Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


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magick

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Non ho scritto che debbano essere corretti (o meglio, funzionali: bisogna capire quali obiettivi vogliano perseguire, che possono essere non solo ed esclusivamente di natura prettamente economica. La correttezza la vedi a posteriori, nel momento in cui gli obiettivi verifichi se sono o non sono stati raggiunti). La singola azienda determina le proprie politiche tariffarie, il mercato poi darà la risposta.
Ti faccio un altro esempio: Swatch e Rolex alla fine producono il medesimo oggetto, un orologio, che ti serve (dovrebbe servire) a vedere che ora è. Eppure uno costa 50 euro, l'altro 50.000. La differenza sta solo nella plastica vs oro/acciaio, o secondo te c'è dell'altro dietro? Alla fine, sempre due orologi sono, no? Svolgono la stessa identica funzione. Eppure... eppure Rolex si rivolge ad un certo mercato, Swatch ad uno diverso. Qualcuno dei due sbaglia?
Non sbaglia nessuno dei due ed è chiaro che c'è altro oltre al materiale della cassa.
Il problema è che se Alitalia è costantemente in perdita, quali altri obiettivi si dovrebbero perseguire se non quelli di natura economica? Mi verrebbe da dire che in realtà il mercato la risposta l'ha già data, ma stiamo parlando del prezzo di una singola tratta.

Scusate per aver alimentato l'off topic.
 

londonfog

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Londra
E se i ragionamento fossero sbagliati? Se il servizio offerto è simile, per non dire identico come nel caso dell'esempio di Qantaslink, la leva principale è il prezzo. Almeno che non ci sia una differenziazione del servizio AZ che mi sfugge.
Quoto solo il tuo messaggio per brevita'. Io questa diatriba non la capisco. FR fa pagare 100, AZ fa pagare 200 uno si fa i conti e alla fine sceglie. Personalmente quando viaggiavo una volta al mese fra Londra e BLQ/VCE ho sempre guardato al costo totale (io devo vaggiare con bagaglio in stiva, quanto mi costa arrivare da casa mia a LHR/LGW o LCY rispetto a STN o LTN, ecc.) poi alla fine ho scelto. Quando devo viaggiare fra VCE e BLQ scelgo fra Italo e Trenitalia in base alla combinazione prezzo/orari. E' il bello della concorrenza.
 

londonfog

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Forse questo e' un OT parziale, e mi scuso.

Io vivo all'estero (Londra). Ho letto qualche post che cita stampa estera (vale a dire non Italiana) dove si fanno piani per la riapertura. Qualcuno mi potrebbe citare esempi Europei per favore?
Non sono sarcastico, sono serio. Io ho come l'impressione che, per ora, nessuno abbia la piu' pallida idea di quali criteri usare per 'riaprire'. Ho come l'impressione che tutto si basi sulla consultazione della propria sfera di cristallo filtrata dalla propria natura ottimista o pessimista (o peggio da considerazioni politiche).

Se qualcuno mi puo' fornire esempi reali (voglio dire link a articoli), io leggo tranquillamente Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo e Italiano e a fatica altre tre lingue
 

s4lv0z

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Io concordo con moltissime delle critiche e accuse, rivolte al Alitalia, che leggo su questo forum... ma...

veramente a qualcuno sfugge la differenza tra il prodotto di AZ e quello di FR?

veramente a qualcuno sfuggono le variabili per cui in una determinata giornata possono esserci prezzi molto diversi? Non capisco cosa si vuole "provare" con quella differenza?

Chi vuole andare da un punto a ad un punto b al costo più basso possibile e basta... probabilmente finirà per scegliere FR rispetto ad AZ ma non vedo perché debba giustificare la scelta denigrando l'altro vettore

Chi vuole andare da qualche parte decidendo magari il giorno del volo e l'orario . Chi non vuole mettere mano alla calcolatrice per comporre il prezzo da pagare. Chi apprezza una compagnia con un programma di fidelizzazione che dà accesso a tutto quello che altrimenti dovrebbe pagare a parte. Chi gradisce fare check in in aeroporto o apprezza le lounge o i varchi prioritari perché ha degli orari da rispettare e magari non ha tempo per aggiornarsi sulle ultime novità tariffarie. Chi non vola semplicemente dal punto A al punto B e ha bisogno delle possibilità offerte da un partner di un'alleanza... probabilmente sceglierà AZ, e non credo che vada preso per cretino per preferirla a FR.

