Alitalia e decreto rilancio


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belumosi

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Caro Belumosi, è raro che accada, ma stavolta sono in disaccordo con te.

Le espressioni “piano industriale” e “breve periodo” (e ancor più – ovviamente – brevissimo) sono in contraddizione fra loro: un piano industriale è per definizione rivolto agli assetti fondamentali, che non dipendono dall’andamento del mercato, ma dalle caratteristiche strutturali di quest’ultimo; e gli assetti industriali, dunque, non possono essere cambiati per variazioni di breve periodo. Adattati certamente sì, ma per adattarli occorre, prima, averli definiti.

È giusto discutere della qualità dei contenuti del piano industriale (io stesso ho avanzato alcuni dubbi), ma non credo sia buona cosa una navigazione a vista, finanche in un periodo come questo, che tu giustamente affermi non avere precedenti ed essere caratterizzato da variabili impazzite. Però, per quanto drammatica, questa non è una ragione sufficiente.

Anzi, è doveroso per un management determinare, in ogni situazione e scenario, chi e cosa si intende diventare, una volta che la tempesta Covid si sarà placata, e come lo si vorrà diventare.

Poi – ripeto – si può fare un buon piano o un cattivo piano, ma non si può non farlo, tanto più in una situazione nella quale pende il giudizio della Commissione Europea.

Sono invece d’accordo con te sulla riduzione ai minimi termini in questa fase (qui, davvero, non c’è altro da fare), per poi rivedere alcuni o molti aspetti quando si avranno di nuovo prospettive di crescita del mercato. Se questi aspetti saranno molti o alcuni, tuttavia, dipenderà solo in parte dai numeri e molto dagli eventuali cambiamenti strutturali e qualitativi del settore.
Ciao Planner (nomen omen :)), in effetti posso convenire che usare il termine piano industriale per un breve periodo, non sia la definizione più ortodossa.
Per quanto riguarda invece il piano industriale per i prossimi anni, non capisco come sia possibile metterlo a punto in modo sufficientemente selettivo. Un PI impostato oggi, secondo me può basarsi solo su due linee d'azione: ricalcare a grandi linee gli schemi passati (come sembra essere stato fatto) supponendo siano validi anche in futuro, o prevedere AZ come un servizio pubblico verso delle destinazioni ritenute strategiche, a prescindere dalla redditività. La prima delle due è estremamente simile all'AZ vista negli ultimi anni e sappiamo che andava sotto di circa 500M€ all'anno. E non c'era il COVID.
La seconda mi rifiuto tout court di prenderla in considerazione. Ci mancano solo i voli intercontinentali sovvenzionati perchè ritenuti strategici. Dio ce ne scampi.
In ogni caso questi mi sembrano gli unici due scenari plausibili per redigere un piano industriale ad oggi. Perchè sai, almeno a grandi linee, come verrà gestita l'azienda. E quindi puoi calcolare flotta, personale e parametri economici vari, per pervenire agli obiettivi prefissati. Ma secondo me, sono uno più perdente dell'altro.
D'altra parte vedi anche tu che di settimana in settimana cambiano i vari gradi di libertà di volo tra gli stati e anche all'interno degli stati stessi, quindi cosa fai? Lo scheduli quel determinato volo allocando tutte le risorse del caso o lo rimandi a tempi migliori?
Fatta salva una certa uniformità nel mercato interno, tutto il resto è ingestibile anche solo a breve termine.
Per quanto riguarda la UE, volesse il cielo che i politici italiani fossero stati così furbi da lanciare il PI per dimostrare discontinuità, ma di fatto continuassero a tergiversare più a lungo possibile in attesa di una migliore visibilità sul futuro. Ma dubito.
Quindi al netto delle due (sciagurate) ipotesi esposte sopra, come lo redigi un PI a 5 anni? Quali parametri puoi utilizzare che non siano del tutto aleatori? E non parlo certo di un piano dettagliato, ma solo di principio a grandi linee. Io al momento non lo vedo possibile.
 
