D’Annunzio, il rilancio che non arriva mai
(red.) Sono davvero preoccupati i dipendenti dell’aeroporto Gabriele d’Annunzio, con sede a Montichiari, in provincia di Brescia. Lo scalo, chiamato da molti cattedrale nel deserto, per il traffico civile inesistente, è in una situazione di stallo che dura ormai da anni, e le parole spese per il rilancio, come dimostrano i numeri, fino a oggi non hanno avuto il minimo riscontro.
Mercoledì 27 maggio, i lavoratori dello scalo, controllato dalla Catullo spa di Verona, hanno organizzato un presidio nel cortile della Prefettura, a Palazzo Broletto, per chiedere l’apertura di un tavolo con la società, e tutti gli attori che fanno parte della partita aeroporto.
Ai dipendenti della D’Annunzio spa, il prossimo 30 giugno, scadrà il secondo anno di Contratto di Solidarietà (successivo a un precedente biennio di Cassa Integrazione al 50%).
“Considerato che normativamente è escluso un rinnovo del Contratto di Solidarietà e che ad oggi le tanto pubblicizzate trattative per il rilancio dell’Aeroporto non sono approdate a nulla di certo”, si legge in una nota dell’Orma, sindacato auto organizzato con un delegato eletto, “i lavoratori sono preoccupati del loro futuro e del futuro dello scalo bresciano. E con loro tutte le altre persone che in aeroporto lavorano: dipendenti della cooperativa di facchinaggio, guardie giurate, dipendenti degli esercizi commerciali rimasti e tassisti. La protesta nasce poi dal fatto che ad oggi l’azienda e i suoi dirigenti non hanno accolto nessun invito ad incontrare e informare i lavoratori, e le organizzazioni sindacali e proseguono in un intollerabile silenzio”.
http://www.quibrescia.it/cms/2015/05/25/brescia-aeroporto-montichiari-presidio-lavoratori/
(red.) Sono davvero preoccupati i dipendenti dell’aeroporto Gabriele d’Annunzio, con sede a Montichiari, in provincia di Brescia. Lo scalo, chiamato da molti cattedrale nel deserto, per il traffico civile inesistente, è in una situazione di stallo che dura ormai da anni, e le parole spese per il rilancio, come dimostrano i numeri, fino a oggi non hanno avuto il minimo riscontro.
Mercoledì 27 maggio, i lavoratori dello scalo, controllato dalla Catullo spa di Verona, hanno organizzato un presidio nel cortile della Prefettura, a Palazzo Broletto, per chiedere l’apertura di un tavolo con la società, e tutti gli attori che fanno parte della partita aeroporto.
Ai dipendenti della D’Annunzio spa, il prossimo 30 giugno, scadrà il secondo anno di Contratto di Solidarietà (successivo a un precedente biennio di Cassa Integrazione al 50%).
“Considerato che normativamente è escluso un rinnovo del Contratto di Solidarietà e che ad oggi le tanto pubblicizzate trattative per il rilancio dell’Aeroporto non sono approdate a nulla di certo”, si legge in una nota dell’Orma, sindacato auto organizzato con un delegato eletto, “i lavoratori sono preoccupati del loro futuro e del futuro dello scalo bresciano. E con loro tutte le altre persone che in aeroporto lavorano: dipendenti della cooperativa di facchinaggio, guardie giurate, dipendenti degli esercizi commerciali rimasti e tassisti. La protesta nasce poi dal fatto che ad oggi l’azienda e i suoi dirigenti non hanno accolto nessun invito ad incontrare e informare i lavoratori, e le organizzazioni sindacali e proseguono in un intollerabile silenzio”.
http://www.quibrescia.it/cms/2015/05/25/brescia-aeroporto-montichiari-presidio-lavoratori/