Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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enrico

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30 Gennaio 2008
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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Se sti qui sapessero quante persone muoiono al mondo ogni giorno per influenza, polmonite “normale”, morbillo etc etc etc etc si metterebbero la mascherina anche per girare per casa.
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Secondo me state un po' sbagliando atteggiamento.

Le precauzioni si prendono anche quando la probabilita' di evento sfortunato e' bassa. Metto le cinture e il casco anche se l'aereo, la macchina o il motorino si schiantano di rado. E se l'aereo non si e' schiantato nel volo che ho fatto l'anno scorso non mi permetto di prendere per i fondelli quelli che mi chiedono di allacciare le cinture in questo volo.

2-3% di mortalita' sembra poco, ma dipende da quanti sono i contagiati. Tanto per dire sono coronavirus anche quelli responsabili dei comuni raffeddori, che contagiano milionate di persone, in genere senza grosse conseguenze e quindi senza giustificare misure di prevenzione drastiche e onerose. Ma soprattutto le malattie conosciute sono conosciute, si sa quanto costa non prendere precauzioni perche' ho le serie statistiche per farlo. Un nuovo virus chissa'.... se contagia tutti ed e' piu' del 3%?

Inoltre come in altri casi sarebbe bene che chi non e' del mestiere si astenesse da saltare troppo alle conclusioni. A naso e di pancia a me sembrano molto piu' fondate le precauzioni che si stanno prendendo adesso rispetto, che so, a bloccare tutto il traffico aereo in Europa per le polveri prodotte in da un vulcano Islandese. Personalmente non sono esperto ne' in campo medico ne' aviatorio, quindi mi rimetto al giudizio di quelli che hanno studiato in entrambi i casi.
 

hyppo

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Intervento corretto. Ma tutti gli esperti, che come tu dici hanno studiato, dicono che l'uso di mascherine da parte di soggetti sani è praticamente inutile.
 

13900

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Secondo me state un po' sbagliando atteggiamento.

Le precauzioni si prendono anche quando la probabilita' di evento sfortunato e' bassa. Metto le cinture e il casco anche se l'aereo, la macchina o il motorino si schiantano di rado. E se l'aereo non si e' schiantato nel volo che ho fatto l'anno scorso non mi permetto di prendere per i fondelli quelli che mi chiedono di allacciare le cinture in questo volo.

2-3% di mortalita' sembra poco, ma dipende da quanti sono i contagiati. Tanto per dire sono coronavirus anche quelli responsabili dei comuni raffeddori, che contagiano milionate di persone, in genere senza grosse conseguenze e quindi senza giustificare misure di prevenzione drastiche e onerose. Ma soprattutto le malattie conosciute sono conosciute, si sa quanto costa non prendere precauzioni perche' ho le serie statistiche per farlo. Un nuovo virus chissa'.... se contagia tutti ed e' piu' del 3%?

Inoltre come in altri casi sarebbe bene che chi non e' del mestiere si astenesse da saltare troppo alle conclusioni. A naso e di pancia a me sembrano molto piu' fondate le precauzioni che si stanno prendendo adesso rispetto, che so, a bloccare tutto il traffico aereo in Europa per le polveri prodotte in da un vulcano Islandese. Personalmente non sono esperto ne' in campo medico ne' aviatorio, quindi mi rimetto al giudizio di quelli che hanno studiato in entrambi i casi.
E' giusto ridurre i voli e via dicendo (e infatti, in confronto alla SARS, questo virus sembra espandersi meno in fretta, almeno all'estero) però girare con la mascherina per strada mi sembra inutile. Posso capire la logica alla 'giapponese' (sono malato, non infetto gli altri) ma qui vedo gente in Overground che ancora un po' e girano con lo scafandro...
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Intervento corretto. Ma tutti gli esperti, che come tu dici hanno studiato, dicono che l'uso di mascherine da parte di soggetti sani è praticamente inutile.
Dopo qualche ricerca in rete di letteratura scritta da esperti, mi pare di capire che una normale mascherina chirurgica serve a ben poco se sei sano, ma nel caso in cui tu sia malato o sospetto tale metterla protegge gli altri in modo non trascurabile, come peraltro ha scritto 13900.

D'altronde bloccare i voli e' una misura estrema ed ha un impatto notevolissimo sull'economia e la vita di intere comunita', mettersi addosso un accessorio non servira' a molto, ma e' relativamente a basso impatto.

Comunque non volevo parlare nello specifico della mascherina, volevo solo richiamare al fatto che purtroppo non possiamo prendere sottogamba neanche questa crisi.
 

Viking

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

E' giusto ridurre i voli e via dicendo (e infatti, in confronto alla SARS, questo virus sembra espandersi meno in fretta, almeno all'estero) però girare con la mascherina per strada mi sembra inutile. Posso capire la logica alla 'giapponese' (sono malato, non infetto gli altri) ma qui vedo gente in Overground che ancora un po' e girano con lo scafandro...
La mia famiglia gira da parecchi giorni con la mascherina perché l’aria a milano fa schifo. Tenuto conto di quanto sia animale la gente che tossisce e starnutisce senza mettere la mano davanti alla bocca, me la metterei anche in treno e in aereo. Poi ognuno pensi per la propria salute ed eviti di giudicare gli altri come isterici, esagerati e quant’altro (tranne gli animali di cui sopra)
 

13900

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

La mia famiglia gira da parecchi giorni con la mascherina perché l’aria a milano fa schifo. Tenuto conto di quanto sia animale la gente che tossisce e starnutisce senza mettere la mano davanti alla bocca, me la metterei anche in treno e in aereo. Poi ognuno pensi per la propria salute ed eviti di giudicare gli altri come isterici, esagerati e quant’altro (tranne gli animali di cui sopra)
Chiedi di non essere giudicato e poi chiami gli altri animali. Fai te.
 

