Thread Ryanair 2024


njko98

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nessuno ti obbliga ad imbarcare fino a quando non si trova una soluzione (altro ACU, spostare l'aereo ad un jetbridge con l'aria funzionante....)
Il fatto è che il non imbarcare deve venire dal CPT, se quest'ultimo decide che si imbarca allora si imbarca, anche senza ACU/APU etc..
Non tutti i CPT sono in grado di valutare certe situazioni purtroppo.. ( e infatti non dovrebbero essere comandanti)
 

AirFleet

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Aeroporto Ancona, suggestione "base" Ryanair

L'ad della compagnia Wilson: "Ci stiamo pensando". Il vettore irlandese è già presente, al Sanzio, da più di 25 anni e assicura ben cinque destinazioni

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Ryanair punta ad aprire nuove basi in Italia, una di queste potrebbe essere ad Ancona


– Una nuova base di Ryanair all'Ancona International Airport? La suggestione è stata lanciata, stamattina, sulle colonne de La Stampa dall'amministratore delegato della compagnia Eddie Wilson: “Ci sono aeroporti in cui al momento non abbiamo basi, come Ancona, e un'altra a cui sto pensando è Salerno – ha spiegato –. Quest'anno trasportiamo oltre 62 milioni di passeggeri in Italia. È il nostro mercato di maggior successo, a dispetto del Governo centrale, che non fa nulla per incoraggiarci, a differenza delle Regioni”.

Il vettore irlandese è già presente al Sanzio dove assicura cinque rotte, tra cui Londra, Bruxelles, Cracovia, Dusseldorf, oltre a Catania. Lo scorso 14 marzo, confermando la presenza sullo scalo dorico, in occasione dell'annuncio del piano operativo per l'estate erano stati promossi ben 40 voli settimanali. Ryanair opera a queste latitudini da più di 25 anni e avrebbe tutta l'intenzione di restarci, dopo aver trasportato oltre 4 milioni di persone da e per le Marche.

Wilson è intervenuto in merito agli “slot” in Italia che Ita Airways e Lufthansa dovranno cedere per avere il via libera dalla Commissione europea, chiarendo la posizione di Ryanair in merito a possibili interessamenti.

“Ci sono degli slot che possono interessarci, ma non ci andremo perché hanno dei vincoli, o non sono negli orari giusti, o sono troppo cari – ha detto – ciao –. Linate è saturo e comunque non ci interesserebbe perché siamo già molto presenti a Bergamo e cresciamo a Malpensa. Fiumicino è un aeroporto molto caro, e le spese incidono sul prezzo dei biglietti”. Dunque le riflessioni su Ancona.

A proposito di Sanzio, guardando alla situazione attuale, l'obiettivo da raggiungere a fine anno è quello dei 600mila passeggeri totali. Come sostenuto, anche di recente, dall'amministratore delegato di Ancona International Airport Alexander D'Orsogna, in virtù del +21 per cento di passeggeri nel primo trimestre del 2024 (rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) e anche del +20 per cento di passeggeri a luglio (sul 2023).

Oltre al contributo di Ryanair, ad Ancona sono presenti anche le compagnie Volotea (con Atene, dal primo giugno, Barcellona dall'8 novembre, Parigi, tra quelle di maggior successo, e i collegamenti verso le isole Sicilia e Sardegna, con i link per Cagliari e Olbia - le estive -, Catania e Palermo - le fisse -), SkyAlps (che opera la continuità territoriale per Roma, Milano e Napoli), Wizz Air (Tirana) e Air Dolomiti (per il collegamento che spopola su Monaco di Baviera, recentemente raddoppiato, che sta attirando un numero clamoroso di turisti stranieri da Usa, Canada e Nord Europa: solo a luglio, 2.600 complessivi).

@IlRestoDelCarlino/economia
 
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londonfog

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Suggestione? Spero che non sia un uso moderno al posto di ipotesi/suggerimento/ecc. Questo non e' nemmeno Google Translate.
 

AirFleet

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Ryanair investe sull'Aeroporto: "Puntiamo ad aprire nuove basi ad Ancona e Salerno"

L'annuncio dell' amministratore delegato della compagnia Eddie Wilson

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Ryanair non è interessata agli slot in Italia che Ita Airways e Lufthansa dovranno per avere il via libera dalla Commissione Europea. Lo ha chiarato,in un'intervista alla Stampa, l'amministratore delegato della compagnia Eddie Wilson.


