Thread Aeroporto di Rimini


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tiefpeck

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27 Agosto 2011
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Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

Domanda:
come si riesce ad far gestire lo stesso scalo da due compagnie? Si faranno di certo concorrenza??? è così o ho capito male?
Credo che l'idea sia di fare un aeroporto binazionale tipo Ginevra o (credo) Basilea. Cioè una parte dell'aeroporto è legalmente territorio doganale ecc. di San Marino.

OT: qualcuno sa se Altenrhein è binazionale?
 

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6 Novembre 2005
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Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

Giudici in ferie: il fallimento di Aeradria può attendere

Le perplessità dell'economista Berti sul nuovo concordato:"Si ripresenteranno gli stessi problemi"

RIMINI - Aeradria resta in attesa, e non saprà nulla del suo destino almeno fino a martedì. Alcuni giudici del collegio giudicante del Tribunale, sono infatti in ferie fino a lunedì compreso, dunque la domanda presentata dagli avvocati della società del “Fellini” di sospendere il giudizio sull’istanza di fallimento presentata dalla Procura non può ancora ricevere risposta. Com’è noto, la squadra di legali assoldata da Massimo Masini ha motivato la richiesta presentando in cancelleria giovedì 20 giugno, un’ora prima dell’udienza davanti al giudice fallimentare, una nuova richiesta di concordato.

Su questo nuovo progetto si registra l’opinione dell’economista riminese Alessandro Berti, docente di intermediazione bancaria all’Università di Urbino, già un anno fa, quando ancora l’opinione pubblica non sapeva il vero stato dei conti di Aeradria, analista attento dei numeri “dolorosi” della società.

Afferma Berti nel suo blog (johnmaynard.wordpress.com): “La lettura delle note di cronaca, soprattutto di quanto dichiarato dagli avvocati di Aeradria, fa riflettere, soprattutto laddove si dice che la prima volta si era presentata una proposta di concordato in bianco, questa volta invece è «completa». Difficile non pensare che la prima volta qualcuno non ci abbia provato, per vedere se una proposta pur scandalosa, nell’urgenza del momento, potesse comunque essere approvata. Un fallimento, sia pure congelato, magari etichettato altrimenti, sempre quello rimane”.

Le difficoltà che incontrerà Banca Carim: “la conversione di crediti in azioni è la classica 'operazione di sistema' che accredita la nuova Carim come, appunto, 'banca di sistema'”, “si tratta, tuttavia, di un’operazione penalizzante per qualsiasi banca che non sia molto capitalizzata, soprattutto in tempi come questi nei quali l’essere liquidi fa la differenza a tutti i livelli, a cominciare dai criteri di vigilanza prudenziale (le partecipazioni azionarie riducono le possibilità di fare prestiti e nel caso di Aeradria non sono neppure redditizie a breve scadenza)”: dunque “un’operazione che avrà tempi lunghi, difficilmente compatibili con l’ottica di una banca locale”.

Secondo il professore i problemi che si vogliono fare uscire dalla finestra rientreranno dalla porta: ai nuovi finanziatori “si presenterà comunque il problema dell’inadeguatezza del volume d’affari, dello scarso utilizzo della struttura, dei margini e dei costi fissi. In buona sostanza, gli stessi problemi che hanno portata l’attuale Aeradria spa, pubblica, sull’orlo del fallimento”. Conclude l’economista: “se il problema di Aeradria non è finanziario, ma economico, la questione diventa strategica; ovvero dell’utilità di una struttura, come quella aeroportuale del Fellini, inserita in un contesto distrettuale dove si fatica a trovare un coordinamento e dove le iniziative vanno sempre bene, purché fatte con denari altrui. Che poi questi denari siano quelli di una banca non può consolare: e soprattutto, non può bastare”. (P.F.)

http://www.romagnanoi.it/news/economia/1189423/Giudici-in-ferie--il-fallimento.html
 

rommel

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31 Luglio 2008
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Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

Chiudetelo. Inutile e costosa agonia . C'è Bologna con tutti i voli possibili a un ora.
 

dreamjet

Bannato
9 Maggio 2013
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Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

Giudici in ferie: il fallimento di Aeradria può attendere

Le perplessità dell'economista Berti sul nuovo concordato:"Si ripresenteranno gli stessi problemi"

RIMINI - Aeradria resta in attesa, e non saprà nulla del suo destino almeno fino a martedì. Alcuni giudici del collegio giudicante del Tribunale, sono infatti in ferie fino a lunedì compreso, dunque la domanda presentata dagli avvocati della società del “Fellini” di sospendere il giudizio sull’istanza di fallimento presentata dalla Procura non può ancora ricevere risposta. Com’è noto, la squadra di legali assoldata da Massimo Masini ha motivato la richiesta presentando in cancelleria giovedì 20 giugno, un’ora prima dell’udienza davanti al giudice fallimentare, una nuova richiesta di concordato.