belumosi

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Nel 2002/2003 la SARS contagiò 8096 perone in 9 mesi, risultando mortale per 774 di loro (il 9.6%).
Il coronavirus di Wuhan, al momento ha contagiato 12.038 persone in 16 giorni (al 16-1 i contagiati erano solo 46), uccidendone 259 (il 2.15%).
Dati che certificano una situazione molto seria e al momento fuori controllo.
I problemi maggiori però arriveranno nelle prossime settimane, a partire dalle zone cinesi più colpite.
Per quanto tempo sarà possibile paralizzare completamente intere città (con riflessi devastanti sul piano economico) per tentare di arginare il virus?
E quanta capacità residua hanno ancora le strutture sanitarie locali per poter gestire un aumento dei casi così vertiginoso?
Il grafico con il trend è molto eloquente.

https://en.wikipedia.org/wiki/2019–20_Wuhan_coronavirus_outbreak#Epidemiology

Speriamo che si riesca a sintetizzare un vaccino quanto prima.
 

bebix

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Le normali mascherine di carta non servono a molto contro l’inquinamento da particelle sottili (quello cittadino, per capirsi), proprio perché essendo particelle di 10 micrometri, superano facilmente la barriera rappresentata dalla mascherina, quindi o usi quelle professionali (ermetiche) o ne potete fare a meno. Per il coronavirus è giusto quanto già detto: per i sani non servono a nulla, perché il virus non supera indenne distanze di 1,5 - 2 m. quindi normali separazioni tra sconosciuti in ambienti pubblici.
Parlo a ragion veduta, curriculum su richiesta in PM
 

nico.dat

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Le normali mascherine di carta non servono a molto contro l’inquinamento da particelle sottili (quello cittadino, per capirsi), proprio perché essendo particelle di 10 micrometri, superano facilmente la barriera rappresentata dalla mascherina, quindi o usi quelle professionali (ermetiche) o ne potete fare a meno. Per il coronavirus è giusto quanto già detto: per i sani non servono a nulla, perché il virus non supera indenne distanze di 1,5 - 2 m. quindi normali separazioni tra sconosciuti in ambienti pubblici.
Parlo a ragion veduta, curriculum su richiesta in PM
Esatto!!
Ci vogliono i “respiratori “ che hanno classificazione FFP2 o FFP3.

Vorrei capire gli aerei, verranno disinfettati gli impianti per precauzione?


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A381

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Le normali mascherine di carta non servono a molto contro l’inquinamento da particelle sottili (quello cittadino, per capirsi), proprio perché essendo particelle di 10 micrometri, superano facilmente la barriera rappresentata dalla mascherina, quindi o usi quelle professionali (ermetiche) o ne potete fare a meno. Per il coronavirus è giusto quanto già detto: per i sani non servono a nulla, perché il virus non supera indenne distanze di 1,5 - 2 m. quindi normali separazioni tra sconosciuti in ambienti pubblici.
Parlo a ragion veduta, curriculum su richiesta in PM
siccome tra pochi giorni vado nella filippine per vacanza sono un po' preoccupato di dover fare 12 ore di volo chiuso in cabina a stretto contatto con asiatici e delle tre ore di transito in un crocevia importante come Singapore, secondo te anche in aereo con l'aria condizionata, gente che starnutisce e dove si è tutti vicini ( sedili, bagno, crew che ti serve) non servono le mascherine ?
 

bebix

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Io posso solo dirti che se io partissi dall'Italia per andare nelle Filippine non userei niente, per le ragioni ben spiegate nel 3D, però se la cosa ti rende il viaggio più rilassato metti pure la mascherina, non ci sono controindicazioni. Sempre che tu parta dall'Italia ...
 

belumosi

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Buona notizia: da oggi possono riprendere i voli cargo per la Cina, Hong Kong, Macao e Taiwan.
 

Flyfan

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Non c’era alcuna logica razionale nel sospendere i cargo, se non forse in conseguenza di problemi nella logistica a terra in Cina.
 

Casa

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Non c’era alcuna logica razionale nel sospendere i cargo, se non forse in conseguenza di problemi nella logistica a terra in Cina.
Forse era più dovuta alla paura - eccessiva - del contagio degli equipaggi durante i turni di riposo.
 

MindOnAir

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Le normali mascherine di carta non servono a molto contro l’inquinamento da particelle sottili (quello cittadino, per capirsi), proprio perché essendo particelle di 10 micrometri, superano facilmente la barriera rappresentata dalla mascherina, quindi o usi quelle professionali (ermetiche) o ne potete fare a meno. Per il coronavirus è giusto quanto già detto: per i sani non servono a nulla, perché il virus non supera indenne distanze di 1,5 - 2 m. quindi normali separazioni tra sconosciuti in ambienti pubblici.
Parlo a ragion veduta, curriculum su richiesta in PM
Qui a HK, quando sei all’aperto hai almeno 2/3 persone nel raggio di 1.5mt
 

bebix

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Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

Anche quando sono stato a Varanasi era così, ma non è troppo normale.
Comunque io parlo in teoria, poi ciascuno decida in base al posto in cui vive.
 

enrico

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Rapallo, Liguria.
Re: La polmonite cinese: riflessi sul mondo dell’aviazione

La stampa italica sta dando il peggio di sè in questi giorni.
Pietoso il titolo del corriere.it nel quale leggo uno sciocco e denigratorio “dottorino” riferito al dottore che per primo ha intravisto il rischio relativo al contagio del virus.
Proprio un giornalistino.
 
Stato
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