Il nuovo aeroporto di Bologna


Batavia

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io invece noto prezzi ancora alti rispetto a precovid. Per Luglio ho dovuto mio malgrado acquistare TK anzichè EK perchè la differenza era consistente, tenuto anche conto che voliamo in 3. Spero riescano a riproporre qualche tariffa più bassa nei prossimi mesi. Adesso un BLQ-DXB costa oltre 700€, precovid la tariffa era 500€. Volevo andare all'Airshow di Novembre, ma con quello che mi costa il biglietto adesso, l'ultima volta pagavo tutto il viaggio!
 

belumosi

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L'ultima settimana è stata piuttosto agitata. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha chiesto ad ENAC ed ENAV la chiusura del Marconi dalle 23 alle 6, ottenendo incredibilmente l'ok da parte dei due enti.
Visto che la cosa mette a rischio 400 posti di lavoro e una discreta fetta della competitività di BLQ, sono emerse varie voci contrarie a partire da RER e sindacati.
Nelle ultime ore sembra ci sia stato un ritorno alla ragione con ENAV impegnato a trovare rotte più silenziose e il viceministro Bignami a mettere sul piatto l'opposizione del governo, visto che BLQ sta rispettando i parametri di legge sul rumore, quindi ENAC non può intervenire.
La prossima settimana è previsto un nuovo confronto.
Posso solo immaginare il vaso di pandora che si aprirebbe, qualora ad ogni sindaco venisse lasciata la facoltà di decidere gli orari di apertura di un aeroporto.
Spero che Lepore al prossimo giro si ricandidi all'Avana, o meglio ancora a Pyongyang.

Aeroporto di Bologna, Bignami: “Stop ai voli notturni? La soluzione c’è, ma il Comune non ci sta”
Le traiettorie saranno dirottate. Il viceministro Bignami: “Il comune non aderisce”

Il tavolo tecnico ha trovato una soluzione per i voli rumorosi del Marconi

ARTICOLO: Aeroporto di Bologna, stop ai voli di notte? La Regione chiede tempo
ARTICOLO: Aeroporto di Bologna, la lettera del sindaco: “Stop ai voli notturni”
ARTICOLO: Voli notturni, l’incubo dei residenti "Dormire è ormai un lusso per pochi"

Venerdì 9 giugno 2023 – Il problema del rumore dei voli notturni potrebbe finalmente avere trovato una soluzione, perché “il tavolo tecnico ieri ha elaborato una soluzione”, afferma il viceministro Galeazzo Bignami. “Cambiando le traiettorie di sorvolo su Bologna, si elimina il problema dei rumori perché non si transita più sulla città – prosegue Bignami-. Ma il Comune non ha aderito alla proposta: ci sorprende, perché se qualcuno vuole punire l’aeroporto, i lavoratori e le imprese senza che questo porti ad alcun beneficio, sappia che il Governo non lo seguirà”.

La richiesta del Comune di fermare i voli notturni non è sul tavolo. “Non fare decollare o atterrare di notte era uno strumento per evitare il rumore, che è essenziale da evitare per garantire il diritto alla salute dei cittadini. Ora c'è una soluzione tecnica di cui Enav si fa garante, da realizzare in estate per poterla sperimentare in autunno – continua il viceministro-. Nel momento in cui non c'è uno sforamento dei limiti emissivi, Enac non può sostenere la richiesta di chiudere l'aeroporto, perché significa esporsi a ricorsi perdenti. Quindi la richiesta di Lepore sarebbe fondata se ci fossero gli sforamenti. Ma non ci sono, quindi non è praticabile". La soluzione dovrebbe alleggerire gli animi e “dovrebbero essere tutti contenti – conclude Bignami-. Se invece qualcuno vuole lo scontro politico anche su questo, noi non siamo disponibili”.

La risposta del sindaco Matteo Lepore
“Il Comune mette al primo posto la salute dei cittadini e fino a che non avremo ottenuto impegni credibili e formali a questo riguardo, manterremo la nostra posizione sul tema dei sorvoli notturni sulla città e sul futuro dell'Aeroporto Marconi”. Così risponde il sindaco Matteo Lepore alle parole del viceministro Galeazzo Bignami.

“Il confronto tecnico si sta svolgendo e ci sarà un nuovo appuntamento lunedì – continua il sindaco-. Lasciamo lavorare i tecnici e quando avranno finito decideremo. Martedì saremo a Roma per un nuovo confronto in sede ministeriale e ci auguriamo sia la volta buona. La fretta di solito è cattiva consigliera e partorisce soluzioni di facciata”.

