Ita Airways : a Lufthansa il 40% della compagnia italiana


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I-POV

Socio AIAC
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25 Marzo 2008
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Varese - Chatham NJ
Approved aircraft
So, which aircraft (with the right pilots) meet these requirements? The following are all approved for use by airlines at London City:

  • ATR 42 (both the -ATR 42-300 and ATR 42-500 variants)
  • ATR 72
  • Embraer Enterprise Regional Jet (ERJ) 135, 170 and 190
  • Fokker 50 and 70
  • British Aerospace Jetstream 41
  • British Aerospace 146
  • Saab 340 and 2000
  • De Havilland Dash 8 (Q400)
  • Airbus A318
  • Airbus A220
  • Dornier 228, 318 and 328JET
  • de Havilland Canada DHC-7 (previously operated at LCY by London City Airways)

 
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imac72

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28 Aprile 2021
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Nell'ultima settimana mi sono letto una tonnellata di financial presentations del Q1 2023 di quasi tutte le compagnie aeree americane ed europee come anche i vari outlook e trading updates e posso dire che il 2023 dovrebbe essere un ottimo anno per le airlines americane ed europee anche se rimane un po' d'incertezza per l'ultimo quarter dell'anno - addirittura nel Q1 alcune compagnie aeree europee hanno fatto degli utili operativi (EBIT) quando sappiamo tutti che è il trimestre più complicato dell'anno per le compagnie aeree. I risultati del Q2 saranno migliori rispetto agli outlook precedenti e le recenti comunicazioni circa l'aumento dei ricavi e RASK in aumento va in quella direzione.

Ma torniamo in topic con ITA, nel 2022 ITA è stata una delle poche compagnie aeree a chiudere in perdita ed anche per il 2023 da budget si prospetta una perdita di circa 200M€. Le poche compagnie aeree che hanno chiuso in perdita nel 2022 dovrebbero tornare in attivo nel 2023 ma ITA dovrebbe comunque rimanere in perdita nonostante i proclami di risultati eccezionali e di costi in ordine da parte del management, so che sto per esprimere un concetto forte ma se ITA non farà utili nel 2023 probabilmente non li farà mai, ma come è possibile che compagnie come airBaltic, LOT, TAP riescono a fare utili mentre ITA no, la risposta non è semplice ma sicuramente il management ci mette molto del suo...
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Nell'ultima settimana mi sono letto una tonnellata di financial presentations del Q1 2023 di quasi tutte le compagnie aeree americane ed europee come anche i vari outlook e trading updates e posso dire che il 2023 dovrebbe essere un ottimo anno per le airlines americane ed europee anche se rimane un po' d'incertezza per l'ultimo quarter dell'anno - addirittura nel Q1 alcune compagnie aeree europee hanno fatto degli utili operativi (EBIT) quando sappiamo tutti che è il trimestre più complicato dell'anno per le compagnie aeree. I risultati del Q2 saranno migliori rispetto agli outlook precedenti e le recenti comunicazioni circa l'aumento dei ricavi e RASK in aumento va in quella direzione.

Ma torniamo in topic con ITA, nel 2022 ITA è stata una delle poche compagnie aeree a chiudere in perdita ed anche per il 2023 da budget si prospetta una perdita di circa 200M€. Le poche compagnie aeree che hanno chiuso in perdita nel 2022 dovrebbero tornare in attivo nel 2023 ma ITA dovrebbe comunque rimanere in perdita nonostante i proclami di risultati eccezionali e di costi in ordine da parte del management, so che sto per esprimere un concetto forte ma se ITA non farà utili nel 2023 probabilmente non li farà mai, ma come è possibile che compagnie come airBaltic, LOT, TAP riescono a fare utili mentre ITA no, la risposta non è semplice ma sicuramente il management ci mette molto del suo...
eh, ma dai...e' una start-up...anzi...come dice lazerinhos "siamo in una fase di ramp-up..."
 

Lucab2000

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1 Novembre 2022
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Ma è vero che in genere una rotta per essere profittevole ci mette minimo 2 anni? Ovviamente se la rotta è programmata bene
 

imac72

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28 Aprile 2021
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Ma è vero che in genere una rotta per essere profittevole ci mette minimo 2 anni? Ovviamente se la rotta è programmata bene
Dipende...la domanda è troppo generica, ci sono rotte che sono profit dal primo anno ed altre che sono aperte con una scenario di profittabilità a tre anni, dipende anche da fattori esterni (fuel, situazione macro-economica, fattori extra congiunturali, etc.) come anche se parliamo di rotte short-medium haul o long haul/ultra long haul. Poi ci sono rotte che non sono mai in profitto ma che sono mantenute a livello strategico per diversi fattori ma rotte non profit non possono superare mai 1/4 delle rotte operate, dipende anche da che tipo di perdite, di solito rotte sopra 1 milione di perdita si chiudono ma ci sono anche rotte che perdono 20/30 milioni di euro e non si chiudono - comunque tutto questo non è il caso di Alitalia prima ed ITA ora perché le rotte profit sono solo un paio - non di più - mentre quelle in perdita quasi tutte.

