"Non eravamo pronti?". Problemi in tutta Europa per carenza di personale post Covid


lezgotolondon

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Le analisi che fa questo tizio mi sembrano molto buone. Chiare e semplici ma non semplicistiche. Non e' necessario essere d'accordo con tutte le sue osservazioni e spiegazioni:


Ad esempio parla molto della carenza di mezzi e personale, ma poco della guerra. Io da incompetente ho il sospetto che l'impossibilita' di sorvolare il territorio Russo abbia fatto molti danni, facendo aumentare indirettamente domanda e prezzi anche delle rotte piu' meridionali da parte di compagnie arabe e non solo.

Comunque la mia sensazione e' che i prezzi siano aumentati piu' verso est che verso ovest.... ma forse mi sbaglio.

Il confronto tra il post 11/9 e il post Covid, evidenziando quanto siano diversi, e' qualcosa su cui non avevo riflettuto molto.
Mi sembra che ci sia una notevole inflazione dei prezzi anche per voli a corto raggio in europa, inclusi quelle delle compagnie low cost che fanno solo p2p.
Molto interessante.
 
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indaco1

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Siamo in una fase di eccesso di domanda, di solito gli attori in questo caso guadagnano, aumentano la capacita' produttiva e forse ci sara' un giorno una fase di eccesso di offerta e prezzi piu' bassi. Forse e' un settore che richiede piu' di altri tempi e capitali per procurare capacita' e formare il personale.

Un po' come con le auto elettriche (ma anche ice), e' praticamente certo che tra qualche anno costeranno molto di meno, quando avranno fatto avviato gigafactory, l'industria si ristruttura e l'offerta aumenta.

E comunque se abbiamo l'inflazione a 2 cifre i settori surriscaldati saranno parecchi, aviazione e automotive sono due casi eclatanti.

Esco dal modo allenatore della nazionale :)
 
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palabras

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4 Gennaio 2016
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Mi sembra che ci sia una notevole inflazione dei prezzi anche per voli a corto raggio in europa, inclusi quelle delle compagnie low cost che fanno solo p2p.
Molto interessante.
Ho sempre viaggiato a Buenos Aires con 700/800€. Se trovavo caro era 1100€. Ora non trovo cose decenti a meno di 1450/1500€, in qualsiasi periodo. Prezzi lievitati all'inverosimile
.
 

Flyfan

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Innegabile, io per gli spostamenti ricreativi quest’anno piedi piantati a terra e riscopro il piacere di guidare per il bel paese, a diesel perdipiu. Le mete lontane aspettano che la follia rientri .😌
 

13900

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Le mete lontane aspettano che la follia rientri .😌
La follia, imho, era quella del periodo pre-Covid.

Abbiamo assistito ad anni e anni di crescita, nell’offerta di posti, ben superiore a quella dell’economia globale. Certo, un bel po’ di quella crescita è dovuta a paesi (tipo Indonesia) in cui volare è diventato possibile per la nuova classe media, ma la realtà è che ci sono stati anni e anni di sovracapacità, spinti dal petrolio a prezzi non esorbitanti e dal credito facile/a basso costo.

IATA, nei suoi resoconti di fine anno, rimarcava spesso come l’eccesso di offerta stesse deprimendo gli yields, e lo ripeteva ogni anno.

Era inevitabile che, presto o tardi, ci sarebbe stata una correzione; ora, dopo il Covid che ha spinto a un taglio delle flotte, coi tassi di interesse in crescita (e quindi costi maggiori per finanziare nuovi aerei) e il petrolio alto… ci siamo. In più ci sono stati fallimenti e ridimensionamenti.
 

indaco1

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Il calo dei costi e l'aumento dei volumi e' un fatto strutturale.

Con la recentissima approvazione degli E-fuel per l'automotive (che sono idrogeno da elettrolisi, non da fonti fossili, e CO2) e la possibile introduzione, a tendere, anche per l'aviazione civile che potra' sfruttare queste masse critiche, oltre che con la possibile propulsione elettrica sul corto raggio, sul medio lungo termine potranno aumentare ulteriormente volumi e scendere i costi nella sostenibilita' ambientale.

