Inconvenienti e disagi vari dell'estate 2023


Michele

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Firenze, Toscana.
Perchè da quel poco che ne sò, le turnazioni sono portate sempre al limite delle ore
Per alcune compagnie, le Flight Time Limitations sono dei target da raggiungere. Non delle limitazioni.

E' questo il grosso problema. Se pianifichi un turno di 13h con limite a 13 ore e mezza, è OVVIO che poi avrai problemi.
 

Paolo_61

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Visto che questo thread ha preso (per colpa mia) una direzione molto negativa, forse è giusto documentare un esempio di un disagio gestito molto bene. L'esempio di una compagnia che -- in circostanze sfortunate -- ha dimostrato di avere un contingency plan e ogni buona intenzione di ridurre al minimo il disagio dei passeggeri.

Volo AA997 DFW-EZE del 26 settembre 2019. Partenza prevista alle 19.30 con 787-8. (volo non soggetto a normative UE 261/2004).

La versione breve della storia è questa:
- ci siamo imbarcati ma per problemi tecnici siamo stati sbarcati.
- Ore più tardi è stato trovato un altro aereo (un 787-9) e ci hanno imbarcato su quello. Purtroppo fra una vicissitudine e l'altra (compreso un piccolo inconveniente tecnico anche a questo secondo aereo) l'equipaggio è finito fuori ore.
- Nessuno si è sopreso del crew time out perché, mentre un tecnico sistemava il piccolo inconveniente riscontrato, il comandante aveva spiegato bene la situazione e chiarito che ci fosse questo rischio.

Veniamo al sodo.

Subito dopo l'ultimo annuncio del comandante (alle 00.15 circa del 27), un responsabile di AAL è salito sull'aereo e ha comunicato il piano:

(1) vi sbarchiamo;

(2) avremo un equipaggio e un aereo alle 7.30.

(3) entro cinque minuti arriverà a tutti voi una email con un link per prenotare un albergo interamente a spese di AAL (vedi sotto).

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(4) Abbiamo già stampato per tutti un meal voucher - ci sono tre agenti qua fuori che li distribuiranno.

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(5) Non serve che aspettiate una navetta dell'albergo, prendete un taxi, tenete la ricevuta e mandatela ad AAL che ve li rimborserà.

(6) Domani mattina siate qua al più tardi entro le 6.30.

Il mattino seguente la storia proseguì con un ulteriore cambio macchina (alla fine mi pare di ricordare che fossimo finiti sul 787-8 programmato all'inizio), ulteriore ritardo e volo che alla fine è partito con 15 o 18 ore di ritardo (mi pare 18 ma avevo perso il conto). In mattinata il personale di terra lavorò maluccio provocando qualche reazione agitata degli argentini ma i piloti (in particolare il relief FO) si smazzarono volontariamente per stare fra i passeggeri e spiegare a tutti la situazione.

Atterrato a Buenos Aires, trovai una email ad attendermi con le scuse del vettore:

View attachment 16327

Notare bene:
- Viaggiavo con numero di Frequent Flyer Alaska Airlines ma loro hanno ugualmente cercato, trovato e depositato sul mio conto AA 20.000 miglia di scuse.
- Delle miglia me ne frega pure poco: mi è piaciuto infinitamente il gesto di essersi mossi celermente e aver fatto molto più del minimo dovuto, sforzandosi proprio di trovare il mio account (da pirla qualunque -- non avevo alcuno status con AA).

Siccome a me arrapano tanto le cose fatte con attenzione, voglia e impegno quanto mi fanno incazzare le cose fatte male e svogliatamente, ad AA scrissi una lunga email di ringraziamento dettagliando tutto quanto avevano fatto di buono. La mia parte preferita è questa:



Giuro che è vero: la gestione molto buona di un ritardo di 18 ore mi ha trasformato in fan di AAL. Non lo ero mai stato.
"I'm Mr. Wolf and I solve problems" (cit.)
Davvero complimenti per la gestione
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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NYC
Kenadams non volermene ma... porti piu' sfiga di me! Prossimo giro, Lourdes!
Negli ultimi due anni di sicuro!