Su questo nuovo progetto si registra l’opinione dell’economista riminese Alessandro Berti, docente di intermediazione bancaria all’Università di Urbino, già un anno fa, quando ancora l’opinione pubblica non sapeva il vero stato dei conti di Aeradria, analista attento dei numeri “dolorosi” della società.

Afferma Berti nel suo blog (johnmaynard.wordpress.com): “La lettura delle note di cronaca, soprattutto di quanto dichiarato dagli avvocati di Aeradria, fa riflettere, soprattutto laddove si dice che la prima volta si era presentata una proposta di concordato in bianco, questa volta invece è «completa». Difficile non pensare che la prima volta qualcuno non ci abbia provato, per vedere se una proposta pur scandalosa, nell’urgenza del momento, potesse comunque essere approvata. Un fallimento, sia pure congelato, magari etichettato altrimenti, sempre quello rimane”.

Le difficoltà che incontrerà Banca Carim: “la conversione di crediti in azioni è la classica 'operazione di sistema' che accredita la nuova Carim come, appunto, 'banca di sistema'”, “si tratta, tuttavia, di un’operazione penalizzante per qualsiasi banca che non sia molto capitalizzata, soprattutto in tempi come questi nei quali l’essere liquidi fa la differenza a tutti i livelli, a cominciare dai criteri di vigilanza prudenziale (le partecipazioni azionarie riducono le possibilità di fare prestiti e nel caso di Aeradria non sono neppure redditizie a breve scadenza)”: dunque “un’operazione che avrà tempi lunghi, difficilmente compatibili con l’ottica di una banca locale”.

Secondo il professore i problemi che si vogliono fare uscire dalla finestra rientreranno dalla porta: ai nuovi finanziatori “si presenterà comunque il problema dell’inadeguatezza del volume d’affari, dello scarso utilizzo della struttura, dei margini e dei costi fissi. In buona sostanza, gli stessi problemi che hanno portata l’attuale Aeradria spa, pubblica, sull’orlo del fallimento”. Conclude l’economista: “se il problema di Aeradria non è finanziario, ma economico, la questione diventa strategica; ovvero dell’utilità di una struttura, come quella aeroportuale del Fellini, inserita in un contesto distrettuale dove si fatica a trovare un coordinamento e dove le iniziative vanno sempre bene, purché fatte con denari altrui. Che poi questi denari siano quelli di una banca non può consolare: e soprattutto, non può bastare”. (P.F.)

http://www.romagnanoi.it/news/economia/1189423/Giudici-in-ferie--il-fallimento.html
Peccato che il Prof. Berti ci azzecchi sempre e non sia una pessima sibilla cumana. In tempi non sospetti rivelò la situazione di Aeradria e veniva scambiato per pazzo. In realtà il massacro di Aeradria era noto, preciso allora, preciso con quest'ultima disanima. C'è poco futuro per Aeradria se non cambiano registro, cioè se non passano ad un modo di fare business con i piedi per terra. Passi più corti e non lunghi oltre la gamba come hanno fatto recentemente, i danni sono sotto gli occhi di tutti! Aeroporto binazionale? In Italia mai si sono realizzati in tempi brevi queste trasformazioni, di Titanjet ne parlavano vent'anni fa senza che nulla si realizzò nel mentre. Sulle fantasie ci possiamo anche giocare e scherzare, sulle possibilità di realizzare qualcosa di simile, tempi biblici!
 

pippen

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11 Giugno 2011
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Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

c'è già un protocollo firmato da tempo, va a ripetizioni dal prof.berti
 

pippen

Bannato
11 Giugno 2011
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Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

*********edit amministratore*****************
 
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dreamjet

Bannato
9 Maggio 2013
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Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

c'è già un protocollo firmato da tempo, va a ripetizioni dal prof.berti
Che i protocolli si firmino, ve ne sono a bizzeffe di questi, a realizzarli passa enormemente il tempo per sperare di vederli realizzati. Se si vuole emulare Basilea come benefit di potenzialità. Rimini mai potrà avere condizioni di business come Basilea perché San Marino non è la Germania e la parte italiana la Francia. Tutto qui! Sognare troppo porta infelici risvegli.
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