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Planner

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Come redigo un piano industriale a 5 anni? Sulla base di determinate ipotesi sapendo, però, che poi dovrò cambiarlo. Ma questo accade sempre.

In realtà io non so quale potrebbe essere un contenuto da sviluppare e quale un possibile modello di business potenzialmente vincente o, almeno, tale da assicurare la sopravvivenza.

Però non a causa del Covid, ma per il fatto che Alitalia, questa Alitalia, arriva buona ultima in un mercato affollato e più che affaticato e, in più, con il fardello di tre fallimenti (dico tre ma in realtà ne ho perso il conto) e con l’onere della politica sul collo.

Il problema del Covid ce l’hanno tutte le compagnie, ma solo Alitalia ha il problema di sapere come crescere e cosa, eventualmente, potrebbe fare da grande.

Quindi, cosa dovrebbe fare Alitalia? Né più né meno quello che stanno facendo le altre compagnie:

  • cercare di adattarsi a questa situazione di emergenza (chi puntando sul cargo, chi licenziando, chi svendendo i biglietti a pochi euro, chi continuando a fare quello che faceva prima, ma ad una scala molto ridotta)
  • salvaguardare quanto più possibile la liquidità
  • fare programmi per la ripresa, che prima o poi arriverà, anche se arriverà per il mercato e non certo per le compagnie che nel frattempo soccomberanno.
In altre parole, una combinazione fra misure di breve e di lungo periodo, con il non secondario problema – me ne rendo conto – che fare uno start-up in una situazione simile somiglia molto ad un suicidio annunciato, specie se questa situazione dovesse prolungarsi.

Se io facessi una forzatura al tuo discorso potrei arrivare ad affermare che tutte le altre compagnie attualmente operanti dovrebbero azzerare i loro piani futuri per concentrarsi sull’emergenza. Certo, lo fanno, ma i piani a lungo termine restano, i modelli di business sostanzialmente non cambiano, al massimo si adattano.

Alitalia ha un compito ben più ingrato di quelli delle altre compagnie, ma il compito in fondo è lo stesso: cercare di sopravvivere adesso per cominciare a crescere dopo, se ne è capace. E il piano industriale, opportunamente articolato e differenziato fra breve e lungo periodo, a questo deve servire, ovviamente cambiando tutti i parametri quantitativi (sottolineo quantitativi, perché non ci sono solo quelli) quando il quadro sarà più chiaro

È noto che fra i principi cardine della pianificazione c’è il fatto che la pianificazione stessa deve essere aperta e flessibile: questo significa che se ad oggi si punta ad avere, per il 2025, 110 aerei in flotta, è perché sono state formulate determinate ipotesi (giuste o sbagliate che siano) sulla base di una certa analisi di scenario. Ma se lo scenario muterà radicalmente, obiettivi e numeri dovranno naturalmente cambiare, né più né meno.

L’unico errore che si deve evitare è irrigidire la programmazione, in questo intendendo anche voler fissare obiettivi di natura politica anziché di natura prettamente industriale, mentre sarebbe vano pensare di fare una programmazione più “certa”, ovvero sulla base di parametri meno aleatori, primo perché al momento questi ci sono, secondo perché i parametri della pianificazione sono sempre aleatori, anche nelle fasi di mercato più favorevoli: magari si riuscisse a fare una programmazione senza elementi di incertezza.
 
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londonfog

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@belumosi @Planner
L'unica cosa che si puo' fare in questo periodo e' definire una strategia di rete e una strategia di mercato, vale a dire a parte il traffico da/per l'Italia quali direttrici catturare. In questo caso hai una cornice entro la quale formulare un piano che tiene conto della situazione attuale e della strategia a medio/lungo.
 
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Planner

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Questo è un buon punto di caduta. Aggiungerei solo uno schema di modello di business e, magari, lasciando perdere future dimensioni di flotta e destinazioni puntuali da aprire negli anni che quasi sicuramente (su questo convengo) dovranno essere riviste.
 
