Ita Airways : a Lufthansa il 40% della compagnia italiana


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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Perché si dovrebbero impedire i transiti fai da te? Il solo pensarlo è davvero inquietante.
anche solo per il fatto che non vi sia omogenea corrispondenza di fattibilità a seconda che sbarchi ai remoti o via jet bridge.
O perché come dici il vendere i voli in coincidenza come fossero diretti è vietato.
Se occorre mettere mano al decreto lo si faccia, a me inquieta piuttosto il solo sentire “fai da te” laddove non previsto.
 
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lezgotolondon

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Per quanto voglia che l'Italia abbia una compagnia di bandiera, da viaggiatore mi sono strarotto di ritrovarmela come opzione unica in alcuni casi, perche' ha un servizio vergognoso.

Quindi ben venga qualsiasi compagnia straniera che ne prenda possesso e sostituisca tutto il management (e anche qualche lavoratore normale che spesso sono poco professionali)

Alitalia/ITA Airways e' un'azienda che per via del settore riesce a mettere alla luce tutto quello che non va bene nel sistema Italia.


Lufthansa non mi piade neanche, ma sempre meglio.
 

s4lv0z

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anche solo per il fatto che non vi sia omogenea corrispondenza di fattibilità a seconda che sbarchi ai remoti o via jet bridge.
O perché come dici il vendere i voli in coincidenza come fossero diretti è vietato.
Se occorre mettere mano al decreto lo si faccia, a me inquieta piuttosto il solo sentire “fai da te” laddove non previsto.
Credo che non ci siamo capiti...
Per "transito fai da te" intendo un acquisto di due biglietti point to point separati con tutti i rischi, a proprio carico, derivanti dai ritardi e i fastidi di ritirare e riconsegnare il bagaglio (o di non averne).
Se qualcuno ha voglia (o semplicemente una qualche utilità) a farlo... trovo inquietante che si pensi di mettere in campo meccanismi per tracciarlo e bloccarlo. Dove sta il problema? Nel fatto che succeda a Linate? Il famoso decreto mette un limite a quanti voli è possibile effettuare nelle stesse 24 ore?

Se invece parliamo di itinerari con transito protetto cambia tutto... ma qui il problema va visto alla radice... ho anche socializzato esperienze in cui non solo sono sempre sbarcato direttamente in area sterile ma in cui anche i miei bagagli hanno trovato autonomamente la via del secondo volo.

In questo caso, indipendentemente dal trovare corretta o meno la ratio della norma, si può restare perplessi per il fatto che la possibilità sia sempre disponibile per l'acquisto. Ma anche in questo caso piuttosto che liberare i cani per braccare i passeggeri sarebbe meglio agire sulle modalità di vendita.


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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Credo che non ci siamo capiti...
Per "transito fai da te" intendo un acquisto di due biglietti point to point separati con tutti i rischi, a proprio carico, derivanti dai ritardi e i fastidi di ritirare e riconsegnare il bagaglio (o di non averne).
Se qualcuno ha voglia (o semplicemente una qualche utilità) a farlo... trovo inquietante che si pensi di mettere in campo meccanismi per tracciarlo e bloccarlo. Dove sta il problema? Nel fatto che succeda a Linate? Il famoso decreto mette un limite a quanti voli è possibile effettuare nelle stesse 24 ore?

Se invece parliamo di itinerari con transito protetto cambia tutto... ma qui il problema va visto alla radice... ho anche socializzato esperienze in cui non solo sono sempre sbarcato direttamente in area sterile ma in cui anche i miei bagagli hanno trovato autonomamente la via del secondo volo.

In questo caso, indipendentemente dal trovare corretta o meno la ratio della norma, si può restare perplessi per il fatto che la possibilità sia sempre disponibile per l'acquisto. Ma anche in questo caso piuttosto che liberare i cani per braccare i passeggeri sarebbe meglio agire sulle modalità di vendita.


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Adesso ci siamo capiti! 😉
 
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Farfallina

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Credo che non ci siamo capiti...
Per "transito fai da te" intendo un acquisto di due biglietti point to point separati con tutti i rischi, a proprio carico, derivanti dai ritardi e i fastidi di ritirare e riconsegnare il bagaglio (o di non averne).
Se qualcuno ha voglia (o semplicemente una qualche utilità) a farlo... trovo inquietante che si pensi di mettere in campo meccanismi per tracciarlo e bloccarlo. Dove sta il problema? Nel fatto che succeda a Linate? Il famoso decreto mette un limite a quanti voli è possibile effettuare nelle stesse 24 ore?

