Thread Alitalia dal 1° ottobre 2013


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aa/vv??

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7 Agosto 2008
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Up in the air
Ma il taglio degli stipendi ai dipendenti è cosi facile secondo loro? Ovvio che nessun dipendente con anzianità alta (e col culo coperto per intenderci) accetterà. I tagli si faranno per juniority, persone come me saranno gentilmente congedate per spremere chi rimane. Il quale, per anzianità appunto, gli costerà il più di ora.
 

falco108

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8 Novembre 2012
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Strano prendere sempre a paragone i piloti BA e mai quelli AF (con cui ha qualcosa a che fare), o LH.

"Del Torchio ha scoperto che su molte tratte gli utili arrivano dalla Y". Sorprendente.
"L'obiettivo è quello di far reggere l'azienda sulle proprie gambe". Sarà l'opinione del giornalista?
Sarebbe interessante poter verificare questo famoso 20 % in più.....Nessuno ha la possibilità di avere il contratto BA ?
 

ilcavalieredeltempo

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20 Luglio 2007
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ROMA.
LA VERITÀ VI PREGO SUL CRAC ALITALIA
Massimo Giannini

Chiunque, in questi giorni confusi, ha avuto occasione di scambiare due parole con i banchieri, gli imprenditori, i manager e i politici che maneggiano il dossier Alitalia, non può non provare un senso di incredulità e di sgomento. Non c’è uno che non ti dica che la situazione della compagnia di bandiera è disperata. Tutti ti spiegano che Alitalia non c’è più. Qualcuno ti illustra una realtà contabile molto diversa da quella ufficiale. Per esempio, ti rivela che i debiti veri non ammontano a poco meno di 1 miliardo, come sostiene formalmente l’azienda, ma se li sommi tutti (quelli finanziari e quelli con i fornitori) ti avvicini ai 2,3 miliardi. Ti chiarisce che il patrimonio netto non è positivo per un’ottantina di milioni (come vuole la vulgata ufficiale) ma in realtà è negativo per circa 280, perché un goodwill di AirOne da 360 milioni non esiste in natura. Ti dimostra che il piano «stand alone», che l’ad Del Torchio sta mettendo a punto in attesa di capire come evolve la trattativa con i francesi, non ha nessuna speranza di dare risultati. Per la semplice ragione che Alitalia ha venduto ottimi slot, non ha più rotte intercontinentali (ne conserva in esclusiva tre, del tutto irrilevanti) e sul medio e corto raggio può competere ormai solo con le low cost e non certo con le majors. Non solo: il glorioso vettore, se tagliato fuori dal circuito Air France-Klm e tenuto artificialmente in vita dalla cura Berlusconi-Passera (pagata tutta da
noi) non ha più spazi fisici nel mercato globale, stritolato nella tenaglia di Lufthansa e British Airways e isolato dal circuito delle grandi compagnie asiatiche. Ha una flotta ormai ridotta all’osso, non può comprare altri apparecchi perché non ha i soldi e anche se li avesse dovrebbe mettersi in coda alla fila delle grandi compagnie che hanno già fatto gli ordinativi ad Airbus e Boeing, Insomma, Alitalia è di nuovo in caduta libera. Ma non c’è uno che ti indichi una soluzione possibile e credibile. Le Poste di Massimo Sarmi, capo suo malgrado della nuova coalition of the willing improvvisata da Palazzo Chigi, è solo un ponte, ma nessuno sa proteso verso quale sbocco. Entro dicembre scade il termine per l’iniezione di capitale da 75 milioni, con il quale la «conglomerata all’amatriciana» diventerebbe primo azionista della compagnia. Sarmi sta mediando con le banche (Intesa e Unicredit) e con De Juniac, ma la missione sembra impossibile: Air France è disposta a fare la sua parte solo se Alitalia si libera prima del fardello del debito. In queste condizioni, domani il cda dovrebbe approvare un piano industriale «lacrime e sangue». Ma al servizio di che cosa? Nessuno spiega niente, agli incolpevoli dipendenti, ai cittadini utenti e ai passeggeri contribuenti. Viene in mente Wystan Hugh Auden: la verità, vi prego, sul crack Alitalia. m.giannini@repubblica.it
 

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
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Ma il taglio degli stipendi ai dipendenti è cosi facile secondo loro? Ovvio che nessun dipendente con anzianità alta (e col culo coperto per intenderci) accetterà. I tagli si faranno per juniority, persone come me saranno gentilmente congedate per spremere chi rimane. Il quale, per anzianità appunto, gli costerà il più di ora.
Forse hai mescolato tagli alle retribuzioni con esuberi di personale.
Ma il tuo discorso, se confermato (perchè a tutt'oggi non è dato sapere quali saranno i criteri d'individuazione),ha comunque un senso. Eventuale cigs per jun. e a quelli che rimangono taglio retributivo del 20%, che sinora è stato individuato dalla stampa per scaglioni retributivi sopra i 40.000€, dove peraltro non arrivano nemmeno moltissimi aa/vv anziani.
 

ilcavalieredeltempo

Utente Registrato
20 Luglio 2007
819
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ROMA.
Forse hai mescolato tagli alle retribuzioni con esuberi di personale.
Ma il tuo discorso, se confermato (perchè a tutt'oggi non è dato sapere quali saranno i criteri d'individuazione),ha comunque un senso. Eventuale cigs per jun. e a quelli che rimangono taglio retributivo del 20%, che sinora è stato individuato dalla stampa per scaglioni retributivi sopra i 40.000€, dove peraltro non arrivano nemmeno moltissimi aa/vv anziani.
Forse anche qualche scivolo
 

stoner

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23 Luglio 2008
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Ma il taglio degli stipendi ai dipendenti è cosi facile secondo loro? Ovvio che nessun dipendente con anzianità alta (e col culo coperto per intenderci) accetterà. I tagli si faranno per juniority, persone come me saranno gentilmente congedate per spremere chi rimane. Il quale, per anzianità appunto, gli costerà il più di ora.


