Thread ITA Airways dal 1 novembre


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Seaking

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ITA Mission Statement, direttamente per bocca del suo presidente: trovare il pollo e spennarlo.

DaV
Mission and Vision: non pervenute.

Va anche detto però che stanno in buona compagnia visto che molte altre (ben più blasonate compagnie aeree ne sono prive).
 

imac72

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Mission and Vision: non pervenute.

Va anche detto però che stanno in buona compagnia visto che molte altre (ben più blasonate compagnie aeree ne sono prive).
Un esempio ? A me sembra che le principali majors e LCCs hanno uno strategic business plan con mission, vision, core values e short/medium/long term goals.
In ogni caso mi hai incuriosito…
 

Seaking

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Fino a qualche mese fa (e dubito che lo abbiano stabilito ora) Etihad era priva di Mission Statement ad esempio
 
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kenadams

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NYC
A dire il vero non credo che un mission statement sia fondamentale nel trasporto aereo passeggeri ma - giusto per fare il punto - ecco quanto ho trovato curiosando un po' in giro (in grassetto le mie preferite):

Southwest: To become the world’s most loved, most flown, and most profitable airline.
Emirates: To deliver the world's best in flight experience.
JetBlue: To bring humanity back to air travel.
Virgin Atlantic: To embrace the human spirit and let it fly.
Alaska Airlines: To achieve our objective as a socially responsible company that values not just our performance, but also our people, our community, and our environment.
Lufthansa: To become a leading name in the world of air travel by being the top preference of customers and shareholders all over the world.
Air France: To provide its customers a high quality service adaptable to their changing needs.
Finnair: To inspire passengers to effortlessly connect and experience the world in a more sustainable way.
Westjet: To enrich the lives of everyone in WestJet's world.
Aer Lingus: To become the leading value carrier operating across the North Atlantic enabled by a profitable and sustainable short-haul network.
British Airways: To ensure our customers fly confidently that together, we are acting responsibly to take care of the world we live in.
 
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imac72

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A dire il vero non credo che un mission statement sia fondamentale nel trasporto aereo passeggeri ma - giusto per fare il punto - ecco quanto ho trovato curiosando un po' in giro (in grassetto le mie preferite):

Southwest: To become the world’s most loved, most flown, and most profitable airline.
Emirates: To deliver the world's best in flight experience.
JetBlue: To bring humanity back to air travel.
Virgin Atlantic: To embrace the human spirit and let it fly.
Alaska Airlines: To achieve our objective as a socially responsible company that values not just our performance, but also our people, our community, and our environment.
Lufthansa: To become a leading name in the world of air travel by being the top preference of customers and shareholders all over the world.
Air France: To provide its customers a high quality service adaptable to their changing needs.
Finnair: To inspire passengers to effortlessly connect and experience the world in a more sustainable way.
Westjet: To enrich the lives of everyone in WestJet's world.
Aer Lingus: To become the leading value carrier operating across the North Atlantic enabled by a profitable and sustainable short-haul network.
British Airways: To ensure our customers fly confidently that together, we are acting responsibly to take care of the world we live in.
Mission, vision and core values sono parte integrante di un business strategic plan che secondo me dovrebbe avere tutte le aziende - concordo che nel mondo dei servizi hanno un valore minore rispetto ad aziende di produzione di beni primari e secondari ma nel mondo della vendita di servizi - soprattutto nella Travel industry - quei tre concetti si devono fondere con la strategia della compagnia aerea sennò ovviamente solo belle parole - inoltre ben si devono integrare con network strategy e strategie di distribuzione/revenue management/digital/sales,etc. per portare al raggiungimento degli obiettivi aziendali e della profittabilita’ sia nel breve che nel medio/lungo termine.
Il mondo del trasporto aereo e’ diventato una commodity - almeno per i voli corto/medio raggio - dove il price is the king quindi low cost always wins IMHO e la mission statement perde valore.
 
