Guerra in Ucraina


vladi

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19 Giugno 2007
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Albenga, Liguria.
La situazione è drammatica e il richiamo di 300mila riservisti non promette niente di buono, molto probabilmente con questi rinforzi i russi riusciranno a riconquistare le aree che avevano perso negli ultimi periodi per il contrattacco ucraino e temo non solo quelle. In ogni caso la durata delle guerra si andrà ulteriormente allungando e di prospettive di pace o almeno di una negoziato non se ne vedono. Speriamo bene.
Un milione volevi dire...
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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La situazione è drammatica e il richiamo di 300mila riservisti non promette niente di buono, molto probabilmente con questi rinforzi i russi riusciranno a riconquistare le aree che avevano perso negli ultimi periodi per il contrattacco ucraino e temo non solo quelle. In ogni caso la durata delle guerra si andrà ulteriormente allungando e di prospettive di pace o almeno di una negoziato non se ne vedono. Speriamo bene.
Credo che sia tutto molto più complicato. I professionisti delle forze armate russe hanno fatto cilecca — non so quanto l’aggiunta di uomini possa aiutare. La controffensiva ucraina è stata resa possibile in parte dalla scarsa densità di uomini e mezzi russi lungo un fronte lunghissimo: ora il fronte si è accorciato (rendendo più facile per i russi difendere i territori acquisiti) e l’aggiunta di riserve può ulteriormente rinforzare la difesa russa, ma sempre sulle difensive sono. Le forze armate russe hanno dimostrato di avere gravissime lacune di pianificazione strategica e logistica. Non basterebbero milioni di riserve a risolvere questi problemi.
Per le forze ucraine i problemi sono altri: la compattezza dell’Europa e della NATO — se l’opinione pubblica in USA, Germania e Italia dovesse cambiare, per l’Ucraina potrebbero essere dolori. A livello tattico, il fango autunnale rallenterà la controffensiva — tutti quei bei mezzi blindati e di artiglieria che stiamo inviando non saranno molto mobili fra ottobre e dicembre.
Insomma, a meno di un crollo morale delle forze russe o di una rivoluzione in qualche modo analoga a quella che portò all’uscita della Russia/URSS dalla prima guerra mondiale, temo che la guerra durerà ancora molto a lungo. Vedremo quali sono i piani del generale Inverno che, anche stavolta è forse più che mai, è componente imprescindibile delle guerre russe.
 

belumosi

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E' tutto drammaticamente assurdo. Putin minaccia di usare armi nucleari verso uno stato che non ha attaccato la Russia nemmeno con una fionda e che non pensava di farlo nemmeno lontanamente.
Inoltre le zone ucraine imprescindibili agli occhi di Mosca, il Donbass e la Crimea, erano già sotto controllo russo, tra la sostanziale indifferenza del resto del mondo. Che aveva risposto all'occupazione di questi territori con blande sanzioni e poco altro.
Purtroppo la storia non lascia molto spazio all'ottimismo. I dittatori aggressivi dei grandi paesi, non si sono mai fermati perchè sazi delle proprie conquiste, ma solo di fronte ad una totale sconfitta militare.
Che rapportata al nostro caso, significherebbe guerra nucleare totale.
Anche se profondamente ingiusto, forse bisognerebbe considerare la possibilità di lasciare alla Russia i territori conquistati.
Dopo di che fare entrare l'Ucraina rimanente nella NATO, schierando una serie di basi missilistiche nucleari che azzererebbero ogni possibilità di attacchi futuri da parte della Russia, salvo vedersi vaporizzare Mosca dopo un quarto d'ora.
Stessa cosa nelle repubbliche baltiche, Finlandia e Polonia.
Verso chi comprende unicamente il linguaggio della forza, l'unico deterrente può essere solo la credibile minaccia di una risposta talmente devastante da non rendere vantaggiosa una prima mossa.
Che brutti discorsi...
 

magick

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Dopo di che fare entrare l'Ucraina rimanente nella NATO, schierando una serie di basi missilistiche nucleari che azzererebbero ogni possibilità di attacchi futuri da parte della Russia, salvo vedersi vaporizzare Mosca dopo un quarto d'ora.
Stessa cosa nelle repubbliche baltiche, Finlandia e Polonia.
Verso chi comprende unicamente il linguaggio della forza, l'unico deterrente può essere solo la credibile minaccia di una risposta talmente devastante da non rendere vantaggiosa una prima mossa.
Che brutti discorsi...
Ma anche adesso gli Stati Uniti potrebbero vaporizzare Mosca dopo 10 minuti con le armi nucelari che hanno in Europa financo in Italia.
 