Ricordo a tutti che quando eravamo bambini ci avevano promesso le automobili volanti nel 2000, siamo in ritardo.

In modi oggi non prevedibili ma la banalizzazione del volo non smettera'.

Quindi io penso che i prezzi scenderanno di nuovo, vediamo come e quanto.
 

Cesare.Caldi

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Quindi io penso che i prezzi scenderanno di nuovo, vediamo come e quanto.
Spero che tu abbia ragione ma questo tipo di cambiamenti legati agli E-fuel richiederanno anni per essere implementati e per vederne gli effetti.

Al momento purtroppo pare si stia tornando indietro verso un periodo quando volare era un privilegio di pochi, sono per le classi piu' abbienti della popolazione.
Qualcuno dice che prima i prezzi erano troppo bassi, può essere ma stai sicuro che anche con quei prezzi le compagnie aeree facevano utili, magari meno utili rispetto agli extraprofitti miliardari che stanno facendo adesso ma guadagnavano comunque.
Gli aumenti dei prezzi dei biglietti non sono giustificabili in questa misura, praticamente un raddoppio, perchè sono di gran lunga superiori agli aumenti dei costi che ci sono stati. Adesso per fortuna i costi del carburante sono nettamente diminuiti rispetto ai picchi raggiunti, ma i vari supplementi e fuel surcharge che sono stati aggiunti sono ancora li non sono stati nè ridotti nè aboliti.

Molte persone e famiglie sono costrette a ridurre o rinunciare a viaggi e vacanze, voi direte peggio per loro, non è cosi perchè il settore della aviazione commerciale si regge solo se ci sono grandi numeri.

Se il numero di pax diminuisce si innesta una spirale negativa: meno pax vuole dire che servono meno aerei da tenere attivi, quindi riduzione di personale e licenziamenti nelle compagnie aeree e a cascata esuberi negli aeroporti, nel catering, nell' handling, ecc. Poi ci sono tutta una serie di effetti indiretti su settori come il turismo, meno turisti vuole dire ricadute negative con possibili esuberi negli hotel, ristoranti, musei, attrazioni turistiche ecc.
Per dare una idea ci sono diversi TO che hanno ridotto fortemente o eliminato del tutto l'offerta di pacchetti per destinazioni di lungo raggio perchè la gran parte dei loro clienti, con i prezzi che ci sono, non possono piu' permetterseli.

Oltre al prezzo dei voli un altra componente che ha subito forti incrementi è il prezzo degli hotel e strutture ricettive in genere, anche qui gli aumenti che ci sono stati sono di gran lunga superiori rispetto all' aumento dei costi.

Il combinato di aumento di prezzi dei voli piu' quello degli hotel rende il costo complessivo di una vacanza per una famiglia media praticamente raddoppiato. Se ad esempio prima una famiglia poteva permettersi due vacanze l'anno adesso ne farà una sola oppure ridurrà la durata.
Aggiungiamo anche gli effetti del calo di potere di acquisto dovuto a inflazione al 10% e tassi di interesse in risalita.

Io penso che tutto questo porterà a un calo generalizzato della domanda prima su certi settori e mercati poi in altri, vediamo se le compagnie continueranno la loro politica di voler massimizzare al massimo gli utili, tenendo molto bassa la capacità, rischiando di innestare una spirale negativa con effetti pesanti su tutto il settore.

Infine una nota positiva, un settore che beneficierà di questo aumento generalizzato dei prezzi dei voli e hotel è quello delle crociere. Le compagnie di crociera sono state lungimiranti hanno continuato ad investire per ordinare e varare nuove navi anche nei periodi piu' bui della pandemia il risultato è che adesso possono offrire una capacità aumentata che le permette di offrire prezzi simili o con aumenti contenuti rispetto a prima. Considerando il prezzo attuale di un volo piu quello di un hotel/resort all incluse, il prezzo tutto compreso di una crociera è decisamente competitivo e devo dire che sto continuando a sentire persone che mai avevano provato una crociera che quest'anno si stanno orientando verso questo tipo di vacanza.
 
