Ryanair torna a Brescia?
Qualcosa si muove attorno all’aeroporto di Montichiari, non solo sul fronte cargo. Oltre ai voli Dhl che da lunedì si trasferiranno al «D’Annunzio» per via dei lavori di rifacimento della pista di Bergamo, nelle prossime tre settimane arriveranno nello scalo bresciano una sessantina di charter passeggeri. Ma c’è di più. Perché oltre a questo balzo «temporaneo» dell’attività, a Montichiari potrebbero tornare a operare un paio di compagnie. E la notizia clamorosa sarebbe quella di un ritorno di Ryanair, che da ottobre potrebbe collegare il D’Annunzio con il Sud Italia e l’Inghilterra.
Partiamo dal certo. La prossima settimana il «Caravaggio» chiuderà, fino al 1° giugno. La maggior parte dei voli passeggeri di Orio verranno travasati a Malpensa. Montichiari intercetterà invece il 60% del traffico di Dhl. Da lunedì la società tedesca stanzierà al D’Annunzio quattro aerei che voleranno verso sei destinazioni: Lipsia, East Midlands (Uk), Bruxelles, Colonia, Bucarest e Bahrain. Nel complesso i «movimenti» (decolli e atterraggi) saranno 264, per una movimentazione merci stimata in 5.000 tonnellate in tre settimane. Ma se l’approdo di Dhl era noto, ieri la Catullo (la società che gestisce gli scali di Verona e Brescia) ha diramato una nota nella quale annuncia anche l’arrivo di 60 charter turistici (sempre travasati da Bergamo), con destinazione Lampedusa, Istanbul, Rodi, Creta e Malaga. Facendo due conti e calcolando anche i 192 voli postali delle prossime tre settimane (quella di Poste Italiane è l’unica attività «strutturale» rimasta al D’Annunzio) il traffico che dal 12 maggio al 1° giugno interesserà lo scalo bresciano sfonderà quota 500 movimenti, 25 al giorno, più del doppio di quel che avviene oggi. Certo, si tratta di attività temporanea, che poi tornerà a Bergamo. Ma la speranza è che possa essere la premessa per rapporti più duraturi. Dhl, per esempio, pare intenzionata ad intensificare la sua attività nel nord est. Pur rimanendo ad Orio, potrebbe fare un pensierino al D’Annunzio anche dopo il 1° giugno.
«Montichiari - spiega il direttore della Catullo Carmine Bassetti - è come il calciatore che sta a lungo in panchina ma ha una grande opportunità perché chiamato a sostituire il titolare. Molti potranno accorgersi che è uno scalo dalle notevoli potenzialità e l’inaugurazione imminente di Brebemi renderà il D’Annunzio uno scalo ancora più interessante. Non è un caso che un paio di compagnie di linea abbiano manifestato interesse per cominciare a operare».
E forse sta proprio qui la novità più intrigante. Secondo alcune indiscrezioni le due compagnie sarebbero Livingstone e Ryanair. Pare che quest’ultima abbia inoltrato richiesta all’Enac per l’acquisizione di alcuni slot su Montichiari (i diritti a operare su uno scalo in determinati orari). Se la cosa andrà in porto, a ottobre la compagnia irlandese potrebbe avviare voli verso il Sud Italia e, magari, qualcosa verso Charleroi o l’Inghilterra. La cosa avrebbe del clamoroso visto il noto contenzioso tra compagnia e Catullo. A Londra c’è un arbitrato internazionale che però è stato congelato fino a settembre, nel tentativo di un’intesa fra le parti. Intesa che potrebbe anche comprendere nuovi voli sullo scalo bresciano. Visti i buoni rapporti tra Ryanair e Save (la società veneziana pronta a entrare nella Catullo), il quadro si fa ancora più favorevole. Insomma, l’ultimo volo «schedulato» a Montichiari risale al 29 novembre 2010, un aereo targato Ryanair con destinazione Londra. Il ritorno dei voli «di linea» potrebbe essere proprio all’insegna della compagnia irlandese.
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