Torno alla domanda di partenza: cosa prevede il contratto?No, scusa , questi ragionamenti si sentono anche all'estero, solo in italia si cambiano le carte in tavola durante il gioco, anzi, si cambia tutta la tavola, oramai non ci sono più regole.
Torno alla domanda di partenza: cosa prevede il contratto?No, scusa , questi ragionamenti si sentono anche all'estero, solo in italia si cambiano le carte in tavola durante il gioco, anzi, si cambia tutta la tavola, oramai non ci sono più regole.
Bisogna vedere che cosa c'e' scritto sul contratto che i dipendenti Livingstone hanno firmato per rimanere vicino casa. Se c'era scritto che la base poteva essere cambiata con un preavviso di X giorni e loro lo hanno firmato perche' convinti che comunque sarebbero rimasti a MXP, con chi te la vuoi prendere? Se invece c'era scritto che la base era MXP e loro ti trasferiscono coattamente, una bella causa di lavoro per intasare gli gia' intasati tribunali et voila', il gioco e' fatto.Immagina semplicemente chi ha scelto di lavorare in LV perché era di base MXP e magari ha rinunciato a qualcosa di più conveniente altrove solo per stare vicino casa, oggi cosa gli dici, appunto che i risultati sono allineati agli obiettivi cioè CT ad Alghero?
Lungi da me dal voler difendere Livingston, ma si presti attenzione al fatto che essa non ha cambiato le carte in tavola durante il gioco in modo arbitrario; semplicememnte ha risposto ad un bando di gara e l'ha vinto. Le carte sono cambiate alla stessa Società in primis.No, scusa , questi ragionamenti si sentono anche all'estero, solo in italia si cambiano le carte in tavola durante il gioco, anzi, si cambia tutta la tavola, oramai non ci sono più regole.
Ovviamente tutti gay con il deretano degli altri, eh? Vorrei vedere cosa diresti se la tua azienda, dall'oggi al domani, ti spostasse da una citta' all'altra oppure ti mandasse dieci giorni in missione a spese tue. Le chiacchiere stanno a zero. Se sul contratto c'e' scritto, come sospetto, che l'azienda ti puo' spostare a suo piacimento solo con un preavviso, suggerirei ai dipendenti Liviston di cominciare a trovarsi casa a Fertilia. Se invece c'e' scritto che la base di lavoro e' malpensa, suggerirei loro di trovarsi un avvocato e fare causa. In ogni caso suggerirei di non, ripeto, NON rivolgersi ai sindacati.Lungi da me dal voler difendere Livingston, ma si presti attenzione al fatto che essa non ha cambiato le carte in tavola durante il gioco in modo arbitrario; semplicememnte ha risposto ad un bando di gara e l'ha vinto. Le carte sono cambiate alla stessa Società in primis.
Il concetto è il medesimo di qualsiasi Azienda che partecipa a qualsiasi gara per forniture o prestazioni afferenti alla propria attività, e la vince, sia in Italia che all'estero. E che fa? Si ritira per non spostare personale in loco?
Mi sembra una polemica sterile. Peraltro se da contratto era previsto un possibile spostamento, nessuno può dire nulla.
Di certo non si sentono in Cina, non a caso Mecca dei nuovi capitalisti neo-ottocenteschi, per i quali i diritti dei lavoratori sono un fastidio e le persone si possono spostare da una città all'altra o da una nazione all'altra come fossero macchinari, e devono pure stare zitti e ringraziare che un lavoro ce l'hanno.Solo in Italia si sentono ragionamenti del genere.
Premesso che il mio suggerimento è cercar casa in città e non a Fertilia, viste le distanze brevi tra l'aeroporto e il centro, vado al punto: vinci una gara, e sposti un aeromobile dalla città A alla città B.Ovviamente tutti gay con il deretano degli altri, eh? Vorrei vedere cosa diresti se la tua azienda, dall'oggi al domani, ti spostasse da una citta' all'altra oppure ti mandasse dieci giorni in missione a spese tue. Le chiacchiere stanno a zero. Se sul contratto c'e' scritto, come sospetto, che l'azienda ti puo' spostare a suo piacimento solo con un preavviso, suggerirei ai dipendenti Liviston di cominciare a trovarsi casa a Fertilia. Se invece c'e' scritto che la base di lavoro e' malpensa, suggerirei loro di trovarsi un avvocato e fare causa. In ogni caso suggerirei di non, ripeto, NON rivolgersi ai sindacati.
Vinci una gara che ti garantisce un profitto, devi sostenerne i relativi costi. Incluso quello di rimborsare dipendenti che erano stati assunti per lavorare in A e vengono mandati senza preavviso in B. Se i costi rendono l'assegnazione non profittevole, ci rinunci.Premesso che il mio suggerimento è cercar casa in città e non a Fertilia, viste le distanze brevi per l'aeroporto e il centro, vado al punto: vinci una gara, e sposti un aeromobile dalla città A alla città B.