Un giorno andrà raccontata (davanti a una birra) questa sotto: volo in ritardo per maltempo e problemi FAA. Ma infine annullato (alle 2.30 del mattino) per FO andato fuori ore.

Protegonisti veri dell'annullamento: una quarantina di intellettuali (ultras dei Glasgow Rangers diretti a questa convention a Las Vegas); due ragazze americane ubriache (Vanessa e Wanda), e i due gatti delle ragazze. Sfortunato esperimento sociale quello di unire questi personaggi nel cast di un unico volo; poteva solo finire male...

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Dico solo che Wanda è quella in fondo coi capelli fuchsia. Il resto quando avremo una birra.

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imac72

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28 Aprile 2021
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Qui non ti seguo. Praticamente tutti i programmi di gestione permettono il tracking degli equipaggi. Dal più scrauso al non plus ultra ci sono optimizer e rotation generators che, almeno in teoria, aiutano gli operatori a recuperare i casini. Senza dubbio dove sono gli equipaggi lo si sa. Il problema sorge quando hai una flotta grounded senza sapere cosa fare per riallineare gli operativi.
Nell'ordinario è assolutamente come dici tu ma nello straordinario sorgono problemi perché i dati e le variabili sono cosi tante che non c'è un sistema oggi che riesca a gestire efficientemente disruptions importanti con centinaia di aeromobili da riposizionare (come quella avuta da Southwest per esempio).

Vero che sai dove sono gli aeromobili e gli equipaggi ma ci sono mille variabili che al momento i sistemi attuali non riescono a gestire contemporaneamente, tipo ore di servizio, numero di ore volate mensilmente, eventuali riposi, congedi parentali, allattamenti, vacanze, etc. etc. quindi non è detto che l'equipaggio X nell'aeroporto Y sia ready to fly.

Inoltre, spesso tutto passa nella gestione quasi manuale di OCC che è da sempre un department under structured - quindi normale che durante heavy disruptions non riescano a gestire tutta quella mole di lavoro - di conseguenza diventa complicato riportare gli aeromobili in base con conseguenti cancellazioni/ritardi anche nei giorni successivi.
 

vipero

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8 Ottobre 2007
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Nell'ordinario è assolutamente come dici tu ma nello straordinario sorgono problemi perché i dati e le variabili sono cosi tante che non c'è un sistema oggi che riesca a gestire efficientemente disruptions importanti con centinaia di aeromobili da riposizionare (come quella avuta da Southwest per esempio).

Vero che sai dove sono gli aeromobili e gli equipaggi ma ci sono mille variabili che al momento i sistemi attuali non riescono a gestire contemporaneamente, tipo ore di servizio, numero di ore volate mensilmente, eventuali riposi, congedi parentali, allattamenti, vacanze, etc. etc. quindi non è detto che l'equipaggio X nell'aeroporto Y sia ready to fly.

