Thread Alitalia dal 1° ottobre 2013


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Greco

Socio AIAC 2025
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8 Marzo 2010
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Allora :
Boston Consulting dice che c'è un problema di costi
Credit Suisse invece dice che il problema sono i ricavi insufficienti

Chi ha ragione ??
Assurdo che con tutta la gente che sta a girarsi i pollici a FCO, debbano dare una milionata a BCG per scoprire l'acqua calda. Veramente assurdo.
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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Assurdo che con tutta la gente che sta a girarsi i pollici a FCO, debbano dare una milionata a BCG per scoprire l'acqua calda. Veramente assurdo.
esatto,
piu' che assurdo improbabile, chiunque in qualsiasi ufficio inventory puo' verificare ed analizzare sti dati assieme al controller.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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2 Febbraio 2012
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Molto spesso le società di consulenza strategica vengono chiamate per far dire a una "voce autorevole" ciò che il management sa perfettamente, ma fa fatica a far digerire all'interno (sindacati e/o middle management).
 

Veolia

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10 Settembre 2006
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Molto spesso le società di consulenza strategica vengono chiamate per far dire a una "voce autorevole" ciò che il management sa perfettamente, ma fa fatica a far digerire all'interno (sindacati e/o middle management).
verissimo, e oltre che autorevole ,direi indipendente e non opponibile.
alla fine non nfanno altro che tirar fuori numeretti che in azienda conoscono benissimo e che sono normalmente in grado di gestire anche interfunzionalmente
il messaggero come al solito fa ridere
 

aa/vv??

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7 Agosto 2008
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Up in the air
Ora, se mi permettete, vorrei capire se questi tagli possano riguardare il mio orticello... attualmente la composizione degli equipaggi è al minimo di legge e spesso i turni sono schedulati al massimo delle ore fattibili. Qualche giorno fa ho avuto a bordo un collega di una compagnia straniera che mi chiedeva come mai si volasse in tre (eh.
..) su un aereo che ha 4 porte. Altri mi chiudono se capita spesso di fare quattro tratte. Sì, quattro sono quasi lo standard e se ti va maluccio c'è anche la quinta. Con l'apertura di cai il numero dei capo cabina è sceso alla grande togliendo quelli più anziani da tutti i voli europei. Insomma io non voglio difendere nessuno ma non ho tutta sta percezione che ci si rivolti tanto i pollici nel mio settore. Poi è ovvio che se vengono messi a terra trenta aeroplani il discorso cambia.
 

AZ680

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15 Febbraio 2006
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roma, Lazio.
Ora, se mi permettete, vorrei capire se questi tagli possano riguardare il mio orticello... attualmente la composizione degli equipaggi è al minimo di legge e spesso i turni sono schedulati al massimo delle ore fattibili. Qualche giorno fa ho avuto a bordo un collega di una compagnia straniera che mi chiedeva come mai si volasse in tre (eh.
..) su un aereo che ha 4 porte. Altri mi chiudono se capita spesso di fare quattro tratte. Sì, quattro sono quasi lo standard e se ti va maluccio c'è anche la quinta. Con l'apertura di cai il numero dei capo cabina è sceso alla grande togliendo quelli più anziani da tutti i voli europei. Insomma io non voglio difendere nessuno ma non ho tutta sta percezione che ci si rivolti tanto i pollici nel mio settore. Poi è ovvio che se vengono messi a terra trenta aeroplani il discorso cambia.
forse come in tutte le aziende italiane certi orticelli sono ipersfruttati mentre in altri ci si gira i pollici ....
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
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http://www.ilvelino.it/it/article/a...a-posti/4c3fb9f3-08a0-4bf8-afff-580d34efcf08/