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romaneeconti

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Mission, vision and core values sono parte integrante di un business strategic plan che secondo me dovrebbe avere tutte le aziende - concordo che nel mondo dei servizi hanno un valore minore rispetto ad aziende di produzione di beni primari e secondari ma nel mondo della vendita di servizi - soprattutto nella Travel industry - quei tre concetti si devono fondere con la strategia della compagnia aerea sennò ovviamente solo belle parole - inoltre ben si devono integrare con network strategy e strategie di distribuzione/revenue management/digital/sales,etc. per portare al raggiungimento degli obiettivi aziendali e della profittabilita’ sia nel breve che nel medio/lungo termine.
Il mondo del trasporto aereo e’ diventato una commodity - almeno per i voli corto/medio raggio - dove il price is the king quindi low cost always wins IMHO e la mission statement perde valore.
certo che tra gli sproloqui di Montezemolo con la vision cantata in passato da Alitalia "Compagnia Sexy a 5 stelle" o non averne una, scelgo il silenzio di ITA e il nulla di Altavilla...
 

imac72

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certo che tra gli sproloqui di Montezemolo con la vision cantata in passato da Alitalia "Compagnia Sexy a 5 stelle" o non averne una, scelgo il silenzio di ITA e il nulla di Altavilla...
Sproloqui o no senza “basics” non vai da nessuna parte, non li aveva Alitalia non li ha ITA…l’unica speranza per ITA è che venga assorbita gratis da un grande gruppo europeo.
 
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Seaking

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Mission, vision and core values sono parte integrante di un business strategic plan che secondo me dovrebbe avere tutte le aziende - concordo che nel mondo dei servizi hanno un valore minore rispetto ad aziende di produzione di beni primari e secondari ma nel mondo della vendita di servizi - soprattutto nella Travel industry - quei tre concetti si devono fondere con la strategia della compagnia aerea sennò ovviamente solo belle parole - inoltre ben si devono integrare con network strategy e strategie di distribuzione/revenue management/digital/sales,etc. per portare al raggiungimento degli obiettivi aziendali e della profittabilita’ sia nel breve che nel medio/lungo termine.
Il mondo del trasporto aereo e’ diventato una commodity - almeno per i voli corto/medio raggio - dove il price is the king quindi low cost always wins IMHO e la mission statement perde valore.
Esattamente: perché sei sul mercato, dove vuoi essere tra x anni, quali sono i valori che ispirano la tua organizzazione.

Sono i tre cardini dai quali dovrebbe poi partire la definizione della strategia e - cosa ben più difficile - la sua coerente realizzazione.

Così insegnano Kaplan e Norton e da qui parte il performance management che non solo misura cosa stai facendo ma si assicura che tutta l’azienda sappia dove andare, restando allineata nel contempo.

Avere una chiara Mission, una Vision che ti dice quali sono le tue ambizioni nel medio termine e una serie di Valori a corollario non è un lusso ma un presupposto fondamentale per avere una minima possibilità che la strategia abbia una qualche probabilità di essere eseguita correttamente.
 

Vortigern

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Si...oppure si puo' affiancare al nuovo progetto di costui, The New Alitalia! Qualcuno vuol fare application?

Tanti hanno idee brillanti e sono pronti ad offrire la propria collaborazione al Rilancio…..

Ma ce ne fosse mai uno però che voglia mettere dei soldi propri a supporto…….
 