Gli obiettivi
"Ci sono degli slot che possono interessarci, ma non ci andremo perché hanno dei vincoli, o non sono negli orari giusti, o sono troppo cari - spiega Wilson - Linate è saturo e comunque non ci interesserebbe perché siamo già molto presenti a Bergamo e cresciamo a Malpensa. Fiumicino è un aeroporto molto caro, e le spese incidono sul prezzo dei biglietti". E alla domanda se la compagnia aprirà altre basi in Italia risponde: "Ci sono aeroporti in cui al momento non abbiamo basi, come Ancona, e un'altra a cui sto pensando è Salerno. Quest'anno trasportiamo oltre 62 milioni di passeggeri in Italia. È il nostro mercato di maggior successo, a dispetto del governo centrale, che non fa nulla per incoraggiarci, a differenza delle Regioni".


@SalernoToday/economia
 

njko98

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Forse è caro perché non percepisco contributi co-marketing o sconti in tariffe aeroportuali, lavorando in regime di mercato?
O perché siamo costretti ad usare airbridge quasi sempre a differenze di tutte le altre basi italiane.
Anche in fase di ottimizzazione voli, con un aeroporto così grande non si può impiegare l'aereo come vorrebbero loro.
 

Edoardo

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O perché siamo costretti ad usare airbridge quasi sempre a differenze di tutte le altre basi italiane.
Anche in fase di ottimizzazione voli, con un aeroporto così grande non si può impiegare l'aereo come vorrebbero loro.
La mancata ottimizzazione la avete anche a BCN, dove usate gli airbridge?
 
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AirFleet

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Biglietti aerei, no extra-costi per chi accompagna minori e disabili: il Consiglio di Stato dà ragione all’Enac contro Ryanair

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Respinto il ricorso della compagnia low-cost: le ragioni di sicurezza prevalgono su quelle commerciali


MILANO – No alla richiesta di costi extra da parte delle compagnie aeree quando si tratta di selezionare un posto per minori o disabili, che hanno bisogno di stare vicini al loro accompagnatore.

L’Enac annuncia che il Consiglio di Stato ha confermato la piena legge del provvedimento che ha interdetto, per ragioni di sicurezza, la richiesta di questi extra balzelli da parte delle compagnie aeree. Si fa riferimento, in particolare, alla prenotazione del posto contiguo agli accompagnatori dei passeggeri minori di 12 anni e dei disabili.

Il Consiglio di Stato si è mosso perché ha dovuto rispondere, bocciandolo, all’appello proposto da Ryanair, con il quale la compagnia irlandese si opponeva a sua volta alla
sentenza emessa dal Tar del Lazio del novembre 2022.

La vicenda era esplosa ancor prima, nell’estate del 2021, quando l’Enac aveva varato un
regolamento urgente prevedendo che non ci sia sovrapprezzo per chi, a bordo di un aereo, ha bisogno di sedersi accanto ai propri figli o una persona disabile. Il regolamento era stato procrastinato dal Tar del Lazio - proprio su ricorso del vettore low cost irlandese - che aveva rinviato il tutto a Ferragosto, dando più tempo alle compagnie per applicare questa gabella senza timore di essere sanzionate. Nei giorni successivi la polemica era poi continuata con la denuncia della sua mancata applicazione.

Si era poi arrivati, appunto, al novembre del 2022 con il respingimento da parte del Tar del Lazio del ricorso di Ryanair, stabilendo che il pagamento di un prezzo per l’assegnazione del posto accanto al passeggero minore o con mobilità ridotta configura inadempimento del vettore alla regolamentazione europea e rappresenta un impedimento concreto per l’utente passeggero alla realizzazione dei suoi diritti.
Ora la decisione, nella stessa direzione, anche del Consiglio di Stato. Spiega l’Enac come ci si è arrivati: “Secondo la tesi del vettore low cost non accolta dal Consiglio di Stato – dettaglia l’Ente in una nota – la normativa comunitaria non prevederebbe alcun obbligo in base al quale la vicinanza tra minore e accompagnatore debba essere gratuita”. Il Consiglio di Stato, “diversamente, ha accolto la tesi dell’Enac secondo cui la safety assicurata dalla vicinitas dell’accompagnatore non può essere considerata un servizio extra di cui poter beneficiare solo previo pagamento di un costo aggiuntivo. Nella sentenza si afferma, infatti, che la necessità della contiguità dei posti fra minore ed accompagnatore è chiaramente connessa all’obbligo di safety, il cui assolvimento grava sul vettore e non può essere condizionato al pagamento di alcun supplemento”.

