L'alternativa e' il reboot...
Nei miei post passati ho scritto anche io che AF non è la soluzione migliore, e lo ribadisco. Ma, di grazia, datemi un'alternativa CONCRETA su cui discutere. Almeno un gossip su Dagospia (e scadiamo davvero in basso....). Non c'è neppure quello. Allora, vogliamo capire o no che, allo stato attuale, e salvo miracolosi avvenimenti in quel di Mosca nei prossimi giorni, stiamo parlando di aria fritta?
E anche a me parea di averlo scritto piu' volte.
Si pensi semmai a costruire una cosa nuova., senza nessuna continuita' con il passato ne' formale ne' sostanziale. Questa cosa nuova potra' acquisire rami di attivita' e asset da quella vecchia in liquidazione se gli conviene, MA NON DEVE ESSERE UN ENTE ASSISTENZIALE, semmai lo stato puo' predisporre norme e agevolazioni che favoriscano il reimpiego di personale e strutture da parte di altri soggetti, non necessariamente solo uno, non si fanno leggi ad personam. Se poi non e' possibile fare una singola cosa nuova Italiana, pazienza. Ci sono fior di nazioni che non hanno un'industria automobilistica nazionale ma vivono bene lo stesso, e magari hanno stabilimenti che producono complessivamente di piu' di noi che in teoria un grosso produttore automobilistico lo avemmo.
L'altra cosa che puo' fare lo Stato e' incentivare l'offerta di voli dal nostro paese, razionalizzando e integrando le infrastrutture esistenti, facendone di nuove (ma con rapporto costo benefici e tempi di realizzazione veloci, neanche le infrastrutture devono diventare enti assistenziali), inseguendo e favorendo chi vuole toccare la pista dalle nostre parti senza nessun ostacolo tranne che imponendo oltre a certe dimensioni di basarsi, assumere personale e pagare le tasse qui, facendo sentire il proprio peso a Bruxelles perche' le compagnie paghino le tasse nel paese della loro clientela, e questo non vale solo per l'aviazione.
Il nostro mercato complessivamente, crisi o non crisi, ha dimensioni sufficienti per dare lavoro nel settore dell'aviazione a tutti quelli che oggi ci lavorano e anche di piu'.
Non e' rose e fiori. Probabilmente i piloti non e' un problema reimpiegarli, ma gli altri e' piu' difficile. Magari i nuovi soggetti preferiranno assumere AV giovani e bellocci invece di riassorbire molti degli ex AZ, per non parlare del resto del personale ma non e' detto perche' anche professionalita' esperienza e agevolazioni (es contributi pagati per x anni) sono argomenti di peso. Probabilmente quelli che restano comunque fuorii avranno qualche ammortizzatore sociale che l'altro milione di lavoratori itialiani che hanno perso il lavoro si sognano.
Comunque l'alternativa concreta e' questa.
Anzi, la chiusura o un suo quasi equivalente (AF si tiene solo uno spilucchino e i diritti) e' una ipotesi molto piu' concreta, dati i numeri e le premesse. Se deve salvarsi uno spilucchino, allora ai francesi, per favore, i diritti non diamoglieli, ma usiamoli per far si che il mercato dell'aviazione civile in Italia, in tutta Italia, in futuro sia grandicello.... che e' l'unica premessa sostenibile per creare lavoro nel settore.