Molti annunci, ma pochi fatti. Il governo litiga per le nomine dei vertici della Nuova Alitalia, la Newco pubblica che dovrebbe avere una dote di tre miliardi di euro e rilevare parte delle attività della compagnia in amministrazione straordinaria. C’è un confronto serrato tra Palazzo Chigi, Mef, ministero dei Trasporti e Mise. Ma la Newco non c’è ancora, malgrado gli annunci di un’«imminente» costituzione fatti venerdì 12 giugno dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, e di decisioni da prendere «in settimana» per avviare la Newco, aveva assicurato Palazzo Chigi il 14 giugno.
Il «concerto» di quattro ministeri
Secondo il decreto legge Rilancio, che è all’esame della Camera e poi dovrà andare al Senato, verrà costituita una nuova società controllata dal Mef (o da una sua controllata), con una dotazione di 3 miliardi, da versare anche per successivi aumenti di capitale. Il decreto del Mef deve avere il «concerto», cioè il consenso _ nell’ordine _ dei ministri dei Trasporti, dello Sviluppo economico, del Lavoro, cioè De Micheli (Pd), Stefano Patuanelli (M5S) e Nunzia Catalfo (Italia Viva).
Mit contro Mise
La ministra De Micheli ha di fatto scippato il dossier al Mise, nel momento in cui Alitalia dalla procedura di amministrazione straordinaria, sottoposta alla vigilanza del Mise, passerebbe a essere una nuova società con normale operatività, almeno fino al prossimo collasso economico-finanziario. Secondo il decreto l’atto costitutivo della Newco nomina anche i vertici della società. E quindi è in pieno svolgimento la battaglia sulle nomine, mentre nessuno in sostanza pare preoccuparsi del piano industriale della nuova compagnia: flotta, perimetro di attività, alleanze, occupazione, esuberi.
I candidati, da Lazzerini a Eberhart
De Micheli sponsorizza la nomina ad amministratore delegato di Fabio Lazzerini, direttore commerciale di Alitalia, la cui candidatura è appoggiata dal ministro capodelegazione del Pd, Dario Franceschini. Il Mise insieme alla senatrice del M5S Giulia Lupo, la ex hostess che ha influenzato le scelte di Patuanelli e il cambio dei commissari in dicembre con la nomina dell’avvocato Giuseppe Leogrande, avrebbe voluto che la Newco venisse guidata dal manager che hanno scelto come d.g. di Alitalia, Giancarlo Zeni. Poiché il tandem Leogrande-Zeni è stato scartato dal Pd, Patuanelli e Lupo vedrebbero bene il manager di Lufthansa che guida Air Dolomiti, Joerg Eberhart.
Il piano Lufthansa
Del resto Patuanelli e Lupo appoggiano il progetto di Lufthansa per diventare partner commerciale forse futuro proprietario di una mini-Alitalia: per questo il presidente e a.d. di Air Dolomiti, che è controllata al 100% da Lufthansa, per loro sarebbe un candidato perfetto.
L’ipotesi Altavilla
Al Mef sono state vagliate varie candidature tecniche, a partire da Alfredo Altavilla, l’ex manager di Fca che viene visto come idoneo a guidare un piano di rilancio, anche se non ha esperienza nel trasporto aereo. Per Altavilla tuttavia ci sarebbe l’ostacolo del compenso, difficilmente potrebbe essergli riconosciuto uno stipendio in linea con gli emolumenti che riceve dalle sue attività sul mercato. Altavilla è senior advisor di Cvc Capital Partners, inoltre è presidente di Recordati e consigliere di amministrazione di Telecom Italia.
Un decreto per l’avvio delle procedure
Al momento, nessuna di queste candidature soddisfa i requisiti. La situazione è in stallo. Una possibile via d’uscita per sbloccare il dossier è l’approvazione di un decreto del Mef, «concertato» con gli altri ministeri indicati dal decreto, che dia almeno il via alle procedure per la costituzione della Newco, consentendo anche di avviare un confronto con la Commissione europea sulle linee guida del futuro piano industriale. La Ue deve autorizzare l’operazione e ha già bocciato l’ipotesi, presentata da Leogrande e Patuanelli, di dare in affitto alla Newco le attività di volo e manutenzione di Alitalia. Ma la costituzione effettiva della nuova società e la nomina dei vertici verrebbero fatte in un momento successivo, se tutto va bene entro metà luglio.
De Micheli: ci sarà discontinuità
La Newco per Alitalia «si doterà di un piano industriale che, in assoluta discontinuità con i precedenti modelli, consentirà all'Italia, nel rispetto dei principi di concorrenzialità e di libera iniziativa economica, di disporre di una compagnia aerea in grado di contribuire alla ripresa economica del Paese e di competere sul mercato internazionale», ha detto la ministra dei Trasporti De Micheli rispondendo in question time al Senato. «Ho incontrato l’amministratore straordinario di Alitalia che mi ha rappresentato la disponibilità a negoziare con le società aeroportuali nuove tratte nazionali, fatte le dovute verifiche sulla domanda che comunque è già in crescita. Rimane ovvio che Alitalia non è e non sarà l’unico operatore nazionale che potrà rispondere alla domanda sulle tratte» interne, ha aggiunto De Micheli.
Il caso Linate
De Micheli ha parlato anche della chiusura dell’aeroporto di Milano Linate. «In considerazione degli attuali livelli di domanda, il gestore aeroportuale ha ritenuto di concentrare tutta l’operatività dei voli sull'aeroporto di Milano Malpensa», ha affermato. «Sulla base di ulteriori esigenze di trasporto aereo potrà comunque essere disposta in ogni momento, secondo le modalità indicate nel decreto ministeriale, anche la riapertura di Linate». «A breve, comunque, ci sarà un incontro con la Sea per aggiornamenti rispetto ai tempi di riapertura». Ma Sea non ha alcuna intenzione di aprire Linate finché il traffico non sarà sostenuto. Per volare da Milano bisogna andare a Malpensa o a Bergamo.
Articolo del Sole 24 Ore.