“Accogliamo con soddisfazione la pronuncia del Consiglio di Stato – ha dichiarato il Presidente Enac Pierluigi Di Palma – che conferma un provvedimento fortemente voluto da me e dal Direttore Generale Alessio Quaranta nel luglio del 2021, con cui abbiamo imposto alle compagnie aeree l’assegnazione gratuita dei posti a sedere a minori e a persone a mobilità ridotta vicino ai loro genitori e/o accompagnatori. Un ulteriore riconoscimento della Mission dell’Enac a favore della centralità del passeggero nel sistema dell’aviazione civile e dell’interesse pubblico: il diritto alla mobilità deve essere garantito a tutti, nessuno escluso”.

Nella pagina di Ryanair dedicata al viaggio con i bambini, si dettaglia la politica attuale: “Per le prenotazioni familiari, ai bambini (di età compresa tra 2 e 11 anni) viene assegnato gratuitamente un posto a sedere accanto ad almeno un genitore. Al fine di ridurre al minimo i costi per i clienti, Ryanair consente un posto assegnato gratuitamente ad un adulto accompagnatore e ai bambini (fino ad un massimo di 4 bambini per adulto accompagnatore). Se un adulto seleziona un posto a sedere al di fuori delle file dedicate alla seduta con bambini (a seconda dell’aeromobile), deve pagare la differenza di prezzo. Allo stesso modo, se viene selezionato un posto a sedere per un bambino al di fuori di queste file, gli verrà addebitato l’intero prezzo del posto prenotato”.


@LaRepubblica/economia/
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Biglietti aerei, no extra-costi per chi accompagna minori e disabili: il Consiglio di Stato dà ragione all’Enac contro Ryanair

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Respinto il ricorso della compagnia low-cost: le ragioni di sicurezza prevalgono su quelle commerciali


MILANO – No alla richiesta di costi extra da parte delle compagnie aeree quando si tratta di selezionare un posto per minori o disabili, che hanno bisogno di stare vicini al loro accompagnatore.

L’Enac annuncia che il Consiglio di Stato ha confermato la piena legge del provvedimento che ha interdetto, per ragioni di sicurezza, la richiesta di questi extra balzelli da parte delle compagnie aeree. Si fa riferimento, in particolare, alla prenotazione del posto contiguo agli accompagnatori dei passeggeri minori di 12 anni e dei disabili.

Il Consiglio di Stato si è mosso perché ha dovuto rispondere, bocciandolo, all’appello proposto da Ryanair, con il quale la compagnia irlandese si opponeva a sua volta alla
sentenza emessa dal Tar del Lazio del novembre 2022.

La vicenda era esplosa ancor prima, nell’estate del 2021, quando l’Enac aveva varato un
regolamento urgente prevedendo che non ci sia sovrapprezzo per chi, a bordo di un aereo, ha bisogno di sedersi accanto ai propri figli o una persona disabile. Il regolamento era stato procrastinato dal Tar del Lazio - proprio su ricorso del vettore low cost irlandese - che aveva rinviato il tutto a Ferragosto, dando più tempo alle compagnie per applicare questa gabella senza timore di essere sanzionate. Nei giorni successivi la polemica era poi continuata con la denuncia della sua mancata applicazione.

Si era poi arrivati, appunto, al novembre del 2022 con il respingimento da parte del Tar del Lazio del ricorso di Ryanair, stabilendo che il pagamento di un prezzo per l’assegnazione del posto accanto al passeggero minore o con mobilità ridotta configura inadempimento del vettore alla regolamentazione europea e rappresenta un impedimento concreto per l’utente passeggero alla realizzazione dei suoi diritti.
Ora la decisione, nella stessa direzione, anche del Consiglio di Stato. Spiega l’Enac come ci si è arrivati: “Secondo la tesi del vettore low cost non accolta dal Consiglio di Stato – dettaglia l’Ente in una nota – la normativa comunitaria non prevederebbe alcun obbligo in base al quale la vicinanza tra minore e accompagnatore debba essere gratuita”. Il Consiglio di Stato, “diversamente, ha accolto la tesi dell’Enac secondo cui la safety assicurata dalla vicinitas dell’accompagnatore non può essere considerata un servizio extra di cui poter beneficiare solo previo pagamento di un costo aggiuntivo. Nella sentenza si afferma, infatti, che la necessità della contiguità dei posti fra minore ed accompagnatore è chiaramente connessa all’obbligo di safety, il cui assolvimento grava sul vettore e non può essere condizionato al pagamento di alcun supplemento”.

“Accogliamo con soddisfazione la pronuncia del Consiglio di Stato – ha dichiarato il Presidente Enac Pierluigi Di Palma – che conferma un provvedimento fortemente voluto da me e dal Direttore Generale Alessio Quaranta nel luglio del 2021, con cui abbiamo imposto alle compagnie aeree l’assegnazione gratuita dei posti a sedere a minori e a persone a mobilità ridotta vicino ai loro genitori e/o accompagnatori. Un ulteriore riconoscimento della Mission dell’Enac a favore della centralità del passeggero nel sistema dell’aviazione civile e dell’interesse pubblico: il diritto alla mobilità deve essere garantito a tutti, nessuno escluso”.

