Ita Airways, Lufthansa: «Siamo l’opzione migliore, con Msc è stato amore a prima vista»
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Leonard Berberi03 mar 2022
Il gruppo Lufthansa entra nel vivo della privatizzazione di Ita Airways e si prepara a vedere i documenti della data room della compagnia tricolore assieme a Msc, il colosso marittimo che ha chiesto ai tedeschi di partecipare come partner industriale. Sul tavolo non c’è soltanto l’alleanza commerciale, ma ora si parla esplicitamente di possibile investimento per avere una quota di minoranza. «Siamo il giusto partner per Ita», dice l’ad del gigante europeo dei cieli Carsten Spohr durante la conferenza stampa di presentazione dei dati finanziari del 2021. «Aspettiamo di vedere la data room per capire se possa essere un buon investimento, cosa che crediamo sia».
La privatizzazione
Lo scorso gennaio Msc e Lufthansa hanno inviato al governo italiano una manifestazione d’interesse per rilevare la maggioranza di Ita Airways — decollata il 15 ottobre 2021 subentrando ad Alitalia —, chiedendo allo Stato di restare comunque con una partecipazione di minoranza e mettendo sul piatto qualcosa come 1,2-1,4 miliardi di euro. L’11 febbraio il governo ha dato il via al processo di privatizzazione di Ita e il decreto è stato pubblicato la sera del 2 marzo in Gazzetta Ufficiale. Ora tocca all’apertura della data room. Alla stanza virtuale nella quale la compagnia tricolore ha caricato tutti i dati più sensibili potrebbero accedere anche altri soggetti interessati.
Il mercato italiano
«L’Italia è il più importante mercato in Europa per noi — ricorda Spohr — e su base globale secondo soltanto agli Usa». Per questo, prosegue, «vedremo cosa offre Ita e decideremo quali opzioni ci siano». L’ad ribadisce che «creare una partnership con l’aviolinea italiana è il nostro obiettivo strategico e stiamo guardando ai dettagli» e conferma di avere un «dialogo con Msc in quanto partner coinvolti nell’offerta per acquisire la maggioranza di Ita. «Presto accederemo alla data room di Ita per vedere cosa offre», sottolinea. «Non avremmo mai investito in Alitalia, come non avremmo mai investito in nessuna compagnia non ristrutturata», ragiona Spohr con gli analisti.
Maggioranza in Ita?
Ma Lufthansa cosa preferisce fare con Ita? Spohr spiega agli analisti che la partnership commerciale è quella più semplice perché presenta il tasso di rischio minore, «ma anche le minori sinergie tra le aziende». Ci sarebbe poi il codeshare, «ma questo dipende da Ita e se per loro è economicamente sensato questo tipo di accordo». Il gruppo Lufthansa punta a prendere la maggioranza di Ita privatizzata all’inizio da Msc? «La strada è lunga, non siamo a quel punto oggi», spiega Spohr. «Con Swiss e Brussels Airlines abbiamo visto che aveva senso prenderci la maggioranza, ma siamo lontani da quel percorso per quanto riguarda Ita».
Il rapporto con Msc
Spohr spiega anche com’è iniziata questa avventura per Ita in una call con gli analisti. «Guardiamo all’Italia da molti anni — ribadisce —. A un certo punto il governo italiano ci ha messi in contatto con Msc che poi ha organizzato un appuntamento al buio e ci siamo subito innamorati». L’ad di Lufthansa conferma così la ricostruzione del Corriere di alcuni giorni fa sui negoziati iniziali con il gigante marittimo. Ma cosa intende fare Lufthansa? «Faremo delle valutazioni tra le possibilità, se fare alleanze commerciale o attività di investimento per rilevare una quota di minoranza — chiarisce Spohr —, ma questo potremo dirlo solo dopo che siamo entrati nella data room e dopo che abbiamo visto ciò che attualmente offre la compagnia».
I dati del 2021
In mattinata il gruppo europeo — che comprende anche Swiss, Austrian Airlines, Eurowings, Brussels Airlines e l’italiana Air Dolomiti — ha rivelato i dati finanziari del 2021. La perdita netta l’anno passato si è ridotta a 2,2 miliardi di euro (-1,8 miliardi se si escludono i costi di ristrutturazione) da 6,7 miliardi dell’anno precedente. La società prevede che il risultato «migliorerà» anche nel 2022, anche se la guerra in Ucraina è fonte di «grande incertezza». Spohr però ridimensiona l’impatto: Lufthansa per l’estate prossima prevedeva di mettere in vendita verso Ucraina e Russia meno del 2% dell’intera offerta del gruppo.
I profitti e le perdite
La compagnia aerea stima un «forte aumento della domanda» quest’anno, con le prenotazioni che hanno già raggiunto quasi il livello del 2019 per questa estate e Pasqua. C’è però ancora la pandemia — e il fatto che i mercati asiatici sono chiusi o impattati dalla crisi Ucraina-Russia — che rende ogni previsione molto volatile. Nel 2021 il gruppo ha avuto ricavi per 16,8 miliardi di euro (+24% sul 2020), ma è il cargo a ridurre le perdite, toccando la quota record di 1,49 miliardi di euro di profitti, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. La parte del trasporto passeggeri, infatti, ha chiuso a -3,72 miliardi di euro. Profitti anche per Technik, la parte di manutenzione (+210 milioni di euro).
Il personale e i passeggeri
Lufthansa ha restituito tutti gli aiuti pubblici ricevuto per affrontare la pandemia. Questo è avvenuto anche intervenendo sul personale che è passato da 138 mila del 31 dicembre 2019 a 105 mila due anni dopo (-24%), soprattutto nella parte di terra (-28.400), tra gli assistenti di volo (-4.200) e in piccola parte tra i piloti (-4%). Sul fronte passeggeri nel 2021 l’intero gruppo ne ha trasportati 46,95 milioni, in aumento del 29,1% rispetto al 2020, ma ancora in calo del 67,7% sul 2019, prima della pandemia.