Incendio a FCO - La Procura sequestra area interessata dal fuoco nel T3


enrico

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Re: Incendio a FCO - scalo all' 80 % dell'operatività

(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Il sequestro preventivo del molo D del Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino è stato disposto per la "persistente inosservanza da parte dei datori di lavoro delle disposizioni previste dalla legge a tutela della salute dei lavoratori, culminata, nonostante apposite prescrizioni e diffide della Asl Rmd, nella riapertura, in data 17 maggio, della zona interdetta del molo D". Lo precisa il procuratore della repubblica di Civitavecchia Gianfranco Amendola.
Qui però passiamo dal pour parler dei giorni scorsi a qualcosa di più serio: si parla di prescrizioni e diffide della ASL e di inosservanza da parte del datore di lavoro.
Il sequestro preventivo ha la funzione di impedire che si aggravino le conseguenze del reato.
Insomma, giusto demonizzare chi fa sciacallaggio o ne approfitta per il solito siparietto sindacalaro, ma un problema di sicurezza, a questo punto, e a differenza delle iniziali sparate sull'amianto, esiste.
 

Dancrane

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Re: Incendio a FCO - scalo all' 80 % dell'operatività

Qui però passiamo dal pour parler dei giorni scorsi a qualcosa di più serio: si parla di prescrizioni e diffide della ASL e di inosservanza da parte del datore di lavoro.
Il sequestro preventivo ha la funzione di impedire che si aggravino le conseguenze del reato.
Insomma, giusto demonizzare chi fa sciacallaggio o ne approfitta per il solito siparietto sindacalaro, ma un problema di sicurezza, a questo punto, e a differenza delle iniziali sparate sull'amianto, esiste.
La solita nebulosa italica: ADR ha detto e ripetuto che ASL aveva certificato che non vi erano pericoli di sorta e tutto era nella norma. Ora saltano fuori prescrizioni e diffide da parte della stessa ASL. Domandina da perfetto ignorante: ma a smentire categoricamente le apodittiche dichiarazioni di ADR in ASL non ci ha pensato nessuno?
 

Tiennetti

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Re: Incendio a FCO - scalo all' 80 % dell'operatività

In genere si tratta di sequestri "in uso". Sostanzialmente vuol dire che non potranno essere fatti ulteriori lavori senza il permesso del magistrato, ma la parte agibile dovrebbe rimanere tale.
Anche per rispondere a chi chiedeva del perchè delle restrizioni, tutto il molo D è chiuso
Si torna quindi alla situazione di una decina di giorni fa, dove i parcheggi del D vengono usati, ma i pax imbarcano sul cobus dai C e usano poi solo le scale esterne del finger
Quindi non ci saranno porte sufficienti per tutti e nemmeno gli autobus necessari per fare tanti spostamenti
 

Paolo_61

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Re: Incendio a FCO - scalo all' 80 % dell'operatività

Anche per rispondere a chi chiedeva del perchè delle restrizioni, tutto il molo D è chiuso
Si torna quindi alla situazione di una decina di giorni fa, dove i parcheggi del D vengono usati, ma i pax imbarcano sul cobus dai C e usano poi solo le scale esterne del finger
Quindi non ci saranno porte sufficienti per tutti e nemmeno gli autobus necessari per fare tanti spostamenti
Quindi non è un sequestro conservativo, come pensavo, ma preventivo.
Cavoli amari in prospettiva estiva.
 

AZ209

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Re: Incendio a FCO - scalo all' 80 % dell'operatività

Anche per rispondere a chi chiedeva del perchè delle restrizioni, tutto il molo D è chiuso
Si torna quindi alla situazione di una decina di giorni fa, dove i parcheggi del D vengono usati, ma i pax imbarcano sul cobus dai C e usano poi solo le scale esterne del finger
Quindi non ci saranno porte sufficienti per tutti e nemmeno gli autobus necessari per fare tanti spostamenti
https://www.youtube.com/watch?v=CRyIkdxKARY
 

Greco

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Re: Incendio a FCO - scalo all' 80 % dell'operatività

Quindi non è un sequestro conservativo, come pensavo, ma preventivo.
Cavoli amari in prospettiva estiva.
Da quando c'è stato l'incendio non ho più preso un volo che fosse puntuale. Gli unici contenti sono quelli di U2 che hanno cancellato TUTTI i LIN-FCO
 

AZ209

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Re: Incendio a FCO - scalo all' 80 % dell'operatività

Per gli amanti del genere:

Usb e Cub: "Il sequestro preventivo del molo D è un atto dovuto"
I Sindacati: "Ora si dimetta chi ha avallato la riapertura"


Il Faro on line - "Il sequestro preventivo del molo D, riaperto il 18 maggio scorso dopo l'incendio che il 7 maggio ha devastato parte del Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino, disposto dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, è valutato da Usb Lavoro Privato e Cub Trasporti come un atto dovuto e un primo risultato della mobilitazione messa in piedi per la tutela della salute degli operatori aeroportuali". E' quanto si legge in un comunicato congiunto degli stessi Usb e Cub.