Nella pagina di Ryanair dedicata al viaggio con i bambini, si dettaglia la politica attuale: “Per le prenotazioni familiari, ai bambini (di età compresa tra 2 e 11 anni) viene assegnato gratuitamente un posto a sedere accanto ad almeno un genitore. Al fine di ridurre al minimo i costi per i clienti, Ryanair consente un posto assegnato gratuitamente ad un adulto accompagnatore e ai bambini (fino ad un massimo di 4 bambini per adulto accompagnatore). Se un adulto seleziona un posto a sedere al di fuori delle file dedicate alla seduta con bambini (a seconda dell’aeromobile), deve pagare la differenza di prezzo. Allo stesso modo, se viene selezionato un posto a sedere per un bambino al di fuori di queste file, gli verrà addebitato l’intero prezzo del posto prenotato”.


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Compagnia penosa, vergognosa, almeno per una volta giustizia e’ fatta! Come fai a far pagare per il posto dell’accompagnatore o del genitore del bambino????
Se già la odiavo prima ora che so queste cose qui ancora di più.
Fiero di non aver mai dato un centesimo a Rottamair
 

B77W

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La mancata ottimizzazione la avete anche a BCN, dove usate gli airbridge?
Dal mero punto di vista operazionale sì: Barcellona, Madrid, Tenerife, Alicante, la lista è lunga. Non a caso in questi aeroporti vengono spesso pianificati transiti superiori ai 25 minuti.
 
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OneShot

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Qualcuno puo' rilanciare questa intervista del buon Lenny?

Dietrofront: il pessimismo di MoL sembra essersi vaporizzato come una goccia d’acqua in pieno Sahara:
 

AirFleet

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La polemica

Mister Ryanair sfotte Ita: "Bene arrivo Lufthansa per italiani, ora debiti li pagheranno i tedeschi"

L'affondo di Michael O'Leary: "Non potranno farci concorrenza, loro tariffe saliranno". E attacca anche la presidente della Commissione Ue von der Leyen: "È praticamente inutile"

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Agli albori delle lunghe trattative che hanno portato Ita dalle ceneri di Alitalia all'ingresso in Lufhtansa, si era parlato di un suo possibile interessamento. Ma Michael O'Leary, amministratore delegato di Ryanair, aveva subito smentito i rumors e, adesso che il matrimonio tra la nuova compagnia aerea tricolore eil gigante tedesco è cosa fatta, lancia il guanto di sfida a quella che alcuni analisti vedono come una potenziale concorrente sui voli low cost: "Ita mette a rischio il nostro domininio in alcune città? Le possibilità sono pari a zero", ha detto. Aggiungendo, sempre con il suo solito stile sarcastico, che l'acquisizione di Lufhtansa sarà un bene sia per Ryanair ("le tariffe di Ita saranno molto più alte"), sia per i contribuenti italiani ("ora saranno i tedeschi a pagare le perdite di Alitalia").

Lo sfottò a Ita-Lufthansa
I commenti di O'Leary sono arrivati durante una conferenza stampa a Bruxelles, dove l'ad irlandese porta avanti da tempo le sue battaglie contro la Commissione europea, da lui accusata di tutelare gli interessi delle compagnie aeree tradizionali a scapito delle low cost. Proprio Lufhtansa è finita nel mirino di O'Leary quando Bruxelles ha dato il disco verde ai maxi aiuto di Stato concessi dalla Germania alla sua compagna di bandiera durante la pandemia: Ryanair ha presentato ricorso alla Corte di giustizia Ue, che ha accolto le istanze del vettore di Dublino. Adesso la sfida con Ita, che secondo O'Leary è già vinta in partenza.

"Ci divertono alcuni commenti secondo cui l'acquisizione permetterebbe di strappare il dominio che ha Ryanair in alcune città. Ita per fare concorrenza a Ryanair dovrebbe abbassare i suoi prezzi di circa il 70% e con Lufthansa le possibilità che li abbassi del 7, non del 70, sono zero", ha evidenziato il manager irlandese. "L'acquisizione di Ita da parte di Lufthansa comporta tariffe molto più alte per i passeggeri - ha proseguito - Succede ovunque Lufthansa acquisti una compagnia aerea, com'è avvenuto con Austrian e Swiss che hanno aumentato le tariffe e spedito le persone a Francoforte e Monaco. E pensiamo che ci sarà lo stesso risultato con Ita in Italia".