Le cose sono due: o sposti il crew da A a B, oppure licenzi il crew di A e assumi nuovo crew a B. Concordi su questo? Oppure lasciamo il crew nella città A a cazzeggiare, essendo l'aeromobile inpiegato stabilmente su B?
Posso poi concordare che le modalità siano barbare (e per questo esistono giustamente i tribunali, a cui adire all'occorrenza, come giustamente scrivi), ma è pur vero che si è trattato di un'assegnazione che forse neppure loro speravano di ottenere.
Tu dai per scontato che i dipendenti debbano essere rimborsati. Bisogna vedere il contratto.Vinci una gara che ti garantisce un profitto, devi sostenerne i relativi costi. Incluso quello di rimborsare dipendenti che erano stati assunti per lavorare in A e vengono mandati senza preavviso in B. Se i costi rendono l'assegnazione non profittevole, ci rinunci.
La realtà è che gli "imprenditori" di casa nostra spesso vogliono il profitto, ma senza sostenerne i costi, e cercano sempre di scaricarli su qualcun altro. I dipendenti ovviamente sono i più deboli e quindi ricattabili, specie in periodo di crisi.
Il fatto che l'azienda sposti le macchine a suo piacimento, nulla a a che fare con il contratto che il dipendente ha stipolato per fornire le sue prestazioni. Ripeto, perche' forse non e' chiaro, se c'e' scritto che il dipendente puo' essere spostato, allora non c'e' nulla da fare, casa a Fertilia. Se invece c'e' scritto "base malpensa", l'azienda deve fornire l'alloggio o tirare fuori i soldi per l'accomodation.Premesso che il mio suggerimento è cercar casa in città e non a Fertilia, viste le distanze brevi tra l'aeroporto e il centro, vado al punto: vinci una gara, e sposti un aeromobile dalla città A alla città B.
Le cose sono due: o sposti il crew da A a B, oppure licenzi il crew di A e assumi nuovo crew a B. Concordi su questo? Oppure lasciamo il crew nella città A a cazzeggiare, essendo l'aeromobile inpiegato stabilmente su B?
Mah... ho qualche annetto di anzianità. D'accordissimo con te sulla prima parte, come già ho scritto.Il fatto che l'azienda sposti le macchine a suo piacimento, nulla a a che fare con il contratto che il dipendente ha stipolato per fornire le sue prestazioni. Ripeto, perche' forse non e' chiaro, se c'e' scritto che il dipendente puo' essere spostato, allora non c'e' nulla da fare, casa a Fertilia. Se invece c'e' scritto "base malpensa", l'azienda deve fornire l'alloggio o tirare fuori i soldi per l'accomodation.
Se licenzia un crew base milano per riassumerne un altro base alghero, il giudice molto probabilmente trovera' qualcosa da ridire, ordinando la immediata riassunzione e condannando l'azienda a pagare le spese processuali. Cosi poi si trovano pure un crew in piu'. Senti un po' ma te sei uno che lavora oppure uno studente?
Non ce l'ho coi giudici, però in Italia l'esperienza insegna, che tutti i lavoratori sono stati quasi sempre reintegrati... Vedi operai/sindacalisti fiat che bloccarono i carrelli durante uno sciopero (non permettendo a chi non scioperava di lavorare). Tutti riassunti....Mah... ho qualche annetto di anzianità. D'accordissimo con te sulla prima parte, come già ho scritto.
Sulla seconda invece non sono certo che un giudice possa trovare qualcosa da ridire.
Non c'e' problema. E' facolta' dell'azienda andare a vedere se ha ragione oppure no in sede legale, rischiando di dover pagare spese processuali, eventuali danni dovuti all'inattivita', mancate retribuzioni e rischiando di ritrovarsi un dipendente in piu'. Sarebbe molto piu' semplice rispettare il contratto e trovare un accordo con il lavoratore, no?Sulla seconda invece non sono certo che un giudice possa trovare qualcosa da ridire.
e meno male.Non ce l'ho coi giudici, però in Italia l'esperienza insegna, che tutti i lavoratori sono stati quasi sempre reintegrati...
Schiavitù? Ricatto occupazionale? Ma in che mondo e in che secolo vivete?Di certo non si sentono in Cina, non a caso Mecca dei nuovi capitalisti neo-ottocenteschi, per i quali i diritti dei lavoratori sono un fastidio e le persone si possono spostare da una città all'altra o da una nazione all'altra come fossero macchinari, e devono pure stare zitti e ringraziare che un lavoro ce l'hanno.
Senza offesa, ma questa mentalità è aberrante. C'è una via di mezzo tra lo statale che non sposta una graffetta se non è scritto nel suo contratto e lo schiavo zitto e muto che dovrebbe essere disposto a qualsiasi cosa a piacimento dell'azienda.
Sarebbe interessante capire se sei gia a conoscenza dei termini del contratto ed anche a che tipo di accordo ti riferiresti.sarebbe molto piu' semplice rispettare il contratto e trovare un accordo con il lavoratore, no?