIONE AUMENTO

''Considerata l'incertezza della situazione di Alitalia, il gruppo Air France-Klm ha deciso di svalutare totalmente il valore delle azioni detenute''. Lo riferiscono gli allegati finanziari alla presentazione dei conti trimestrali della società franco-olandese.

La decisione - e' scritto nel documento - e' stata presa dopo il cda del 14 ottobre che ha approvato l'aumento di capitale da 300 milioni di euro. A fronte di questa decisione, Air France-Klm ''ha registrato la sua quota parte nelle perdite di Alitalia e una previsione di minusvalenza, per un montante totale di 202 milioni di euro, nella linea di bilancio 'Quota di profitti/perdite di associati'.

In un terzo trimestre ''difficile'' e ''marcato dalla forte rivalutazione dell'euro'', il gruppo Air France Klm ha registrato un fatturato sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2013 (7,212 miliardi di euro contro 7,184, +0,4%), ma migliorato di oltre il 29% il suo risultato operativo corrente, a 634 milioni di euro, grazie ai primi benefici de piano di riassetto in corso. Cala invece l'utile netto, del 51,4% a 144 milioni, per effetto di un onere fiscale di 140 milioni di euro e una minusvalenza da 137 milioni legata alla quota parte nel risultato di Alitalia e alla svalutazione del valore residuale dei titoli. Sull'insieme dei primi nove mesi dell'anno, i conti del gruppo franco olandese restano in rosso, ma la perdita è ridotta di oltre 300 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2013, 649 milioni contro 980.

Alitalia: notizie fuorvianti, conferma continuità voli - ''Alitalia, in riferimento ad alcune notizie fuorvianti apparse sul Fatto Quotidiano conferma la continuità dei voli e diffida chiunque dal diffondere notizie allarmanti e nocive per la società; Alitalia si rivarrà su chiunque arrechi danno alla società stessa''. Lo scrive la compagnia aerea in una nota nella quale ricorda che l'aumento di capitale in corso. Nella nota Alitalia ricorda inoltre ''che l'aumento di capitale in corso per 300 milioni di euro è già stato versato per 130 milioni, ed è garantito da Poste italiane e dalle due principale banche del Paese: Intesa Sanpaolo e UniCredit''. Il Fatto Quotidiano apre oggi l'edizione in edicola con un articolo dedicato alla compagnia: ''Alitalia rischia il crac, biglietti non garantiti'' e' scritto tra virgolette nel titolo. ''L'agenzia di viaggio olandese che serve la Commissione Ue sconsiglia di volare - e' scritto nel sommario - con la compagnia italiana: 'Se fa bancarotta non rimborsiamo'''.

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dario abbece

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..il messaggero non penso stia facendo un favore ai francesi diffondendo la notizia.....

...a questo punto che l'alifrancese sarà costretto a precisare.....
 

I-UDNE

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17 Agosto 2011
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È interessante notare come l'articolo del Fatto Quotidiano (nomen omen...) riporti la notizia di un'agenzia di viaggi "olandese"; domani sarà un'agenzia viaggi francese?
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
È interessante notare come l'articolo del Fatto Quotidiano (nomen omen...) riporti la notizia di un'agenzia di viaggi "olandese"; domani sarà un'agenzia viaggi francese?
..sarebbe interessante capire quale delle due notizie , è stata diffusa per prima :l'agenzia "olandese" o la notizia del messaggero !!:)
 

Blos

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12 Luglio 2013
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Alitalia: de Juniac (Af), noi partner leali, aiuto solo a nostre condizioni
"Serve forte riassetto". Milano, 31 ott - "Siamo partner leali e seri di Alitalia. La aiuteremo, ma solo in presenza di stringenti condizioni industriali, sociali e finanziarie". Lo ha detto Alexandre de Juniac, il numero uno di Air France-Klm nel corso della presentazione dei conti dei primi nove mesi del gruppo franco-olandese, azionista di Alitalia con il 25%. Serve "una forte ristrutturazione" della compagnia italiana, "con un ridimensionamento del piano per il medio raggio e una stabilizzazione del lungo raggio". Si puo' inoltre fare ricorso, sul piano sociale, a meccanismi quali la cassa integrazione e i contratti di solidarieta'". Inoltre "ci deve essere un netto riassetto delle passivita'", ha aggiunto de Juniac rispondendo a una domanda degli analisti. "Le nostre condizioni sono molto chiare fin dall'inizio, possiamo considerare un rafforzamento della partenership con Alitalia se saranno accolte, altrimenti non seguiremo", ha sottolineato il presidente di Air France-Klm, rilevando che "e' nell'interesse anche di Alitalia avere un cammino sostenibile". gli- 31-10-13 11:28:50 (0238)NEWS,SITO
 

Alessandro

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13 Febbraio 2012
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Cosa si intende per "...stabilizzazione del lungo raggio"?
Che non si devono aprire nuove rotte?!?