Per O'Leary, "ciò è positivo per la nostra crescita, anche perché le nostre tariffe in Italia saranno ancora più basse rispetto alle tariffe aeree più alte ora che Ita è di proprietà di Lufthansa. Penso quindi che sarà positivo per la nostra crescita, ma sarà positivo anche per Ita perché vuol dire che ogni volta che Alitalia perderà soldi invece che essere salvata dai contribuenti italiani saranno i tedeschi a salvarla, o aumenteranno semplicemente le tariffe", ha spiegato con malcelata ironia.

L'attacco a von der Leyen
Nella sua conferenza, O'Leary non si è lasciato sfuggire l'occasione di lanciare bordate contro Bruxelles: dopo le polemiche sulle nuove norme sulle emissioni di Co2 (che secondo Ryanair colpiranno le low cost più di quanto avverrà per i giganti tradizionali del settore), il manager irlandese ha lanciato una campagna di mobilitazione per chiedere all'Ue di tutelare le compagnie aeree e i suoi passeggeri dagli scioperi dei controllori di volo. Appello finora caduto nel vuoto.

"È difficile che la nuova Commissione sia peggio di quella precedente. E dubito molto che sarà meglio", ha detto senza troppi giri di parole. "Non ho molta fiducia nelle capacità di Ursula von der Leyen di avere leadership da nessuna parte. Penso che nei primi cinque anni come presidente della Commissione abbia dimostrato di essere praticamente inutile", ha attaccato. "Ogni volta che abbiamo chiesto alla Commissione di fare qualcosa per affrontare ad esempio i ritardi nel controllo del traffico aereo hanno sempre detto di non voler turbare i sindacati francesi o quelli tedeschi. Insomma, se vuoi fare una frittata devi rompere qualche uovo", ha aggiunto.

"Nel frattempo, l'Europa continua ad avere il mercato dei viaggi aerei meno competitivo al mondo. Le tasse ambientali vengono applicate solo ai voli a corto raggio all'interno dell'Europa (e non ai voli intercontinentali cari al business di Lufthansa e AirFrance, ndr). I voli più inquinanti, che sono i voli a lungo raggio fatti da ricchi russi, ricchi americani, ricchi cinesi, continuano ad atterrare e decollare in Europa e a pagare zero tasse ambientali", ha concluso il manager irlandese.


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BrunoFLR

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La polemica

Mister Ryanair sfotte Ita: "Bene arrivo Lufthansa per italiani, ora debiti li pagheranno i tedeschi"

L'affondo di Michael O'Leary: "Non potranno farci concorrenza, loro tariffe saliranno". E attacca anche la presidente della Commissione Ue von der Leyen: "È praticamente inutile"

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Agli albori delle lunghe trattative che hanno portato Ita dalle ceneri di Alitalia all'ingresso in Lufhtansa, si era parlato di un suo possibile interessamento. Ma Michael O'Leary, amministratore delegato di Ryanair, aveva subito smentito i rumors e, adesso che il matrimonio tra la nuova compagnia aerea tricolore eil gigante tedesco è cosa fatta, lancia il guanto di sfida a quella che alcuni analisti vedono come una potenziale concorrente sui voli low cost: "Ita mette a rischio il nostro domininio in alcune città? Le possibilità sono pari a zero", ha detto. Aggiungendo, sempre con il suo solito stile sarcastico, che l'acquisizione di Lufhtansa sarà un bene sia per Ryanair ("le tariffe di Ita saranno molto più alte"), sia per i contribuenti italiani ("ora saranno i tedeschi a pagare le perdite di Alitalia").

Lo sfottò a Ita-Lufthansa
I commenti di O'Leary sono arrivati durante una conferenza stampa a Bruxelles, dove l'ad irlandese porta avanti da tempo le sue battaglie contro la Commissione europea, da lui accusata di tutelare gli interessi delle compagnie aeree tradizionali a scapito delle low cost. Proprio Lufhtansa è finita nel mirino di O'Leary quando Bruxelles ha dato il disco verde ai maxi aiuto di Stato concessi dalla Germania alla sua compagna di bandiera durante la pandemia: Ryanair ha presentato ricorso alla Corte di giustizia Ue, che ha accolto le istanze del vettore di Dublino. Adesso la sfida con Ita, che secondo O'Leary è già vinta in partenza.

"Ci divertono alcuni commenti secondo cui l'acquisizione permetterebbe di strappare il dominio che ha Ryanair in alcune città. Ita per fare concorrenza a Ryanair dovrebbe abbassare i suoi prezzi di circa il 70% e con Lufthansa le possibilità che li abbassi del 7, non del 70, sono zero", ha evidenziato il manager irlandese. "L'acquisizione di Ita da parte di Lufthansa comporta tariffe molto più alte per i passeggeri - ha proseguito - Succede ovunque Lufthansa acquisti una compagnia aerea, com'è avvenuto con Austrian e Swiss che hanno aumentato le tariffe e spedito le persone a Francoforte e Monaco. E pensiamo che ci sarà lo stesso risultato con Ita in Italia".