Inoltre, spesso tutto passa nella gestione quasi manuale di OCC che è da sempre un department under structured - quindi normale che durante heavy disruptions non riescano a gestire tutta quella mole di lavoro - di conseguenza diventa complicato riportare gli aeromobili in base con conseguenti cancellazioni/ritardi anche nei giorni successivi.
Sono d'accordo con te in parte.
Nell'immediato l'OCC e il crew control tappano i buchi, poi intervengono il rostering ed i vari short term planning / network a ripianare oltre le 72hr. Tutti i sistemi hanno i contatori per tutte le attività e, a parte qualche conteggio da manovrare a mano, rimetterli in ordine una volta deciso come fare è abbastanza agevole.
Il disastro, non gestibile dall'Occ per me, è riferito alle repro pax. Li dovrebbero intervenire ground, customer service, call center etc...
Però anche loro, credo, devono attenersi alle decisioni dei vari capoccia. Li mandiamo tutti a casa? Li mettiamo su altri voli? Aspettiamo ns risorse?
Il busilli vero è lì. E temo il magic button sia sempre e comunque soggetto al post brain storming umano ;)
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Tutto chiaro (e grazie per lo spiegone), ma la domanda rimane: è vero che è stato chiesto ai pax di J di comprarsi la cena e di portarsela a bordo per contenere il ritardo? Come si chiede giustamente l'articolista (che poi è un normale viaggiatore appassionato come tanti di noi qui dentro), il confine tra la porcata e la soluzione geniale è sottile...
Non lascio mai una domanda in sospeso, chiedo pero' scusa per il ritardo @Dancrane .
Dunque dunque...ho saputo da mio cugino che si, sono stati dati meal-vouchers per food-purchase in the terminal, ma non tanto per la cena (la maggior parte dei pax aveva gia' cenato nella Polaris Lounge, stante che vi era stato un primo delay per late a/c cleaning) quanto per il prosieguo del viaggio.
Il motivo, dice sempre mio cugino, non e' stata la questione di scadenza di validita' del cibo (che d'altronde non aveva senso, no?), quanto di temperatura del food-cart, che era oltre il limite legale imposto da F.D.A. (un breve sunto di come funziona qui)
Ulteriore causa di questo e' riconducibile a due diversi scenari (tanto per spiegare le dinamiche complesse...):
a) un guasto all'impianto di refrigerazione del food-truck che ha prelevato i carts al catering per poi portarli a bordo (preleva carts per diversi voli e fa il giro)
b) l'averli lasciati a bordo prima che terminasse l'a/c cleaning che come detto era gia' in ritardo, inevitabile siano andati fuori norma al controllo della temperatura effettuato a bordo
Gestita bene? Gestita male? Non sta a me dirlo, bisognava essere li' in quel momento e vedere cosa passasse il convento come soluzioni alternative (incluso il dover cancellare il volo per aspettare che dal catering rifornissero nuovamente, mandando il crew in overtime) ; dico solo che tutto si puo' migliorare e che dagli inconvenienti (o imprevisti) si traggono vere e proprie learning lessons, penso anche da questa quindi.
Su tutto, la coperta non e' corta , e' cortissima da questa parte della barricata; l'esperienza del singolo e' importante, ma anche considerare tutti gli indicatori a livello globale circa la persistente crisi di sistema. Spero, anzi, son certo, che qui sopra si possa continuare a ragionare diversamente dagli articoletti del gazzettino di cefalu' che strilla "dagli alla compagnia, abbandonati nella palude, di notte, gli alligatori e -inevitabile- il bambino che piange".
 

Edoardo

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Non lascio mai una domanda in sospeso, chiedo pero' scusa per il ritardo @Dancrane .
Dunque dunque...ho saputo da mio cugino che si, sono stati dati meal-vouchers per food-purchase in the terminal, ma non tanto per la cena (la maggior parte dei pax aveva gia' cenato nella Polaris Lounge, stante che vi era stato un primo delay per late a/c cleaning) quanto per il prosieguo del viaggio.
Il motivo, dice sempre mio cugino, non e' stata la questione di scadenza di validita' del cibo (che d'altronde non aveva senso, no?), quanto di temperatura del food-cart, che era oltre il limite legale imposto da F.D.A. (un breve sunto di come funziona qui)
Ulteriore causa di questo e' riconducibile a due diversi scenari (tanto per spiegare le dinamiche complesse...):
a) un guasto all'impianto di refrigerazione del food-truck che ha prelevato i carts al catering per poi portarli a bordo (preleva carts per diversi voli e fa il giro)
b) l'averli lasciati a bordo prima che terminasse l'a/c cleaning che come detto era gia' in ritardo, inevitabile siano andati fuori norma al controllo della temperatura effettuato a bordo
Gestita bene? Gestita male? Non sta a me dirlo, bisognava essere li' in quel momento e vedere cosa passasse il convento come soluzioni alternative (incluso il dover cancellare il volo per aspettare che dal catering rifornissero nuovamente, mandando il crew in overtime) ; dico solo che tutto si puo' migliorare e che dagli inconvenienti (o imprevisti) si traggono vere e proprie learning lessons, penso anche da questa quindi.
Su tutto, la coperta non e' corta , e' cortissima da questa parte della barricata; l'esperienza del singolo e' importante, ma anche considerare tutti gli indicatori a livello globale circa la persistente crisi di sistema. Spero, anzi, son certo, che qui sopra si possa continuare a ragionare diversamente dagli articoletti del gazzettino di cefalu' che strilla "dagli alla compagnia, abbandonati nella palude, di notte, gli alligatori e -inevitabile- il bambino che piange".
Tutto molto interessante e che dà chiarezza al fatto.
Grazie
 