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antser

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Mission, Vision eccetera hanno valore se sono veri. Alitalia avrebbe potuto scrivere una qualunque bella frase ma la sua vera Mission era quella di "continuare a garantire un serbatoio di clientele e visibilità mediatica a partiti e parti sociali". Mission che, fra l'altro, ha compiuto fino in fondo in maniera esemplare.
Per ITA sospetto che la Mission sia quella di "essere ceduta ad un vettore forte alle migliori condizioni possibili". Se fosse solo questo, sarebbe anche ragionevole; purtroppo, però, molti premono per aggiungerci "continuando a garantire clientele e visibilità a partiti e parti sociali". Vediamo se la cessione arriva in tempi brevi, perché se arriverà col prossimo governo politico (partitico), la seconda parte della Mission ci sarà sicuramente ed anzi, con tutta probabilità, sarà anche l'unica
 
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Viking

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Intanto La Repubblica sostiene che Delta voglia entrare nell'azionariato ITA (non sono abbonato quindi non posso postare l'articolo intero):

È verosimile parlare di azionariato popolare. Ogni cittadino italiano dovrebbe avere simbolicamente, ma anche no, stakes della compagnia. Per il pregresso e per già quanto versato, non dovrà essere chiamato alla ricapitalizzazione.
 

Edoardo

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Intanto La Repubblica sostiene che Delta voglia entrare nell'azionariato ITA (non sono abbonato quindi non posso postare l'articolo intero):

Costi bassi, mercato in crescita: Delta mette Ita nel mirino
Il colosso dei cieli Usa valuta di entrare nell’azionariato, ma il governo italiano non cederà il controllo


ROMA
Delta Airlines studia il dossier Ita Airways e valuta un ingresso nell’azionariato della compagnia di bandiera italiana. Lo riferiscono fonti del governo, a conoscenza di un primo prudente sondaggio del vettore americano, uno dei più grandi al mondo per flotta e passeggeri trasportati.

Delta — storico alleato di Alitalia nel patto commerciale SkyTeam — ha ben chiaro quanto sia strategico il nostro Paese per i viaggi aerei in Europa e verso il resto del mondo. Ha anche notato che la corretta gestione della pandemia e il meccanismo del Green Pass hanno garantito all’Italia una ripresa record del traffico aereo. I dati dell’Enav parlano chiaro.

Quest’anno i cieli italiani supereranno quota 1 milione di voli e la crescita sarà del 26,52 per cento a ottobre 2021 rispetto a ottobre 2020. In due giornate di ottobre, il 29 e il 30 del mese scorso, i voli hanno addirittura eguagliato quelli del 2019, quando il Paese era ancora libero dall’incubo della pandemia.


In questo contesto favorevole, Delta ritiene che Ita Airways abbia i fondamentali economici a posto: i dipendenti sono appena 2800, le retribuzioni calmierate dalla mancata applicazione del Contratto nazionale del settore, e nessun debito arriva da Alitalia.

Delta infine studia una correzione della sua strategia. Finora, qui in Europa, ha puntato sull’intesa commerciale con Air France-Klm e Virgin Atlantic che però risulta ingessata dalle regole di gestione interna, troppo rigide. Per questo, Delta valuta un salto di qualità della sua presenza nell’Ue che passerà attraverso acquisizioni azionarie mirate. Il problema è che un gigante dei cieli come Delta Airlines è solito entrare nelle altre compagnie, di norma più piccole, per comandare.

E il nostro governo non è intenzionato a cedere il controllo di Ita Airways perché la mossa sarebbe politicamente impegnativa. A loro volta, gli americani sono sicuri che Ita Airways verrà gestita in modo virtuoso finché Mario Draghi sarà l’inquilino di Palazzo Chigi. Ma una gestione altrettanto oculata non è garantita in futuro, quando Draghi dovrà passare la mano a governi solo politici.

Per tutti questi motivi, la trattativa tra Delta e Ita Airways — se e quando dovesse decollare, nel 2022 — è tutt’altro scontata negli esiti. Lo schema di gioco che piace all’Italia vede gli americani in minoranza nell’azionariato. Ma i patti parasociali — che regolano segretamente i rapporti di forza tra gli azionisti — sarebbero equilibrati. Resta da dimostrare che questo schema possa piacere a Delta.

