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Socio AIAC
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Varese - Chatham NJ
Da VAresenews del 26-01-2023

Cambio appalto nei servizi Easyjet, protesta dei sindacati
Ags, che subentra il 1° marzo, non intende applicare le stesse condizioni contrattuali di Airport Handling. Venerdì 27 gennaio già in programma uno sciopero

Acque agitate, a Malpensa, per il cambio di appalto per i servizi handling di Easyjet, la compagnia con il maggior numero di voli sull’aeroporto principale di Milano.
L’appalto è stato vinto da Ags, che secondo i sindacati punterebbe a risparmiare sui diritti dei lavoratori, già dalla fase di passaggio da Airport Handling, la società “storica” di servizi di terra a Malpensa. Dal 1° marzo le attività di assistenza passeggeri di EasyJet passeranno dall’attuale gestione di Airport a quella di Ags, con il conseguente passaggio di circa 150 lavoratori. E Ags non intende garantire ai lavoratori che
passeranno sotto la sua dipendenza dal 1° marzo, gli stessi trattamenti normativi e salariali che hanno attualmente.

Ma la questione è più ampia: secondo le diverse sigle “il tentativo di costruire una Clausola Sociale di Sito per l’aeroporto di Malpensa, iniziato da oltre due anni, ha subito un duro colpo, se non addirittura affossato, nella riunione tenuta ieri con la presenza di tutte le aziende interessate e le Organizzazioni Sindacali”, si legge in una nota della UilTrasporti.
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«Questa presa di posizione è inaccettabile – dichiara a margine dell’attivo regionale Uiltrasporti Ivan Viglietti segretario nazionale Trasporto Aereo – non si può pensare di acquisire clienti importanti offrendo condizioni non economicamente sostenibili per poi far cassa sui lavoratori. Ci batteremo insieme alle altre Organizzazioni Sindacali perché siano garantite ai lavoratori le condizioni esistenti. Easyjet non può chiamarsi fuori: Malpensa è lo scalo di armamento italiano e ha garantito il servizio e lo sviluppo della compagnia per oltre 10 anni, ritengo che abbia anch’essa responsabilità nella tenuta sociale nel sito aeroportuale».
Un tentativo, quello di AGS, tanto maldestro quanto irrispettoso nelle modalità e nella sostanza che ha spiazzato tutti gli interlocutori al tavolo, sia di parte aziendale che sindacale.
«I lavoratori non possono essere sfogliati come carciofi, la clausola di sito dovrà regolare tutti i passaggi garantendo livelli occupazionali e condizioni dei lavoratori. Questo deve valere oggi per la commessa Easyjet e domani per qualsiasi altro passaggio» aggiunge Antonio Albrizio segretario generale Uiltrasporti Lombardia. «ENAC non può essere solo spettatore ed aspettare che si mettano d’accordo le aziende ma deve svolgere un ruolo da protagonista e di garanzia, cosi come SEA che, in qualità di gestore aeroportuale dovrebbe lavorare attivamente per favorire la soluzione».
“Abbiamo già coinvolto il Prefetto di Varese e coinvolgeremo tutte le Istituzioni perché il futuro dei lavoratori dell’aeroporto è in forte discussione – prosegue Aldo Palluotto segretario generale Uiltrasporti Varese – così come la tenuta del sistema aeroportuale con forti ripercussioni nel territorio, nessuno può sentirsi escluso e garantito».
Sul piede di guerra anche il sindacato di base, con la Cub Trasporti che richiama le responsabilità di Ags («ha fatto
un’offerta pensando di risparmiare sui salari dei lavoratori»), ma anche quelle di Easyjet che avrebbe chiesto la non applicazione della clausola sociale. E infine chiama in causa anche Sea, che «sottraendosi alle sue responsabilità di gestore aeroportuale e nei fatti praticando anch’essa la stessa logica favorisce questo stato di cose».
Anche a questa vertenza è legato lo sciopero dichiarato venerdì 27 gennaio dalla Cub Trasporti. Nella stessa giornata agitazione dei confederali anche a Linate, per il passaggio di appalto Ita Airways da Airport Handling a Swissport.