 
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Batavia

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ahaha, magari, ma a Bologna è dura...e il solo scopo di Lepore è mantenere o aumentare i voti della popolazione coinvolta. L'amministrazione degli ultimi decenni è imbarazzante, ora questo pretende pure di dettare legge dove non può! Credo sia mancanza di conoscenza della realtà e del mondo che porta costui ad agire come agisce
 

belumosi

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Come era prevedibile, alla fine è arrivato uno sciagurato compromesso.
L'aeroporto rimarrà aperto di notte, ma salvo impellenti necessità di safety, la pista verrà degradata a unidirezionale, con divieto di decolli e atterraggi dal lato città (da est) delle 23 alle 6. Divieto che inizierà in una data da definire, ma comunque entro fine Giugno.
Ne conseguirà che i 4-5 voli cargo notturni resteranno, ma dalle 23 verrà tagliata la capacità oraria dei movimenti dagli attuali 24 a 14-16 (mia stima).
Essendo stata fatta una programmazione dell'orario estivo con 24 movimenti orari, è prevedibile che, almeno nelle giornate più trafficate, ci saranno ritardi a catena, con con lo spostamento di parte dei voli verso gli orari notturni (secondo me fin dopo l'una di notte).
Queste misure al momento sono valide per la S23 e saranno poi soggette a valutazioni, ma c'è la volontà di renderle strutturali.
Questo significherebbe castrare grandemente lo scalo, rendendo molto difficile basare nuovi aerei (FR attualmente ne ha 11), in quanto difficilmente sarebbero disponibili nuovi slot nella fascia 23-00.30 e questo renderebbe molto problematica la programmazione a incastro tipica del trasporto aereo per massimizzare l'utilizzo delle macchine. Nè si può immaginare che le compagnie riprogrammino da zero i propri operativi in grazia di BLQ.
Ma non è finita qui. Come ringraziamento per aver ricevuto dal sindaco tanta grazia, l'aeroporto dovrà istituire un fondo di importo da definire IN AGGIUNTA all'IRESA (tassa sul rumore, che a questo punto a cosa serve?), che il comune utilizzerà a propria discrezione per insonorizzare gli edifici residenziali coinvolti. Soldi che naturalmente verranno sottratti allo sviluppo dello scalo.
Forse alla fine è per questo che non sono ancora iniziati i lavori per ingrandire il terminal.
In città c'è troppa gente che vuole meno voli e meno turisti a rompere i cogxioni. E che le case del centro attualmente adibite a B&B, tornino nelle disponibilità degli studenti.
Non sia mai che questi ultimi debbano fare 10' di bus accettando di vivere fuori dal centro.
In effetti il cazzeggio notturno pedonale sarebbe più complicato. Sono questi i problemi del sindaco e ne definiscono chiaramente la cifra.