I due anni che tu citi comunque non si possono applicare ad ITA perché quelle rotte erano state già operate da Alitalia quindi sapevano benissimo gli economics di tutte le rotte, immagina che ITA ha operato con quasi la metà della flotta di Alitalia, mantenendo (teoricamente) solo le rotte migliori del network e comunque sono riusciti a perdere di più della vecchia Alitalia, tutto il mondo politico/istituzionale ha veramente il prosciutto sugli occhi...
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Caro voli? «Vero, c’è un rincaro dei prezzi», lo ammette Fabio Lazzerini, ad di Ita Airways, in occasione della presentazione di un accordo con Amex. «Ma c’è una domanda eccezionalmente alta – spiega – e nel nostro caso possiamo essere accusati poco di rincaro, noi abbiamo una flotta in crescita che stiamo incrementando, ma dipendiamo dall’arrivo degli aerei».

Ita, ha aggiunto il manager, sta aprendo meno rotte di quanto vorrebbe: «Questo perché gli aerei non ci arrivano, quindi abbiamo una capacità di offerta limitata».

In sostanza, spiega Lazzerini, i prezzi «sono tutti livellati dal mercato» e la prova «sta nel fatto che abbiamo chiuso giugno con il record storico di tasso di riempimento degli aerei, segnando il 94% di load factor. Se i prezzi fossero fuori mercato gli aerei sarebbero vuoti».

L’ad di Ita ha parlato anche della Sardegna: «Noi siamo molto sensibili al caro tariffe per chi abita in aree difficili da raggiungere, la Sardegna la serviamo in continuità territoriale e abbiamo attenzione per le aree d’Italia meno connesse».

Il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, che nei giorni scorsi ha incontrato le compagnie e chiesto spiegazioni sull’aumento dei prezzi, ha fatto sapere che il governo è pronto a intervenire.

«"Le compagnie – ha detto - hanno i voli pieni, non si trova un posto, viaggiano al massimo dei ricavi, col carburante che costa il 30% in meno rispetto allo scorso anno e mi aumentano i prezzi del 40-42%? Li ho convocati, aspettiamo spiegazioni su questa crescita anomala dei prezzi ma, se le spiegazioni non sono convincenti e se i prezzi non si riducono a breve, interverremo, come è giusto che sia».


P.S. per gli amanti delle statistiche Alitalia non ha mai superato l'84,5% medio mensile.


Per la serie, FdI è per una logica "comunista" del mercato, tanto poi le perdite di ITA le sostengono comunque gli italiani...
Che pena Lazzerini che deve giustificarsi per riuscire a vendere a buon prezzo i biglietti!
 
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leerit

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Ita Airways, verso un mini cda: l’ipotesi del cambio al vertice (in attesa di Lufthansa)

di Leonard Berberi


Ita Airways — la compagnia aerea tricolore che ha preso il posto di Alitalia — si prepara ai cambi al vertice in attesa dell’ingresso di Lufthansa. L’assemblea degli azionisti — cioè il Tesoro, socio unico — di Italia Trasporto Aereo Spa, come si chiama la società che gestisce Ita, dovrebbe riunirsi il pomeriggio del 20 luglio in seduta straordinaria per nominare il nuovo consiglio di amministrazione che è in regime di «prorogatio» da maggio quando ha approvato i conti del 2022.


I nomi
Fonti governative dicono al Corriere che fino a poche ore prima prevaleva l’idea di un board «ristretto» a tre membri — contro gli attuali cinque — in cui l’unica certezza è la conferma di Antonino Turicchi nel ruolo di presidente esecutivo e dirigente che ha portato alla finalizzazione dell’intesa con Lufthansa come nuovo socio industriale. Per il resto nella «girandola» di nomi per il nuovo consiglio di amministrazione spunta quello di Olga Cuccurullo, dirigente del ministero dell’Economia-Dipartimento del Tesoro.

La gestione
Resterebbe una casella «vuota». Da Palazzo Chigi filtra il gradimento degli attuali consiglieri uscenti, il professore Ugo Arrigo e Frances Ouseley — entrambi esperti di trasporto aereo —, ma nell’ipotesi di un «mini board» non ci sarebbe posto per entrambi. Traballa, a quanto si apprende, Fabio Lazzerini che in caso di uscita dal cda lascerebbe anche l’incarico di amministratore delegato di Ita, mentre manterrebbe per ancora un po’ di tempo quello di direttore generale.

