Thread Alitalia - Dicembre 2017


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berioz

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Dal tenore delle parole di Gubitosi che peraltro tiene a rimarcare che prevede un'ottima estate 2018, traspare con grande sincerità la sua speranza di andare avanti come futuro AD. Probabilmente i conti non sono tanto peggio rispetto a quelli previsti nel piano Ball dello scorso marzo e spera che "qualche investitore" ritorni sulla decisione di investire quei famigerati 900 mln.
 

Farfallina

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Alitalia: Gubitosi, in crescita ricavi, in cassa 836 mln al 30/11

05 dicembre 2017, 15:51

La posizione di cassa di Alitalia è passata dagli 845 milioni disponibili a fine ottobre a 836 milioni al 30 novembre. Lo ha riferito il commissario Luigi Gubitosi, precisando che nelle cifre sono inclusi i 300 non ancora arrivati della linea di prestito addizionale. Parlando in audizione alla Commissione trasporti del Senato, Gubitosi ha dichiarato che per quanto riguarda i ricavi, "le indicazioni fanno pensare ad una crescita superiore all'1%"; "dovrebbe essere - ha detto - un numero decisamente migliore". I commissari ritengono inoltre che la compagnia aerea avra' "una buona stagione estiva".
Dai numeri emerge un dato interessante e cioè i soli 9 milioni di cassa di saldo negativo a novembre, ricordiamo che nell'audizione alla Camera Gubitosi aveva parlato di chiudere l'anno con un flusso di cassa negativo per circa 50 milioni negli ultimi due mesi. Sarebbe interessante se oltre alla cassa ci fornisse anche l'aggiornamento di bilancio...
 

Farfallina

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Dal tenore delle parole di Gubitosi che peraltro tiene a rimarcare che prevede un'ottima estate 2018, traspare con grande sincerità la sua speranza di andare avanti come futuro AD. Probabilmente i conti non sono tanto peggio rispetto a quelli previsti nel piano Ball dello scorso marzo e spera che "qualche investitore" ritorni sulla decisione di investire quei famigerati 900 mln.
Beh, l'unica chance che ha rimanere in sella attualmente è vendere a Cerberus, ormai le banche con l'uscita di scena di EY sono fuori gioco.
 

berioz

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27 Settembre 2013
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Dai numeri emerge un dato interessante e cioè i soli 9 milioni di cassa di saldo negativo a novembre, ricordiamo che nell'audizione alla Camera Gubitosi aveva parlato di chiudere l'anno con un flusso di cassa negativo per circa 50 milioni negli ultimi due mesi. Sarebbe interessante se oltre alla cassa ci fornisse anche l'aggiornamento di bilancio...
A dicembre c'è la tredicesima
 

maxdan2008

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Nel 2017 i ricavi di Alitalia dovrebbero crescere "intorno all'1%, è il primo anno degli ultimi quattro che si chiuderà con un segno più, nonostante la discesa del dollaro che ha inciso negativamente sui ricavi. Inoltre le indicazioni per gennaio ci fanno pensare a una crescita superiore all'1%: dovrebbe essere un numero decisamente migliore, i trend delle ultime settimane sono positivi".

Lo ha detto il commissario straordinario di Alitalia Luigi Gubitosi, nel corso di un'audizione al Senato, aggiungendo che "quest'anno abbiamo già fatto un numero decisamente migliore sul lungo raggio, che è la parte dell'azienda che sta andando meglio, in particolare per il Nord e il Sud America".
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Il commissario ha spiegato che "per i risultati la parte più difficile è il primo trimestre, poi da fine marzo iniziano le prenotazioni della stagione estiva. Abbiamo davanti qualche mese complicato invernale, poi pensiamo di avere una buona stagione estiva".

Al 30 novembre, ha riferito il commissario, la cassa disponibile ammonta a "836 milioni".

"Quest'anno in termini di load factor stiamo andando bene sull'intercontinentale, abbiamo fatto un +3,9%; abbiamo sofferto di più sul domestico e sull'internazionale, per l'anno prossimo auspichiamo che ci sia anche un ritorno della crescita dal lato dei passeggeri".

"Un errore che ha fatto Alitalia è stato rinunciare alla joint venture con Air Franc-Klm senza avere un'alternativa, un piano B".