Che poi su Alitalia di critiche ne possiamo fare tante è una altro discorso, ma non in questo caso.



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belumosi

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Io ho come l'impressione che, per ora, nessuno abbia la piu' pallida idea di quali criteri usare per 'riaprire'. Ho come l'impressione che tutto si basi sulla consultazione della propria sfera di cristallo filtrata dalla propria natura ottimista o pessimista
Quello che fa veramente paura sono gli effetti di un'apertura prematura, che con ogni probabilità porterebbe ad una forte recrudescenza dei contagi e indurrebbe le persone a rifugiarsi nuovamente in casa. D'altra parte non si può sospendere l'istinto di autoconservazione per decreto e obbligare tutti ad andare al ristorante per salvare l'economia del paese. E' anche vero che le aziende non si possono tenere chiuse in eterno senza farle fallire.
Comunque la si giri, è una situazione estremamente difficile.
 

magick

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Io concordo con moltissime delle critiche e accuse, rivolte al Alitalia, che leggo su questo forum... ma...

veramente a qualcuno sfugge la differenza tra il prodotto di AZ e quello di FR?

veramente a qualcuno sfuggono le variabili per cui in una determinata giornata possono esserci prezzi molto diversi? Non capisco cosa si vuole "provare" con quella differenza?

Chi vuole andare da un punto a ad un punto b al costo più basso possibile e basta... probabilmente finirà per scegliere FR rispetto ad AZ ma non vedo perché debba giustificare la scelta denigrando l'altro vettore

Chi vuole andare da qualche parte decidendo magari il giorno del volo e l'orario . Chi non vuole mettere mano alla calcolatrice per comporre il prezzo da pagare. Chi apprezza una compagnia con un programma di fidelizzazione che dà accesso a tutto quello che altrimenti dovrebbe pagare a parte. Chi gradisce fare check in in aeroporto o apprezza le lounge o i varchi prioritari perché ha degli orari da rispettare e magari non ha tempo per aggiornarsi sulle ultime novità tariffarie. Chi non vola semplicemente dal punto A al punto B e ha bisogno delle possibilità offerte da un partner di un'alleanza... probabilmente sceglierà AZ, e non credo che vada preso per cretino per preferirla a FR.

Che poi su Alitalia di critiche ne possiamo fare tante è una altro discorso, ma non in questo caso.



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Non mi sembra che qualcuno abbia dato del cretino a chi acquista AZ, o almeno per quanto mi riguarda non era mia intenzione. Si stava parlando di una specifica tratta con due tariffe con prestazioni equivalenti nello stesso orario. Ti darei ragione se l'offerta AZ prevedesse lounge, varchi prioritari e check in in aeroporto, ma non mi sembra che la economy light abbia nulla di tutto ciò.
 

TW 843

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Forse questo e' un OT parziale, e mi scuso.

Io vivo all'estero (Londra). Ho letto qualche post che cita stampa estera (vale a dire non Italiana) dove si fanno piani per la riapertura. Qualcuno mi potrebbe citare esempi Europei per favore?
Non sono sarcastico, sono serio. Io ho come l'impressione che, per ora, nessuno abbia la piu' pallida idea di quali criteri usare per 'riaprire'. Ho come l'impressione che tutto si basi sulla consultazione della propria sfera di cristallo filtrata dalla propria natura ottimista o pessimista (o peggio da considerazioni politiche).

Se qualcuno mi puo' fornire esempi reali (voglio dire link a articoli), io leggo tranquillamente Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo e Italiano e a fatica altre tre lingue
Danimarca:
https://www.thelocal.dk/20200406/denmark-to-reopen-schools-and-kindergartens-next-week

Austria:
https://www.wsj.com/articles/austria-will-start-to-reopen-next-week-11586386670

Germania:
https://www.bloomberg.com/news/arti...plan-advances-in-test-for-europe-s-virus-exit
 

flyLILB

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Ho letto qualche post che cita stampa estera (vale a dire non Italiana) dove si fanno piani per la riapertura
Visto che hai evocato il mio post.

