Alitalia e decreto rilancio


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Farfallina

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E' la vecchia regola AZ 662 = l'importante è quello di cercare dei candidati NON provenienti dal settore e che abbiamo bisogno di 6 mesi per capire dove sono capitati ; poi di 6 mesi per rifare il piano dei predecessori ( certamente inadatto ) e poi di 2 mesi per contrattare l'importo per la rescissione anticipata del loro contratto perché nel frattempo l'Azienda è già andata più a ramengo del solito....
In realtà i nomi che stiamo leggendo sono per la maggioranza persone che operano o hanno operato nel trasporto aereo...
Sei sicuro che a Trapani paghi il doppio? Fonte ?
Non voglio riprendere poi riscorso triti e ritriti che hanno stancato: Alitalia ha il potere e il dovere di scegliere i propri voli ed effettuarli dove ritiene più opportuno o redditizio.
Ma cancellare i voli per Trapani con 20 giorni di preavviso in piena summer è stata una scelta molto discutibile: nei confronti non solo dell'aeroporto locale, ma soprattutto dei passeggeri.
Si poteva aspettare ottobre per farlo.
Torno a ribadire che la provincia di Trapani non è in pianura padana con fior di autostrade, ferrovie ed aeroporti a servirla. L'unico mezzo per viaggiare sono gli aeroporti, di Palermo e Trapani, con quest'ultimo che è in difficoltà ed il primo che è raggiungibile con una specie di superstrada (classificata impropriamente come autostrada) in condizioni pietose (limite di max 80 km/h e larghi tratti ad una corsia con limite ben inferiore agli 80 km/h), non collegata adeguatamente da bus di linea.
Quando si parla delle situazioni di altri, bisogna avere il buon senso di mettersi nei loro panni.


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Quindi AZ deve operare pagando prezzo pieno garantendo la mobilità dei trapanesi mentre FR che riceve una vagonata di soldi ovviamente non vola in quanto non gli conviene?
Il discorso che non funziona è questa asimmetria, volere i voli di una legacy (quindi senza certe limitazioni che per esempio FR impone) e magari la garanzia di veder operati anche voli in clamorosa perdita (che una low cost non esita a cancellare) e la libertà di sovvenzionare la concorrenza low cost.
Comunque il problema è che il gruppo LH in Austria ha sviluppato in anticipo quello che stanno suggerendo per l'Italia nel caso siano loro i partner di AZ... chissà perché mi sa che abbiamo trovato già su cosa crocifiggere i tedeschi...
 
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Cruz

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In realtà i nomi che stiamo leggendo sono per la maggioranza persone che operano o hanno operato nel trasporto aereo...

Quindi AZ deve operare pagando prezzo pieno garantendo la mobilità dei trapanesi mentre FR che riceve una vagonata di soldi ovviamente non vola in quanto non gli conviene?
Il discorso che non funziona è questa asimmetria, volere i voli di una legacy (quindi senza certe limitazioni che per esempio FR impone) e magari la garanzia di veder operati anche voli in clamorosa perdita (che una low cost non esita a cancellare) e la libertà di sovvenzionare la concorrenza low cost.
Comunque il problema è che il gruppo LH in Austria ha sviluppato in anticipo quello che stanno suggerendo per l'Italia nel caso siano loro i partner di AZ... chissà perché mi sa che abbiamo trovato già su cosa crocifiggere i tedeschi...
A parte che se rileggi bene quello che ho scritto non ho detto che Az deve volare in perdita, ma che ha cancellato i voli su Tps nell'unico periodo dell'anno e momento storico dove forse alla fine ci avrebbe guadagnato.
Ma non è questo il punto.

Vedo che continui a sostenere che Ryanair vola da Tps con incentivi. Ma sei sicura di quello che scrivi?
Nel bilancio 2018 di Airgest per esempio non risultano incentivi a compagnie aeree, come pure non era in essere alcun bando pubblico su alcuna tratta. Eppure Ryanair ha continuato a volare su Tps.


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Una bella macedonia a base di ignoranza, populismo, cazzate in libertà, scaricabarile, cerchio bottiamo, altezzosità, ecc...un grillino insomma.

 

Farfallina

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A parte che se rileggi bene quello che ho scritto non ho detto che Az deve volare in perdita, ma che ha cancellato i voli su Tps nell'unico periodo dell'anno e momento storico dove forse alla fine ci avrebbe guadagnato.
Ma non è questo il punto.