Per O'Leary, "ciò è positivo per la nostra crescita, anche perché le nostre tariffe in Italia saranno ancora più basse rispetto alle tariffe aeree più alte ora che Ita è di proprietà di Lufthansa. Penso quindi che sarà positivo per la nostra crescita, ma sarà positivo anche per Ita perché vuol dire che ogni volta che Alitalia perderà soldi invece che essere salvata dai contribuenti italiani saranno i tedeschi a salvarla, o aumenteranno semplicemente le tariffe", ha spiegato con malcelata ironia.

L'attacco a von der Leyen
Nella sua conferenza, O'Leary non si è lasciato sfuggire l'occasione di lanciare bordate contro Bruxelles: dopo le polemiche sulle nuove norme sulle emissioni di Co2 (che secondo Ryanair colpiranno le low cost più di quanto avverrà per i giganti tradizionali del settore), il manager irlandese ha lanciato una campagna di mobilitazione per chiedere all'Ue di tutelare le compagnie aeree e i suoi passeggeri dagli scioperi dei controllori di volo. Appello finora caduto nel vuoto.

"È difficile che la nuova Commissione sia peggio di quella precedente. E dubito molto che sarà meglio", ha detto senza troppi giri di parole. "Non ho molta fiducia nelle capacità di Ursula von der Leyen di avere leadership da nessuna parte. Penso che nei primi cinque anni come presidente della Commissione abbia dimostrato di essere praticamente inutile", ha attaccato. "Ogni volta che abbiamo chiesto alla Commissione di fare qualcosa per affrontare ad esempio i ritardi nel controllo del traffico aereo hanno sempre detto di non voler turbare i sindacati francesi o quelli tedeschi. Insomma, se vuoi fare una frittata devi rompere qualche uovo", ha aggiunto.

"Nel frattempo, l'Europa continua ad avere il mercato dei viaggi aerei meno competitivo al mondo. Le tasse ambientali vengono applicate solo ai voli a corto raggio all'interno dell'Europa (e non ai voli intercontinentali cari al business di Lufthansa e AirFrance, ndr). I voli più inquinanti, che sono i voli a lungo raggio fatti da ricchi russi, ricchi americani, ricchi cinesi, continuano ad atterrare e decollare in Europa e a pagare zero tasse ambientali", ha concluso il manager irlandese.


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Michele, senza offesa, vai a cagxxx
 

AirFleet

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Ecco come Ryanair torna all’attacco con Boeing
Il ceo della compagnia lowcost irlandese O'Leary accusa Boeing: a causa dei ritardi sulle consegne dei velivoli da parte del produttore statunitense, Ryanair prevede 5 milioni di clienti in meno nell'estate.

Ryanair strapazza di nuovo Boeing.

In una intervista tv il ceo della compagnia aerea irlandese, Michael O’Leary, ha dichiarato che i ritardi nelle consegne dei Boeing stanno facendo perdere milioni di passeggeri a Ryanair, uno dei maggiori clienti del produttore americano, e ne stanno “compromettendo la crescita”.

Allo stesso tempo, O’Leary ha precisato però che il calo dei prezzi dei biglietti, che ha pesato sui risultati del primo trimestre, dovrebbe attenuarsi nel corso dell’anno. Le azioni del vettore lowcost sono scese del 15% il mese scorso quando il ceo ha avvertito di una tendenza al ribasso delle tariffe che potrebbe superare il 10% nel suo trimestre chiave luglio-settembre, aumentando i timori di un’estate debole per le compagnie aeree europee.

Nel dettaglio, quest’estate la compagnia prevede di trasportare 5 milioni di passeggeri in meno rispetto ai 205 milioni inizialmente previsti, con un calo potenziale nelle vendite per circa 500 milioni di euro.

Tutti i dettagli.

O’LEARY DELUSO DAL NUOVO MANAGEMENT DI BOEING

Ieri l’amministratore delegato del vettore lowcost irlandese ha affermato che il nuovo management di Boeing “continua a deludere”. “Penso che Stephanie Pope (capo di Boeing Commercial Aircraft) e il nuovo team stiano facendo un lavoro ragionevole ma continuano a deluderci”, ha affermato O’Leary.