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Qantaslink

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Si e vero, i prezzi in crociera sono diminuiti ma la crociera non fa per me; a me piace vedere , imparare e altro.

Anche i prezzi degli hotel sono aumentati parecchio.
Come ho fatto io e forse l lo faranno in moltivolevo fare un volo intercontinentale, ma visto i costi alti che non mi potevo permettere ( una volta con questi prezzi si viaggiava in business) ho ripiegato su altro in Europa
 
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13900

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Qualcuno dice che prima i prezzi erano troppo bassi, può essere ma stai sicuro che anche con quei prezzi le compagnie aeree facevano utili, magari meno utili rispetto agli extraprofitti miliardari che stanno facendo adesso ma guadagnavano comunque.
Ma a dire il vero tutti stanno postando utili e margini ben al di sotto di quelli del periodo pre-covid.
 

kenadams

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Al momento purtroppo pare si stia tornando indietro verso un periodo quando volare era un privilegio di pochi, sono per le classi piu' abbienti della popolazione.
Se c'è molta domanda (e c'è) significa che volare non è un privilegio di pochi: può anche darsi che - rispetto a pochi anni fa - ci siano meno persone che volano di più, ma si tratta sicuramente di piccole correzioni in termini percentuali. Il consumatore di oggi (rispetto a quello dell'epoca in cui viaggiare era un privilegio di pochi, 25 e oltre anni fa) vuole viaggiare e compie scelte di conseguenza: magari compra il divano all'IKEA invece che dall'antiquario, fa la lista di nozze in agenzia di viaggi invece che nel negozio di articoli per casa, compra la Dacia invece della Volkswagen, veste abiti pronto moda e compra all'outlet invece di fare lo struscio in centro per prendere i panta da duecentomila lire, non fa un mese di villeggiatura al mare ma fraziona le ferie (e ne fa meno) e va anche a Praga con Ryanair.
 
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Dancrane

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E, in ultima istanza: se le compagnie fanno “utili miliardari” con questi prezzi, perchè evidentemente c’è chi li regge, per quale motivo andarsi ad impiccare abbassandoli? Ci vogliamo incatenare davanti agli uffici delle compagnie aeree per indurle a rimettere i voli a quattro spicci?
 

lezgotolondon

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con un aumento repentino dei prezzi la domanda si adeguera' e le cose cambieranno.
Come non lo so, c'e' una crisi economica in corso.
 

indaco1

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Se una risorsa e' scarsa, l'offerta e' minore della domanda, abbassare i prezzi la distribuisce in modo ancora piu' ingiusto.

A quel punto o fai i click day (i posti vanno esauriti in pochi minuti) o fai le code per il burro in stile sovietico, o le case in affitto che non si trovano come ai tempi dell'equo canone, o il bene scarso te lo procuri per amicizia o ammanicamento in cambio di qualche marchetta o altro meccanismo opaco e criminogeno.

Il capitalismo, che e' il peggior sistema tranne tutti gli altri, fa cosi':

Offerta insufficiente > prezzi alti > margini alti > ROI alti > chi ha i capitali li investe in un settore remunerativo (ne mancano) quindi ci compra/fa leasing di aerei e ci forma personale e aumenta gli stipendi se e' proprio costretto > aumenta la capacita' produttiva > quando questa si avvicina o supera la domanda con scrolloni piu' o meno violenti i prezzi scendono e il mercato si ristabilizza fino a che grossomodo il costo marginale e l'elasticita' della domanda vanno d'accordo.

