Il punto è: i sindacati accetteranno una tale discontinuità?
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ALITALIA: ANPAC, SE PIANO E’ QUELLO SI VA AL CONFLITTO SOCIALE
(AGI) - Roma, 23 lug. - “Si potrebbe generare un conflitto sociale senza precedenti perche’ in gioco non c’e’ solo la salvaguardia dei lavoratori ma anche la stessa sopravvivenza aziendale per gli anni futuri”. Cosi’ Fabio Berti, presidente dell’Anpac, commenta le indiscrezioni sul piano Alitalia apparse su Repubblica. Berti si dice anche “certo che quanto scritto non puo’ corrispondere a quanto effettivamente il governo decidera’ di proporre all’azienda”.
“Se qualcuno - afferma il presidente - crede di trasformare l’operazione di Alitalia in uno spacchettamento che generi profitti e vantaggi per pochi fortunati senza recuperare l’anima industriale dell’azienda sta puntando su uno scenario impercorribile tutto il sindacato”. Per Berti, “lo scenario anticipato non da’ alcuna garanzia, e’ insostenibile e insormontabile per il sindacato”.
Ma per il presidente Anpac e’ anche difficile “comprendere come il governo possa sostenere un piano di questo tipo dopo che lo stesso Premier aveva affermato che il piano Air-France era poco dignitoso e molto restrittivo”. Dalla descrizione del supposto piano continua Berti “emergerebbe la dismissione del Cargo e di altre attivita’, mi risulta molto strano perche’ lo stesso Berlusconi aveva affermato che non era possibile disfarsi del Cargo”. “Ritengo utile - conclude il sindacalista - la massima prudenza nell’inseguimento mediatico che caratterizza il caso Alitalia”. (AGI)
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