Come ricorda La Tribune, Ryanair ha già effettuato 150 ordini fermi per il Max 10, l’aereo più grande della famiglia 737, e ha opzioni per altri 150 aerei, comprese le prime consegne previste per il 2027. Già a febbraio Michael O’Leary aveva criticato la “debacle” di Boeing. La società è in una fase di acuta crisi a causa di problemi nei controlli di qualità e rallentamento della produzione a causa dell’incidente sul volo Alaska Airlines di inizio anno quando un portellone è saltato da un Boeing 737 Max.

PESANO I RITARDI NELLE CONSEGNE DEGLI AEREI

Secondo Ryanair esiste il rischio che la compagnia irlandese riceva entro la prossima estate solo dai 20 ai 25 aerei 737 Max, invece dei 29 previsti.

Finora la compagnia aerea ha ricevuto cinque aerei nel mese di luglio, invece dei sette previsti, ha spiegato il direttore generale del gruppo, aggiungendo che probabilmente nel mese di agosto prenderà in consegna solo cinque dei dieci aerei previsti.

“Saremo fortunati se ne riceveremo cinque, ma vogliamo vedere molti più segnali che indicano che l’arretrato sarà smaltito quest’inverno”, ha aggiunto O’Leary. “Boeing ci sta certamente pagando un modesto indennizzo, ma avrei preferito di gran lunga consegnare gli aerei”, ha ammesso il numero uno di Ryainar.

A luglio, Ryanair aveva dichiarato che Boeing l’aveva avvertita che le consegne di circa 737 Max previste per la prossima primavera sarebbero state rinviate all’estate 2025, un nuovo ritardo dopo quest’anno che l’ha costretta a ridurre i volumi di traffico estivo. Quello che già doveva fare nel 2023.

CHE SUCCEDERÀ AI PREZZI DEI BIGLIETTI

Infine, la low-cost irlandese è stata inoltre penalizzata da un calo del 15% su base annua delle tariffe medie nel primo trimestre di esercizio conclusosi alla fine di giugno. Queste sono “una buona notizia per i nostri clienti, una cattiva notizia per i nostri azionisti”, ha ammesso ancora l’amministratore delegato. O’Leary ha affermato che sarebbe ragionevole aspettarsi che le tariffe potrebbero scendere del 5% nei sei mesi fino alla fine di marzo, precisando che si trattava solo di un’ipotesi al momento.

START MAGAZINE.
 

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“Ecco perché Ryanair non farà voli cargo low cost e non entrerà nel lungo raggio”
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Wilson, amministratore delegato della compagnia: “Richiederebbe un’infrastruttura di carico specifica e snaturerebbe il nostro modello di business”. “Per i voli intercontinentali non riusciremmo a realizzare un giro extra con gli aerei: saremmo come gli altri. Inoltre dovremmo inserire una business class e il nostro marchio sarebbe sbagliato per questo servizio”

Milano – Voli cargo “low cost” e voli passeggeri “low cost” intercontinentali: dai vertici di Ryanair, la regina indiscussa del suo ramo di attività, arriva un doppio “no” a queste due ipotesi, nonostante il fatto che siano entrambe graditissime al mercato. La spiegazione che dà Ryanair a questo suo doppio rifiuto è chiarificatrice delle logiche che sottendono al suo modello di business. A parlarne con ShipMag è Eddie Wilson, amministratore delegato della compagnia Ryanair (mentre Michael O’Leary lo è della holding, a cui fanno capo anche altre compagnie aeree e altre attività).

Perché Ryanair non offre un servizio cargo low cost? In Italia, la vostra base di Bergamo-Orio al Serio è posizionata in maniera perfetta: sarebbe uno snodo ideale per il trasporto merci via aerea per servire Milano, la Lombardia tutta, il tessuto industriale del Triveneto, e in direzione Est fino alle banchine del porto di Trieste, all’insegna dell’intermodalità. Non siete tentati?

“È vero, tutti ci dicono che gli aerei di Ryanair dovrebbero trasportare anche merci. Ci sono merci il cui trasporto è diventato, in particolare negli ultimi 10 anni, molto prezioso e richiede consegne rapide, dai microchip per i computer ai dispositivi medici e ai farmaci. Però questo richiederebbe un’infrastruttura di carico specifica, e un investimento enorme da parte nostra”.

Mi permetta di obiettare, Mr Wilson: se c’è una cosa che non ha mai spaventato Ryanair sono gli investimenti. In questo momento avete in ordine 300 aerei… Se non volete entrare nel settore cargo, ci saranno anche altre ragioni. O no?