Lo ha affermato il commissario straordinario di Alitalia Luigi Gubitosi, nel corso di un'audizione al Senato, sottolineando che "bisogna stare attenti a cancellare le joint venture: è stato fatto su quella europea, meno importante di quella nordatlantica, ma questo ha portato qualche danno, facendoci rinunciare quest'anno a circa 90 milioni di fatturato, che in parte abbiamo compensato".
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Gubitosi ha osservato che "la joint venture transatlantica ha dei limiti, il principale è stato imporre un limite alla crescita, anche perchè partendo da una base più bassa un aereo per Alitalia conta molto più di un aereo per Air France o Delta. Tuttavia ci sono anche vantaggi importanti: Delta è un ottimo alleato, è tra le società aeree migliori del mondo e permette ai nostri clienti, una volta che si trovano negli Usa, di arrivare ovunque. Oggi si gioca un ruolo significativo anche nel portare gli americani in Italia, e un alleato americano è storicamente importante".

"Siamo inondati da voli cinesi e siamo in difficoltà con la Cina, non riusciamo ad avere slot a orari accettabili 7 giorni su 7, abbiamo 4 giorni su 7 in un orario che non funziona, se continua questa situazione dovremo vedere se la rotta è sostenibile".

Lo ha detto il commissario straordinario di Alitalia Luigi Gubutosi, riferendosi alla rotta Roma-Pechino, aggiungendo che "altri Paesi vanno in un'ottica di reciprocità, noi abbiamo concesso tutto quello che si poteva concedere".
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Con Adr, ha proseguito, "il rapporto è buono ma dialettico", e "vorremmo che fosse come quello che Air France e Lufthansa hanno con i loro hub".

"Questa situazione non può che essere transitoria". Lo ha affermato Luigi Gubitosi, commissario straordinario di Alitalia, parlando in un'audizione al Senato della durata della gestione commissariale della compagnia.

"La cosa più importante da fare nel lungo periodo è il piano flotta - ha spiegato Gubitosi - Ma un piano ce sia ben fatto si sviluppa su un arco di 5-10 anni e da commissari non possiamo fare un piano flotta a 5 anni". Inoltre, "in questo momento abbiamo un prestito dallo Stato che andrà restituito, non sono questi i mezzi con cui sviluppare la compagnia".

"Siamo soddisfatti di dove siamo arrivati rispetto a sei mesi fa, certo è un lavoro lungo e complicato che non si esaurisce in sei mesi, il risanamento durerà a lungo e speriamo di trovare chi prenderà la compagnia e la porterà al prossimo livello".

Lo ha affermato il commissario straordinario di Alitalia Luigi Gubitosi, nel corso di un'audizione al Senato, aggiungendo che "abbiamo una dotazione importante di cassa e la stiamo gestendo con molta attenzione. Abbiamo consumato pochi fondi, i mesi più delicati saranno quelli da dicembre a febbraio, ma con la nostra dotazione dureremmo a lungo e abbiamo munizioni sufficienti a garantire potenzialmetne un lungo periodo".
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"La prossima stagione estiva e quella invernale del 2019 - ha proseguito - possiamo condurle con questo ammontare a disposizione. Verifichiamo la cassa due volte al giorno e stiamo molto attenti a impegnare risorse".
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Fonte MF-DJ
 

maxdan2008

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ROMA (MF-DJ)--

La chiusura della vendita di Alitalia "puo' avvenire anche prima" delle elezioni, anzi "auspicabilmente potrebbe avvenire anche nelle prossime tre-quattro settimane".
Delrio ha sottolineato che "le offerte vere stanno arrivando in questi giorni e in queste ore" e si tratta di "proposte interessanti di sviluppo non solamente di ristrutturazione violenta. Quindi vanno fatte considerazione tecniche e alle fine i commissari ci daranno un responso e noi valuteremo".

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"I contatti con Lufthansa sono seri e la discussione sta andando avanti. La discussione sembra molto solida".

Lo afferma il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, a margine del Consiglio Ue trasporti, parlando delle trattative in corso con Lufthansa per Alitalia e delle possibili conseguenze legate all'indagine Ue sull'acquisizione da parte del gruppo tedesco di Air Berlin.
 

aa/vv??

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Gubitosi parla della W19 e Delrio dice che si può vendere già nelle prossime 4 settimane.. Io non sono un esperto di comunicazione, ma non avete l'impressione che siano due affermazioni che non vanno molto d'accordo?
 