Nota di sintesi su percorso condiviso tra Aeroporto G. Marconi di Bologna e Comune di Bologna
12/06/2023
Aeroporto G. Marconi di Bologna e Comune di Bologna, tenuto conto della necessità di contemperare nel tempo lo sviluppo dello scalo, con benefici in termini di connettività e impatto economico e occupazionale sul territorio, con gli obiettivi di tutela del benessere e della salute dei cittadini residenti nelle aree della città oggetto dei sorvoli degli aeromobili, sulla base degli auspici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e grazie ai fattivi contributi da parte di ENAV ed ENAC, hanno convenuto di avviare un percorso condiviso basato sulle seguenti iniziative concrete:
- A partire da una data, da definire nei prossimi giorni, entro la fine di giugno saranno attuate da parte di ENAV procedure tali da non consentire il sorvolo sulla città, sia in decollo sia in atterraggio, salvo necessità imprescindibili legate alla sicurezza e safety delle operazioni, nella fascia oraria 23-06. Tale misura sarà mantenuta in essere per l’intera stagione c.d. “Summer 23”, ovvero fino al 28 ottobre 2023 compreso. Nel corso dei prossimi mesi, e comunque in tempo utile rispetto alle necessarie determinazioni, si valuterà l’impatto di tale misura e la sua eventuale messa a regime anche per le successive stagioni a partire dalla “Winter 23/24”.
- A partire dal 7 settembre 2023 entrerà in vigore, come concordato dalla Commissione Rumore nelle sedute di gennaio e marzo 23, una nuova procedura relativa ai decolli sulla direttrice di Bologna, tale da imporre agli aeromobili in decollo una virata anticipata, rispetto a quanto avviene oggi. In questo modo, si avrà una ulteriore significativa riduzione delle aree abitate sorvolate dagli aeromobili in fase di decollo, con importanti benefici in termini di impatto acustico.
- Aeroporto G. Marconi di Bologna si impegna a definire un fondo pluriennale, con importo da definire e modalità attuative da concordare, che integri i proventi già generati dalla tassa di scopo “IRESA” e finalizzati a interventi di insonorizzazione degli edifici residenziali maggiormente esposti all’impatto acustico delle operazioni aeroportuali. La definizione delle priorità di intervento alla luce degli importi stanziati sarà a carico del Comune di Bologna, che si impegnerà a far sì che le procedure amministrative finalizzate alla effettiva realizzazione degli interventi siano le più rapide consentite dalla normativa di riferimento.
- Aeroporto G. Marconi di Bologna, in coerenza con le proprie strategie di sviluppo, affronta il tema della Sostenibilità in ottica integrata, in linea con l’Agenda 2030 dell’ONU, guardando con pari attenzione alla Sostenibilità Ambientale, Sociale ed Economica. In questa sfida, il confronto con le Istituzioni rappresenta una leva fondamentale per un percorso di sviluppo che sia realmente sostenibile lungo i tre assi sopra definiti. In questa ottica, tenuto conto che Aeroporto G. Marconi di Bologna, in quanto società di gestione dell’aeroporto di Bologna in regime di concessione fino al 2046, dispone di un Masterplan al 2030 approvato con il concerto di tutte le Istituzioni del territorio all’inizio del 2020, considerato che la società peraltro già dispone da alcuni anni di un Piano di Sostenibilità e di un Piano di Innovazione costantemente aggiornati e monitorati, ritiene che tali Piani rappresentino un valore aggiunto non solo per la società aeroportuale stessa ma per l’intero territorio e i diversi stakeholder.
- A tale proposito, Aeroporto G. Marconi di Bologna e Comune di Bologna avvieranno momenti di confronto, nel rispetto delle reciproche competenze e responsabilità, al fine di sviluppare per quanto possibile iniziative finalizzate ad armonizzare lo sviluppo dell’aeroporto con quello della città e del territorio, in ambito di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, anche coinvolgendo i soggetti territoriali interessati e più rappresentativi per gli ambiti in discussione.

 

pello

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29 Giugno 2013
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BGY
Be ma non stanno chiudendo lo scalo, lo stanno solo limitando in orario notturno, che è anche sensata come cosa alla fine, non stiamo parlando di Malpensa che tra poco lavora poi col cargo di notte.

Se volessero attivare nuove tratte, c'è tutta la giornata a disposizione, se Ryanair volesse poi basare un altro aereo (e nell'immediato sicuro questa intenzione non c'è), se c'è posto bene, altrimenti lo porta da un'altra parte, sicuro non sono queste le scelte che fanno male dai!
 

fly347

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11 Giugno 2006
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148
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Il problema vero di Bologna è che ha una aerostazione bella ma dalle dimensioni e dalla organizzazione ridicole per la mole di traffico aereo. Con un una mini area per gli imbarchi deve per forza spalmare su molte ore i voli. Veramente mi piacerebbe chiedere al progettista del Marconi perché diavolo la zona prima dei controlli sicurezza è enorme e quella dopo che è la più importante è un bugigattolo.
 

Dr. AlphaMike

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21 Aprile 2015
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Bologna
Il problema del rumore esiste ed è innegabile però non è solo notturno, e di sicuro non è l'introduzione di un ulteriore tassa inutile che pagherà il passeggero che risolverà il problema, gli edifici coinvolti sono migliaia su tutta la zona metropolitana e renderli insonorizzati costerebbe uno sproposito e legalmente non so come si possa giustificare una spesa del genere.

Il problema non è dei b&b o degli studenti è di entrambi e per risolverlo servono milioni da investire.
Per spostare gli studenti fuori dal centro devi necessariamente ampliare la rete del TPL verso la periferia e verso i nuovi poli universitari localizzati in posizione assurde. Gli studentati potrebbero alleviare la situazione solo che è obbligatorio facilitare l'ingresso di operatori del risparmio gestito che effettivamente hanno la forza economica di investire (uno studentato da 550 posti letto costa circa 55 milioni); piccola nota a margine Bologna per quanto riguarda gli studentati è messa meglio della media nazionale 7% Bologna vs 4% media nazionale.

Se gli b&b ed airbnb proliferano evidentemente mancano strutture alberghiere midscale che potrebbero assorbire parte di questa domanda.

Per quanto riguarda l'aeroporto la situazione è la seguente: la zona sicurezza a breve dovrebbe essere rifunzionalizzata, una buona parte dei lavori sono già stati appaltati.