Io non ho scritto che all'estero si fanno piani di riapertura.
A me le date non interessano.
La mia sensazione - e sottolineo sensazione - è che leggendo la stampa non italiana ci si soffermi maggiormente sulle conseguenze economiche e sociali della pandemia.
A me interessano questi temi perché a livello sanitario ho imparato che la miglior difesa è stare il più possibile fisicamente lontano dagli altri, ed è proprio ciò che faccio da tempo.
Quindi, non ho bisogno di sentirmelo ripetere mille volte al giorno.
Nessuno, né in Italia né fuori, ha soluzioni per risolvere questo problema, ma a me sembra che là fuori ci sia un minimo di scambio di opinioni per evitare che l'emergenza sanitaria ci porti alla catastrofe sociale.
Io metto insieme i pezzi e cerco di farmi un'idea.

Scusami.
 

s4lv0z

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Non mi sembra che qualcuno abbia dato del cretino a chi acquista AZ, o almeno per quanto mi riguarda non era mia intenzione. Si stava parlando di una specifica tratta con due tariffe con prestazioni equivalenti nello stesso orario. Ti darei ragione se l'offerta AZ prevedesse lounge, varchi prioritari e check in in aeroporto, ma non mi sembra che la economy light abbia nulla di tutto ciò.
Per i FA sono previste in qualsiasi classe tariffaria come è prevista la scelta di qualsiasi posto. E' previsto inoltre, anche per il club Ulisse, l'imbarco prioritario , l'accesso ai banchi di check-in, e il bagaglio sia in stiva che in cabina.
Non tutti sono FA ovviamente ma uno dei motivi che spingono su AZ è la conquista o mantenimento dello status e di ciò che comporta.

Sul termine usato forse ho esagerato (e mi scuso) ma volevo solo esprimere un concetto e che delle differenze di servizio ci sono, pur essendo assolutamente legittima ogni scelta e magari per molti e in molti casi è meglio andare su FR.
Una differenza di prezzo ci sta tutta ma non può essere codificata con l'esempio riportato.




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londonfog

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Visto che hai evocato il mio post.

Io non ho scritto che all'estero si fanno piani di riapertura.
A me le date non interessano.
La mia sensazione - e sottolineo sensazione - è che leggendo la stampa non italiana ci si soffermi maggiormente sulle conseguenze economiche e sociali della pandemia.
A me interessano questi temi perché a livello sanitario ho imparato che la miglior difesa è stare il più possibile fisicamente lontano dagli altri, ed è proprio ciò che faccio da tempo.
Quindi, non ho bisogno di sentirmelo ripetere mille volte al giorno.
Nessuno, né in Italia né fuori, ha soluzioni per risolvere questo problema, ma a me sembra che là fuori ci sia un minimo di scambio di opinioni per evitare che l'emergenza sanitaria ci porti alla catastrofe sociale.
Io metto insieme i pezzi e cerco di farmi un'idea.

Scusami.

Non c';e' nessun bisogno di scusarsi. Quello che a me piacerebbe leggere sarebbe una discussione sui criteri di base per decidere la riapertura. Secondo me aspettare il vaccino e' improponibile, come e' imporponibile riaprire senza aver chiarito come mininizzare il rischio sanitario. Piu' che riariremo il 13 o il 26 dinon so quale mese a me interessa di piu' sapere quali sono i criteri della riapertura non solo in termini di possibilita' di mantenere una distanza fra persone di almeno due metri, portare mascherine o che altro, ma anche quando si puo' definire la situazione 'sotto controllo'.

Singapore, Corea del Sud e Taowan sembra che abbiano la situaziuone sotto controllo grazie a una politica di test diffusi e frequenti. In Europa non sappiamo nemmeno quanti casi abbiamo visto che nella maggior parte dei paesi si testano solo quelli con sintomi o con la malattia a stadi avanzati quando e' noto che anche gli asintomatici sono contagiosi.

Mi preoccupa anche il fatto che molte conversazioni siano falsate da un filtro politico piu' che scientifico/sociale.

Detto tutto questo, io ho paura di quello che ci aspetta da un punto di vista economico e sociale piu' che sanitario.
 

londonfog

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Grazie, a parte il WSJ che non posso leggere perche' non soon abbonato. Io speravo di trovare una serie di criteri piu' che annunci di discussioni. Quello sulla Danimarca e' molto simile al tipo di notizie che cerco anche se mi sembra un po' ingenuo pensare che bambini piccoli mantegano distanze di sicurezza. L'impressione che ho leggendo l'articolo e' che si basi su un popolo disciplinato. Personalmente sono molto scettico sulla applicabilita' di criteri simili nel posto dove abito.
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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.
Quando abbiamo scritto che non si deve necessariamente scegliere tra far morire la gente e far morire l'economia e' perche' l'alternativa e' andare a lavorare ma organizzati, con l'elmetto. Ci sono alcune cose che si possono fare per attrezzarsi che sono ovvie per conciliare le esigenze e non dovrebbe esserci limiti di risorse per procurarle, invece non ne sento parlare abbastanza.