“La vecchia Alitalia è stato un disastro: gestione pubblica, 5 miliardi persi solo nel fallimento, ma ne aveva già persi altri. Dopo di che hanno cercato anche di venderla ma non l’ha voluta nessuno. Fenice ha permesso di riassumere, o di non lasciare a casa 30 mila persone”: lo sostiene a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 Corrado Passera il regista dell’operazione Fenice, voluta da Berlusconi, per stoppare l’avanzata di Air France. Fu Intesa Sanpaolo, entrata nella Cai con 100 milioni e artefice del Progetto Fenice, con l’allora ad Corrado Passera e l’attuale dg Gaetano Micciché. Sul futuro, “scommettiamo un caffè? Air France rimane. Poi: vogliono andarsene? Comunque l’aumento di capitale è garantito quindi Alitalia ha i soldi per il prossimo pezzo di strada. Non ci sarà più Air France? Troveremo un altro socio internazionale”. Infine un commento sui capitani coraggiosi “Cominciamo a dire che ci hanno messo più di un miliardo di soldi loro. L’hanno fatto per salvare un’azienda con 30mila posti di lavoro diretti e indiretti. Per ora li hanno persi, insomma, un ruolo l’hanno svolto”. L’ex ministro parla anche di Telecom: “Per come è finita è passiva. Un operazione fallita. In tanti settori il mercato è la soluzione, in altri settori una presenza anche minore dello Stato con ottica di lungo termine ci vuole. Pensi alle reti strategiche: elettricità, gas, telefoni. È roba dove c’è un interesse nazionale forte”. Quanto a Poste “cominciamo a dirci che ne abbiamo salvati 160mila. Se ritorniamo a quei tempi tutti volevano chiudere le Poste. Ventimila sono stati incentivati a uscire, grande accordo sindacale, sulla base di un piano di impresa concordato con tutti e che poi ha salvato le Poste”.
Le chiacchiere stanno a zero. Il suo piano è risultato essere fallimentare e senza l'intervento dello stato, sarebbe risultato anche mortale. Fossi in lui, per decenza, eviterei di parlare ulteriormente.
 

EI-MAW

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25 Dicembre 2007
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Ora, se mi permettete, vorrei capire se questi tagli possano riguardare il mio orticello... attualmente la composizione degli equipaggi è al minimo di legge e spesso i turni sono schedulati al massimo delle ore fattibili. Qualche giorno fa ho avuto a bordo un collega di una compagnia straniera che mi chiedeva come mai si volasse in tre (eh.
..) su un aereo che ha 4 porte. Altri mi chiudono se capita spesso di fare quattro tratte. Sì, quattro sono quasi lo standard e se ti va maluccio c'è anche la quinta. Con l'apertura di cai il numero dei capo cabina è sceso alla grande togliendo quelli più anziani da tutti i voli europei. Insomma io non voglio difendere nessuno ma non ho tutta sta percezione che ci si rivolti tanto i pollici nel mio settore. Poi è ovvio che se vengono messi a terra trenta aeroplani il discorso cambia.
Me la spieghi quella delle 4 porte? Di' al tuo amico della compagnia straniera che gli AV sono calcolati in base ai sedili installati (1:50), non alle porte dell'aereo. Anche noi in CYL abbiamo 4 porte, ma indovina un po'? Siamo in 2, nemmeno in 3 :) la faccenda delle porte è una "sotto categoria": serve un AV certificato (quindi non allievo) ogni coppia di porte floor level. Quindi a presidiare un 320 a 180 posti bastano 2 AV. Vedi imbarco e sbarco, rifornimento con pax o/b etc. Se però lo mandi in volo, ne servono 4.

Quanto al girarsi i pollici, credo intendessero negli uffici AZ dove ci arrivano da soli alle cose dette dalla Boston Consulting. ;)
 

aa/vv??

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7 Agosto 2008
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Up in the air
Maw, il collega diceva che dove lavora lui anche sui 737 si vola in 4, ognuno deve presidiare una porta. E da noi era così, si volava in 4 sui 319, anche con la vecchia configurazione (mi sa che era 123 se non erro).... altri tempi! era per far capire che non si vola mai con equipaggi oltre il necessario....
 

EI-MAW

Utente Registrato
25 Dicembre 2007
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Maw, il collega diceva che dove lavora lui anche sui 737 si vola in 4, ognuno deve presidiare una porta. E da noi era così, si volava in 4 sui 319, anche con la vecchia configurazione (mi sa che era 123 se non erro).... altri tempi! era per far capire che non si vola mai con equipaggi oltre il necessario....
Mi permetto di far notare che era prima ad essere anormale. Partendo dal presupposto che si volava in 4 per questione contrattuale. Non so su quale 737 voli il tuo amico, ma ad esclusione dei -300 e forse i -700, sono tutti oltre i 150 posto, quindi in 4 per forza. I minimum crew sono più che altro sui WB, dove la normativa impone un minimo ma le compagnie per questioni commerciali ne mettono sempre in più. Ad esempio sul 330 non si vola in 6, ovvero quanto minimo richiesto. Pensa che nel sud est asiatico stanno in 6 o 7 su un 737. Questioni commerciali.
Ma la norma, almeno in Europa, è volare in 3 su un A319. ;)
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
E' tempo di grandi manovre in quel di Alitalia. Con la data del 16 novembre indelebilmente stampata nella mente di tutti, (termine ultimo per l'aumento di capitale da parte dei soci), le alte sfere del vettore italiano operano alacremente sul piano di ristrutturazione.