In dettaglio queste sono le prossime fasi:
  • L’ampliamento a est dell’aerostazione, la cui realizzazione è prevista per il 2023-2024. L'intervento rappresenta la fase 2 dell’ampliamento del Terminal e prevede l'espansione dell'area sud-est, verso il landside per una superficie complessiva di circa 20.000 mq. I lavori saranno eseguiti su più livelli, con una nuova facciata ed una nuova entrata principale. Il corpo centrale dell'aerostazione si svilupperà anche verso est, espandendo l'area arrivi. L'intervento include anche la realizzazione di una cabina elettrica a supporto delle nuove attività commerciali presenti grazie all'incremento delle superfici;
  • La fase 2 di ampliamento del nuovo molo partenze, la cui realizzazione è prevista per il 2023-2024. L’intervento prevede la realizzazione di circa 10.000 mq aggiuntivi di infrastruttura, ripartiti su due livelli. La struttura ospiterà nuovi gate d'imbarco. L'edificio raggiungerà la capacità necessaria a soddisfare le previsioni di traffico all'orizzonte 2025;
  • La fase 3 di di ampliamento del nuovo molo partenze, la cui realizzazione è prevista per il 2029-2030. L’intervento è previsto all'orizzonte 2030 per un totale complessivo di circa 8.000 mq aggiuntivi, ripartiti su due livelli. L'edificio ospiterà nuovi gate d'imbarco e raggiungerà la capacità necessaria a soddisfare le previsioni di traffico all'orizzonte 2030;
  • L’ampliamento della sala imbarchi, la cui realizzazione è prevista per il 2028-2029. L'intervento di ampliamento del terminal esistente in fase 3 prevede la costruzione di circa 5.000 mq complessivi, attraverso l'espansione del piano terra dell'aerostazione e del primo piano ampliando la nuova sala partenze.
 

A345

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Il problema si potrebbe probabilmente risolvere anche rigettando le proteste di chi ha comprato casa o è andato a vivere nelle zone "disturbate" dagli aerei DOPO la costruzione dell'aeroporto (1931), poiché si suppone che ci decide di andare a vivere nelle vicinanze di un aeroporto sia anche consapevole che sia stato costruito per farci atterrare/decollare aerei, che sono (sempre meno) rumorosi.
 

njko98

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25 Aprile 2016
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Roma
"A partire da una data, da definire nei prossimi giorni, entro la fine di giugno saranno attuate da parte di ENAV procedure tali da non consentire il sorvolo sulla città, sia in decollo sia in atterraggio, salvo necessità imprescindibili legate alla sicurezza e safety delle operazioni, nella fascia oraria 23-06"

Non cambierà nulla, questo è quello che già accade ora, quando si riesce per volere del vento si decolla verso ovest, sennò verso est.
A meno che non vogliano forzare a decollare con 10kt di tailwind come fanno a Dublino ad esempio.
 

ILM4rcio

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28 Marzo 2014
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Il problema vero di Bologna è che ha una aerostazione bella ma dalle dimensioni e dalla organizzazione ridicole per la mole di traffico aereo. Con un una mini area per gli imbarchi deve per forza spalmare su molte ore i voli. Veramente mi piacerebbe chiedere al progettista del Marconi perché diavolo la zona prima dei controlli sicurezza è enorme e quella dopo che è la più importante è un bugigattolo.
Sarà lo stesso dell'aeroporto d'Abruzzo.
 

Fewwy

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19 Agosto 2014
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Torino
Non cambierà nulla, questo è quello che già accade ora, quando si riesce per volere del vento si decolla verso ovest, sennò verso est.
A meno che non vogliano forzare a decollare con 10kt di tailwind come fanno a Dublino ad esempio.
Però di giorno, quando decolli verso Ovest, atterri anche nella stessa direzione sorvolando prima l'area urbanizzata.

Penso che quello che vogliono fare, dalle 23 alle 06, è obbligare i decolli per pista 30 e gli atterraggi per pista 12.
 

BrunoFLR

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13 Giugno 2011
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Firenze
Ma è un problema tipicamente italiano. Vedi Ciampino, Firenze...
Sono due casi ben diversi da BLQ. A Ciampino negli anni hanno costruito abusivamente fino a bordo pista, poi hanno sanato ed ora addirittura chiedono i danni con faccia di tolla.
Sulla rotta di avvicinamento al Vespucci - dove fino al 1991 atterravano praticamente solo fenicotteri e zanzaroni - ci sono borghi, ora quartieri di Firenze, che erano antichi già ai tempi di Montgolfier (e il problema è sarebbe facilmente risolvibile).