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romaneeconti

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game over proprio in gloria per Alitalia e i suoi adepti politicanti, commissari, magistratura, sindacati e tutti insieme nel porcaio....Edoardo Bennato scrisse una canzone che pareva la parodia di tutto questo... almeno scrivere vergogna italiana e anche della UE si rischia querela?
 
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nicolap

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10 Novembre 2005
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game over proprio in gloria per Alitalia e i suoi adepti politicanti, commissari, magistratura, sindacati e tutti insieme nel porcaio....Edoardo Bennato scrisse una canzone che pareva la parodia di tutto questo... almeno scrivere vergogna italiana e anche della UE si rischia querela?
E' l'immagine di un paese e della sua orrida popolazione. Rappresenta tutti noi.
 

magick

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Ma io non riesco a capire: come può l'Italia recuperare i prestiti ad Alitalia se Alitalia è lo stato stesso? Cosa fanno prestano ulteriori soldi per farsi tornare indietro i precedenti?
 

italian7

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Oggi parecchi voli in ritardo, si vocifera poi di bagagli lasciati a terra in alcuni voli e altro...
AZ610 di domani già in ritardo di un ora causa delay in arrivo da JFK.
Imbarazzante visto che ci sono almeno 8 A330 idle. Sembra chiaro il voler causare disagio a tutti i costi
 

romaneeconti

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Ma basta con questa vergogna, manco nello Zimbabwe, con tutto il rispetto per quest’ultimo peraltro. Aerei a terra,riprotezioni per chi può e risarcimenti veloci (paga pantalone ovviante) e fine della storia. Adesso la cosa fa schifo e basta.
A questi daranno di sicuro la CIGS a vita e anche la medaglia di Cavalieri del Lavoro. Orgoglio italiano.
 
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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Ma io non riesco a capire: come può l'Italia recuperare i prestiti ad Alitalia se Alitalia è lo stato stesso? Cosa fanno prestano ulteriori soldi per farsi tornare indietro i precedenti?
Alitalia SAI in A.S. è quella con EY e le banche per intenderci. Essendo i prestiti ponte in pre-deduzione il ricavato delle aste per marchio, parte terra, manutenzione ed infine Millemiglia andranno a ripagare questi 900 milioni per prima cosa.
 

Farfallina

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AZ800 arrivato ieri ad ALG senza bagagli
Va a finire che ITA vedendo queste cose sceglie di
AZ800 arrivato ieri ad ALG senza bagagli
Va a finire che ITA vedendo queste cose sceglie di fare un bel contratto con uno degli altri fornitori a FCO... io se fossi Altavilla ci penserei seriamente. Idem per la manutenzione tantopiù che di quella nemmeno può prendere il controllo. Così facendo si sanno la zappa sui piedi da soli quelli di terra ai quali non è stato precluso il passaggio seppur attraverso un bando di gara.
 

Dr. AlphaMike

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Dal Sole 24 ore...

L’ultima beffa di Etihad: si riprende gli slot su Londra e Ita rimane a terra
Il 31 agosto scadeva il rinnovo dei “corridoi” sull’aeroporto di Heathrow. Nessuna risposta dalla vecchia Alitalia: Abu Dhabi torna proprietaria, per non perderli. La newco dovrà rinegoziarne altri

Sul tabellone delle partenze del Terminal 2 di Heathrow, l'immenso aeroporto di Londra, si vedono solo tre soli voli con la livrea rosso-verde di Alitalia per la giornata di venerdì: due su Roma, uno solo su Milano. Sono gli unici collegamenti aerei post Covid della ex compagnia di bandiera commissariata verso l’Italia. La nuova Ita pronta al decollo rischia di vedersi cancellare anche quelli dal tabellone. Dal 31 ottobre, non avrà tecnicamente più “corridoi” di atterraggio e decollo sull’aeroporto della capitale britannica.

La beffa finale
Da Abu Dhabi è caduta un’ultima tegola sulla tormentata Alitalia. E ha il sapore della beffa. È l’eredità finale di Etihad, ex azionista di Alitalia ma ancora proprietaria dei preziosi “slot” sullo scalo britannico, uno dei più ambiti al mondo. A fine agosto la compagnia aerea emiratina, ultimo azionista privato di Alitalia prima del commissariamento, si è ripresa indietro tutti gli slot: 5 coppie di “spazi” che la compagnia in dissesto pagava 10mila euro al giorno. Quella degli slot di Alitalia su Londra è una vicenda controversa che si trascina da quasi 10 anni. Erano di Alitalia, ma la compagnia li cedette all’azionista Etihad tra molte accuse di essere stati svenduti (60 milioni di euro, ma il valore fu deciso da un esperto indipendente). Il 31 agosto scadeva la domanda di rinnovo degli slot per la prossima stagione invernale,che la Iata ha fissato al 31 ottobre.


I solleciti di Ethad
Dal Golfo persico, Etihad ha più volte sollecitato Alitalia a presentare domanda. Ma non è arrivata nessuna risposta. A quel punto la compagnia aerea ha deciso, come misura precauzionale, di riprendersi i “corridoi”, per non perderli. Quello tra Etihad e Alitalia è stato un matrimonio fallimentare, mai veramente decollato, con accuse reciproche: gli italiani rinfacciano ad Abu Dhabi di aver spolpato Alitalia (a partire dalla presunta svendita degli slot); gli emiratini sono rimasti delusi dalla gestione italiana.

Ma ormai, riversare colpe ex post è esercizio sterile. Il dato di fatto è: se vorrà continuare a volare su Heathrow, come la vecchia Alitalia, la futura Ita dovrà bussare alla porta degli Emiri o direttamente a quella dell’aeroporto.