Bello che a pagare siano sempre le ultime ruote del carro, vediamo se il management colpevole di delle strategie che hanno portato a questa situazione salteranno .
 

falco108

Bannato
8 Novembre 2012
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Neppure migliaia di casse integrazioni
E soprattutto, difficilissimo far digerire una CIGS " corposa" come quella del 2008......Insomma....questa volta a chi tocca, sarà veramente dura.....Per non parlare di quelli del 2008 che ora sono in mobilità......per loro, ormai, non c'è più nessuna probabilità di rientro....
 

Herzog

Bannato
20 Settembre 2013
1,306
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Bello che a pagare siano sempre le ultime ruote del carro, vediamo se il management colpevole di delle strategie che hanno portato a questa situazione salteranno .
A parte motivi socio-demografici (il dipendente anziano ha più difficoltà a ricollocarsi e probabilmente maggiori carichi familiari), ma l'anzianità è un criterio universale. Per la fila alla posta come per il corso comando.
 

ilcavalieredeltempo

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20 Luglio 2007
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ROMA.
A parte motivi socio-demografici (il dipendente anziano ha più difficoltà a ricollocarsi e probabilmente maggiori carichi familiari), ma l'anzianità è un criterio universale. Per la fila alla posta come per il corso comando.
Hai ragione! Infatti la cai si ritrova migliaia di cause per non aver rispettato questo concetto basilare
 

stoner

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A parte motivi socio-demografici (il dipendente anziano ha più difficoltà a ricollocarsi e probabilmente maggiori carichi familiari), ma l'anzianità è un criterio universale. Per la fila alla posta come per il corso comando.

Infatti non faccio una discriminante tra lavoratori, ma sulle "teste".. se la compagnia è in queste condizioni sarebbe auspicabile che queste "teste" siano le prime a saltare.

Invece scommetto che molti di questi rimarranno saldi al loro posto, d'altronde avevano portato la vecchia az al fallimento e ora ci sono riusciti con cai, dei fenomeni nel perseverare nella loro incapacità.
 

kenyaprince

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VCE-TSF
L'altro giorno invece c'era un pubblicità su repubblica che enfatizzava come nella business AZ sulla MXP-NYC ogni passeggero avesse un posto con a fianco il corridoio per potersi muovere liberamente...
 

kenyaprince

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VCE-TSF
Alitalia: verso un piano da 250 milioni

Sarà presentato al cda di mercoledì


Un piano da 250 milioni di risparmi. E' questo, secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, il valore del nuovo Piano messo a punto dall'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio, che sta rivedendo gli ultimi dettagli per presentarlo al consiglio di amministrazione di mercoledì.

Il cda è stato convocato per il 13 novembre, anziché domani come previsto in un primo tempo, per "motivi organizzativi". All'ordine del giorno, secondo quanto si apprende, l'illustrazione del nuovo Piano per la compagnia e un aggiornamento sui numeri dell'aumento di capitale a 24 ore dalla scadenza dei termini per l'adesione.
 

kenyaprince

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cassa integrazione in deroga, giro di vite a partire dall'anno prossimo: tra pochi giorni il ministro del lavoro e il ministro dell'economia dovranno firmare un decreto che stabilisca i criteri per l'accesso alla cassa integrazione in deroga. sembra sempre più probabile che i due titolari dei dicasteri siano intenzionati a limitare l'accesso a questo strumento di assistenza. a partire dal 2014 diminuiranno i mesi per i quali i lavoratori possano ricevere questo assegno e anche le somme scenderanno a 1,6 milardi (repubblica)
alitalia, 4000 licenziamenti nel nuovo piano: sarebbe già pronto il piano di riorganizzazione di alitalia che tra il 12 e il 13 novembre arriverà sul tavolo del cda. un programma shok che dovrebbe avere impatti notevoli sui conti della società e sull' assetto complessivo e che avrà un valore di 400milioni con 400 tagli al personale.
 

I-DADO

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Per adesso sembra che stiano seguendo - abbastanza - le direttive di AF/KLM. I nodi cruciali che ancora dobbiamo capire sono la reale consistenza della flotta ed il destino del corto/medio raggio europeo.

Per il resto è evidente che gli esuberi si conteranno ahimè a migliaia.
 

kenyaprince

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Per adesso sembra che stiano seguendo - abbastanza - le direttive di AF/KLM. I nodi cruciali che ancora dobbiamo capire sono la reale consistenza della flotta ed il destino del corto/medio raggio europeo.

Per il resto è evidente che gli esuberi si conteranno ahimè a migliaia.
In realtà EY avrebbe chiesto le stesse cose.
 
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