Vortigern

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Gubitosi parla della W19 e Delrio dice che si può vendere già belle prossime 4 settimane.. Io non sono un esperto di comunicazione, ma non avete l'impressione che siano due affermazioni che non vanno molto d'accordo?
Gubitosi e Calenda mi pare siano agli antipodi. Delrio rimane piu ondivago e decisamente cerchiobottista.
 

TW 843

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Nel 2017 i ricavi di Alitalia dovrebbero crescere "intorno all'1%, è il primo anno degli ultimi quattro che si chiuderà con un segno più, nonostante la discesa del dollaro che ha inciso negativamente sui ricavi. Inoltre le indicazioni per gennaio ci fanno pensare a una crescita superiore all'1%: dovrebbe essere un numero decisamente migliore, i trend delle ultime settimane sono positivi".

Lo ha detto il commissario straordinario di Alitalia Luigi Gubitosi, nel corso di un'audizione al Senato, aggiungendo che "quest'anno abbiamo già fatto un numero decisamente migliore sul lungo raggio, che è la parte dell'azienda che sta andando meglio, in particolare per il Nord e il Sud America".
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Il commissario ha spiegato che "per i risultati la parte più difficile è il primo trimestre, poi da fine marzo iniziano le prenotazioni della stagione estiva. Abbiamo davanti qualche mese complicato invernale, poi pensiamo di avere una buona stagione estiva".

Al 30 novembre, ha riferito il commissario, la cassa disponibile ammonta a "836 milioni".

"Quest'anno in termini di load factor stiamo andando bene sull'intercontinentale, abbiamo fatto un +3,9%; abbiamo sofferto di più sul domestico e sull'internazionale, per l'anno prossimo auspichiamo che ci sia anche un ritorno della crescita dal lato dei passeggeri".

"Un errore che ha fatto Alitalia è stato rinunciare alla joint venture con Air Franc-Klm senza avere un'alternativa, un piano B".

Lo ha affermato il commissario straordinario di Alitalia Luigi Gubitosi, nel corso di un'audizione al Senato, sottolineando che "bisogna stare attenti a cancellare le joint venture: è stato fatto su quella europea, meno importante di quella nordatlantica, ma questo ha portato qualche danno, facendoci rinunciare quest'anno a circa 90 milioni di fatturato, che in parte abbiamo compensato".
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Gubitosi ha osservato che "la joint venture transatlantica ha dei limiti, il principale è stato imporre un limite alla crescita, anche perchè partendo da una base più bassa un aereo per Alitalia conta molto più di un aereo per Air France o Delta. Tuttavia ci sono anche vantaggi importanti: Delta è un ottimo alleato, è tra le società aeree migliori del mondo e permette ai nostri clienti, una volta che si trovano negli Usa, di arrivare ovunque. Oggi si gioca un ruolo significativo anche nel portare gli americani in Italia, e un alleato americano è storicamente importante".

"Siamo inondati da voli cinesi e siamo in difficoltà con la Cina, non riusciamo ad avere slot a orari accettabili 7 giorni su 7, abbiamo 4 giorni su 7 in un orario che non funziona, se continua questa situazione dovremo vedere se la rotta è sostenibile".

Lo ha detto il commissario straordinario di Alitalia Luigi Gubutosi, riferendosi alla rotta Roma-Pechino, aggiungendo che "altri Paesi vanno in un'ottica di reciprocità, noi abbiamo concesso tutto quello che si poteva concedere".
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Con Adr, ha proseguito, "il rapporto è buono ma dialettico", e "vorremmo che fosse come quello che Air France e Lufthansa hanno con i loro hub".

"Questa situazione non può che essere transitoria". Lo ha affermato Luigi Gubitosi, commissario straordinario di Alitalia, parlando in un'audizione al Senato della durata della gestione commissariale della compagnia.

"La cosa più importante da fare nel lungo periodo è il piano flotta - ha spiegato Gubitosi - Ma un piano ce sia ben fatto si sviluppa su un arco di 5-10 anni e da commissari non possiamo fare un piano flotta a 5 anni". Inoltre, "in questo momento abbiamo un prestito dallo Stato che andrà restituito, non sono questi i mezzi con cui sviluppare la compagnia".