Se invece parliamo di itinerari con transito protetto cambia tutto... ma qui il problema va visto alla radice... ho anche socializzato esperienze in cui non solo sono sempre sbarcato direttamente in area sterile ma in cui anche i miei bagagli hanno trovato autonomamente la via del secondo volo.

In questo caso, indipendentemente dal trovare corretta o meno la ratio della norma, si può restare perplessi per il fatto che la possibilità sia sempre disponibile per l'acquisto. Ma anche in questo caso piuttosto che liberare i cani per braccare i passeggeri sarebbe meglio agire sulle modalità di vendita.


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In ogni caso se fosse fatto qualcosa di illegale mi viene da pensare che più di uno lo avrebbe già denunciato considerati i tanti nemici che ha avuto AZ prima e ITA ora. Il fatto che in oltre 20 anni non sia mai emersa legalmente la questione mi fa pensare che alla fine non sia poi così illegale come spesso si sostiene.
 
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belumosi

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In ogni caso se fosse fatto qualcosa di illegale mi viene da pensare che più di uno lo avrebbe già denunciato considerati i tanti nemici che ha avuto AZ prima e ITA ora. Il fatto che in oltre 20 anni non sia mai emersa legalmente la questione mi fa pensare che alla fine non sia poi così illegale come spesso si sostiene.
Da nessuna parte nei vari decreti che regolamentano LIN, è mai stato scritto che i pax non possono fare connessioni.
I limiti sono posti in capo alle sole compagnie, che hanno l'obbligo di operare esclusivamente voli ptp. In pratica si ai voli LIN-XXX, no ai voli LIN-XXX-YYY o XXX-LIN-YYY. Infatti tutti i voli che utilizzano LIN fanno capo ad un solo aeroporto.
Qualche tempo fa ENAC aveva provato a sottoporre alla UE una regolamentazione più restrittiva delle coincidenze (limitandole ai voli con o/d entro 1.500 km da LIN), ricevendo in risposta picche.
Per cui una volta per tutte, sfatiamo la vulgata che a LIN i pax non potrebbero fare legalmente coincidenze, perchè non è vero.
 

s4lv0z

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In ogni caso se fosse fatto qualcosa di illegale mi viene da pensare che più di uno lo avrebbe già denunciato considerati i tanti nemici che ha avuto AZ prima e ITA ora. Il fatto che in oltre 20 anni non sia mai emersa legalmente la questione mi fa pensare che alla fine non sia poi così illegale come spesso si sostiene.
Se il divieto deriva solo dal quella limitazione generica ai voli "point to point" dubito che la disputa passerà mai dalle chiacchiere alle aule di tribunale. Ognuno può interpretare forzando il testo come vuole...

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Stefanopv

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Già mi vedo l'annuncio in tutto il terminal: Anzitutto una notizia, quel signore che ha fatto transito a Linate, è stato già arrestato, perchè siccome abbiamo gli imbarchi controllati, abbiamo già mandato la polaria a casa di questo signore, che è stato arrestato, e dovrà rendere conto di quello che ha fatto, provare, documentare, intanto adesso è in galera (semicit.)
 

belumosi

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Se il divieto deriva solo dal quella limitazione generica ai voli "point to point" dubito che la disputa passerà mai dalle chiacchiere alle aule di tribunale. Ognuno può interpretare forzando il testo come vuole...

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Non è un problema di interpretazione, ma proprio di immaginazione.
Il testo nella parte interessata recita:

I vettori aerei (le compagnie, non i pax)

possono operare collegamenti di linea «point to point» (as esempio LH può istituire il volo LH 1234 LIN-FRA)

mediante aeromobili del tipo «narrow body» (unico corridoio),

tra l'aeroporto di Milano Linate e altri aeroporti dell'Unione europea....ecc.

Non c'è altro. Nessuna limitazione viene imposta ai pax, non c'è nessun divieto alla vendita di biglietti per voli in coincidenza, nulla di nulla.

Il presunto divieto di transito a LIN, probabilmente è la classica situazione dove un concetto viene ripetuto e ripetuto per anni, fino a diventare una mezza verità.
 

magick

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possono operare collegamenti di linea «point to point» (as esempio LH può istituire il volo LH 1234 LIN-FRA)...

non c'è nessun divieto alla vendita di biglietti per voli in coincidenza
Però scusami, anche i voli in transito alla fine possono essere ricondotti a due voli P2P. Se questi possono essere venduti legalmente in unico biglietto, allora mi chiedo a che serve quella norma.
 
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tiefpeck

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La norma potrebbe servire ad evitare una ipotetica quinta liberta.