Abbiamo in Italia alcune aziende che producono i test, e cara grazia che le abbiamo. Perche' non sento dire che gli stabilimenti della DiaSorin o della Copan Diagnostics, per citarne un paio, sono presidiati dall'esercito, lavorano 24/24 con il personale decuplicato grazie a militari e dipendenti spostati da altre aziende ferme? Perche' non sento dire che hanno accesso a risorse illimitate da "economia di guerra"?

In questo articolo si parla di cifre ridicole rispetto all'entita' del problema, non vorrei mirabolanti test innovativi forse per natale, vorrei milioni di test collaudati ma esistenti, fiumi di reagenti e laboratori riconvertiti da altre funzioni ma subito:
https://www.ilsole24ore.com/art/diasorin-nuovo-test-sierologico-il-coronavirus-ADATdiI

Oppure vorrei sapere cosa fanno questi adesso, dopo tre settimane dalla pubblicazione di questo articolo:
https://www.repubblica.it/cronaca/2...s_tamponi_da_brescia_a_stati_uniti-251735473/

Inoltre a quest'ora dovremmo essere inondati di montagne di mascherine prodotte anche approssimativamente ma subito, i burocrati dovrebbero farsi da parte e il legislatore/l'esecutivo dovrebbe spianare la strada. Anche se non sono stracertificati piuttosto che niente e' meglio piuttosto. E lasciamo perdere per qualche mese i deliri per la privacy, abbiamo vissuto senza e in perfetta letizia fino a pochi anni fa.

Sicuramente non e' semplice, immagino che ci siano grossi vincoli tecnici (eufemismo) per aumentare in emergenza e in tempi rapidi la produzione di queste cose. Magari componenti essenziali sono prodotti all'estero. Ma vorrei almeno sentirne parlare. Con quello che ci costa stare fermi dovemmo iniettare miliardi di euro nelle aziende che fanno queste cose SUBITO.

Perche' bloccare tutti indistintamente ed alla cieca permettendo pero' di svagarsi al supermercato toccando tutto con guanti sporchi e mascherine usate 8 volte, e non mandare a lavorare/spostarsi in modo ben controllato solo gente che sai che e' pulita e ben protetta con lo scafandro se necessario?

La differenza la fanno i test e i dispositivi di protezione medicali. Ci servono tanto. E schiere di dipendenti pubblici che lasciano perdere altre attivita' e stanno attaccati tutto il giorno al telefono per braccare tutti i contatti di quelli che sono risultati positivi ai test.

Dove e' la mobilitazione per produrre tutto questo? Abbiamo (o avevamo) la seconda industria manifatturiera d'Europa, cribbio.... e qui si parla solo di permettere alla gente di pisciare il cane o fare jogging per quanti minuti e a quanti metri, non di organizzarsi e attrezzarsi per fare cose intelligenti per salvare capra e cavoli. Ma forse lo fanno e non lo dicono. O forse no. Forse sono ingenuo e semplicione.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Ribadisco: sono aziende diverse e decidono in autonomia. Non sto dicendo che sia “giusto” il prezzo di AZ, sto giustificando il perchè sia diverso (forse, tra le altre cose, nemmeno così diverso). Se 100€ di differenza sono il prezzo da pagare per non sentire gli annunci ogni 5 minuti per bibite, panini, duty free e gratta e vinci, e le trombette all’atterraggio, a me personalmente sta anche bene.
Si vede che da tempo non voli FR, molto tempo direi.

Non so quasi nulla di Revenue e modi paralleli di gestire le proprie entrate, ma ricordo che anni fa lessi che FR se non vendesse tutto il vendibile a bordo (e non apro lo strascico delle pressioni a cui sono sottoposti I cabin crew per farlo) non potrebbe proporre i prezzi che attua dal sito. In pratica pagare per la valigia, il panino, la coca cola, il gratta e vinci, il biglietto del bus (assenti in AZ) sono il vero introito. Il costo del biglietto no. Ma siamo OT.
se vendo 100 posti a 100EUR o 50 a 200EUR il risultato e' lo stesso (a spanne), verissimo: il punto e', se quesi 100 posti li vendessi a 150, ovvero poco piu' di una concorrenza LC?