Nnamo bbene!
 

Herzog

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20 Settembre 2013
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“Bancarotta Alitalia, i biglietti a rischio”

di Stefano Feltri Il governo Letta e il presidente Roberto Colaninno possono sgolarsi a rassicurare, a spiegare che l’arrivo delle Poste nel capitale è una brillante mossa tattica per piegare Air France. Ma chi deve comprare i biglietti aerei di Alitalia proprio non si fida. Una email che il Fatto Quotidiano ha potuto leggere, riassume la situazione molto meglio di qualunque cifra di bilancio o rapporto degli analisti. L’AGENZIA DI VIAGGI olandese VCK, un colosso di Amsterdam alla quale si appoggia perfino la Commissione europea per molti viaggi. Chi chiede a VCK di volare da Roma a Bruxelles riceve via email questa avvertenza: “È possibile prenotare, ma visto che Alitalia ha problemi economici siamo costretti ad avvertire i nostri passeggeri che se la compagnia aerea Alitalia dovesse andare in bancarotta, VCK non rimborserà nulla della somma versata per la prenotazione”. Il temerario viaggiatore può chiedere comunque un volo con la sigla AZ, cioè operato dall’Alitalia, e VCK lo prenota. Ma c’è un pizzico di brivido. Se ha letto le cronache finanziarie, il passeggero sa che la situazione è grave ma che la bancarotta della ex compagnia di bandiera non è questione di giorni (o almeno lo spera). Ma un potenziale cliente, magari non italiano, che si è perso i contorcimenti finanziari che hanno assicurato una provvisoria sopravvivenza all’azienda, può spaventarsi e cambiare vettore. La situazione di Alitalia comunque appare sempre più precaria, i timori dell’agenzia VCK sono fondati nella cronaca. Oggi si riunisce il consiglio di amministrazione presieduto da Roberto Colaninno in un’atmosfera sempre più cupa, viste le notizie che arrivano da Parigi. I soci hanno tempo fino al 16 novembre per decidere se aderire all’aumento di capitale da 300 milioni di euro necessario per evitare la bancarotta. Ma l’azionista più importante, cioè Air France che ha il 25 per cento, ancora non ha comunicato la sua scelta. Secondo le indiscrezioni che circolano sulla stampa finanziaria – da Mf Milano Finanza all’informato La Tribune – il gruppo francese guidato da Alexandre de Juniac ha ormai le idee chiare: per ora non si muoverà, i soldi da Parigi arriveranno soltanto quando sarà sicura di poter comandare con il minimo esborso possibile, magari dopo una ristrutturazione del debito verso le banche (Intesa e Unicredit già si sono esposte con una ulteriore linea di credito da 200 milioni abbinata all’aumento di capitale). De Juniac spera in un bis del 2008, quando i “salvatori” di Alitalia ricevettero una compagnia libera da indebitamento e pendenze, solo così il manager può giustificare ad azionisti e sindacati che spende soldi all’estero mentre chiede sacrifici in patria. “I progetti di Air France-Klm sono ancora una volta in contrasto con gli interessi del governo e dell’ambiente economico italiano, dove alcuni grandi gruppi chiedono uno sviluppo dei voli a lungo raggio, al contrario del gruppo franco-olandese che preferisce lo staus quo”, scrive La Tribune. Nell’incertezza, all’estero, preferiscono comprare i biglietti di compagnie più tranquille.

http://mentiinformatiche.com/2013/10/bancarotta-alitalia-i-biglietti-a-rischio.html

E' vera la parte evidenziata?
Sembrerebbe che l'azienda abbia diffidato il citato quotidiano.
http://www.corriere.it/economia/13_...ni-38f877fe-4204-11e3-8636-110cb2716567.shtml
 

Dr Gio

Utente Registrato
I danni che fa il terrorismo mediatico come quello portato avanti consciamente dal Fatto Quotidiano sono incredibili. L'azienda e' in crisi di per se'. A che pro, metterla ancora piu' in difficolta' con questa spazzatura (il tutto sempre per la solita storia, giocare allo sfascio sulla pelle di dipendenti dell'azienda e con il sistema Italia per dimostrare che B e' uno st...).

Che palle. Simile spazzatura non andrebbe mandata in edicola.
 
Stato
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