belumosi

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Ma anche adesso gli Stati Uniti potrebbero vaporizzare Mosca dopo 10 minuti con le armi nucelari che hanno in Europa financo in Italia.
Anche la geografia ha il suo peso. Avere una bella quantità di missili con testate nucleari a 500 km scarsi da Mosca, non ha lo stesso impatto emotivo di averli a 1000 o 1500. Oltre al fatto che segnerebbero di fatto anche un confine invalicabile.
Inoltre un missile più viene lanciato vicino all'obiettivo, più è difficile intercettarlo.
 

Cesare.Caldi

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Quanto personale dell'aviazione civile russa verrà reclutato dall'esercito?
La Russia mobilita piloti e dipendenti delle linee aeree

Gli ordini di mobilitazione per andare a combattere in Ucraina sono arrivati ai dipendenti di almeno 5 compagnie aeree russe, compresa l’Aeroflot, e dieci aeroporti. Lo rivelano fonti del quotidiano Kommersant, rilanciate dal sito indipendente Meduza. Secondo il giornale, molti piloti civili sono riservisti addestrati in passato nelle scuole di volo militari o che hanno servito nell’esercito. Fonti di tre delle tre compagnie ritengono che il’80-50% del personale potrebbe essere mobilitato. Una fonte dell’Aeroflot, ritiene che verrà richiamata più della metà del personale e che questo accadrà anche ad altre due compagnie del gruppo, Pobeda e Rossiya. Nessuna compagnia ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma Kommersant riferisce che i loro vertici stanno valutando la possibilità di chiedere esenzioni per il personale necessario a portare avanti le operazioni. Aeroflot sta già riunendo gruppi di lavoro per stilare le liste del personale essenziale.

tratto da:
 

Cesare.Caldi

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Ci sono dei segnali interessanti:

Incendiati centri di arruolamento in Russia

Sono finora almeno cinque i centri di arruolamento militare dati alle fiamme in Russia, da quando mercoledì Putin ha annunciato la mobilitazione parziale. Gli ultimi due uffici di reclutamento sono stati incendiati questa notte a Khabarovsk e nella regione dell’Amur, come riporta il sito indipendente Meduza, portando a cinque il numero totale. Episodi del genere si erano verificati già a San Pietroburgo.

Berlino: vogliamo aiutare i russi che disertano la guerra

«Osserviamo la situazione in modo molto preciso. Molte persone non vogliono prendere parte a questa guerra. Il nostro ambasciatore riferisce lo sviluppo degli eventi. Stiamo pensando a come aiutare le persone, perché questo è il nostro obiettivo». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri tedesco, rispondendo a una domanda sulla mobilitazione in Russia alla conferenza stampa di governo a Berlino.

Tratto da:
 

Flyfan

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Articoli scritti col cubo...ma che vuol dire l'80-50%?? Ma poi capisco i piloti, ma gli altri dipendenti in che modo sono differenti dal resto della popolazione?
 

Farfallina

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Anche la geografia ha il suo peso. Avere una bella quantità di missili con testate nucleari a 500 km scarsi da Mosca, non ha lo stesso impatto emotivo di averli a 1000 o 1500. Oltre al fatto che segnerebbero di fatto anche un confine invalicabile.
Inoltre un missile più viene lanciato vicino all'obiettivo, più è difficile intercettarlo.
Mosca in quel caso attaccherebbe preventivamente con armi nucleari, non accetterebbe mai armi nucleari negli ex territori del suo campo di influenza.
Il problema di Putin è che difficilmente riesce a scamparla dagli oppositori a questo giro. Sta facendo troppo una figuraccia. Putin contava in una risposta debole (come in Afghanistan) di Usa, UK e UE che non c'è stata e che arrivati a qualche centinaio di metri dal palazzo presidenziale Zelensky accettasse l'evacuazione approntata dall'ambasciata americana e portasse il suo governo in esilio in Polonia. In quel caso Mosca istaurava un governo fantoccio come in Bielorussia ed erano a posto.
L'esercito russo non ha la tecnologia moderna per sopraffare gli Ucraini armati dall'occidente e che difendono casa loro se non con milioni di uomini.
 
