Montichiari-Orio:
prove tecniche di intesa
Emergenza meteo: a Brescia dirottati più di mille passeggeri Lavori al magazzino che ospiterà (per ora temporaneamente) Dhl
La collaborazione, mai siglata ma a lungo evocata, tra l'aeroporto di Montichiari e quello di Orio al Serio si realizza nei fatti. Tra la necessità di gestire le emergenze e la collocazione favorevole, il D'Annunzio sta dimostrando la sua naturale vocazione a supporto dei bergamaschi.
È accaduto per caso nelle ultime ore. L'impossibilità di attivare il sistema Ils per le operazioni in bassa visibilità e le cattive condizioni meteo hanno costretto lo scalo orobico a dirottare su Brescia 6 voli passeggeri lunedì (Ryanair e Livingston) e la notte successiva altri 3 voli passeggeri e 5 voli merci. Sono stati gestiti in condizioni di emergenza ed efficacemente un migliaio di passeggeri. A dimostrazione del fatto che, dal punto di vista operativo, la struttura bresciana è attrezzata al meglio.
Un nuovo sforzo sarà richiesto a Montichiari quando, dal 12 maggio e per tre settimane, i colleghi di Orio chiuderanno completamente i battenti per il rifacimento della pista. I voli passeggeri (Ryanair in testa) saranno dirottati a Malpensa. Per quanto riguarda le merci invece, verranno gestite le singole operazioni con le compagnie, anche verificando la compatibilità con il contratto in essere con Poste italiane.
Avrebbe già scelto temporaneamente il D'Annunzio il grande carrier cargo DHL (di proprietà delle Poste tedesche), anche se la Catullo, la società veronese che gestisce il D'Annunzio, continua a non confermare. A Montichiari da alcuni giorni si sta realizzando interventi strutturali per adeguare i 4mila metri del magazzino merci inutilizzato e per realizzare il sistema logistico con nastri trasportatori, lettori ottici di codici a barre e tutto ciò che serve per lo smistamento dei pacchi e delle merci. Un investimento importante, di alcuni milioni di euro, che potrebbe servire non solo durante la chiusura temporanea di Orio al Serio ma anche immaginando che alcuni voli possano essere mantenuti a tempo interminato.
L'UPS, altro carrier di spicco che opera ad Orio, invece non si sposterà né a Malpensa né a Montichiari, ma utilizzerà tir per raggiungere l'hub a Colonia.
L'OPERAZIONE, se pure per ora temporanea e non ufficializzata, con DHL riceve il plauso da Legambiente secondo cui, spiega il responsabile lombardo Dario Balotta, «potrebbe costituire l'avvio di un riequilibrio del traffico aereo lombardo».
E pur nella consapevolezza che «la situazione ambientale di Montichiari è già pesante e lo sviluppo dell'aeroporto creerebbe ulteriori aggravamenti in una zona già fortemente compromessa» resta, per gli ambientalisti, «un controsenso organizzativo ed ambientale che la Sacbo abbia imposto a Ryanair di spostarsi, durante le tre settimane di chiusura, nel lontano scalo di Malpensa quando a pochi chilometri c'è, vuoto, il D'Annunzio».
AD ORIO al Serio su 291 ettari di suolo ogni ettaro sopporta 30 mila passeggeri; a Linate su 392 ettari di suolo ogni ettaro sopporta 23 mila passeggeri; a Malpensa su 1.246 ettari di suolo ogni ettaro sopporta 14 mila voli. Mentre Montichiari su 347 ettari di suolo ogni ettaro sopporta 58 passeggeri. Come è avvenuto per quest'ultima emergenza, si tratta di un aeroporto pronto per l'operatività, in grado di gestire sia il traffico merci sia, persino più agevolmente, i passeggeri. «È l'occasione per la Regione di chiedere ai gestori aeroportuali di riequilibrare i voli sugli scali lombardi», insisteÈ Balotta che già da tempo si è schierato contro i voli notturni a Bergamo per la vicinanza con l'abitato e con Legambiente festeggerà a maggio la temporanea chiusura dello scalo orobico.
http://www.bresciaoggi.it/stories/dalla_home/715876_montichiari-orio_prove_tecniche_di_intesa/