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Farfallina

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E' evidente che qualche slide non possa che rappresentare il PI nelle sue linee generali e credo che nessuno di buon senso valuti ogni parola come scolpita nella pietra.
Il punto secondo me è un altro: ora non è possibile fare nessun piano industriale, se non di brevissimo periodo.
In questo momento, stiamo scrivendo un pezzo di storia. Dalla fine della seconda guerra mondiale, non è mai avvenuto un così forte sconvolgimento a livello globale.
E al momento, è del tutto impossibile prevedere come andranno le cose in futuro. Ci sono troppe variabili incontrollabili sul piatto.
Non sappiamo se ci sarà o meno la terza ondata (per tacere di possibili ondate future), non sappiamo in che misura funzionerà il vaccino, non sappiamo se il virus muterà in modo significativo, non conosciamo fino in fondo le conseguenze economiche di tutto questo, fatta salva la certezza che saranno enormi. E tornando al nostro settore, non conosciamo come tutto questo si riperquoterà sul trasporto aereo. Usi e costumi, numero e mix di pax, network, situazione dei singoli stati, sono tutte variabili impazzite in questo momento. Non esiste una esperienza passata dalla quale prendere spunto come è sempre avvenuto, siamo in una terra inesplorata.
L'unico piano industriale sensato per AZ per il futuro a breve termine, è ridursi ai minimi termini cercando da un lato di servire il piccolo mercato residuo e dall'altro cercare di conservare la massima liquidità possibile. Quando in mezzo a tutta questa nebbia indistinta comincerà a vedersi qualcosa di più (in parole povere quando il virus sarà debellato o quanto meno reso gestibile nei numeri), allora sarà il momento di osservare la nuova situazione (che probabilmente sarà ancora instabile) e su quella iniziare a ragionare su un piano industriale redatto con un minimo di elementi concreti dai quali partire.
Ed è per questo che elencare destinazioni, flotte e persino risultati economici del 2025, è pura fantaviazione se li scriviamo io e te sul forum, ma è una palese presa in giro se proposta a livello istituzionale con 3 mld alle spalle. Perchè è utile solo per mantenere la narrativa di un'AZ indispensabile presso le masse, o se preferisci, per pura convenienza politica.
Concordo, basti pensare che hanno messo le slide con le destinazioni e nemmeno hanno deciso (almeno ufficialmente il partner e relativa alleanza).
Le destinazioni sono tarate su alleanza con DL-AF-KL, basti vedere l'assenza di FRA da FCO.
I risultati economici sono basati su taglio dei costi, alla fine AZ prima del crollo del mercato si avviava a fare circa 3,1 miliardi di fatturato, quindi farne 3,4 miliardi a fine piano con dimensioni simili non è impossibile. Però serve una bella sforbiciata sui costi perché con i costi precedenti fai 6-700 milioni di buco all'anno.
Altra cosa che salta all'occhio nelle slide è la presenza di A321 LR o XLR per coprire le 3 destinazioni africane (ma i diritti non li ha rilevati BPA?), a mio parere se si introducono A321 XLR non ha senso prendere 3-4 macchine. Per esempio a mio parere potrebbero tornare utili sull'India dove gli yields sono bassi e quindi devi necessariamente operare con costi bassi e almeno per lanciare le rotte dei NB correttamente configurati potrebbero andare bene. Il problema potrebbe essere la capacità cargo.
Manca poi la Cina verso la quale dicono di guardare ma non avendo battezzato l'alleanza e in assenza di sicurezza sugli slot è tutta questione di accademia. Manca infine la parte full cargo, ritengo che fra qualche mese non possa mancare visti le 3 o 4 macchine preparate per il cargo.
Altra cosa che balza all'occhio è sulla flotta che prevede solo macchine in leasing, quindi o puntano a prendere le macchine in leasing da AZ-SAI oppure escludono tutte quelle di proprietà AZ. Anche su quello, visto che non hanno messo in conto al momento nessun accordo con AZ-SAI in A.S. potrebbe cambiare.
 