di Roberto Morandiroberto.morandi@varesenews.it
 

OneShot

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Paris
Il mio stipendio non ha galoppato al 10% peró
I sindacati in Italia fanno pena e la normativa non aiuta, purtroppo.
In Francia gli aavv hanno avuto il 7,5% sulla base (che costituisce l’ottanta % dello stipendio) e il 3,5% sul variabile. Il tutto condito da un incentivo di 3000€ spalmato sul 2023.
Ai piloti il 4,8 da ottobre 2022, con un ulteriore aumento ad ottobre 2023 se l’inflazione continua ad aumentare.
Io credo che l’aumento dei costi dipenda anche dagli investimenti a 360 gradi fatti ultimamente: IT, flight ops, Training, Personale navigante e amministrativo, il WiFi, ecc ecc.
 

flyingclam

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I piloti in italia hanno avuto un aumento non lontano da quello francese in realtà (4% più lump sum) e idem per l'anno prossimo.
Per cui dire che fa pena è fuori luogo. Pour parler, non che sia basato in italia
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
I piloti in italia hanno avuto un aumento non lontano da quello francese in realtà (4% più lump sum) e idem per l'anno prossimo.
Per cui dire che fa pena è fuori luogo. Pour parler, non che sia basato in italia
Veramente mi par di leggere “i sindacati in Italia fanno pena”. Che è sacrosanta verità.
Un aumento corrisposto non è che possa o debba essere sempre una medaglia per l’interlocutore, che spesso solo la normativa mette in mezzo tra lavoratore e azienda.
Insomma, il famoso “minimo sindacale”.
 

flyingclam

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Veramente mi par di leggere “i sindacati in Italia fanno pena”. Che è sacrosanta verità.
Un aumento corrisposto non è che possa o debba essere sempre una medaglia per l’interlocutore, che spesso solo la normativa mette in mezzo tra lavoratore e azienda.
Insomma, il famoso “minimo sindacale”.
è quello che ho inteso anch’io, che i sindacati in italia fanno pena, nel contesto easyjet. A differenza di quelli francesi, era il succo. Quando però nella sostanza hanno avuto risultati non troppo distanti nelle ultime trattative per i rinnovi contrattuali nei rispettivi paesi.
In sostanza uno 0,8% è la differenza tra buoni sindacati e sindacati che fanno pena. Forbice sottile, ma ognuno ha la sua opinione giustamente
 

OneShot

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Paris
è quello che ho inteso anch’io, che i sindacati in italia fanno pena, nel contesto easyjet. A differenza di quelli francesi, era il succo. Quando però nella sostanza hanno avuto risultati non troppo distanti nelle ultime trattative per i rinnovi contrattuali nei rispettivi paesi.
In sostanza uno 0,8% è la differenza tra buoni sindacati e sindacati che fanno pena. Forbice sottile, ma ognuno ha la sua opinione giustamente
Mi riferivo ai sindacati tutti, non solo del trasporto aereo ed easyJet in particolare.
Per il sottile 0,8 ci devi aggiungere il rialzo automatico del 3% minimo a ottobre, tra 9 mesi, rivedibile se l’inflazione ha continuato a galoppare. Più la lump sum.

ESEMPIO:
lo sciopero dei benzinai che è durato solo poche ore. Qui sono entrati in sciopero a metà settembre e hanno terminato che era quasi fine novembre, coi pendolari che dormivano in macchina per andare a lavorare (o dal benzinaio: quei pochi aperti avevano 4h di coda e prezzi da 2.5€ litro). Pensa che eJ aveva messo a disposizione camere d’albergo per i colleghi che venivano in macchina e non avevano più benza!
 
