Da 12,5 a 20 milioni di euro. La Regione Puglia non lascia, ma raddoppia e si prepara a potenziare gli investimenti nei contratti per l'incentivazione del turismo incoming. Oltre ai 12,5 milioni di euro all'anno girati a Ryanair tramite Aeroporti di Puglia, la giunta regionale punta a investire altri 7,5 milioni destinati a sviluppare la concorrenza nei cieli pugliesi. Soldi che serviranno per stipulare nuovi contratti per l'incentivazione del turismo incoming, sul modello di quanto già fatto con Ryanair. Ma questa volta i nuovi contratti saranno aperti anche ad altre compagnie aeree. Il potenziamento dell'investimento potrebbe già scattare a partire dalla prossima stagione invernale.
"Stiamo lavorando a un ampliamento della concorrenza e alla costruzione di nuove rotte che passeranno attraverso procedure di evidenza pubblica - dice il direttore del dipartimento Turismo e cultura, Aldo Patruno - ci sono già soggetti interessati". Turkish Airlines e Easyjet sono due compagnie che secondo la Regione potrebbero cogliere l'opportunità al volo. Quanto ad Alitalia, che nei mesi scorsi aveva manifestato il suo interesse a potenziare il suo rapporto con la Regione, al momento resta a guardare anche perché è alle prese con la messa a punto del piano industriale.
L'obiettivo è replicare i successi ottenuti con il contratto di durata quinquennale con Ryanair. Quell'accordo che scade nel 2019 ha di fatto messo le ali agli scali aeroportuali pugliesi, passati da 2,5 milioni e mezzo di passeggeri del 2009 ai 6,5 milioni del 2016.
Quel contratto costa 12,5 milioni di euro all'anno, pari a 62 milioni di euro nella programmazione quinquennale 2014-2019. Ora l'obiettivo della Regione è quello di stanziare più fondi su questo strumento fino alla cifra tonda di 20 milioni di euro l'anno. Per farlo si può attingere sia al bilancio autonomo che ai fondi europei. Potenzialmente l'investimento in cinque anni toccherebbe i 100 milioni di euro. La Regione studia anche una strategia di più largo respiro che prevede campagne promozionali del territorio pugliese in tutti gli aeroporti in cui atterra Ryanair.
Ma la parte più interessante della strategia è senza dubbio quella relativa all'aumento dell'investimento sui contratti con le compagnie aeree. Questa mossa della Regione punta a raggiungere due obiettivi: prima di tutto potrebbe permettere di uscire dalla gabbia dorata del rapporto esclusivo e ormai troppo stretto con Ryanair. Un rapporto che ultimamente pare essersi deteriorato. La conferenza stampa prevista il 7 marzo scorso a Bari in cui il governatore Michele Emiliano e il ceo di Ryanair, Michael O'Leary, avrebbero dovuto fornire novità sul contratto è stata rinviata e mai più riconvocata. Alla base del rinvio, differenti vedute su chi debba pagare la municipal tax da 1,3 milioni di euro. Peccato che lo stesso giorno del rinvio barese, O'Leary fosse all'aeroporto di Napoli Capodichino a inaugurare nuove rotte.
"La nostra però - spiega Patruno - non è una risposta alle iniziative dello scalo campano. Non a caso, il nuovo bando sarà aperto a tutti, dunque anche Ryanair potrebbe partecipare e vincere. L'obiettivo che il presidente Emiliano e l'assessora Loredana Capone si sono dati è quello di non sedersi sugli allori e continuare a potenziare il sistema. Noi puntiamo ad allargare un contratto che ha dato risultati significativi, tanto è vero che qualcuno ce lo copia", replica il direttore d'area. "Il nostro obiettivo è l'allargamento dell'incoming estero, l'unico in grado di sviluppare la destagionalizzazione del turismo pugliese".
E qui si arriva al secondo obiettivo che la Regione vuole centrare. Stipulando contratti simili con altre compagnie aeree si potenzierà ulteriormente il traffico passeggeri da e per la Puglia. Che si è dimostrato il vero volano per la crescita del turismo regionale.
La Repubblica