Che i protocolli si firmino, ve ne sono a bizzeffe di questi, a realizzarli passa enormemente il tempo per sperare di vederli realizzati. Se si vuole emulare Basilea come benefit di potenzialità. Rimini mai potrà avere condizioni di business come Basilea perché San Marino non è la Germania e la parte italiana la Francia. Tutto qui! Sognare troppo porta infelici risvegli.
Per quel che so sognare non ha mai ucciso nessuno. Se chi investirà i soldi ora (privati) avrà fatto la scelta giusta buon per loro, se saranno stati dei sognatori incoscienti... mi spiace per loro...
penso che nell'arco di qualche giorno o mese lo scopriremo.
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

Alla Regione interessa ancora l’aeroporto di Rimini?

Nella nuova domanda di concordato presentata da Aeradria si prevede una ricapitalizzazione per 6 milioni di euro e un minimo di 15 milioni di crediti convertiti in quote azionarie, su un totale di 47 milioni. In attesa che il Tribunale di Rimini si esprima sulla sua ammissibilità e, insieme, sull’istanza di fallimento richiesta dalla Procura per la società di gestione dell’Aeroporto internazionale di Rimini e San Marino ‘Federico Fellini’, una domanda resta. C’è una porta a cui Aeradria può bussare per chiedere aiuto? Che ruolo può o, meglio, potrà giocare la Regione Emilia Romagna qualora il Fellini sopravviva al pozzo di debiti scavato dal management?
Secondo l’associazione Cuore di Rimini all’istituzione regionale toccherebbe, se non per piacere almeno per dovere, una parte da protagonista. Infatti, ci spiegano, “abbiamo spulciato alcuni dati relativi alla politica delle infrastrutture della Regione Emilia Romagna e l'impressione che ne abbiamo ricavato è che gli investimenti su servizi universali, come il trasporto pubblico locale e le ferrovie, sono in realtà presenti esclusivamente su sola parte della Regione, quella emiliana. L'idea che ci è venuta sarebbe quella di richiedere strumenti di compensazione per i territori non giustamente interessati in particolari settori. Nel caso di Rimini facciamo riferimento all'aeroporto cittadino”.

Il lavoro di ricerca dell’Associazione ha riguardato in particolare le società Fer (Ferrovie Emilia Romagna), Sfm (il servizio ferroviario metropolitano di Bologna), People mover (il servizio che unirà la stazione con l’aeroporto di Bologna) e la fusione tra Atc e Fer per la nascita di Tper (Trasporto pubblico Emilia Romagna): ma cosa è emerso nel dettaglio?

Ferrovie Emilia Romagna (Fer). Sulla rete ferroviaria della regione è in corso di attuazione un piano straordinario di interventi, “che prevede importanti azioni per rinnovare il parco rotabile e per potenziare e rendere più moderna la rete regionale. Per la loro attuazione si fa ricorso sia a risorse già disponibili, sia ad altre fonti di finanziamento statali, oltre che a specifici stanziamenti regionali, per un totale di oltre 400 milioni di euro, destinati per circa il 50 per cento a interventi sulle infrastrutture e per la quota restante al rinnovo del materiale rotabile”.
I principali interventi infrastrutturali riguardano l’armamento ferroviario, l’elettrificazione di alcune linee, il miglioramento dell’accessibilità e delle condizioni funzionali di interconnessione in alcune stazioni, l’eliminazione di passaggi a livello e la messa in sicurezza della rete.
Ora, Cuore di Rimini fa notare che “la rete ferroviaria regionale è presente con le sue linee solo in Emilia” e segnala anche “che sono stati previsti due interramenti della ferrovia (a Ferrara e a Bologna di 42 milioni di euro ciascuno)”.

Servizio ferroviario metropolitano di Bologna (Sfm). “Il progetto prevede la trasformazione degli otto rami ferroviari ora esistenti in quattro linee passanti e una linea attestata a Bologna centrale, la costruzione di sedici nuove fermate di cui otto nel comune di Bologna, la riqualificazione delle fermate ferroviari esistenti, orari regolari e scadenzati”.
La gestione del servizio è regolata dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso un Contratto sottoscritto nel luglio 2008 con il Consorzio trasporti integrati (costituito da Trenitalia e da TpER), gestori del servizio a seguito di gara di affidamento. Ma a questo proposito ci sono anche tanti dubbi: “tali servizi sono in perdita? Se sì, Rfi (la Rete ferroviaria italiana) li recupera attraverso l’incremento di biglietti su altre linee regionali?”.
La città di Bologna, fanno notare inoltre da CdR, “è riuscita anche a far girare i fondi a suo tempo previsti per la metrotranvia (ora accantonata) proprio sul Servizio ferroviario metropolitano. Le risorse previste per il completamento del Servizio e la filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico urbano bolognese arrivano così a 362 milioni di euro, di cui 225 milioni costituiti dai finanziamenti nazionali stanziati a suo tempo per il progetto della metrotramvia, 126 messi a disposizione complessivamente dagli enti territoriali regionali (126 sono previsti come cofinanziamento da parte di Regione, Comune, TpER e Sfm) e quasi 11 milioni da parte di Rfi. Altra domanda: quali saranno i contributi a carico di Regione e TpER (che è una partecipata regionale)?”.