Se devo ridistribuire la ricchezza o limitare i costi esternalizzati in particolare quelli ambientali, cose ultrasacrosante, lo faccio senza manomettere i meccanismi virtuosi del mercato. In qualche modo devi allocare la risorsa scarsa, se sposti il problema su come ridistribuire il denaro o disincentivanto/incentivando le cose in modo trasparente e non discriminatorio permetti che il sistema funzioni e non crei artificialmente la penuria cosa molto probabile imponendo i prezzi per legge.
 
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su e giu' sull'atlantico...
Spero che tu abbia ragione ma questo tipo di cambiamenti legati agli E-fuel richiederanno anni per essere implementati e per vederne gli effetti.

Al momento purtroppo pare si stia tornando indietro verso un periodo quando volare era un privilegio di pochi, sono per le classi piu' abbienti della popolazione.
Qualcuno dice che prima i prezzi erano troppo bassi, può essere ma stai sicuro che anche con quei prezzi le compagnie aeree facevano utili, magari meno utili rispetto agli extraprofitti miliardari che stanno facendo adesso ma guadagnavano comunque.
Gli aumenti dei prezzi dei biglietti non sono giustificabili in questa misura, praticamente un raddoppio, perchè sono di gran lunga superiori agli aumenti dei costi che ci sono stati. Adesso per fortuna i costi del carburante sono nettamente diminuiti rispetto ai picchi raggiunti, ma i vari supplementi e fuel surcharge che sono stati aggiunti sono ancora li non sono stati nè ridotti nè aboliti.

Molte persone e famiglie sono costrette a ridurre o rinunciare a viaggi e vacanze, voi direte peggio per loro, non è cosi perchè il settore della aviazione commerciale si regge solo se ci sono grandi numeri.

Se il numero di pax diminuisce si innesta una spirale negativa: meno pax vuole dire che servono meno aerei da tenere attivi, quindi riduzione di personale e licenziamenti nelle compagnie aeree e a cascata esuberi negli aeroporti, nel catering, nell' handling, ecc. Poi ci sono tutta una serie di effetti indiretti su settori come il turismo, meno turisti vuole dire ricadute negative con possibili esuberi negli hotel, ristoranti, musei, attrazioni turistiche ecc.
Per dare una idea ci sono diversi TO che hanno ridotto fortemente o eliminato del tutto l'offerta di pacchetti per destinazioni di lungo raggio perchè la gran parte dei loro clienti, con i prezzi che ci sono, non possono piu' permetterseli.

Oltre al prezzo dei voli un altra componente che ha subito forti incrementi è il prezzo degli hotel e strutture ricettive in genere, anche qui gli aumenti che ci sono stati sono di gran lunga superiori rispetto all' aumento dei costi.

Il combinato di aumento di prezzi dei voli piu' quello degli hotel rende il costo complessivo di una vacanza per una famiglia media praticamente raddoppiato. Se ad esempio prima una famiglia poteva permettersi due vacanze l'anno adesso ne farà una sola oppure ridurrà la durata.
Aggiungiamo anche gli effetti del calo di potere di acquisto dovuto a inflazione al 10% e tassi di interesse in risalita.

Io penso che tutto questo porterà a un calo generalizzato della domanda prima su certi settori e mercati poi in altri, vediamo se le compagnie continueranno la loro politica di voler massimizzare al massimo gli utili, tenendo molto bassa la capacità, rischiando di innestare una spirale negativa con effetti pesanti su tutto il settore.

