Io sono be fiero (sinceramente) di pagare le tasse, perchè servono per il funzionamento del paese. Il bollo del passaporto è un furto legalizzato alla pari del canone Rai e di tanti altri balzelli che ci vengono appioppati con varie scuse, e quindi non mi sento moralmente obbligato a pagarli, pur facendolo.
Detto questo, quali sarebbero gli "strumenti di rappresentanza democratica" a nostra disposizione????
Spero tu non intendessi il voto, visto che in Italia si riduce ad una scelta tra A e B, con A e B seduti poi allo stesso tavolo a mangiare e bere alla facciazza nostra...
Parlo ovviamente di principi, non voglio entrare nel contesto politico, che è una ciofeca.
Non parlavo pertanto del voto, ma delle possibilità del cittadino (o dei gruppi di cittadini) di ricorrere alla giustizia tributaria e al parlamento mediante azioni singole o collettive (petizioni, lettere ai parlamentari territorialmente competenti, etc.).
Detto ciò, la coperta è corta. Se non esistessero bolli e canoni vari magari avremmo l'IVA al 25%. Se la somma di un bilancio è x, se sia n+n o n-n a generarlo poco importa. Il risultato dev'essere sempre quello.
Si può contestare la pressione fiscale generale, che è alta, questo sì. Ma finché ci sono norme da rispettare si agisce da persone civili.
TheVoyager ha detto:
anche se sono cittadino italiano, la polizia italiana non ha alcun interesse e potere in questo caso, per cui perchè mai dovrei pagare una multa se lo venissero a scoprire?
Non è proprio corretto. Il passaporto italiano è regolamentato da leggi italiane. Il diritto internazionale riconosce, in alcuni ambiti, la competenza extraterritoriale. Si va dall'immigrazione (appunto), al terrorismo, dalla pedofilia alla tratta di esseri umani. Ivi compreso il diritto di navigazione.