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East End Ave

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è quello che ho inteso anch’io, che i sindacati in italia fanno pena, nel contesto easyjet. A differenza di quelli francesi, era il succo. Quando però nella sostanza hanno avuto risultati non troppo distanti nelle ultime trattative per i rinnovi contrattuali nei rispettivi paesi.
In sostanza uno 0,8% è la differenza tra buoni sindacati e sindacati che fanno pena. Forbice sottile, ma ognuno ha la sua opinione giustamente
A mio avviso “nel contesto EZY” lo hai elaborato te e il buon OneShot lo ribadisce qui sopra; dopo oltre 20 anni di carriera senza alcuna necessità di rappresentanza sindacale sono stato costretto (si, costretto!) ad averne una lo scorso anno, toccando così con mano la becera e demagogica dialettica del sindacato stesso, condito da inutile retorica e zero risultati a favore dei lavoratori.
solo la fine della fase critica della pandemia ci ha salvati, altro che il sindacato.
d’altronde finiscono tutti sulle poltrone parlamentari , per non dire del lavoro nero al loro interno o dei mega compensi ai vari livelli, uno SCHIFO.
 

belumosi

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Il problema è che sembrano ridurre molto ed aumentare poco.
Secondo Eurocontrol, rispetto al 2019, nell'ultima settimana U2 ha ridotto i movimenti del 36.4%, mentre i concorrenti FR e W6 li hanno aumentati rispettivamente del 14 e del 43.9%.
Non mi sembra un trend molto rassicurante per gli Orange.
Interessante fare qualche confronto con lo stesso trimestre del 2019. Valori in GBP.
Il revenue per posto è aumentato da 58.63 agli attuali 68.47 (+9.84).
Tuttavia il costo per posto è aumentato in quantità ancora maggiore. E questo è vero sia confrontando i dati complessivi (75.71 vs 59.41 del 2019), che i costi ex-fuel (56.21 vs 45.29 del 2019).
Un costo di produzione così elevato rispetto al passato, è con ogni probabilità la causa del calo del volato (e a cascata dei pax e del LF). Semplicemente ci sono rotte con uno yield che nel 2019 era sufficiente a compensare i costi di allora, ma non lo è più per compensare quelli attuali. Il confronto dei pax ne fa chiaramente fede: 22.2M nel 2019 contro 17.5M nel 2022 (-21.2%). E nemmeno mantenere le rotte migliori è servito a conservare il LF, che a sua volta è sceso dal 91.3% all'87%.
Questo è il trend dei movimenti del periodo interessato.
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E' evidente la scelta di ripiegare fortemente con l'inizio della W23.
E nel Gennaio 2023 questa tendenza ad abbandonare una bella fetta di voli rispetto allo stesso mese del 2019, sembra addirittura intensificata.
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L'impressione che ne ricavo e che si sia scelta una ritirata tattica, che però non affronta un problema strategico: i crescenti costi di struttura, sempre meno da LC. Gli 86€ per posto raggiunti nell'ultimo trimestre, sono davvero tanti.
Detto tutto questo la compagnia ha comunque un certo margine di manovra e l'aspettativa di un utile nel FY 2023 è realistica, ma con margini via via sempre più limitati.
Tuttavia nel medio periodo sarà necessario intervenire sui costi in modo strutturale, perchè l'alternativa sarebbe una progressiva riduzione del network che sarebbe devastante per le economie di scala.

https://corporate.easyjet.com/~/med...-centre/2023/fy23-q1-trading-update-final.pdf

Easyjet sembra aver cambiato politica, ed ha iniziato a volare molto di più. Dal picco massimo del -37.1% dei movimenti rispetto al 2019 registrato nella settimana del 22/1, il calo dei movimenti si è ridotto fino al -15.4% odierno.
 

