Re: Thread NEWS Ryanair
Ryanair congela il Canova: «Aeroporto
troppo caro, ora puntiamo sulla Sicilia»
O'Leary festeggia il sorpasso sull'Alitalia ma frena sui progetti
di espansione: «La tassa di soggiorno non è una buona idea»
di Mauro Favaro
TREVISO - «Almeno per i prossimi 3 anni non è prevista alcuna crescita del nostro traffico aereo sul Canova, ma solo il mantenimento dei livelli attuali». Parola di Michael O’Leary, amministratore delegato Ryanair, che ieri ha fatto capolino nello scalo trevigiano per festeggiare il sorpasso sull’Alitalia. Quest'ultima nel 2012 ha trasportato nel nostro paese 22,3 milioni di passeggeri, mentre la compagnia low cost è arrivata a 22,9 milioni. Tra questi anche gli 1,7 milioni all'anno che al Canova salgono, potendo scegliere tra 29 rotte (compresa quella per Creta a partire dalla prossima estate) e 240 voli alla settimana, sugli aerei bianchi e blu. Così è dal 2011 è così sarà almeno sino al 2015.
Michael O’Leary, è finita la galoppata iniziata nel 1998?
«Stiamo discutendo con la Boeing, ma sino al 2015 o 2016 non avremo nuovi velivoli. Per noi, poi, questo aeroporto è molto costoso: il più costoso d'Italia dopo Roma Ciampino. Per questo stiamo parlando con la società di gestione per riuscire ad arrivare a un nuovo accordo».
C'è il rischio di un taglio?
«Questo no. Con 1,7 milioni di passeggeri all'anno, per un conto complessivo di 14,5 milioni negli ultimi 15 anni, garantiamo 1.700 posti di lavoro. E questo non cambierà».
Resta in piedi l'ipotesi di fare del Canova una base Ryanair?
«Vedremo tra 3 anni. Nel frattempo la nostra prossima nuova base verrà aperta nel sud, probabilmente in Sicilia, dove ci sono dei buchi lasciati da altre compagnie, a partire da Alitalia, e gli aeroporti che si ritrovano ad aver bisogno di passeggeri propongono costi che per noi sono decisamente più favorevoli».
Sul rallentamento della crescita a Treviso hanno inciso anche le proteste dei cittadini contro l'ampliamento dello scalo?
«Vogliamo avere buoni rapporti con il vicinato e per questo abbiamo aerei, con meno di 4 anni, tra i più silenziosi d'Europa e non voliamo di notte. Ma questa, soprattutto rispetto alla questione dei costi, non è la ragione principale».
Anche perché la società di gestione dello scalo sta lavorando ad un piano per raddoppiare i passeggeri del Canova nel giro di una ventina d'anni.
«Non ho visto il master plan. Ma è difficile dire se saremo qui tra 5 anni, figurarsi tra 20 anni. Comunque è l'aeroporto che decide come gestire la crescita: se ci danno una base low cost siamo pronti ad aumentare voli e rotte, ma per ora non è così».
Il tutto mentre i Comuni trevigiani sono chiamati a decidere se applicare o meno la tassa di soggiorno da 1 o 2 euro a notte.
«Non è positiva e già si è visto in Germania e in Inghilterra che ha causato una forte riduzione degli arrivi. Su questo l'aeroporto dovrà essere molto persuasivo anche nei confronti degli amministratori. Perché il turismo crea economia e, soprattutto, lavoro per i giovani».
fonte :
http://www.gazzettino.it/nordest/tr...o_puntiamo_sulla_sicilia/notizie/256622.shtml