"Infatti, sin dalla mattina del giorno della riapertura - proseguono i sindacati - le nostre Oo/Ss avevano richiesto a gran voce a tutti gli enti competenti una immediata verifica delle condizioni di salubrità dell'area. Dopo aver sbattuto contro un muro di silenzio, dinieghi e rassicurazioni senza prove, una volta constatate le condizioni impossibili in cui erano stati costretti a operare i lavoratori aeroportuali, tra l'altro registrando numerosi malori durante il servizio, avevamo formalmente chiesto di procedere con la chiusura per permetterne la necessaria e dovuta bonifica".

"E' palese che questa decisione da parte dell'autorità giudiziaria - si legge nel comunicato - riduca praticamente a zero la credibilità di coloro che hanno invece avallato la riapertura del molo D: l'Enac, Aeroporti di Roma e la stessa Asl competente. Per questo Usb Lavoro Privato e Cub Trasporti chiedono le dimissioni immediate dei massimi dirigenti di tutti questi enti, a partire dal presidente di dell'Ente regolatore Vito Riggio, per finire a quelle dei responsabili dell'Asl, che hanno permesso e imposto che lavoratori di questo Paese operassero in un ambiente insalubre a danno della propria salute.

Adesso rimane il problema del Terminal 3, riaperto a poche ore dallo spegnimento delle fiamme, che tuttora soffre di condizioni molto simili a quelle denunciate per il molo D, dove tra l'altro, dall'8 maggio scorso, sono state centinaia le denunce di malori da parte dei lavoratori e utenti e di cui non possiamo che continuare a chiedere il medesimo provvedimento cautelare deciso per il molo D".

E' incredibile - continua ancora il comunicato - come a 19 giorni dal rogo manchi ancora un qualsiasi straccio di dichiarazione ufficiale e definitiva da parte delle autorità pubbliche (Asl Roma D, Arpa, Istituto Superiore di Sanità) sulle condizioni di salubrità delle aree aeroportuali adiacenti a quelle colpite dall'incendio, mentre assistiamo ancora al vergognoso gioco dello scaricabarile da parte degli enti preposti che sembrano non voler prendere una decisione.

Usb Lavoro Privato e Cub Trasporti continueranno la propria battaglia a difesa della salute aeroportuale e valuteranno nella giornata di domani l'evoluzione della situazione, anche in attesa dei primi dati ufficiali sulle analisi dell'ambiente del terminal 3, senza i quali diventa necessario mettere in campo ulteriori iniziative sindacali e legali".

"Nella giornata di domani Usb Lavoro Privato e Cub Trasporti - concludono i Sindacati - depositeranno alla Procura della Repubblica di Civitavecchia un esposto in merito alla situazione esistente al Terminal 3 e nelle aree adiacenti, nonché alle condizioni di precaria sicurezza a cui sono stati esposti i lavoratori dal giorno del rogo fino ad oggi".
 

enrico

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30 Gennaio 2008
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Rapallo, Liguria.
Re: Incendio a FCO - scalo all' 80 % dell'operatività

Quindi non è un sequestro conservativo, come pensavo, ma preventivo.
Cavoli amari in prospettiva estiva.
Anche perchè il sequestro conservativo non si può disporre nella fase delle indagini preliminari. Forse pensavi al sequestro probatorio. (scusa l'intervento da maestrina del menga...:))
 

Paolo_61

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Re: Incendio a FCO - scalo all' 80 % dell'operatività

Anche perchè il sequestro conservativo non si può disporre nella fase delle indagini preliminari. Forse pensavi al sequestro probatorio. (scusa l'intervento da maestrina del menga...:))
La mia modesta laurea in economia aziendale non mi permette di distinguere con cotanta precisione i diversi aspetti della parte procedurale :)
 

Tiennetti

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Venessia
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Re: Incendio a FCO - scalo all' 80 % dell'operatività

Da quando c'è stato l'incendio non ho più preso un volo che fosse puntuale. Gli unici contenti sono quelli di U2 che hanno cancellato TUTTI i LIN-FCO
Da essere contenti c'è poco, con le cancellazioni non ci si guadagna. E comunque non sono stati cancellati tutti

Questo!!?? Hanno già avviato un programma di ridimensionamento e spostamento su Cia??