L’accordo con i tedeschi
Il dossier del vettore ha sempre riservato colpi di scena e per questo tutto può cambiare anche all’ultimo, proseguono le fonti, compreso lo svolgimento stesso dell’assemblea. Le prossime settimane saranno delicate: Ita Airways dovrà prepararsi all’ingresso di Lufthansa subito dopo l’ok dell’Antitrust Ue. Nell’accordo siglato con il Tesoro è previsto l’ingresso dei tedeschi al 41% di Ita con un investimento nel capitale del vettore tricolore di 325 milioni di euro. Il piano è poi di salire di quota al 90% poi al 100% entro il 2033.

I tempi
Serviranno però alcune settimane prima di avere il via libera della Direzione generale Concorrenza della Commissione europea all’ingresso di Lufthansa in Ita. Dopo la luce verde il nuovo consiglio di amministrazione sarà a cinque membri: tre di espressione italiana (compreso il presidente), due di nomina tedesca (incluso l’amministratore delegato). Lufthansa è convinta di poter portare Ita al pareggio operativo entro un paio d’anni dall’avvio del rilancio, quindi entro la prima metà del 2026.


 

leerit

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LAZZERINI LASCIA ITA AIRWAYS


TORINO. Svolta in Ita Airways: a due mesi dalla firma dell’accordo con cui Lufthansa ha rilevato il 41% della compagnia erede di Alitalia, nel pomeriggio di oggi verrà azzerato il cda. L’esclusione più pesante è quella dell’amministratore delegato Fabio Lazzerini, protagonista del risanamento dell’azienda, che nelle previsioni avrebbe dovuto lasciare solo tra qualche mese, quando sarà arrivato l’ok definitivo all’operazione da parte della Commissione europea. Il manager non sarà sostituito e non rimarrà nemmeno come direttore generale. Il presidente Antonino Turicchi, uomo vicinissimo al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, avrà maggior margine di manovra.

Il nuovo cda sarà costituito da soli tre membri, tutti espressione del Tesoro: gli uomini di Lufthansa arriveranno solo dopo l’ok dell’Ue. Anche se è chiaro che il dialogo con i tedeschi anche sulla gestione della operativa dell’azienda è già iniziato.


 

leerit

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Non sara' sostituito



Svolta improvvisa al vertice di Ita Airways, in vista della partnership con Lufthansa. Oggi pomeriggio si dimetterà il cda con l'uscita anticipata di Fabio Lazzerini che era l'ad e non resta nemmeno come direttore generale, nel segno di una discontinuità immediata. Presidente resterà Antonino Turicchi, manager di lungo corso, ben visto dal governo, alla guida operativa, secondo quanto risulta al Messaggero.it, andrà Andrea Benassi, oggi Chief of Network, Fleet and Alliances della compagnia, con il grado di direttore generale. Nella cabina di guida sarà affiancato da Francesco Presicce, chief Technology officer che avrà il ruolo di accountable manager, cioè avrà la responsabilità dei voli.

Il nuovo cda sarà formato da tre membri rispetto ai cinque attuali: Turicchi e due uomini del Tesoro, in attesa che l'Europa autorizzi l'ingresso di Lufthansa in tre step.

ll 25 maggio è stato siglato il signing fra il Tesoro e il vettore tedesco: Lufthansa acquisirà il 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro. Poi con un altro aumento Lufthansa salirà al 90% e al rispetto di alcuni parametri sulle performance, verserà altri 100 milioni per acquisire il 100%. Il Tesoro ha creato un fondo di dotazione di salvataggio in 1,350 miliardi di cui 1,1 miliardi versati, ne restano 250 milioni da immettere a breve


 

East End Ave

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Svolta improvvisa al vertice di Ita Airways, in vista della partnership con Lufthansa. Oggi pomeriggio si dimetterà il cda con l'uscita anticipata di Fabio Lazzerini che era l'ad e non resta nemmeno come direttore generale, nel segno di una discontinuità immediata. Presidente resterà Antonino Turicchi, manager di lungo corso, ben visto dal governo, alla guida operativa, secondo quanto risulta al Messaggero.it, andrà Andrea Benassi, oggi Chief of Network, Fleet and Alliances della compagnia, con il grado di direttore generale. Nella cabina di guida sarà affiancato da Francesco Presicce, chief Technology officer che avrà il ruolo di accountable manager, cioè avrà la responsabilità dei voli.

Il nuovo cda sarà formato da tre membri rispetto ai cinque attuali: Turicchi e due uomini del Tesoro, in attesa che l'Europa autorizzi l'ingresso di Lufthansa in tre step.

ll 25 maggio è stato siglato il signing fra il Tesoro e il vettore tedesco: Lufthansa acquisirà il 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro. Poi con un altro aumento Lufthansa salirà al 90% e al rispetto di alcuni parametri sulle performance, verserà altri 100 milioni per acquisire il 100%. Il Tesoro ha creato un fondo di dotazione di salvataggio in 1,350 miliardi di cui 1,1 miliardi versati, ne restano 250 milioni da immettere a breve


Sbem!
 
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