Infine una nota positiva, un settore che beneficierà di questo aumento generalizzato dei prezzi dei voli e hotel è quello delle crociere. Le compagnie di crociera sono state lungimiranti hanno continuato ad investire per ordinare e varare nuove navi anche nei periodi piu' bui della pandemia il risultato è che adesso possono offrire una capacità aumentata che le permette di offrire prezzi simili o con aumenti contenuti rispetto a prima. Considerando il prezzo attuale di un volo piu quello di un hotel/resort all incluse, il prezzo tutto compreso di una crociera è decisamente competitivo e devo dire che sto continuando a sentire persone che mai avevano provato una crociera che quest'anno si stanno orientando verso questo tipo di vacanza.
Cesare, non ho molto da aggiungere ai vari 6-0, 6-0, 6-0 che seguono; temo, e me ne dispiace, che te e qualcun altro qui sopra abbiate approssimativa conoscenza e dimestichezza con i fondamentali dell'economia, ma anche qualche problemino di memoria a medio e lungo termine.
In particolare, mi sono permesso di evidenziare quei passaggi dove ritengo le cose non stiano come le commenti:
- i prezzi attuali sarebbero di gran lunga superiori ai costi? Portami un bilancio dal quale si possa desumere quanto affermi.
- i poveri non potrebbero piu' viaggiare e il settore e' a solo appannaggio della ricca borghesia? Falso, semplicemente perche' ogni segmento si e' adattato a cio' che puo' spendere, senza rinunciare al viaggio. Certamente per il ponte di Pasqua vi e' una spesa sostenuta, ma il basso spendente opta per la settimana successiva e paga la meta', viaggiando lo stesso. A me gli amici chiedono di dare io le date di un volo conveniente e si prenderanno le ferie in quei giorni!
- Meno turisti dici? Dove, di grazia? Ristoranti, musei e attrazioni sono assai spesso sold-out e ancora nelle settimane scorse (certamente non alta stagione) diverse volte per una pizza di mercoledi' sera mi sono sentito dire che era pieno o che facevano due turni, addirittura per un pranzo mi han detto "torni alle 1630" !
- TO che han ridotto il lungo raggio? Mi puoi fare qualche esempio? Perche' non ne ho davvero alcun riscontro e sono sul pezzo, trust me!
- le compagnie aeree stanno mantenendo bassa la capacita'?!?!?!? Fonte? Dati a supporto? Cerca di scindere le dinamiche di mercato con la realta' Cesare; non c'e' un singolo vettore che stia facendo capacity costraint; se vedi pochi posti per la Cina e' perche' la valutazione di mercato non porta ad un investimento significativo su un mercato ancora ad alto rischio. Poi dai un'occhiata ai voli per gli USA, ad esempio, e ti ritrovi con oltre una dozzina di ROM-NYC al giorno...
- che infine le crociere abbiano mantenuto gli stessi prezzi, spiace ma neppure qui la imbrocchi giusta; lavoro a stretto contatto con le due realta' piu' importanti in Italia e ti posso garantire che con quello che pagavi pre-covid per una settimana all-incl oggi ci fai un triangolo di 3 giorni nel Tirreno.
Segue il torneo tennistico che sigilla la realta' del momento storico, per l'aviazione e per l'industria del viaggio in generale:

La follia, imho, era quella del periodo pre-Covid.

Abbiamo assistito ad anni e anni di crescita, nell’offerta di posti, ben superiore a quella dell’economia globale. Certo, un bel po’ di quella crescita è dovuta a paesi (tipo Indonesia) in cui volare è diventato possibile per la nuova classe media, ma la realtà è che ci sono stati anni e anni di sovracapacità, spinti dal petrolio a prezzi non esorbitanti e dal credito facile/a basso costo.

IATA, nei suoi resoconti di fine anno, rimarcava spesso come l’eccesso di offerta stesse deprimendo gli yields, e lo ripeteva ogni anno.

Era inevitabile che, presto o tardi, ci sarebbe stata una correzione; ora, dopo il Covid che ha spinto a un taglio delle flotte, coi tassi di interesse in crescita (e quindi costi maggiori per finanziare nuovi aerei) e il petrolio alto… ci siamo. In più ci sono stati fallimenti e ridimensionamenti.
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Se c'è molta domanda (e c'è) significa che volare non è un privilegio di pochi: può anche darsi che - rispetto a pochi anni fa - ci siano meno persone che volano di più, ma si tratta sicuramente di piccole correzioni in termini percentuali. Il consumatore di oggi (rispetto a quello dell'epoca in cui viaggiare era un privilegio di pochi, 25 e oltre anni fa) vuole viaggiare e compie scelte di conseguenza: magari compra il divano all'IKEA invece che dall'antiquario, fa la lista di nozze in agenzia di viaggi invece che nel negozio di articoli per casa, compra la Dacia invece della Volkswagen, veste abiti pronto moda e compra all'outlet invece di fare lo struscio in centro per prendere i panta da duecentomila lire, non fa un mese di villeggiatura al mare ma fraziona le ferie (e ne fa meno) e va anche a Praga con Ryanair.
6-0 6-0 6-0