Grazie, a parte il WSJ che non posso leggere perche' non soon abbonato. Io speravo di trovare una serie di criteri piu' che annunci di discussioni. Quello sulla Danimarca e' molto simile al tipo di notizie che cerco anche se mi sembra un po' ingenuo pensare che bambini piccoli mantegano distanze di sicurezza. L'impressione che ho leggendo l'articolo e' che si basi su un popolo disciplinato. Personalmente sono molto scettico sulla applicabilita' di criteri simili nel posto dove abito.
Appunto, si fa presto, molto presto, troppo presto, a linkare intenzioni piuttosto che azioni...

Quando abbiamo scritto che non si deve necessariamente scegliere tra far morire la gente e far morire l'economia e' perche' l'alternativa e' andare a lavorare ma organizzati, con l'elmetto. Ci sono alcune cose che si possono fare per attrezzarsi che sono ovvie per conciliare le esigenze e non dovrebbe esserci limiti di risorse per procurarle, invece non ne sento parlare abbastanza.

Abbiamo in Italia alcune aziende che producono i test, e cara grazia che le abbiamo. Perche' non sento dire che gli stabilimenti della DiaSorin o della Copan Diagnostics, per citarne un paio, sono presidiati dall'esercito, lavorano 24/24 con il personale decuplicato grazie a militari e dipendenti spostati da altre aziende ferme? Perche' non sento dire che hanno accesso a risorse illimitate da "economia di guerra"?

In questo articolo si parla di cifre ridicole rispetto all'entita' del problema, non vorrei mirabolanti test innovativi forse per natale, vorrei milioni di test collaudati ma esistenti, fiumi di reagenti e laboratori riconvertiti da altre funzioni ma subito:
https://www.ilsole24ore.com/art/diasorin-nuovo-test-sierologico-il-coronavirus-ADATdiI

Oppure vorrei sapere cosa fanno questi adesso, dopo tre settimane dalla pubblicazione di questo articolo:
https://www.repubblica.it/cronaca/2...s_tamponi_da_brescia_a_stati_uniti-251735473/

Inoltre a quest'ora dovremmo essere inondati di montagne di mascherine prodotte anche approssimativamente ma subito, i burocrati dovrebbero farsi da parte e il legislatore/l'esecutivo dovrebbe spianare la strada. Anche se non sono stracertificati piuttosto che niente e' meglio piuttosto. E lasciamo perdere per qualche mese i deliri per la privacy, abbiamo vissuto senza e in perfetta letizia fino a pochi anni fa.

Sicuramente non e' semplice, immagino che ci siano grossi vincoli tecnici (eufemismo) per aumentare in emergenza e in tempi rapidi la produzione di queste cose. Magari componenti essenziali sono prodotti all'estero. Ma vorrei almeno sentirne parlare. Con quello che ci costa stare fermi dovemmo iniettare miliardi di euro nelle aziende che fanno queste cose SUBITO.

Perche' bloccare tutti indistintamente ed alla cieca permettendo pero' di svagarsi al supermercato toccando tutto con guanti sporchi e mascherine usate 8 volte, e non mandare a lavorare/spostarsi in modo ben controllato solo gente che sai che e' pulita e ben protetta con lo scafandro se necessario?

La differenza la fanno i test e i dispositivi di protezione medicali. Ci servono tanto. E schiere di dipendenti pubblici che lasciano perdere altre attivita' e stanno attaccati tutto il giorno al telefono per braccare tutti i contatti di quelli che sono risultati positivi ai test.

Dove e' la mobilitazione per produrre tutto questo? Abbiamo (o avevamo) la seconda industria manifatturiera d'Europa, cribbio.... e qui si parla solo di permettere alla gente di pisciare il cane o fare jogging per quanti minuti e a quanti metri, non di organizzarsi e attrezzarsi per fare cose intelligenti per salvare capra e cavoli. Ma forse lo fanno e non lo dicono. O forse no. Forse sono ingenuo e semplicione.
Gestisco emergenze da 20 anni; non urgenze o cose importanti, EMERGENZE. Mai nessuna come questa, cosi' abnorme rispetto alla media, piu' grave di un sisma, piu' di una guerra fra due stati.
Di norma comunque funziona cosi': intanto blocco la giostra, spengo tutto, tutti fuori. Poi case by case faccio salire i primi sul cavalluccio, poi il secondo e piano piano la giostra torna a girare alla massima velocita' e con la fila per salirvi.
Ma..."sicuramente non e' semplice"...proprio no.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
eppero'....quando servono braccia...altro che disoccupazione!