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Già da un bel po' i voli non volati con crew di FCO (quindi alcuni ORY, GVA, BRS e pochi altri) stanno operando da CIA, e continueranno a farlo fino a quando la situazione non si sarà normalizzata
 
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Farfallina

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In questa situazione si nota il silenzio delle compagnie che immagino stiano perdendo tanti soldini.
Viene da pensare che abbiano ricevuto rassicurazioni su lauti indennizzi da parte delle assicurazioni di ADR o da parte di ADR stessa.
In ogni caso, il nuovo blocco crea un bel problema e bisogna che ADR trovi una soluzione in vista dei picchi estivi perché FCO potrebbe diventare un girone dantesco.
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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In questa situazione si nota il silenzio delle compagnie che immagino stiano perdendo tanti soldini.
Viene da pensare che abbiano ricevuto rassicurazioni su lauti indennizzi da parte delle assicurazioni di ADR o da parte di ADR stessa.
In ogni caso, il nuovo blocco crea un bel problema e bisogna che ADR trovi una soluzione in vista dei picchi estivi perché FCO potrebbe diventare un girone dantesco.
Non sono proprio in silenzio....


Incendio Aeroporto di Fiumicino.
Compagnie aeree ed operatori aeroportuali denunciano la latitanza delle istituzioni.
Il fatto che a 20 giorni dall’incidente non esista ancora nessuna attestazione di qualità degli ambienti rilasciata da un soggetto pubblico, rappresenta un pessimo spettacolo che il Paese sta dando al mondo.

Roma 27 maggio 2015 – In merito alle conseguenze dell’incendio divampato in data 7 maggio al Terminal 3 dell’Aeroporto di Roma Fiumicino, Assaereo,Ibar (Italian Board of Airline Representatives), Assohandler, Comitato Utenti Fiumicino, Airport Operator Commitee denunciano la latitanza delle istituzioni italiane preposte alla tutela della salute nei luoghi pubblici e nei luoghi di lavoro.
Dalle analisi effettuate dal Gestore Aeroportuale, dalle principali Compagnie, e dagli operatori presenti sullo scalo, la qualità dell’aria negli ambienti rientra nella norma.
Tuttavia a 20 giorni dall’evento non esiste ancora una attestazione ufficiale emanata da un ente pubblico preposto a fugare ogni possibile dubbio in materia. In mancanza di tale pronunciamento, il balletto dei dati ambientali che trapelano a mezzo stampa sta generando gravi ansie e preoccupazioni nei lavoratori.
Tale inaccettabile ritardo sta determinando una situazione insostenibile.
Quello di Fiumicino è il primo aeroporto italiano e la più importante porta di ingresso nel Paese di viaggiatori di provenienza internazionale e intercontinentale.
Occorre che le istituzioni preposte si pronuncino al più presto per fare chiarezza e fugare dubbi che rischiano di compromettere seriamente la continuità delle operazioni e il funzionamento dell’aeroporto.
 

totocrista

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L’INCENDIO IN AEROPORTO
Fiumicino, indagato l’ad di Adr
E dalle 18 è sciopero a oltranza
Per la procura Lo Presti ha violato le norme sulla tutela della salute dei lavoratori. La protesta da giovedì 27 indetta da Usb e Cub. Ancora caos per i passeggeri

C’è anche l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Lorenzo Lo Presti, tra gli indagati della procura di Civitavecchia nell’ambito dell’inchiesta sul rogo all’aeroporto di Fiumicino: violazione delle norme sulla tutela della salute dei lavoratori è il reato ipotizzato nei confronti del manager. L’ipotesi di accusa è legata all’impiego del personale nei mille metri quadri dell’area commerciale del terminal 3 devastati dall’incendio del 7 maggio.
Sciopero a oltranza
Sciopero a oltranza dalle 18 di giovedì 27. Lo hanno indetto Usb e Cub, secondo i quali «non ci sono le condizioni per continuare a lasciare aperto il terminal 3». Solo in mattinata infatti si sarebbero verificati «una decina di malori e svenimenti di passeggeri e dipendenti, che testimoniano una situazione di insalubrità dell’aria e destano forte preoccupazione per la salute dei lavoratori». In tutto sono almeno 150 gli addetti che hanno lamentato, anche negli ultimi giorni, problemi respiratori e alla pelle. Molti, a tre settimane dal rogo, ancora indossano le mascherine e lavorano nella paura: «Aspettiamo le valutazione dell’Istituto superiore di sanità, - spiega Antonio Amoroso della Cub Trasporti –, ma intanto ci sono ogni ora nuovi casi di dipendenti che accusano gravi malesseri».