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belumosi

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Mosca in quel caso attaccherebbe preventivamente con armi nucleari, non accetterebbe mai armi nucleari negli ex territori del suo campo di influenza.
A quel punto si potrebbe trovare un accordo su una distanza reciproca dei rispettivi armamenti dai confini. Se esiste una genuina volontà di usare le armi per scopi difensivi, un accordo lo si trova. Come peraltro è avvenuto fino all'altro ieri.
Se invece l'obiettivo della Russia fosse quello di mantenersi le mani libere per riprendersi anche gli stati dell'ex patto di Varsavia, non ci sarebbe molto da scegliere.
Uno stato che pretenda libertà divina sul futuro dei paesi confinanti sarebbe inaccettabile, quale che fosse il prezzo da pagare.
La speranza è sempre quella di un cambio di regime pilotato dall'interno, stando ben attenti a non fare implodere la federazione: avere 5000 bombe atomiche nelle mani di qualche decina di signorotti che controllano i vari territori della Russia, rappresenterebbe uno scenario apocalittico. Con ordigni nucleari a disposizione di qualsiasi terrorista disposto a pagarli.
Quello che deve essere un punto fermo, è che alla Russia non può essere concesso di andare oltre a quanto ha già invaso.
 

belumosi

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Articoli scritti col cubo...ma che vuol dire l'80-50%?? Ma poi capisco i piloti, ma gli altri dipendenti in che modo sono differenti dal resto della popolazione?
E' semplice propaganda. I russi maschi tra i 18 e 50 anni richiamabili, dovrebbero essere intorno a 30 milioni. Anche considerando veritiere le indiscrezioni che portano da 300.000 a 1M i soldati soggetti alla mobilitazione, saremmo comunque di fronte ad un uomo ogni 30.
Da quello che si legge sulla stampa occidentale, sembra che stiano arruolando qualsiasi uomo in età idonea. Il che è impossibile oltre che palesemente insensato.
 
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Farfallina

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A quel punto si potrebbe trovare un accordo su una distanza reciproca dei rispettivi armamenti dai confini. Se esiste una genuina volontà di usare le armi per scopi difensivi, un accordo lo si trova. Come peraltro è avvenuto fino all'altro ieri.
Se invece l'obiettivo della Russia fosse quello di mantenersi le mani libere per riprendersi anche gli stati dell'ex patto di Varsavia, non ci sarebbe molto da scegliere.
Uno stato che pretenda libertà divina sul futuro dei paesi confinanti sarebbe inaccettabile, quale che fosse il prezzo da pagare.
La speranza è sempre quella di un cambio di regime pilotato dall'interno, stando ben attenti a non fare implodere la federazione: avere 5000 bombe atomiche nelle mani di qualche decina di signorotti che controllano i vari territori della Russia, rappresenterebbe uno scenario apocalittico. Con ordigni nucleari a disposizione di qualsiasi terrorista disposto a pagarli.
Quello che deve essere un punto fermo, è che alla Russia non può essere concesso di andare oltre a quanto ha già invaso.
Putin non ha mai fatto grandi misteri che dopo l'Ucraina sarebbe toccato alla Moldova e mirava addirittura ai paesi baltici che però essendo nella UE e nella NATO avrebbe significato una guerra totale contro l'occidente.
 

belumosi

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Putin non ha mai fatto grandi misteri che dopo l'Ucraina sarebbe toccato alla Moldova e mirava addirittura ai paesi baltici che però essendo nella UE e nella NATO avrebbe significato una guerra totale contro l'occidente.
Putin va fermato. Rispondendo con una opportuna proporzionalità ai suoi gesti, ma va fermato.
L'unico modo di fermare i bulli, è dimostrare che non hai paura di loro.
Sarebbe devastante se passasse il concetto che chi è disposto ad usare armi nucleari diventa intoccabile per paura di ritorsioni atomiche.
E l'unico sistema per evitarlo, è porsi a propria volta come una minaccia credibile nei confronti della Russia.
Non sto inventando nulla, è l'equilibrio del terrore che per mezzo secolo ha preservato l'umanità dalla terza guerra mondiale.
Il pur decadente ed invecchiato Occidente, deve capire che un approccio puramente "mercantile" al problema (leggi sanzioni), potrebbe essere insufficiente.
Putin e soci per scendere a patti devono avere la ragionevole certezza che andando oltre un certo limite, anche Mosca potrebbe sparire in un attimo.