First special Eurowings flights from Romania touched down bringing seasonal harvest workers into Germany
ByAndré Orban -9 April 20200268

Already more than 20,000 registrations of farmers via Eurowings Web Portal
First special flights from Romania landed today in Berlin and Düsseldorf
Eurowings Chief Operations Officer Michael Knitter: “We secure the supply of fruit and vegetables in the country and support farmers in this extraordinarily difficult situation“
Eurowings special flights to Berlin, Hamburg, Düsseldorf, Karlsruhe/Baden-Baden, Leipzig, Nuremberg and Frankfurt-Hahn
The first Eurowings harvest aid flights with urgently needed workers from the European Union landed safely in Germany today: Starting this Thursday, the airline brings tens of thousands of harvest workers to Germany together with German farmers’ associations. Today, Thursday (9 April), the first hundred harvest workers from the Romanian cities of Sibiu and Cluj landed safely in Berlin-Schönefeld and Düsseldorf. They bring in the harvest for farmers in these regions and help with planting and sowing.

On the Eurowings harvest helper website eurowings.com/erntehelfer, which has been set up especially for these special flights, farmers can enter their specific seating requirements, the desired departure point of their respective harvest helpers and the desired arrival point in Germany. Eurowings and the entire Lufthansa Group make special flights available to agricultural associations and farmers on this basis, such as the special flights arriving today in Berlin and Düsseldorf.

Eurowings Chief Operations Officer Michael Knitter on the arrival of the first harvest helpers: “I am delighted that we can make a valuable social contribution to the corona crisis with this campaign. In the coming weeks, Eurowings will fly tens of thousands of seasonal workers from the European Union to Germany. In this way, we will secure the supply of fruit and vegetables in Germany and support our farmers in this extremely difficult situation for everyone“.

In the coming days and weeks, more Eurowings special flights with harvest helpers on board will take place. In addition to Düsseldorf and Berlin, the airports of Hamburg, Karlsruhe/Baden-Baden, Leipzig, Nuremberg and Frankfurt-Hahn will then also be targeted.

Cologne/Bonn, 9 April 2020

Note: On the same day, the first of 6 TUIfly flights also landed in Germany with Romanian harvesters, X3 8911 from Cluj-Napoca to Düsseldorf. Further flights will bring workers from Cluj-Napoca and Iasi to Berlin and Karlsruhe/Baden-Baden.
 

belumosi

Socio AIAC
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Quando abbiamo scritto che non si deve necessariamente scegliere tra far morire la gente e far morire l'economia e' perche' l'alternativa e' andare a lavorare ma organizzati, con l'elmetto. Ci sono alcune cose che si possono fare per attrezzarsi che sono ovvie per conciliare le esigenze e non dovrebbe esserci limiti di risorse per procurarle, invece non ne sento parlare abbastanza.

Abbiamo in Italia alcune aziende che producono i test, e cara grazia che le abbiamo. Perche' non sento dire che gli stabilimenti della DiaSorin o della Copan Diagnostics, per citarne un paio, sono presidiati dall'esercito, lavorano 24/24 con il personale decuplicato grazie a militari e dipendenti spostati da altre aziende ferme? Perche' non sento dire che hanno accesso a risorse illimitate da "economia di guerra"?

In questo articolo si parla di cifre ridicole rispetto all'entita' del problema, non vorrei mirabolanti test innovativi forse per natale, vorrei milioni di test collaudati ma esistenti, fiumi di reagenti e laboratori riconvertiti da altre funzioni ma subito:
https://www.ilsole24ore.com/art/diasorin-nuovo-test-sierologico-il-coronavirus-ADATdiI

Oppure vorrei sapere cosa fanno questi adesso, dopo tre settimane dalla pubblicazione di questo articolo:
https://www.repubblica.it/cronaca/2...s_tamponi_da_brescia_a_stati_uniti-251735473/

Inoltre a quest'ora dovremmo essere inondati di montagne di mascherine prodotte anche approssimativamente ma subito, i burocrati dovrebbero farsi da parte e il legislatore/l'esecutivo dovrebbe spianare la strada. Anche se non sono stracertificati piuttosto che niente e' meglio piuttosto. E lasciamo perdere per qualche mese i deliri per la privacy, abbiamo vissuto senza e in perfetta letizia fino a pochi anni fa.