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Dancrane

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Non lascio mai una domanda in sospeso, chiedo pero' scusa per il ritardo @Dancrane .
Ritardo ampiamente giustificato dall'assunzione delle informazioni utili, non devi scusarti

Dunque dunque...ho saputo da mio cugino che si, sono stati dati meal-vouchers per food-purchase in the terminal, ma non tanto per la cena (la maggior parte dei pax aveva gia' cenato nella Polaris Lounge, stante che vi era stato un primo delay per late a/c cleaning) quanto per il prosieguo del viaggio.
Il motivo, dice sempre mio cugino, non e' stata la questione di scadenza di validita' del cibo (che d'altronde non aveva senso, no?), quanto di temperatura del food-cart, che era oltre il limite legale imposto da F.D.A. (un breve sunto di come funziona qui)
Tutto chiaro, si trattava solo di definire meglio il discorso del "cibo scaduto", genericamente corretto come concetto, ma non da interpretare come scadenza intesa come "consumarsi entro il", quanto come "conservare a questa temperatura". Problema del narratore, ma poco male, quel che è accaduto adesso è chiaro.

Ulteriore causa di questo e' riconducibile a due diversi scenari (tanto per spiegare le dinamiche complesse...):
a) un guasto all'impianto di refrigerazione del food-truck che ha prelevato i carts al catering per poi portarli a bordo (preleva carts per diversi voli e fa il giro)
b) l'averli lasciati a bordo prima che terminasse l'a/c cleaning che come detto era gia' in ritardo, inevitabile siano andati fuori norma al controllo della temperatura effettuato a bordo
Se intendo giusto, l'avere eseguito il punto B non è stata una "mancanza" (il cibo si sarebbe conservato), diventa critico perchè è accaduto in concomitanza col punto A, facendo venire meno la catena di conservazione.

Gestita bene? Gestita male? Non sta a me dirlo, bisognava essere li' in quel momento e vedere cosa passasse il convento come soluzioni alternative (incluso il dover cancellare il volo per aspettare che dal catering rifornissero nuovamente, mandando il crew in overtime)
Direi gestita bene: lato pax, il ritardo è stato ridotto rispetto all'alternativa, lato compagnia si sono evitati i problemi derivanti dal dovere riprendere l'intera filiera partendo dal cambio equipaggio, slot di partenza e rientro, ritardi accumulati e che si portano dietro per le successive rotazioni e così via.

... Spero, anzi, son certo, che qui sopra si possa continuare a ragionare diversamente dagli articoletti del gazzettino di cefalu' che strilla "dagli alla compagnia, abbandonati nella palude, di notte, gli alligatori e -inevitabile- il bambino che piange".
Con post come questo, è un piacere ragionare. Grazie bis per l'ulteriore spiegone!
 
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East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
A proposito, qualcuno si e' divertito/cimentato/confrontato con il link relativo al food/drink onboard contamination?

Lo riposto, e' molto ma molto interessante, in prevalenza per gli addetti ai lavori ma anche per imparare tutti qualcosa di nuovo, i video spiegano molto bene le varie procedure:

Questo il link per l'intero course, sulla sinistra si possono selezionare i diversi scenari di interesse:


Questo il punto sulla questione relativa a questo specifico thread, ovvero food temperature

 

Edoardo

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16 Settembre 2011
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Qualcuno ci potrà dare la versione della compagnia, la storia, in breve, è che il volo viene ritardato di 3 ore perchè i pasti riservati alla J sono scaduti. Il colpo di genio, per ridurre il ritardo a due ore, è stato di distribuire voucher ai pax dicendo di mangiare nei ristoranti dell’aeroporto e imbarcarsi “già mangiati”

BA ha risolto il problema del catering servendo KFC.

 

hyppo

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26 Gennaio 2012
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Posto qui perché non saprei dove altrimenti. Credo abbiano finalmente scovato la truffa del "caro biglietti", colpa di un dannato algoritmo, e non della classica relazione domanda/offerta. Questa formula pare avrà vita breve grazie ad una intuizione del governo.