Il lavoro condotto dall'Ad Alitalia, Gabriele del Torchio, è tutto volto alla stesura di un piano «stand alone», senza partner, da presentare agli azionisti e che possa rimettere sulla giusta carreggiata la società (ed i suoi conti).




Un'operazione di stesura decisamente delicata che presenterà un conto 'salato': le primissime indiscrezioni parlano di un range di esuberi compreso tra 1 000 e 2 500 unità da affiancare al mancato rinnovo di circa 2 000-2 500 contratti a termine. Ma non può, ovviamente visti i 'numeri del vettore, finire qui.


Alitalia 2.0: riorganizzazione e più tagli nel nuovo piano, Air France è in attesa


Il piano, redatto con la consulenza della Boston Consulting, chiederà sacrifici in ogni singolo livello della struttura organizzativa di Alitalia. Ecco, allora, che si parla di un ritocco (al ribasso) degli stipendi a partire dalle alte sfere: dal managemente ai piloti, passando per gli "uffici centrali" e giù così a scendere nella 'piramide' dell'organigramma del vettore, molti saranno gli stipendi che subiranno una 'sforbiciata'. La decisione, che nasce dalla situazione critica di Alitalia, richiama un dato su tutti: le stime della Boston Consulting sottolineerebbero come i piloti British Airways, rispetto ai colleghi Alitalia, costino al vettore inglese un 20% in meno. Statistiche di rito a parte, l'operazione di del Torchio potrebbe portare anche ad una rivisitazione di contratti di leasing, forniture e manutenzioni che rispecchino maggiormente il livello dei prezzi 'standard' per questi servizi. Molte tavole rotonde sono ancora da fare con Governo e sindacati, ovviamente, ma la criticità dei conti e la scadenza del prossimo 16 novembre sono gli elementi che potrebbero velocizzare il tutto.
Nella mente di del Torchio (e della Boston Consulting), poi, c'è spazio anche per un vero e proprio riassetto del comparto legato alle rotte commerciali. Sempre da Boston fanno sapere come la classe economy, ad esempio, sia l'unica (su molte rotte) a generare utili mentre i segmenti business generino perdite consistenti. Non solo: la tratta Roma-Parigi, ad altissimo potenziale, è una di quelle più in perdita. Il colpevole, a tal proposito, sarebbe una cattiva gestione della frequenza dei voli che porta spessi gli aerei - così facendo - a partire quasi vuoti. Ecco allora che si agirà anche nella direzione di una profonda riorganizzazione delle rotte sia europee che intercontinentali.
Alitalia, insomma, prova a rifarsi il trucco dopo troppi anni di gestione 'spensierata'. L'obiettivo finale è presentarsi davanti ai soci con un piano solido, convincente e che dia l'impressione di poter rimettere in sesto il disastrato vettore italiano senza, però, causarne una morte quasi certa ad opera di una riforma 'lacrime e sangue' come quella di stampo francese. Proprio a tal proposito, per dovere di cronaca, Air France-Klm ha recentemente dichiarato di non aver avanzato pretese (in cambio della partecipazione all'aumento di capitale) in materia di licenziamenti. Nello specifico: "Air France-Klm smentisce di avere chiesto la soppressione di 5 000 posti in Alitalia". Chiudiamo con una battuta di Corrado Passera, Ministro dello Sviluppo economico (ed ex Intesa Sanpaolo), che ha ribadito le sue buone impressioni sull'esito finale della vicenda: "Scommetto un caffè che Air France rimane in Alitalia (...) L'aumento di capitale è garantito e se Air France uscirà, in ogni caso, troveremo un altro socio".
 
Stato
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