Vedo che continui a sostenere che Ryanair vola da Tps con incentivi. Ma sei sicura di quello che scrivi?
Nel bilancio 2018 di Airgest per esempio non risultano incentivi a compagnie aeree, come pure non era in essere alcun bando pubblico su alcuna tratta. Eppure Ryanair ha continuato a volare su Tps.


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A parte che se rileggi bene quello che ho scritto non ho detto che Az deve volare in perdita, ma che ha cancellato i voli su Tps nell'unico periodo dell'anno e momento storico dove forse alla fine ci avrebbe guadagnato.
Ma non è questo il punto.

Vedo che continui a sostenere che Ryanair vola da Tps con incentivi. Ma sei sicura di quello che scrivi?
Nel bilancio 2018 di Airgest per esempio non risultano incentivi a compagnie aeree, come pure non era in essere alcun bando pubblico su alcuna tratta. Eppure Ryanair ha continuato a volare su Tps.


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Te l'hanno scritto in aramaico che le prenotazioni su TPS sono bassissime e che tanto gli stessi pax sono ampiamente riprotetti su PMO.
L'unico problema lo avrà l'aeroporto di Trapani che si ritroverà con i voli che può sostenere senza incentivi e cioè nessuno...
 

hyppo

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Cruz

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Te l'hanno scritto in aramaico che le prenotazioni su TPS sono bassissime e che tanto gli stessi pax sono ampiamente riprotetti su PMO.
L'unico problema lo avrà l'aeroporto di Trapani che si ritroverà con i voli che può sostenere senza incentivi e cioè nessuno...
A me sembra che tu faccia finta di non capire.
Dal marzo 2017 ad oggi le compagnie che hanno volato su Tps non hanno beccato un euro di incentivo.
Certo c'è stato un crollo del traffico (oggi ridotto a 400-500k per anno), ma possiamo dirlo che a differenza del 90% degli altri scali italiani negli ultimi anni non è stato erogato un euro di incentivi? Questo risulta dai bilanci della società di gestione e dal fatto che non ci sono state rotte che hanno fruito di incentivi pubblici.
Quindi quei pochi che hanno continuato a volare o sono dei benefattori oppure così male non andava la redditività dei voli.



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13900

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Nuovo articolo stamane di Gianni Dragoni su Alitalia.
In sintesi: tre advisor affiancheranno il MEF per la stesura dei dettagli di piano che saranno poi inviati a Bruxelles per la approvazione. Il tutto fa slittare di tre o quattro settimane la nascita della newco che dovrebbe vedere la luce tra metà e fine luglio. Ancora non c’è accordo nel nominativo del CEO così come non è scontata la immissione di 3 miliardi nel capitale. Potrebbero essere anche di meno a seconda delle necessità. Le scelte chiave saranno fatte dal nuovo AD.
La De Micheli ha inviato al presidente del consiglio le linee guida della nuova Alitalia. Un documento di 80 pagine che fonti confidenziali riportano basarsi su 3 punti:
sviluppo flotta e rete con maggiore connettività su FCO e crescita della offerta su Linate per business e medio raggio; ampliamento della offerta e prodotto “premium” senza sovrapposizione delle low-cost con incremento della tariffa media; ammodernamento della flotta con rafforzamento sul lungo raggio.
Previste partnership commerciali per integrazione alta velocità con linee di corto raggio.
Alitalia secondo Dragoni starebbe trattando voli in code sharing con Air Dolomiti anche se alcuni fanno notare che questa ultima drena traffico su Monaco e Francoforte e quindi non sarebbe un partner ideale per AZ.
A meno che ovviamente non si voglia spingere la stessa Alitalia verso Lufthansa senza dirlo apertamente.
Infine si parla della polemica aeroporto Trieste / Alitalia che parla di discriminazione economica con cui viene approcciata imperante nella maggior parte degli aeroporti italiani.
“Alitalia foraggiata dallo stato si definisce vittima degli aeroporti“.
Dragoni chiude il suo pezzo con questa frase che ho riportato fedelmente.
Rafforzamento a Linate: cosa pensano di fare di diverso da quello che hanno tentato di combinare negli ultimi 15 anni, racimolando solo perdite? Hanno provato ad aprire qualunque cosa, e non ha mai funzionato.
"Prodotto premium e tariffe più alte: se questo vuol dire fare qualcosa sul corto-medio raggio vuol dire non capirci una beneamata mazza del mercato. C'è un motivo per cui persino Lufthansa, BA, SAS, KLM - piazzate nelle aree più danarose e altospendenti del continente - mettono le panche in Club/Business: nessuno, torno a dire nessuno, paga il prezzo che serve
Effettivamente tutto quell' aggiungere "io avevo detto, scritto previsto.... ma voi mi prendevate in giro" è decisamente fastidioso e fuori luogo.
Purtroppo tutti gli articoli di Intrieri sono cosi; e se anche dicesse qualcosa di sensato non ce ne accorgeremmo...
 
