Lunedì nero per Ryanair alla Borsa di Dublino dopo i conti trimestrali sotto le attese e le deboli previsioni per la stagione estiva.
Il vettore low cost irlandese ha chiuso il trimestre al 30 giugno con l’utile netto pressoché dimezzato (-46%), a 360 milioni di euro e ricavi in calo dell’1% a 3,63 miliardi.
Il risultato ha fatto scivolare il titolo della compagnia aerea del 12,5% a 14,30 euro, finendo in fondo all’indice Stoxx Europe 600. Le turbolenze si sono diffuse alle compagnie aeree quotate a Londra, soprattutto le low cost: Wizz Air cede il 6,3%, Easyjet il 6,6% e Iag, la capogruppo di British Air e Iberia, il 3,7%, segnala
Radiocor. Alle 13:00 ora di Londra, le azioni Ryanair erano scese del 15,08%.
CROLLO DELL’UTILE PER RYANAIR
Ryanair ha archiviato i tre mesi fino alla fine di giugno, il primo trimestre dell’anno finanziario del vettore, con utile netto pari a 360 milioni di euro, in calo del 46% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (663 milioni di euro) e ben al di sotto dei 538 milioni di euro di utile previsti in un sondaggio aziendale di analisti.
COLPA DEI PREZZI DEI BIGLIETTI
I profitti di Ryanair sono crollati di quasi la metà dopo che i prezzi dei biglietti sono crollati del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, poiché i consumatori si sono rifiutati di pagare prezzi gonfiati per voli last minute, scrive
Reuters.
Ogni volta che nelle ultime settimane Ryanair ha rimosso le tariffe più basse per i biglietti last minute, i biglietti più costosi rimanenti non sono stati venduti e la compagnia aerea ha ripristinato le tariffe più basse per riempire i posti, ha spiegato la società guidata da Micheal O’Leary.
Ryanair ha affermato che il costo medio della tariffa a giugno è sceso a € 41,93 da € 49,07 del giugno dello scorso anno, ma l’aumento del numero di passeggeri ha contribuito a limitare il calo dei ricavi totali all’1% a 363 miliardi di euro.
LA POSIZIONE DELLA LOW COST IRLANDESE
I clienti sono aumentati infatti del 10% a 55,5 milioni di unità, ma le tariffe medie sono scese del 15% e il trimestre quest’anno non include Pasqua, che cadeva a marzo, ha precisato la compagnia.
AUMENTANO I COSTI
Nel frattempo i costi operativi sono aumentati dell’11% a 3,26 miliardi, “un po’ più dell’aumento del traffico”, riflettendo da un lato i risparmi sul carburante dall’altro l’aumento dei costi per il personale e altri costi, in parte dovuto ai ritardi
nelle consegne di Boeing. Allo stesso tempo, Ryanair ha dichiarato di prevedere una crescita del traffico nell’esercizio 2025 dell’8% a 198-200 milioni di passeggeri, a condizioni che non ci sia un peggioramento dei ritardi nelle consegne dei jet del produttore americano.
CAUTO IL CEO O’LEARY SULLE PREVISIONI
Per quanto riguarda le previsioni del secondo trimestre, O’Leary spiega che “mentre la domanda del secondo trimestre è forte, i prezzi rimangono più bassi del previsto e ora ci aspettiamo che le tariffe del secondo trimestre siano sostanzialmente inferiori rispetto alla scorsa estate, mentre in precedenza erano attese da invariate a in contenuto aumento”.
L’andamento finale del primo semestre “dipenderà totalmente dalle prenotazioni vicine alla data di partenza e dai rendimenti di agosto e settembre. Come è normale in questo periodo dell’anno, abbiamo una visibilità quasi nulla sul terzo e quarto trimestre, anche se gli ultimi tre mesi dell’anno fiscale non beneficeranno della Pasqua anticipata dello scorso anno”. Di conseguenza, “è troppo presto per fornire una guidance significativa per l’anno fiscale 2025, anche se speriamo di poterlo fare con i nostri risultati del primo semestre a novembre”, ha concluso Ryanair.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
Il risultato del primo trimestre di Ryanair ha mancato le aspettative del 33% e dovrebbe portare a modifiche al ribasso del consenso sugli utili, scrivono gli analisti di Bernstein in una nota, rilevando che la società ha anche abbassato le previsioni per i prezzi estivi. “Questo ci suggerisce un’ulteriore debolezza nelle prenotazioni più vicine”, aggiungono.
Per gli esperti di JP Morgan, le azioni Ryanair risentono dei conti sotto le attese e dell’abbassamento delle prospettive per il resto dell’estate, riporta
Radiocor. In considerazione delle deboli previsioni per il secondo trimestre, il consenso per l’anno fiscale 2025 potrebbe scendere di circa il 25%-30%, affermano gli analisti della banca Usa, che mantengono comunque il ‘buy’ con un obiettivo di prezzo di 25 euro.
Nel trimestre concluso il 30 giugno Ryanair ha registrato un crollo dell'utile netto del 46% a 360 milioni e ricavi in calo dell'1%.
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