I disagi dopo il sequestro

Intanto il terminal 3 ha chiuso di nuovo gli imbarchi. Gli operai hanno riposizionato i pannelli di cartongesso che separano la hall dai varchi di sicurezza e dai gate. La parete divisoria era stata smantellata 48 ore fa, ma il sequestro da parte della procura di Civitavecchia ha costretto a riposizionare le restrizioni strutturali. I magistrati infatti hanno bloccato l’area di imbarco e i varchi Shengen, la cui riapertura aveva riportato l’aeroporto di Fiumicino all’operatività totale. Invece giovedì 27 l’Enac ha annunciato che dalla mezzanotte l’operatività dello scalo sarà ridotta all’80%.
Imbarchi chiusi, passeggeri dirottati
Il provvedimento è arrivato dopo i risultati delle analisi dell’Arpa che hanno segnalato alte concentrazioni di sostanze tossiche nell’aria di Fiumicino come diossina, pcb e furani. I maggiori problemi si sono registrati al T3. Tanti i passeggeri che, dopo il check-in, si sono trovati smarriti a cercare i propri imbarchi, spostati dopo il sequestro ai terminal 1, 2 e 5. Il personale Adr li ha indirizzati, uno dopo l’altro, verso i gate. I problemi più seri tuttavia potrebbero arrivare con il ponte del 2 giugno e i picchi previsti con l’arrivo dell’estate.

Il procuratore: «Sequestro per tutela salute»
Il sequestro del molo D del terminal 3 dell’aeroporto di Fiumicino è stato disposto per la «persistente inosservanza da parte dei datori di lavoro delle disposizioni previste dalla legge a tutela della salute dei lavoratori, culminata, nonostante apposite prescrizioni e diffide della Asl Rmd, nella riapertura, in data 17 maggio, della zona interdetta del molo D». Lo precisa il procuratore di Civitavecchia Gianfranco Amendola. Circa la presenza di diossina Amendola aggiunge: «La sua presenza, così come quella di altri inquinanti, è stata riscontrata da alcune rilevazioni dell’Arpa del Lazio, ma è tuttora oggetto di valutazione sanitaria da parte delle autorità competenti e non rientra nelle motivazioni» del provvedimento. Il magistrato spiega infine che la procura «provvederà a revocare il decreto di sequestro se e quando si accerterà il rispetto delle disposizioni di legge e delle prescrizioni dell’autorità a tutela della salute dei lavoratori».
 

aamilan

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In questa situazione si nota il silenzio delle compagnie che immagino stiano perdendo tanti soldini.
Viene da pensare che abbiano ricevuto rassicurazioni su lauti indennizzi da parte delle assicurazioni di ADR o da parte di ADR stessa.
In ogni caso, il nuovo blocco crea un bel problema e bisogna che ADR trovi una soluzione in vista dei picchi estivi perché FCO potrebbe diventare un girone dantesco.
A noi adr non ha comunicato nulla
 

peppino4it

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A noi adr non ha comunicato nulla
e ci mancherebbe pure che ADR ammettesse la criticita' della situazione. io credo che si andra' avanti per mesi col molo D bloccato e le mascherine sul viso degli agenti. Senza contare il numero di uffici e negozi che sono inutilizzabili , incluse alcune lounge che si trovano nell'area sequestrata.
 

i-ffss

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la cosa potrebbe essere lunga e soprattutto, credo di aver capito, rallentare se non addirittura bloccare i lavori di ripristino: è pensabile a questo punto che i Vettori debbano/possano riprogrammare i voli su altri scali spostando aerei e passeggeri lasciando su FCO solo una parte di traffico e quindi "dirottando" altrove. Quello che è da capire come si possa attuare un piano del genere. Se le cose non si sbloccano quanto prima potrebbe essere un'estate orribile.
 

AZ209

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28/05/2015 - 09:30
Adr su chiusura Terminal D: "Nessuna sostanza inquinante"

L'unico valore fuori dalla norma è relativo al toluene, un solvente utilizzato dalla Belfor nelle operazioni di bonifica

Aeroporti di Roma comunica di aver eseguito le disposizioni previste dal provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia in merito al sequestro del molo D del Terminal 3, più specificamente quelle riguardanti la sicurezza sul lavoro. La società precisa che l'unico elemento inquinante, peraltro non derivante da combustione, citato nel dispositivo è il toluene, un comune solvente che è stato usato dalla società Belfor durante le operazioni di bonifica (tinteggiatura e tamponatura).

La presenza del toluene è stata sempre monitorata dalla Hsi Consulting, a partire dal giorno 8 maggio, e continua tuttora. I valori riscontrati sono risultati sistematicamente e nettamente al di sotto della normativa nazionale e internazionale per i luoghi di lavoro, eccezion fatta per il giorno 16 maggio quando si sono alzati, pur restando inferiori ai livelli di guardia, proprio in coincidenza con le operazioni di ripristino messe in atto dalla Belfor. Per quanto riguarda il tema diossina, Aeroporti di Roma prende atto anche di quanto affermato dalla stessa procura e cioè che tale fattore non è oggetto del provvedimento.
GV
 

enrico

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Rapallo, Liguria.
Sono perplesso.
Un sequestro preventivo solo perchè un giorno i valori di questo solvente erano alzati "pur restando inferiori ai livelli di guardia"?
Mah.