Si tratta di una norma scritta per essere interpretata in modi diversi e che è storicamente servita a creare il mito del divieto di transiti a Linate. A Malpensa i transiti non sono vietati ma non credo ve ne siano molti. Magari c'è qualcosa internazionale / intercontinentale.

La vera domanda è: a chi giova questo ipotetico divieto, e perché la società di gestione dell'aeroporto lo applica in maniera così ferrea? Meno transiti = meno traffico, o il contingentamento fa sì che sia meglio fare P2P più profittevole?

Insomma, che senso ha il presunto divieto? E che senso aveva quando è stato istituito?
 
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Farfallina

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La norma potrebbe servire ad evitare una ipotetica quinta liberta.

Si tratta di una norma scritta per essere interpretata in modi diversi e che è storicamente servita a creare il mito del divieto di transiti a Linate. A Malpensa i transiti non sono vietati ma non credo ve ne siano molti. Magari c'è qualcosa internazionale / intercontinentale.

La vera domanda è: a chi giova questo ipotetico divieto, e perché la società di gestione dell'aeroporto lo applica in maniera così ferrea? Meno transiti = meno traffico, o il contingentamento fa sì che sia meglio fare P2P più profittevole?

Insomma, che senso ha il presunto divieto? E che senso aveva quando è stato istituito?
Mi viene da pensare che potessero pensare a voli Intercontinentali tipo LIN-DUB-JFK per fare un esempio. Magari con una breve sosta per rifornimento carburante senza far scendere i pax e facendo salire i pax nell'aeroporto di scalo. Se non ricordo male AZ in alcuni casi di problemi alle macchine di lungo raggio faceva qualche volo verso gli Usa (tipo Miami) con A321 con scalo alle canarie.
Mi meraviglia che conclamato che MXP non potrà tornare hub nel governo italiano non si sia pensato di togliere ogni vincolo a LIN, con gli A321 Neo XLR ci rischia di venire fuori un mini-hub interessante.
 

leerit

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Per quanto voglia che l'Italia abbia una compagnia di bandiera, da viaggiatore mi sono strarotto di ritrovarmela come opzione unica in alcuni casi, perche' ha un servizio vergognoso.

Quindi ben venga qualsiasi compagnia straniera che ne prenda possesso e sostituisca tutto il management (e anche qualche lavoratore normale che spesso sono poco professionali)

Alitalia/ITA Airways e' un'azienda che per via del settore riesce a mettere alla luce tutto quello che non va bene nel sistema Italia.


Lufthansa non mi piade neanche, ma sempre meglio.
Le critiche si rispettano. Ognuno ha le sue idee, ci mancherebbe.
Un paio di quesiti pero' nascono spontanei...
Chi sarebbero i "lavoratori normali"?
Quali sarebbero (al netto dei collegamenti in continuita' territoriale Milano Trieste e Roma/Milano Cagliari) i voli in cui Ita rappresenterebbe la cosiddetta "opzione unica"?..

P.S. ieri l'ex capo del marketing di Ita (Perosino) e' diventato Chief Officer Marketing Globale di Maserati.
 

lezgotolondon

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Chi sarebbero i "lavoratori normali"?
Quelli che non hanno ruoli manageriali, era già scritto.
Quali sarebbero (al netto dei collegamenti in continuita' territoriale Milano Trieste e Roma/Milano Cagliari) i voli in cui Ita rappresenterebbe la cosiddetta "opzione unica"?..
Ti sei risposto da solo, se vuoi approfondire magari ce ne sono altri, non so.

P.S. ieri l'ex capo del marketing di Ita (Perosino) e' diventato Chief Officer Marketing Globale di Maserati.
Non me ne meraviglio, il lusso italiano campa di rendita da decenni.
Il marketing al 90% lo fa il “Made in Italy”
 

leerit

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Moody’s ha alzato il rating di Lufthansa portandolo da Ba1 a Baa3. Lo ha annunciato la stessa agenzia di rating che ha mantenuto l’outlook stabile. L’aggiornamento del rating riflette i buoni risultati finanziari della compagnia aerea ma anche “l’opinione secondo cui Lufthansa ha rafforzato il proprio posizionamento competitivo in Europa con l’acquisizione della partecipazione del 41% nella compagnia aerea italiana Ita (soggetta ad approvazione della concorrenza), aggiungendo Roma come ulteriore hub che fornisce l’accesso ai forti mercati a lungo raggio in America Latina e in Africa”, scrive Moody’s. “Sebbene l’acquisizione sia inizialmente diluitiva per la redditività di Lufthansa, prevediamo la realizzazione di sinergie a partire dal 2025 e rischi di integrazione limitati”, precisa l’agenzia di rating.


 
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