E, in ultima istanza: se le compagnie fanno “utili miliardari” con questi prezzi, perchè evidentemente c’è chi li regge, per quale motivo andarsi ad impiccare abbassandoli? Ci vogliamo incatenare davanti agli uffici delle compagnie aeree per indurle a rimettere i voli a quattro spicci?
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Cesare, non ho molto da aggiungere ai vari 6-0, 6-0, 6-0 che seguono; temo, e me ne dispiace, che te e qualcun altro qui sopra abbiate approssimativa conoscenza e dimestichezza con i fondamentali dell'economia, ma anche qualche problemino di memoria a medio e lungo termine.
In particolare, mi sono permesso di evidenziare quei passaggi dove ritengo le cose non stiano come le commenti:
- i prezzi attuali sarebbero di gran lunga superiori ai costi? Portami un bilancio dal quale si possa desumere quanto affermi.
- i poveri non potrebbero piu' viaggiare e il settore e' a solo appannaggio della ricca borghesia? Falso, semplicemente perche' ogni segmento si e' adattato a cio' che puo' spendere, senza rinunciare al viaggio. Certamente per il ponte di Pasqua vi e' una spesa sostenuta, ma il basso spendente opta per la settimana successiva e paga la meta', viaggiando lo stesso. A me gli amici chiedono di dare io le date di un volo conveniente e si prenderanno le ferie in quei giorni!
- Meno turisti dici? Dove, di grazia? Ristoranti, musei e attrazioni sono assai spesso sold-out e ancora nelle settimane scorse (certamente non alta stagione) diverse volte per una pizza di mercoledi' sera mi sono sentito dire che era pieno o che facevano due turni, addirittura per un pranzo mi han detto "torni alle 1630" !
- TO che han ridotto il lungo raggio? Mi puoi fare qualche esempio? Perche' non ne ho davvero alcun riscontro e sono sul pezzo, trust me!
- le compagnie aeree stanno mantenendo bassa la capacita'?!?!?!? Fonte? Dati a supporto? Cerca di scindere le dinamiche di mercato con la realta' Cesare; non c'e' un singolo vettore che stia facendo capacity costraint; se vedi pochi posti per la Cina e' perche' la valutazione di mercato non porta ad un investimento significativo su un mercato ancora ad alto rischio. Poi dai un'occhiata ai voli per gli USA, ad esempio, e ti ritrovi con oltre una dozzina di ROM-NYC al giorno...
- che infine le crociere abbiano mantenuto gli stessi prezzi, spiace ma neppure qui la imbrocchi giusta; lavoro a stretto contatto con le due realta' piu' importanti in Italia e ti posso garantire che con quello che pagavi pre-covid per una settimana all-incl oggi ci fai un triangolo di 3 giorni nel Tirreno.
Segue il torneo tennistico che sigilla la realta' del momento storico, per l'aviazione e per l'industria del viaggio in generale:



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Mi autoquoto con un ultimo dato Cesare (ed altri); UA negli inverni 17/18 e 18/19 sospendeva per qualche settimana il FCO-EWR tra gennaio e febbraio, all'epoca operato con 767. Nella winter 22/23 ha operato daily, LF +90%, 777.
 