“Use it or Lose it”
Etihad, che perde Alitalia come “inquilino” dei propri slot, ci guadagna comunque. Prima della pandemia gli slot di Heathrow, come di molti altri aeroporti affollati, erano assegnati sulla base dell’inderogabile principio «Use it or Lose it». Se i corridoi non fossero stati utilizzati almeno al 50%, avrebbero dovuto esser restituiti allo scalo. Nel momento in cui si riprende gli “spazi” di volo su Londra, Etihad dovrebbe anche inaugurare dei voli tra l’Italia e Londra per non perdere i diritti. Cosa che non ha alcuna intenzione di fare, perchè costosa e al momento in perdita. Ma siccome la fortuna aiuta gli audaci, l’audace Etihad ottiene un regalo insperato dalla Iata: l’associazione mondiale delle compagnie ha prolungato l’esenzione dall’obbligo di utilizzo. Dunque Etihad potrà tenersi gli slot fino alla prossima estate, senza doversi preoccupare di farci volare i suoi aerei.


Arrivati a questo punto tanto vale comprarli... almeno hanno un asset di valore.
Ad ogni modo gestione veramente imbarazzante
 

Farfallina

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Dal Sole 24 ore...

L’ultima beffa di Etihad: si riprende gli slot su Londra e Ita rimane a terra
Il 31 agosto scadeva il rinnovo dei “corridoi” sull’aeroporto di Heathrow. Nessuna risposta dalla vecchia Alitalia: Abu Dhabi torna proprietaria, per non perderli. La newco dovrà rinegoziarne altri

Sul tabellone delle partenze del Terminal 2 di Heathrow, l'immenso aeroporto di Londra, si vedono solo tre soli voli con la livrea rosso-verde di Alitalia per la giornata di venerdì: due su Roma, uno solo su Milano. Sono gli unici collegamenti aerei post Covid della ex compagnia di bandiera commissariata verso l’Italia. La nuova Ita pronta al decollo rischia di vedersi cancellare anche quelli dal tabellone. Dal 31 ottobre, non avrà tecnicamente più “corridoi” di atterraggio e decollo sull’aeroporto della capitale britannica.

La beffa finale
Da Abu Dhabi è caduta un’ultima tegola sulla tormentata Alitalia. E ha il sapore della beffa. È l’eredità finale di Etihad, ex azionista di Alitalia ma ancora proprietaria dei preziosi “slot” sullo scalo britannico, uno dei più ambiti al mondo. A fine agosto la compagnia aerea emiratina, ultimo azionista privato di Alitalia prima del commissariamento, si è ripresa indietro tutti gli slot: 5 coppie di “spazi” che la compagnia in dissesto pagava 10mila euro al giorno. Quella degli slot di Alitalia su Londra è una vicenda controversa che si trascina da quasi 10 anni. Erano di Alitalia, ma la compagnia li cedette all’azionista Etihad tra molte accuse di essere stati svenduti (60 milioni di euro, ma il valore fu deciso da un esperto indipendente). Il 31 agosto scadeva la domanda di rinnovo degli slot per la prossima stagione invernale,che la Iata ha fissato al 31 ottobre.


I solleciti di Ethad
Dal Golfo persico, Etihad ha più volte sollecitato Alitalia a presentare domanda. Ma non è arrivata nessuna risposta. A quel punto la compagnia aerea ha deciso, come misura precauzionale, di riprendersi i “corridoi”, per non perderli. Quello tra Etihad e Alitalia è stato un matrimonio fallimentare, mai veramente decollato, con accuse reciproche: gli italiani rinfacciano ad Abu Dhabi di aver spolpato Alitalia (a partire dalla presunta svendita degli slot); gli emiratini sono rimasti delusi dalla gestione italiana.

Ma ormai, riversare colpe ex post è esercizio sterile. Il dato di fatto è: se vorrà continuare a volare su Heathrow, come la vecchia Alitalia, la futura Ita dovrà bussare alla porta degli Emiri o direttamente a quella dell’aeroporto.


“Use it or Lose it”
Etihad, che perde Alitalia come “inquilino” dei propri slot, ci guadagna comunque. Prima della pandemia gli slot di Heathrow, come di molti altri aeroporti affollati, erano assegnati sulla base dell’inderogabile principio «Use it or Lose it». Se i corridoi non fossero stati utilizzati almeno al 50%, avrebbero dovuto esser restituiti allo scalo. Nel momento in cui si riprende gli “spazi” di volo su Londra, Etihad dovrebbe anche inaugurare dei voli tra l’Italia e Londra per non perdere i diritti. Cosa che non ha alcuna intenzione di fare, perchè costosa e al momento in perdita. Ma siccome la fortuna aiuta gli audaci, l’audace Etihad ottiene un regalo insperato dalla Iata: l’associazione mondiale delle compagnie ha prolungato l’esenzione dall’obbligo di utilizzo. Dunque Etihad potrà tenersi gli slot fino alla prossima estate, senza doversi preoccupare di farci volare i suoi aerei.


Arrivati a questo punto tanto vale comprarli... almeno hanno un asset di valore.
Ad ogni modo gestione veramente imbarazzante
Sarebbe stato interessante che fosse chiesto ai commissari perché non hanno proceduto al rinnovo (il minimo sindacale) o al riacquisto (AZ aveva opzione di riacquisto allo stesso prezzo pagato) come hanno fatto (di fatto buttando i fondi per il ri-acquisto) per Millemiglia.
 
Stato
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