Sicuramente non e' semplice, immagino che ci siano grossi vincoli tecnici (eufemismo) per aumentare in emergenza e in tempi rapidi la produzione di queste cose. Magari componenti essenziali sono prodotti all'estero. Ma vorrei almeno sentirne parlare. Con quello che ci costa stare fermi dovemmo iniettare miliardi di euro nelle aziende che fanno queste cose SUBITO.

Perche' bloccare tutti indistintamente ed alla cieca permettendo pero' di svagarsi al supermercato toccando tutto con guanti sporchi e mascherine usate 8 volte, e non mandare a lavorare/spostarsi in modo ben controllato solo gente che sai che e' pulita e ben protetta con lo scafandro se necessario?

La differenza la fanno i test e i dispositivi di protezione medicali. Ci servono tanto. E schiere di dipendenti pubblici che lasciano perdere altre attivita' e stanno attaccati tutto il giorno al telefono per braccare tutti i contatti di quelli che sono risultati positivi ai test.

Dove e' la mobilitazione per produrre tutto questo? Abbiamo (o avevamo) la seconda industria manifatturiera d'Europa, cribbio.... e qui si parla solo di permettere alla gente di pisciare il cane o fare jogging per quanti minuti e a quanti metri, non di organizzarsi e attrezzarsi per fare cose intelligenti per salvare capra e cavoli. Ma forse lo fanno e non lo dicono. O forse no. Forse sono ingenuo e semplicione.
Convengo che le priorità siano una larga disponibilità di maschere e test, un po' meno sui metodi. Una tracciatura dei contatti di 2000 persone al giorno, credo che sia praticamente impossibile.
E riconvertire le industrie non lo si fa in una notte. In fondo sono passati solo 50 giorni dall'esplosione del contagio nel lodigiano (anche se sembrano 5 anni...), trovandoci del tutto impreparati.
Moltiplicare per 100, 1000 volte la filiera di produzione dei vari dispositivi necessari, non credo sia semplicissimo. Ma l'impressione è che ci stiamo arrivando.
Un errore clamoroso che parte direttamente dall'OMS, è stato quello di sconsigliare l'uso della maschera a chi non aveva i sintomi da CV, per evitare (inutilmente) la corsa all'accaparramento di questo prodotto.
Scelta che a catena ha impedito fino a pochi giorni fa di suggerire qualsiasi tipo di protezione a bocca e naso, fossero anche una sciarpa, un foulard, o dei tovaglioli di carta tenuti aderenti al volto con un paio di elastici. Non sarebbero stati ffp3, ma se la fisica ha ancora un suo valore, una parte del virus avrebbe dovuto essere ritenuta in uscita e bloccata in entrata.
Un altro errore gravissimo è stato non educare la popolazione all'uso corretto dei guanti monouso, da sempre disponibili senza problemi.
Molto eloquenti questi video sulla contaminazione attraverso i guanti

https://video.repubblica.it/dossier...non-si-fa-attenzione/357579/358139?ref=search

e sul corretto smaltimento degli stessi

https://video.repubblica.it/edizion...one-dei-sub-di-parma/357734/358294?ref=search

Molto interessante anche questo video che "visualizza" la diffusione del virus nell'aria quando si parla o si starnutisce

https://youtu.be/kW0rOyQoUIQ

Oltre al doveroso "state in casa", dovrebbero passare sui media anche questi messaggi.
A me la mancanza di queste iniziative che sono gratis e di immediata applicazione, fa ancora più rabbia della lentezza nell'adeguare il comparto industriale e sanitario, che al di la degli errori commessi, è comunque un'impresa non semplice e veloce.
 

13900

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Quando abbiamo scritto che non si deve necessariamente scegliere tra far morire la gente e far morire l'economia e' perche' l'alternativa e' andare a lavorare ma organizzati, con l'elmetto. Ci sono alcune cose che si possono fare per attrezzarsi che sono ovvie per conciliare le esigenze e non dovrebbe esserci limiti di risorse per procurarle, invece non ne sento parlare abbastanza.