Matteoexfrequentflyer

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Mi autoquoto con un ultimo dato Cesare (ed altri); UA negli inverni 17/18 e 18/19 sospendeva per qualche settimana il FCO-EWR tra gennaio e febbraio, all'epoca operato con 767. Nella winter 22/23 ha operato daily, LF +90%, 777.
Grazie East End Ave. Questo post evidenzia l’enorme differenza tra un’analisi di un addetto ai lavori e il semplice passeggero. Nel caso di Cesare Caldi, l’analisi sembra più un misto di un anatema contro i cattivoni che alzano i prezzi apposta per non far viaggiare il povero Cesare, che pateticamente tira in ballo la lotta di classe ricchi contro poveri, e una specie di preghiera al mondo che smetta di viaggiare così i prezzi scenderanno. Ricordo a Cesare che il mondo è composto da 8 mld di persone (and counting) e analizzare tutto sulla base del proprio orticello è superficiale e fuorviante.
 

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Il calo dei costi e l'aumento dei volumi e' un fatto strutturale.

Con la recentissima approvazione degli E-fuel per l'automotive (che sono idrogeno da elettrolisi, non da fonti fossili, e CO2) e la possibile introduzione, a tendere, anche per l'aviazione civile che potra' sfruttare queste masse critiche, oltre che con la possibile propulsione elettrica sul corto raggio, sul medio lungo termine potranno aumentare ulteriormente volumi e scendere i costi nella sostenibilita' ambientale.

Ricordo a tutti che quando eravamo bambini ci avevano promesso le automobili volanti nel 2000, siamo in ritardo.

In modi oggi non prevedibili ma la banalizzazione del volo non smettera'.

Quindi io penso che i prezzi scenderanno di nuovo, vediamo come e quanto.
Un paio di considerazioni in ordine sparso:
  • Qualche tempo fa ero abbastanza ottimista sull'idrogeno nell'aviazione, ora... un po' meno. Al di là dell'effettiva capacità di produrre idrogeno per elettrolisi, che non conosco, il cambiamento che si dovrebbe porre in atto nel mondo dell'aviazione riguarderebbe non soltanto l'intera supply chain, ma anche e soprattutto gli aerei stessi. Il costo dell'investimento sarebbe astronomico.
  • SAF - i sustainable aviation fuels - mi paiono più fattibili, e non a caso stiamo passando - molto rapidamente - dai test all'approvazione burocratica e, ora, all'industrializzazione. Ci sono limiti, ovviamente, e il rischio e' quello di finire a produrre feedstock appositamente per i biofuel invece che usare rifiuti/materiali di scarto, ma se vogliamo parlare di ridurre il costo del carburante in maniera strutturale, la via nel breve termine è questa.
  • L'elettrico sul corto raggio lo vedo improbabile. La densità energetica di una batteria dovrebbe migliorare in maniera inaudita per poter tener botta, in comparazione al peso, con un aereo a propulsione normale.
  • Anche ipotizzando un mondo in cui l'arrivo dei SAF da prodotti di scarto consente di ridurre il costo del carburante (e, cosa ancor più importante, di sottrarlo dagli shock geopolitici che affliggono i combustibili fossili oggi), non so quanto si verrebbero a ridurre i costi per le compagnie aeree e, di conseguenza, i passeggeri. Il carburante copre il 25-30% dei costi; lavoro, un altro 25%; il resto è manutenzione, finanziamento per gli aerei, accesso ad aeroporti e via dicendo... e non immagino che ci siano riduzioni sostanziali. Il punto, secondo me, e' che tra il 2015 e il 2019 a molte compagnie aeree importava relativamente poco di far soldi, v. per esempio Norwegian, QR o Etihad. Ora la musica è cambiata.
 

indaco1

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Sono d'accordo con te e non esperto reo confesso. Ho messo il discorso sulla sostenibilta' e sui carburanti alternativi nel 3d e nella frase sbagliata, qui era fuori luogo e non dovevo scrivere a "medio e lungo" termine, ma solo a "lungo e lunghissimo".

Il mio pensiero, comunque tirato a indovinare e soggetto a cambiamenti l'avevo in parte gia' espresso in un 3d piu' consono:


 
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