"Siamo soddisfatti di dove siamo arrivati rispetto a sei mesi fa, certo è un lavoro lungo e complicato che non si esaurisce in sei mesi, il risanamento durerà a lungo e speriamo di trovare chi prenderà la compagnia e la porterà al prossimo livello".

Lo ha affermato il commissario straordinario di Alitalia Luigi Gubitosi, nel corso di un'audizione al Senato, aggiungendo che "abbiamo una dotazione importante di cassa e la stiamo gestendo con molta attenzione. Abbiamo consumato pochi fondi, i mesi più delicati saranno quelli da dicembre a febbraio, ma con la nostra dotazione dureremmo a lungo e abbiamo munizioni sufficienti a garantire potenzialmetne un lungo periodo".
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"La prossima stagione estiva e quella invernale del 2019 - ha proseguito - possiamo condurle con questo ammontare a disposizione. Verifichiamo la cassa due volte al giorno e stiamo molto attenti a impegnare risorse".
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Fonte MF-DJ
Sembra di leggere Harmony.
 

berioz

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27 Settembre 2013
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Gubitosi parla della W19 e Delrio dice che si può vendere già nelle prossime 4 settimane.. Io non sono un esperto di comunicazione, ma non avete l'impressione che siano due affermazioni che non vanno molto d'accordo?

In realtà è il classico linguaggio che si usa nelle trattative.
Del Rio ribadisce che il bando è una cosa seria e intende rispettarlo. Gubitosi dà delle indicazioni economiche per determinare il giusto prezzo di vendita.
 

Paolo_61

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Dal tenore delle parole di Gubitosi che peraltro tiene a rimarcare che prevede un'ottima estate 2018, traspare con grande sincerità la sua speranza di andare avanti come futuro AD. Probabilmente i conti non sono tanto peggio rispetto a quelli previsti nel piano Ball dello scorso marzo e spera che "qualche investitore" ritorni sulla decisione di investire quei famigerati 900 mln.
900 sono pochi, molto pochi. 900 (e passa) servono per la restituzione del prestito ponte. A questi devi aggiungerne altri 500/600 per avere un buffer cassa gestibile (anche in presenza di un equilibrio del conto economico a livello annuo). Poi ci sono i soldi necessari per finanziare il piano flotta. Diciamo che più che 900 ne servono 2000 abbondanti.
 

sevs17

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10 Dicembre 2007
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Milano, Lombardia.
Mi lascia abbastanza sorpreso leggere così tante parole pro-DL (e seppur, meno dirette, pro AF-KL) quando vi sarebbe la trattativa con LH...


Se io fossi l'amministratore straordinario di un'azienda che è in trattativa per la cessione non parlerei bene di "ex" partner quando vi è la trattativa con un concorrente di questi "ex" partner... (fra virgolette giacché sono sempre parte di Sky Team ecc.).
 

Greco

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Mi lascia abbastanza sorpreso leggere così tante parole pro-DL (e seppur, meno dirette, pro AF-KL) quando vi sarebbe la trattativa con LH...


Se io fossi l'amministratore straordinario di un'azienda che è in trattativa per la cessione non parlerei bene di "ex" partner quando vi è la trattativa con un concorrente di questi "ex" partner... (fra virgolette giacché sono sempre parte di Sky Team ecc.).
Non esageriamo, non siamo mica siamo all'asilo. I rapporti tra i tre grandi gruppi europei sono sereni, non sono certo quelli di QR e DL per dirne una.
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Gubitosi ha anche detto che in Cina Alitalia è ospite (peraltro mal sopportata) mentre i cinesi a Roma sono padroni.

I bilaterali dell'Italia sono sempre così paritari?

Ad Emirates è stato permesso il MXP JFK.

Ad Alitalia a suo tempo sarebbe stato concesso il DXB SYD ad es?

Lo dico perché a volte ci si dimentica di chi siamo come Paese.

Siamo uno Stato di serie B e vogliamo aziende da Champions League?

Nella vicenda dei crediti di AZ in Venezuela cosa ha fatto lo stato italiano per tutelare una sua azienda?

Lo chiedo senza polemica.
 

AZ1313

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8 Giugno 2016
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FOG
Mi lascia abbastanza sorpreso leggere così tante parole pro-DL (e seppur, meno dirette, pro AF-KL) quando vi sarebbe la trattativa con LH...