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EdoC

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Appena atterrato a GRU con la 674. Volo quasi completamente pieno operato da DDH (28 su 30 in J). Il servizio in business post Covid e davvero di basso livello: un vassoio quasi immangiabile, quasi niente da bere; capisco le limitazioni Covid ma dovrebbero fare un po’ di più.
Sembra che questi voli di LR attivi vengono operati con due sole macchine riconfigurate: DBL e DDH.
Ps. Non mi hanno chiesto mezza parola sul motivo del mio viaggio (lavoro). E dico mezza.
 

Giofumagalli

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Appena atterrato a GRU con la 674. Volo quasi completamente pieno operato da DDH (28 su 30 in J). Il servizio in business post Covid e davvero di basso livello: un vassoio quasi immangiabile, quasi niente da bere; capisco le limitazioni Covid ma dovrebbero fare un po’ di più.
Sembra che questi voli di LR attivi vengono operati con due sole macchine riconfigurate: DBL e DDH.
Ps. Non mi hanno chiesto mezza parola sul motivo del mio viaggio (lavoro). E dico mezza.
Sì, che poi questa cosa del servizio così scarno in generale sarebbe da rivedere completamente. Se al ristorante/servizio a domicilio si può fare un pasto normale non vedo perché in aereo non si possa fare lo stesso. Guanti sterili e mascherine da parte di chi prepara il pasto e via. Tra l'altro mi sembra fosse stato anche ampiamente discusso che l'assimilazione di eventuali droplet contaminate dal virus nel tratto gastrointestinale fosse quasi nullo.
 

Paolì

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Sì, che poi questa cosa del servizio così scarno in generale sarebbe da rivedere completamente. Se al ristorante/servizio a domicilio si può fare un pasto normale non vedo perché in aereo non si possa fare lo stesso. Guanti sterili e mascherine da parte di chi prepara il pasto e via. Tra l'altro mi sembra fosse stato anche ampiamente discusso che l'assimilazione di eventuali droplet contaminate dal virus nel tratto gastrointestinale fosse quasi nullo.
Per come la vedo io è semplicemente un'ottima scusa per tagliare sul catering approfittando della situazione, non ci si spiega sennò perché le compagnie con servizio di bordo a pagamento invece servano di tutto e di più
 

EI-MAW

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Per come la vedo io è semplicemente un'ottima scusa per tagliare sul catering approfittando della situazione, non ci si spiega sennò perché le compagnie con servizio di bordo a pagamento invece servano di tutto e di più
Non è questione di servire o non servire, è servire cibo preconfezionato e sigillato. Le low cost vendono paratine e panini, era già tutto sigillato prima, le compagnie tradizionali no. Poi sicuramente è un’occasione per risparmiare. C’è poi il fatto che il servizio è ridotto per limitare i contatti interpersonali.
 
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Farfallina

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Per come la vedo io è semplicemente un'ottima scusa per tagliare sul catering approfittando della situazione, non ci si spiega sennò perché le compagnie con servizio di bordo a pagamento invece servano di tutto e di più
Diciamo che le precauzioni covid19 del pasto confezionato è un buon motivo per tagliare il catering. Non fosse così potrebbe essere servito un normale pasto di business (adattato eventualmente in qualche confezione). Se ricordo bene il catering dell'era Etihad era confezionato monoporzione (come potrebbe servire ora9 e veniva impiattato dall'aa/vv.
 
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Paolì

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Non è questione di servire o non servire, è servire cibo preconfezionato e sigillato. Le low cost vendono paratine e panini, era già tutto sigillato prima, le compagnie tradizionali no. Poi sicuramente è un’occasione per risparmiare. C’è poi il fatto che il servizio è ridotto per limitare i contatti interpersonali.
Per quello che mi raccontano colleghi volotea o ryanair all'inizio è vero, avevano sospeso la vendita di caffè/the/panini caldi e tutto ciò che non fosse già pronto così confezionato, ma da qualche mese ormai vedo che hanno ripreso il servizio esattamente com'era prima. Easyjet non effettuava servizio fino a poco fa ma non so se hanno cambiato qualcosa. Comunque sul corto per esempio noi ancora non facciamo alcun servizio (come dici tu per "limitare le occasioni di contatto" ), in AZ avete ripreso? Anche una piccola bottiglietta d'acqua sarebbe già un bel passo avanti per come la vedo io. Sul lungo certo è un altro discorso e non conosco assolutamente i costi di un pasto attuale rispetto a uno precovid.
 