Infine, per People mover “la regione prevede un finanziamento a fondo perduto di 30 milioni di euro. Inoltre, secondo i patti parasociali, la società TpER dovrebbe acquisire entro il 2020 il controllo della società che sarà destinata a gestirebbe il People Mover come da bando. Anche se ci risulta che questa operazione sia stata stoppata dalla stessa authority degli appalti pubblici. Questo di fronte a un’opera che non è nelle condizioni di garantire alta capacità ed alta frequenza”.
In ogni caso la fusione Atc–Fer (da cui TpER) “è avvenuta con il bilancio non approvato dalla società di revisione esterna e dal collegio sindacale; ma, altra domanda che sorge, è avvenuta con un costo per la Regione?”.

Tanti interrogativi cui Cuore di Rimini vorrebbe rispondere anche grazie all’aiuto chiesto ad assessori (Maurizio Melucci) e consiglieri regionali (Roberto Piva, Pd, e Marco Lombardi, Pdl), a cui ha scritto e si è appellata, in attesa di risposte (qualcuna è arrivata). Certo è che, a giudicare dai numeri esposti, un aiutino al Fellini non dovrebbe essere un gran problema per le casse regionali. A patto di contare qualcosa in Regione

http://www.inter-vista.it/articoli/item/3289-alla-regione-interessa-ancora-l’aeroporto-di-rimini
 

Luca Cordero

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Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

che articolo senza senso , sarebbe come se chi si occupa di ferrovia prima compra tanti treni poi sta per fallire poi chiede un concordato che non gli accettano poi alla fine va ad elemosinare in regione e come motivazione usa il pretesto che hanno stanziato 60mln di euro per sistemare il porto di ravenna
non si fa così per ottenere finanziamenti
delirio senza nesso

poi voler passare per figli di un dio minore ,anche basta
Rimini ha appena avuto un mega finanziamento per il TRC (che per altro se riccione continua ad opporsi rischiano anche di perdere ) e questi articolisti si lamentano pure
 

Marco Rimini

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Rimini
Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

che articolo senza senso , sarebbe come se chi si occupa di ferrovia prima compra tanti treni poi sta per fallire poi chiede un concordato che non gli accettano poi alla fine va ad elemosinare in regione e come motivazione usa il pretesto che hanno stanziato 60mln di euro per sistemare il porto di ravenna
non si fa così per ottenere finanziamenti
delirio senza nesso

poi voler passare per figli di un dio minore ,anche basta
Rimini ha appena avuto un mega finanziamento per il TRC (che per altro se riccione continua ad opporsi rischiano anche di perdere ) e questi articolisti si lamentano pure
Credo debba spiegare l'articolo perchè infatti non è scritto molto bene.
Chi ha fatto la richiesta di maggiori finanziamenti alla Romagna è un'associazione/movimento di rimini che ha mandato una lettera alla Regione.
In questo caso Aeradria e soci non c'entrano nulla.
Lo scopo della lettera era quello di chiedere una maggiore distribuzione dei finanziamenti in tutta la regione, in questo caso facevano un esempio di indirizzamento: Aeroporto Fellini

In questo caso non pronuncio nessun parere personale. Ho sentito molte opinioni e visto tante cifre ma credo che l'aeroporto è ora che se lo prendano in mano i privati per farlo funzionare per bene. Se la regione deve finanziare qualcosa finanzi altro tipo lungomare, sistema ferroviario....
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

Giusto, gli investimenti vadano in opere utili ai cittadini, basti ricordare che il taglio dei posti letto nefli ospedali pubblici verrà ridotto di circa il 30% per la gioia delle cliniche convenzionate.
 

Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Re: Chiesto il fallimento per Aeradria

Io ci capisco poco di queste cose;
questo vuol dire che è stato accettato il concordato ed è partita la privatizzazione?
 
Stato
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