Se io fossi l'amministratore straordinario di un'azienda che è in trattativa per la cessione non parlerei bene di "ex" partner quando vi è la trattativa con un concorrente di questi "ex" partner... (fra virgolette giacché sono sempre parte di Sky Team ecc.).
Personalmente le interpreto così:
Gubitosi alza il prezzo con Lh oppure spera in Cerberus con Delta partner industriale per rimanere alla guida di Az.
 

AZ1313

Bannato
8 Giugno 2016
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FOG
ALITALIA/ L'illusione di sostituirla con il mercato
Alitalia sarà probabilmente ceduta. Ma prima di venderla sarebbe bene tenere a mente alcuni importanti fattori per fare la scelta giusta, dice PAOLO ANNONI
06 dicembre 2017 LapresseLapresse

L’epilogo di Alitalia sarà con ogni probabilità la cessione a un operatore terzo oppure una vendita a pezzi a più soggetti. Il candidato nettamente in pole position in questo momento è la tedesca Lufthansa. Nel dibattito attuale tutta l’attenzione si concentra sull’obiettivo di fare in modo che il contribuente italiano non si trovi mai più nella situazione di pagare per le perdite della compagnia di bandiera. Quello che manca completamente nel dibattito è quale sia il costo di non avere più una compagnia di bandiera.

Diversi fatti dovrebbero suggerire che i termini della questione non sono cosi semplici come appare: liberarsi da Alitalia è un bene a prescindere. Ci si dovrebbe chiedere come mai Ryanair abbia ottenuto in Italia milioni di euro di contributi da enti locali purché continuasse a far atterrare i suoi aerei in un certo aeroporto. In particolare dovremmo decidere se si tratti di uno spreco, regalato, oppure di un investimento. I passeggeri che atterrano in Puglia o in Sicilia mangiano, occupano stanze di hotel, comprano e pagano autobus e taxi. Quello che rimane sul territorio sia come tasse che come stipendi è molto di più dell’incentivo alla compagnia low cost. È un buon investimento nella misura in cui il “mercato” da solo non può o non vuole fare da solo. Se in assenza di incentivi quei passeggeri finiscono in Spagna o in Grecia per il sistema la perdita sarebbe maggiore dei contributi.

Non sappiamo come finirà la vicenda Alitalia, sappiamo però che con ogni probabilità il “mercato” non sostituirà Alitalia. In questi giorni Malpensa è finita sui giornali per essere ritornata al livello di passeggeri precedente la scelta di Alitalia di abbandonare lo scalo. Si potrebbe concludere che il “mercato” abbia sostituito Alitalia a costo zero per il contribuente. Un’affermazione che non tiene conto di due elementi. Il primo è che mentre Malpensa tornava ai livelli pre-Alitalia il resto del mondo cresceva. Il secondo, più importante, è che Milano ha perso moltissimi collegamenti diretti con destinazioni extraeuropee a partire dal mercato più grande delle connessioni con gli Stati Uniti. Oggi il nord Italia è il terzo mercato di Lufthansa che porta i lombardi a Francoforte e poi li mette sui suoi voli internazionali. Chiunque debba venire a Milano impiega circa 4/5 ore in più rispetto a chi si ferma in Germania o in Francia. Il risultato è che Milano è ai margini dei grandi collegamenti del business internazionale. Uno svantaggio competitivo evidente. Nessuno, né Air France, né Lufthansa, né British Airways ha pensato di metter a Milano voli intercontinentali.

L’opinione comune è che Roma abbia una forza attrattiva tale da permettersi l’assenza di una compagnia di bandiera. Questo approccio è sbagliato. Chi vuole andare comunque a Roma ci andrà anche se ci deve mettere 5 ore in più. Il problema nasce quando chi arriva dal midwest americano, dalla Cina o dal Sud America deve decidere come spendere una settimana di vacanza in Europa. Meglio Parigi o Roma se con lo scalo si spreca un giorno di ferie? La risposta è ovvia. Allo stesso modo, “in uscita”, Roma diventa ancora più periferica di quanto non lo sia ora. Il danno è maggiore quanto più la clientela è “premium” o perché business o perché fatta dai turisti più abbienti.

Il mercato non sostituisce l’operatore di bandiera e si concentra sulle rotte più frequentate lasciando i fastidi agli utenti che possono sempre fare le loro vacanze o il loro business in un posto diverso e più comodo per l’aviolinea. Perché Air France deve portare senza scali un americano da Los Angeles a Roma quando può lasciarlo a Parigi riempiendo tutti gli aerei? Se poi l’americano proprio vuole andare a Roma prenderà un secondo volo magari dormendo una notte a Parigi. Il risultato è che a Roma, e più in generale in Italia, arriva meno gente di quanto sarebbe successo con una compagnia di bandiera.