OneShot

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Easyjet sembra aver cambiato politica, ed ha iniziato a volare molto di più. Dal picco massimo del -37.1% dei movimenti rispetto al 2019 registrato nella settimana del 22/1, il calo dei movimenti si è ridotto fino al -15.4% odierno.
Primo giorno di vacanze mid term in UK: si è tornati ad una media di 1300 voli giornalieri e da adesso ad inizio calendario estivo, continueranno ad aumentare.
Per chi invece sottolineava un'offerta leisure con destinazioni vacanziere anziché le solite destinazioni Intra europee, purtroppo se ne dovrà fare una ragione in quanto la domanda è in quella direzione e noi lì si vola.
 

belumosi

Socio AIAC
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Primo giorno di vacanze mid term in UK: si è tornati ad una media di 1300 voli giornalieri e da adesso ad inizio calendario estivo, continueranno ad aumentare.
Per chi invece sottolineava un'offerta leisure con destinazioni vacanziere anziché le solite destinazioni Intra europee, purtroppo se ne dovrà fare una ragione in quanto la domanda è in quella direzione e noi lì si vola.
Ok, ma le vacanze mid term nel 2019 non erano nello stesso periodo?
Tieni presente che il confronto è destagionalizzato: stiamo comparando i movimenti negli stessi periodi di due anni diversi.
La differenza delle percentuali che ho indicato, serve proprio a dare l'idea di quanto sia cambiato il comportamento della compagnia tra il 2019 e il 2023, a parità di date di calendario.
 

londonfog

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Londra
Ok, ma le vacanze mid term nel 2019 non erano nello stesso periodo?
Tieni presente che il confronto è destagionalizzato: stiamo comparando i movimenti negli stessi periodi di due anni diversi.
La differenza delle percentuali che ho indicato, serve proprio a dare l'idea di quanto sia cambiato il comportamento della compagnia tra il 2019 e il 2023, a parità di date di calendario.
Dipende da cosa definisci come "stesso periodo", lo "half term break" non ha date fisse, dipende da quando cade Pasqua. La settimana e' grosso modo in Febbraio, per esempio pensando a quando i centri di costo erano a scuola la settimana di vacanza scolastica e' stata anche agli inizi di Marzo. Grosso modo dovrebbe essere Febbraio su Febbraio ma le date variano.
 
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Cesare.Caldi

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Interessante analisi sugli operativi di Easyjet nel Q2 2023 rispetto al Q2 2022. Complessivamente sull' Italia viene ridotta la capacità del 4%, scendendo a livello di aeroporti spiccano in negativo MXP -7% e Olbia -23%
Negli altri mercati europei drastici tagli in Germania -26% e nello specifico su Berlino -25%
Al contrario forte incremento sul Portogallo +22% e nello specifico su Lisbona +45% dove hanno ottenuto una serie di slot che l'antitrust ha imposto a TAP di cedere.

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Interessante analisi sugli operativi di Easyjet nel Q2 2023 rispetto al Q2 2022. Complessivamente sull' Italia viene ridotta la capacità del 4%, scendendo a livello di aeroporti spiccano in negativo MXP -7% e Olbia -23%
Negli altri mercati europei drastici tagli in Germania -26% e nello specifico su Berlino -25%
Al contrario forte incremento sul Portogallo +22% e nello specifico su Lisbona +45% dove hanno ottenuto una serie di slot che l'antitrust ha imposto a TAP di cedere.

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Grazie Cesare, Ottimo articolo.
A mio avviso quella flessione sull'Italia e su Olbia è data dal superamento delle restrizioni nonché della riluttanza dei viaggiatori a tornare a visitare mete più lontane (e talvolta meno costose) come Marocco, Egitto, Turchia.
Su Berlino sappiamo che c'è stata una forte riduzione dei voli.
La previsione è di operare l'estate con 328 aeromobili (+8 rispetto al 2022) senza fare wet lease e con 12 aerei spare per affrontare gli AOG.