Abbiamo in Italia alcune aziende che producono i test, e cara grazia che le abbiamo. Perche' non sento dire che gli stabilimenti della DiaSorin o della Copan Diagnostics, per citarne un paio, sono presidiati dall'esercito, lavorano 24/24 con il personale decuplicato grazie a militari e dipendenti spostati da altre aziende ferme? Perche' non sento dire che hanno accesso a risorse illimitate da "economia di guerra"?

In questo articolo si parla di cifre ridicole rispetto all'entita' del problema, non vorrei mirabolanti test innovativi forse per natale, vorrei milioni di test collaudati ma esistenti, fiumi di reagenti e laboratori riconvertiti da altre funzioni ma subito:
https://www.ilsole24ore.com/art/diasorin-nuovo-test-sierologico-il-coronavirus-ADATdiI

Oppure vorrei sapere cosa fanno questi adesso, dopo tre settimane dalla pubblicazione di questo articolo:
https://www.repubblica.it/cronaca/2...s_tamponi_da_brescia_a_stati_uniti-251735473/

Inoltre a quest'ora dovremmo essere inondati di montagne di mascherine prodotte anche approssimativamente ma subito, i burocrati dovrebbero farsi da parte e il legislatore/l'esecutivo dovrebbe spianare la strada. Anche se non sono stracertificati piuttosto che niente e' meglio piuttosto. E lasciamo perdere per qualche mese i deliri per la privacy, abbiamo vissuto senza e in perfetta letizia fino a pochi anni fa.

Sicuramente non e' semplice, immagino che ci siano grossi vincoli tecnici (eufemismo) per aumentare in emergenza e in tempi rapidi la produzione di queste cose. Magari componenti essenziali sono prodotti all'estero. Ma vorrei almeno sentirne parlare. Con quello che ci costa stare fermi dovemmo iniettare miliardi di euro nelle aziende che fanno queste cose SUBITO.

Perche' bloccare tutti indistintamente ed alla cieca permettendo pero' di svagarsi al supermercato toccando tutto con guanti sporchi e mascherine usate 8 volte, e non mandare a lavorare/spostarsi in modo ben controllato solo gente che sai che e' pulita e ben protetta con lo scafandro se necessario?

La differenza la fanno i test e i dispositivi di protezione medicali. Ci servono tanto. E schiere di dipendenti pubblici che lasciano perdere altre attivita' e stanno attaccati tutto il giorno al telefono per braccare tutti i contatti di quelli che sono risultati positivi ai test.

Dove e' la mobilitazione per produrre tutto questo? Abbiamo (o avevamo) la seconda industria manifatturiera d'Europa, cribbio.... e qui si parla solo di permettere alla gente di pisciare il cane o fare jogging per quanti minuti e a quanti metri, non di organizzarsi e attrezzarsi per fare cose intelligenti per salvare capra e cavoli. Ma forse lo fanno e non lo dicono. O forse no. Forse sono ingenuo e semplicione.
Sul S24O un po' più di informazioni si vedono, e se non altro si legge qualcosa di più sui piani per ripartire.

Se posso consolarti, seppur indirettamente, qui è lo stesso. Apro la BBC e mi sembra che siano rimasti solo i bimbiminkia in redazione. Non si fa altro che parlare dell'NHS, e difendi l'NHS, e viva l'NHS, e applaudiamo l'NHS, e abbiamo aperto un nuovo ospedale per l'NHS, e le foto dei disegni dei bambini con gli arcobaleni e l'NHS. Lo stesso NHS di cui tutti i giornali dicevano peste e corna fino a ieri.

Da un lato tanto di cappello al governo che con questa storia dell'NHS ha fatto una meraviglia, ora nessuno li critica più per le minchiate fatte ad inizio crisi (l'immunità di gregge, il pub aperto, Boris che stringe le mani a tutti). Dall'altro sembra che a nessuno freghi che c'è un terzo della forza lavoro on furlough, metà delle piccole imprese stanno fallendo, compagnie aeree ed aeroporti sono fermi, e se pensate che in Italia si facciano pochi tests qui ne fanno 15000 al giorno se va bene... e se in Italia almeno si inizia a parlare di app, test sierologici e cose varie qui siamo solo a Boris che sta in ospedale e l'NHS.
 
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