Edoardo

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in AZ avete ripreso? Anche una piccola bottiglietta d'acqua sarebbe già un bel passo avanti per come la vedo io. Sul lungo certo è un altro discorso e non conosco assolutamente i costi di un pasto attuale rispetto a uno precovid.
Ho volato a fine Ottobre su un LIN-FCO e se non sbaglio gli A/V hanno distribuito una bottiglietta d'acqua naturale San Benedetto.
 

BGW

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Apertura e chiusura piu' rapida della storia? Se non sbaglio il volo era ripreso qualche giorno fa, dopo un'interruzione di 8 mesi.

++ COVID: ARGENTINA SOSPENDE VOLI DA E PER L'ITALIA ++

(ANSA) - BUENOS AIRES, 23 DIC - La Direzione delle migrazioni dell'Argentina ha annunciato oggi, fra le misure di contrasto del Covid-19, la sospensione dei voli da e per l'Italia. In un comunicato si precisa che "a partire da raccomandazioni del ministero della Salute, e nel quadro di un lavoro articolato del capo del governo e dei ministeri di Interni e Trasporti, è stata disposta la sospensione l'arrivo e la partenza dei voli da e verso Italia, Danimarca, Paesi Bassi e Australia", mantenendo "le restrizioni introdotte per la Gran Bretagna".(ANSA). BUENOS AIRES SAL 2020-12-23 21:14
 

EI-MAW

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Ma quindi logicamente sui voli covid free, tipo FCO-JFK, il servizio in Magnifica è lo stesso pre-covid, giusto?
Oppure ci prendono per i fondelli?
Questo non te lo so dire

Per quello che mi raccontano colleghi volotea o ryanair all'inizio è vero, avevano sospeso la vendita di caffè/the/panini caldi e tutto ciò che non fosse già pronto così confezionato, ma da qualche mese ormai vedo che hanno ripreso il servizio esattamente com'era prima. Easyjet non effettuava servizio fino a poco fa ma non so se hanno cambiato qualcosa. Comunque sul corto per esempio noi ancora non facciamo alcun servizio (come dici tu per "limitare le occasioni di contatto" ), in AZ avete ripreso? Anche una piccola bottiglietta d'acqua sarebbe già un bel passo avanti per come la vedo io. Sul lungo certo è un altro discorso e non conosco assolutamente i costi di un pasto attuale rispetto a uno precovid.
Su AZ su nazionale e Y internazionale ora c’è solo acqua naturale, bottiglietta da 33cl, su richiesta. Personalmente penso che comunque 3 min in cabina a far giù una bottiglietta sigillata si potrebbe fare. Ma tanto la gente non chiede nemmeno quella. Se ne vanno via un paio su tutto il volo è tanto. Ma se passi a regalarle nessuno dice mai no. Questo vale anche per il vecchio servizio. Tutti a bere o mangiare ma se per X motivo non si faceva tutti zitti e nessun complain.
In J internazionale piccolo vassoietto con tris di bocconcini sigillato, yogurt, cheesecake, crackers, grana, frutta secca acqua o birra.
La scorsa estate ho volato Vueling e loro come nulla fosse. Salvo che praticamente nessuno comprava nulla.

Su AZ c'è e c'è sempre stata acqua minerale in bottiglia. Se lo chiedi anche caffè e thè caldo.
Tè e caffè no. Se l’hanno fanno hanno sbagliato. Almeno per quanto disposto dall’azienda, senza entrare nel merito.
 
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