è la solita notizia fatta filtrare alla suocera perchè nuora intenda.Seicento esuberi in Alitalia, via alla Cigs
il piano scatterà entro ottobre. Pesa l’altolà Antitrust sulla Linate-Fiumicino
LUCIO CILLIS ROMA — Nuova cigs in arrivo per Alitalia. Il piano è nel cassetto dell’amministratore delegato Andrea Ragnetti e riguarda almeno 600 dipendenti, dei qualialmeno 400-500 con contratto atempo indeterminato. Gli altri,sicuramente meno fortunati, oltre che privi di tutele, sono lavoratori stagionali e a tempo determinato ai quali non verrà rinnovato il contratto. Le indiscrezioni anticipate daRepubblicail mese scorso, e cheindicavano un corposo pacchetto di cassa integrazione straordi-naria in arrivo con l’autunno, so-no confermate, anche se sui nu-meri sta per aprirsi una trattativaserrata per evitare di espelleredal ciclo produttivo fino a millepersone. Una quota che — semai raggiunta — potrebbe rap-presentare un grosso problemada gestire per i sindacati. Dietro a questo nuovo scosso-ne per il vettore romano ci sonomotivazioni comuni a tutto ilsettore aereo: la crisi che sta col-pendo l’Europa non fa sconti epure Alitalia-Cai deve sottomet-tersi alla scure dei tagli di perso-nale. Dopo Lufthansa e Air Fran-ce, che hanno annunciato esu-beri che complessivamente ri-guarderanno fino a 10mila ad-detti, entro ottobre toccherà allacompagnia italiana. Negli ultimimesi il gruppo ha registrato uncalo delle prenotazioni e anchese a luglio ci sono alcuni timidisegni di ripresa, i conti del 2012saranno ben peggiori di quellisul filo del pareggio operativosfiorato con l’ultimo bilancio. Ma a peggiorare le cose po-trebbero intervenire anche ledecisioni dell’Antitrust sulle rot-te più gettonate dai passeggeri.Ovvero la Milano Linate-Fiumi-cino e i collegamenti tra la Siciliae i grandi scali italiani che Alitaliaerediterà con l’acquisto di WindJet, i cui dipendenti rischiano perun terzo il posto (160 su 500). Afare il resto, soprattutto sulla rotta Roma-Milano, sono le conti-nue erosioni di quota di mercato a favore del treno ad alta velocità. Le cifre che circolano oggi nei corridoi di Alitalia e che stanno mettendo in ansia una parte del personale, sembrerebbero puntare ad un totale di poco inferiore alle 650 unità. Secondo fontivicine al dossier, l’azienda starebbe cercando di spalmare le uscite secondo un criterio di“proporzionalità”, cioè dagli incarichi più alti a scendere fino agli amministrativi. La cigs, ovviamente ad esclusione degli incarichi dirigenziali, sarà di quat-tro anni e potrebbe riguardareanche una piccola quota di assi-stenti di volo e piloti, oltre al per-sonale amministrativo e di terra. Per avere un quadro completodella crisi del vettore e un affidabile termometro della solidità dei conti e del futuro della compagnia bisognerà attendere l’appuntamento del 25 luglio con lasemestrale che già si annunciapesante dopo un primo trime-stre segnato da perdite vicine almilione e mezzo di euro al gior-no.
Repubblica 13 Luglio-Sezione economia
ormai sulla tratta si farà a capelli e ci sarà sempre meno profitto quindi AZ se cogliesse l'attimo liberando 4-5 macchine e riaprisse qualche destinazione europea non farebbe un soldo di danno.
Oppure al posto di piagnucolare minacciando CIGS usasse tutta la sua forza per istituire uno shuttle CIA-LIN