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leerit

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Prende sempre più forma la “strana alleanza” tra le quattro compagnie tricolori – Alitalia, Air Dolomiti, Blue Panorama e Neos – che si sono incontrate negli scorsi giorni a Roma. L’obiettivo, come ha sottolineato il vice presidente sales di Blue Panorama Airlines, Remo Della Porta, nel corso di un webinar organizzato dalla rivista specializzata Mission, è quello di «collaborare, per evitare sovrapposizioni», sia sul fronte dell’outgoing, che di quello dell’incoming.
«Esistono enormi margini di crescita sia per portare gli italiani all’estero, che per portare gli stranieri in Italia, come dimostra il caso del Giappone», ha sottolineato il manager, anche se il problema della ripresa del settore aviation in Italia deve essere affrontato in collaborazione con aeroporti e aviazione civile. «Ci sono ancora troppi aeroporti nel nostro Paese», ha aggiunto Della Porta.
Come riportato da Avionews, proprio negli scorsi giorni si era svolta a Roma una riunione a quattro, presenti Giancarlo Zeni, dg di Alitalia, Jorg Eberhart, chairman e ceo di Air Dolomiti, Luca Patanè, proprietario di Uvet e Blue Panorama, e il presidente di Neos Lupo Rattazzi.
Al centro del meeting, la possibilità di elaborare un piano di codesharing in grado di coinvolgere i quattro vettori, e nello specifico la cessione, da parte di Alitalia, degli slot a Blue Panorama per Londra City da Milano Linate, e a Air Dolomiti e Neos di altri slot, sempre dal city airport milanese.
Intanto, tutte e tre i rappresentanti delle compagnie intervenute al webinar, hanno espresso soddisfazione per i 130 milioni di euro promessi dal governo nel Decreto Rilancio. «Per capire se la dotazione è sufficiente, bisognerà però aspettare l’inverno, e il traffico che ci sarà. Per adesso però, la domanda almeno sul corto e medio raggio c’è, nonostante il pessimismo iniziale», ha aggiunto l’ad di Neos, Carlo Stradiotti.

 

Viking

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Prende sempre più forma la “strana alleanza” tra le quattro compagnie tricolori – Alitalia, Air Dolomiti, Blue Panorama e Neos – che si sono incontrate negli scorsi giorni a Roma. L’obiettivo, come ha sottolineato il vice presidente sales di Blue Panorama Airlines, Remo Della Porta, nel corso di un webinar organizzato dalla rivista specializzata Mission, è quello di «collaborare, per evitare sovrapposizioni», sia sul fronte dell’outgoing, che di quello dell’incoming.
«Esistono enormi margini di crescita sia per portare gli italiani all’estero, che per portare gli stranieri in Italia, come dimostra il caso del Giappone», ha sottolineato il manager, anche se il problema della ripresa del settore aviation in Italia deve essere affrontato in collaborazione con aeroporti e aviazione civile. «Ci sono ancora troppi aeroporti nel nostro Paese», ha aggiunto Della Porta.
Come riportato da Avionews, proprio negli scorsi giorni si era svolta a Roma una riunione a quattro, presenti Giancarlo Zeni, dg di Alitalia, Jorg Eberhart, chairman e ceo di Air Dolomiti, Luca Patanè, proprietario di Uvet e Blue Panorama, e il presidente di Neos Lupo Rattazzi.
Al centro del meeting, la possibilità di elaborare un piano di codesharing in grado di coinvolgere i quattro vettori, e nello specifico la cessione, da parte di Alitalia, degli slot a Blue Panorama per Londra City da Milano Linate, e a Air Dolomiti e Neos di altri slot, sempre dal city airport milanese.
Intanto, tutte e tre i rappresentanti delle compagnie intervenute al webinar, hanno espresso soddisfazione per i 130 milioni di euro promessi dal governo nel Decreto Rilancio. «Per capire se la dotazione è sufficiente, bisognerà però aspettare l’inverno, e il traffico che ci sarà. Per adesso però, la domanda almeno sul corto e medio raggio c’è, nonostante il pessimismo iniziale», ha aggiunto l’ad di Neos, Carlo Stradiotti.