“C’è un secondo problema, che riguarda la turnazione degli aerei. Uno dei fondamenti del nostro modello di business low cost è che gli aerei e gli equipaggi devono sfruttare al massimo i tempi e gli slot, e questo funziona bene con il traffico passeggeri, mentre pensiamo che con il cargo sarebbe più difficile: capiterebbe spesso di doversi fermare in attesa di questa o quella merce, e questo interromperebbe i nostri turni di aerei ed equipaggi, e influenzerebbe la nostra operatività. Quindi tendiamo a mantenere ciò che sappiamo fare meglio di chiunque altro e a non distrarci con innovazioni come questa, che comporterebbe un rischio considerevole”.

Un’altra cosa che al mercato piacerebbe moltissimo sono i voli passeggeri low cost intercontinentali. Poco prima della pandemia, il vostro Michael O’Leary disse: progettiamo di lanciarli, e il motivo per cui non lo abbiamo ancora fatto è che non c’è nel mondo una produzione sufficiente e in tempi rapidi di aerei grandi, come i Boeing 787 o gli Airbus 380. Dopo il Covid, i tempi di consegna si sono ulteriormente allungati… è per questo che il progetto è rinviato?

“In realtà, come per i cargo, ci sono alcune ragioni strutturali per cui il modello di business low cost non funzionerebbe nei voli a lungo raggio, come dimostra il caso della compagnia aerea Norwegian, che ci ha provato e ha fallito. Innanzitutto, come per i cargo, anche qui c’è un problema di turnazione degli aerei e degli equipaggi. Facciamo l’esempio concreto delle rotte fra l’Europa e la costa orientale degli Stati Uniti, che sarebbero la più redditizia, e quindi le prime a essere lanciate. Se Ryanair dovesse volare, ipotizziamo, da Milano o Dublino o Londra a New York, i nostri aerei decollerebbero ogni giorno alle 14:00 locali, attraverserebbero l’Atlantico, arriverebbero a New York verso le 15:00 locali, e poi ri-decollerebbero alle 19:00, e infine rientrerebbero in Europa la mattina dopo, a seconda del vento o del meteo, fra le 5 e le 7 del mattino. Nelle 24 ore non saremmo in grado di ottenere un giro extra sull’aereo, cambiando gli equipaggi, come facciamo sui voli a corto raggio, che per Ryanair è una cosa fondamentale. Quindi non ci sarebbe più nulla che ci renda diversi dagli altri”.

Vede altre difficoltà sulla rotta di una Ryanair intercontinentale?

“Sul lungo raggio dovremmo offrire anche una Business Class, e questa è un’attività di cui non sappiamo nulla, e il nostro marchio Ryanair sarebbe sbagliato per questo servizio. Nel migliore dei casi, diventeremmo una compagnia aerea come tutte le altre, e perderemmo il vantaggio competitivo. Inoltre, a New York e negli altri principali aeroporti americani non ci sono slot. Quindi dovremmo far volare le persone verso aeroporti secondari, diciamo, a 100 miglia di distanza, e questo i passeggeri di classe Business non lo accetterebbero”.

In sostanza, mettere assieme nella stessa compagnia, e addirittura sullo stesso aereo, classe Business e low cost sarebbe come far convivere Dottor Jekyll e Mr Hide?

“Due logiche completamente diverse e incompatibili. Sono convinto che il modello di attività di Ryanair non reggerebbe sui voli intercontinentali, come non reggerebbe nell’attività cargo”.

Come vi dividete i compiti nell’ambito del gruppo Ryanair? Michael O’Leary è il “Mad Dog”, il cane pazzo, quello che lancia le proposte più immaginifiche e provocatorie, incluse quelle irrealizzabili, mentre Eddie Wilson è l’operativo, il top manager maturo e responsabile, quello con la testa sulle spalle?

“Si vede che non ha parlato con mia moglie! Lei mi dice sempre che sono immaturo e irresponsabile”.




ShipMag
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Ehm...con sommo rammarico per quelli che "a purciari! anfami! Nun ve do manco n'euro...".
Ah, e "dovete fallire!" ovviamente.

Ryanair reports 8% growth in August 2024 traffic, sets new record
By Bart Noëth

3 September 2024

Ryanair (Holdings plc) announced on September 3, 2024, that it achieved a significant milestone in August 2024, with a record 20.5 million passengers, marking an 8% increase compared to August 2023, when 18.9 million passengers were recorded. The airline’s load factor remained steady at 96% for both months, reflecting consistent demand.

In August 2024, Ryanair operated over 111,800 flights, contributing to this impressive growth. The rolling annual figures also show an 8% increase, with 192.0 million passengers over the past year, compared to 177.4 million in the previous year. The load factor for the rolling period remained unchanged at 94%.

Fonte: https://www.aviation24.be/airlines/...nced on,18.9 million passengers were recorded.
 
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