Ogni buon senso suggerisce che senza una compagnia di bandiera, che infatti gli altri stati nemmeno si sognano di lasciare, l’Italia sarà più difficile da raggiungere per turisti e manager. E ogni buon senso suggerisce che il mercato non riempie questo vuoto anche perché, in questo caso, è l’offerta di trasporto che crea la domanda; è la possibilità di raggiungere una destinazione in tempi e costi decenti a creare la domanda. Se non si può raggiungere una località con costi e tempi decenti semplicemente se ne sceglie un’altra. Qualsiasi soluzione su Alitalia che non tenga conto di questi fattori rischia di essere una mazzata per il sistema-Paese in una nazione che per metà potrebbe e dovrebbe vivere di turismo.
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Un'Alitalia sempre più vicina a Lufthansa, è questo che potrebbe profilarsi, a giudicare dalle ultime dichiarazioni del ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che, guardacaso, proprio dopo il vertice europeo coi suoi colleghi degli altri stati membri, chiarisce: "I contatti con Lufthansa sono seri e la discussione sta continuando ad andare avanti. Per ora non ci pare che i problemi fra Lufthansa e la Commissione UE per Air Berlin influiscano negativamente".

Indica inoltre che si vogliono tempi stretti: "La vendita di Alitalia non avverrà necessariamente dopo le elezioni politiche, ma può avvenire anche prima. Anzi, auspicabilmente potrebbe avvenire nelle prossime tre o quattro settimane, per dire. Ma dipende molto dallo stato di avanzamento dei negoziati, che vanno avanti giorno per giorno".

Come noto, la compagnia aerea italiana, che attualmente sta in piedi grazia al prestito ponte da 950 milioni di euro che scadrà a settembre 2018, ha aperti tavoli di trattativa su possibile acquisizione da parte della tedesca Lufthansa, ma anche della britannica Easyjet e dal fondo investimenti americano Cerberus, il quale potrebbe allearsi a Easyjet per un possibile "condominio". Ma i concorrenti dei tedeschi sembrano al momento incerti.

Delrio non si è sbilanciato troppo parlando di preferenze per Lufthansa, ma ha aggiunto: "Stiamo valutando le offerte, le offerte vere stanno arrivando in queste ore e in questi giorni. Va valutato il piano industriale. Ho sempre detto che andava fatta una valutazione attenta, non una svendita rapida. Cominciano ad arrivare proposte interessanti, di sviluppo e non solo di ristrutturazione violenta, quindi vanno fatte tutte le considerazioni tecniche e alla fine i commissari ci daranno un responso e valuteremo".

Certo, il fatto che Delrio abbia incontrato a Bruxelles, insieme agli altri ministri dei Trasporti europei, anche quello tedesco, la signora Barbara Hendricks, fa pensare che dell'occasione possa aver profittato il governo di Berlino per perorare la causa della propria compagnia di bandiera. Lufthansa potrebbe essere stata presentata come l'attore che più garantirebbe una intesa rapida. Il ministro ha infatti anche detto che "un nuovo prestito ponte non sembra necessario".

E che sulla velocità punti il governo italiano pare confermato dalle ultime dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che invita pure a chiudere in fretta: "I commissari hanno fatto un ottimo lavoro ma Alitalia da sola non può stare in piedi perché basta una piccola variazione del prezzo del petrolio a esporla a nuovi rischi. Si dovrebbe investire una enorme quantità di denaro pubblico, senza però avere la certezza dei risultati".

Per converso, mentre da Easyjet si attende la discesa in campo del neo-amministratore delegato Johan Lundgren, in carica dal 1° dicembre e che dovrebbe recarsi a Roma entro fine anno, il fondo Cerberus ha reso noto poche ore fa che sta ancora valutando il dossier Alitalia e deciderà "entro domenica" se presentare una offerta o ritirarsi definitivamente. Senza un possibile, ventilato, appoggio a Cerberus, è plausibile che anche per Easyjet proseguire nella corsa si riveli più difficile, aumentando ulteriormente le possibilità per Lufthansa.

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