Chiamasi cartello.
 

herry92

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Prende sempre più forma la “strana alleanza” tra le quattro compagnie tricolori – Alitalia, Air Dolomiti, Blue Panorama e Neos – che si sono incontrate negli scorsi giorni a Roma. L’obiettivo, come ha sottolineato il vice presidente sales di Blue Panorama Airlines, Remo Della Porta, nel corso di un webinar organizzato dalla rivista specializzata Mission, è quello di «collaborare, per evitare sovrapposizioni», sia sul fronte dell’outgoing, che di quello dell’incoming.
«Esistono enormi margini di crescita sia per portare gli italiani all’estero, che per portare gli stranieri in Italia, come dimostra il caso del Giappone», ha sottolineato il manager, anche se il problema della ripresa del settore aviation in Italia deve essere affrontato in collaborazione con aeroporti e aviazione civile. «Ci sono ancora troppi aeroporti nel nostro Paese», ha aggiunto Della Porta.
Come riportato da Avionews, proprio negli scorsi giorni si era svolta a Roma una riunione a quattro, presenti Giancarlo Zeni, dg di Alitalia, Jorg Eberhart, chairman e ceo di Air Dolomiti, Luca Patanè, proprietario di Uvet e Blue Panorama, e il presidente di Neos Lupo Rattazzi.
Al centro del meeting, la possibilità di elaborare un piano di codesharing in grado di coinvolgere i quattro vettori, e nello specifico la cessione, da parte di Alitalia, degli slot a Blue Panorama per Londra City da Milano Linate, e a Air Dolomiti e Neos di altri slot, sempre dal city airport milanese.
Intanto, tutte e tre i rappresentanti delle compagnie intervenute al webinar, hanno espresso soddisfazione per i 130 milioni di euro promessi dal governo nel Decreto Rilancio. «Per capire se la dotazione è sufficiente, bisognerà però aspettare l’inverno, e il traffico che ci sarà. Per adesso però, la domanda almeno sul corto e medio raggio c’è, nonostante il pessimismo iniziale», ha aggiunto l’ad di Neos, Carlo Stradiotti.

Ma non stava sbafando bene la navetta su Londra city tanto poi da implementare lo stesso concetto anche su Parigi prima del Covid? Almeno Lazzerini, ideatore del progetto, era molto soddisfatto!


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Cesare.Caldi

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Ma con quale aerei opererebbe blue panorama su lcy? Poi a fine anno la rotta sarà vietata da Lin e dovrà tornare a Mxp e addio slot
 

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Attendiamo con ansia le sberle dalla DG Concorrenza non appena si verrà a sapere di questa “collaborazione”.

Ma con quale aerei opererebbe blue panorama su lcy? Poi a fine anno la rotta sarà vietata da Lin e dovrà tornare a Mxp e addio slot
Magari con un aereo in wetlease da Alitalia...
Sul fatto che diventi extra UE non scommetterei troppi soldi, inventeranno qualcosa.
 
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s4lv0z

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Chiamasi cartello.
Insomma... se sommi le quote di mercato di tutti e 4 non è che riesci a controllare molto... giusto giusto il LIN-LCY... su cui la posizione forte di AZ c'è già.

Più che altro sfugge la logica di un accordo del genere... almeno per ora.


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Viking

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Insomma... se sommi le quote di mercato di tutti e 4 non è che riesci a controllare molto... giusto giusto il LIN-LCY... su cui la posizione forte di AZ c'è già.

Più che altro sfugge la logica di un accordo del genere... almeno per ora.


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Il cartello: io non faccio male a te, tu non fai male a me e facciamo affari insieme.
 

s4lv0z

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Il cartello: io non faccio male a te, tu non fai male a me e facciamo affari insieme.
Questo si... Però se assieme non si ha una posizione dominante il male te lo fanno gli altri con questi giochi. E i competitor che hanno non scherzano.

Sono quattro compari troppo diversi... l'unico ad avere aerei adatti a LCY è Air Dolomiti... e la logica a fare entrare LH a Linate con quel ruolo mi sfugge... per una AZ indipendente.
Sul lungo e medio raggio ... quali sono le sovrapposizioni da evitare?
Magari sui cross country nazionale un'azione comune per non perdere 10 a 0 la partita con FR & C, concentrando AZ su FCO, la vedrei. (Forse solo io e comunque poco convinto)

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EDIT scusate sbagliavo sulla possibilità per gli E195 di atterrare a LCY... grazie a Mandrake per avermelo fatto notare.
 
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