Margrethe Vestager, intanto, sprona Ita Airways a tenere la barra dritta e ad accreditarsi come una compagnia nuova rispetto ad Alitalia. Dice la Commissaria europea alla Concorrenza: «In queste ore è in atto la vendita del Millemiglia di Alitalia, e Ita non può competere per questo programma fedeltà né ottenerlo in altri modi. Ita invece ha voluto competere per il marchio e lo sta usando. Ed era previsto che prendesse una parte della flotta. Ma Ita — precisa Vestager — è una compagnia diversa, con una struttura diversa e un diverso business plan. E questo è molto importante perché altrimenti sarebbe considerata responsabile per gli aiuti di Stato illegali che Alitalia ha ricevuto dal governo. Penso, quindi, che tutti i soggetti coinvolti vogliano far sì che Ita resti differente da Alitalia».

Infine il presidente della Camera Roberto Fico scrive a Draghi lamentando che il Parlamento non ha ricevuto il testo della decisione della Commissione Ue sugli aiuti di Stato ad Alitalia. Testo che proprio la Commissione Trasporti di Montecitorio aveva chiesto di visionare.

 

romaneeconti

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È verosimile parlare di azionariato popolare. Ogni cittadino italiano dovrebbe avere simbolicamente, ma anche no, stakes della compagnia. Per il pregresso e per già quanto versato, non dovrà essere chiamato alla ricapitalizzazione.
Io e credo anche molti altri, pagheremmo un fee anche alto per far terminare una volta per tutte questo schifo di andazzo ormai diventato cronico: sovvenzionare a babbo morto prima Alitalia e ora ITA chissa' ancora per quanto....Ma voi ci credete alla "balla" delle alleanze con "entrate" nell'azionariato di ITA? Sono le solite veline mandate alla stampa per tenere sempre d'attualita' il tema Alitalia/Ita. Parlare di alleanze, nel frattempo bruciare quattrini e poi improvvisamente accorgersi: toh...la cassa e' vuota e il tema delle alleanze sparisce e si deve battere cassa in casa nostra... Sono quindici anni che si va avanti cosi', fa specie davvero che la gente e anche qui sul forum, continui ad andare dietro i fantasmi e parlare di alleanze....se mai se ne concretizzasse una, sarebbe sempre dopo la crisi di cassa di questo colabrodo che si chiama ALitalia/Ita.
 
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ilverococco

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A dire il vero non credo che un mission statement sia fondamentale nel trasporto aereo passeggeri ma - giusto per fare il punto - ecco quanto ho trovato curiosando un po' in giro (in grassetto le mie preferite):

Southwest: To become the world’s most loved, most flown, and most profitable airline.
Emirates: To deliver the world's best in flight experience.
JetBlue: To bring humanity back to air travel.
Virgin Atlantic: To embrace the human spirit and let it fly.
Alaska Airlines: To achieve our objective as a socially responsible company that values not just our performance, but also our people, our community, and our environment.
Lufthansa: To become a leading name in the world of air travel by being the top preference of customers and shareholders all over the world.
Air France: To provide its customers a high quality service adaptable to their changing needs.
Finnair: To inspire passengers to effortlessly connect and experience the world in a more sustainable way.
Westjet: To enrich the lives of everyone in WestJet's world.
Aer Lingus: To become the leading value carrier operating across the North Atlantic enabled by a profitable and sustainable short-haul network.
British Airways: To ensure our customers fly confidently that together, we are acting responsibly to take care of the world we live in.
A me la “mission” pare solo una delle tante malinconie che il mondo aziendale prende dagli americani.
Ma veramente credete che la mission definisca un’azienda? Ma veramente credete che l’utente medio si lasci impressionare dal fatto che una compagnia aerea abbia come mission “to deliver the world’s best in flight experience” (ma vá? Pensavo che la mission fosse to deliver the world’s worst in flight experience)

Quando diventeró il capo del mondo aboliró le mission aziendali, non le reggo

Se mi scordo ricordatemelo per cortesia
 
Stato
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