Ita Airways : a Lufthansa il 40% della compagnia italiana


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leerit

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L'accordo tra MEF e Lufthansa e' a un passo dal disintegrarsi contro il muro dell' Antitrust europeo. Lo scrive Leonard Berberi sul Corriere della Sera di oggi citando 3 fonti comunitarie a conoscenza delle discussioni.
I tecnici della Commissione infatti sono disposti a dare il via libera alle nozze a "patto che il vettore tricolore non entri mai nella joint venture atlantica del gruppo tedesco con United e Air Canada".
Una richiesta che due esperti stranieri interpellati hanno definito "dannosa, senza senso ed al limite dell'insulto".
Tutte le network airlines proseguono, hanno un forte partner negli USA che porta clienti americani e consente le prosecuzioni nelle citta' non coperte direttamente.
Secondo i dati della piattaforma Cirium, prosegue l'articolo, 8 sedili su 10 in vendita nel 2024 tra Europa ed Usa sono offerte dalle 3 joint venture transatlantiche (LH con Air Canada e United; AF-KLM con Delta e Iberia BA con American).
Una quota eccessiva seconda la Commissione Europea che ora vorrebbe contenere gli effetti dell jv che ella stessa ha autorizzato negli anni precedenti iniziando ovviamente con un vettore, l'italiana Ita Airways, che in queste alleanze non e' nemmeno presente.


 

Qantaslink

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Chiedo scusa non ne capisco, ma da una parte non ha tutti i torti gruppo LH con ITA (se va a buon fine), Bruxelles Airliners, Austrian e Swiss insime ad United e Air Canada daranno filo da torcere alle altre rivali.
 

13900

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L'accordo tra MEF e Lufthansa e' a un passo dal disintegrarsi contro il muro dell' Antitrust europeo. Lo scrive Leonard Berberi sul Corriere della Sera di oggi citando 3 fonti comunitarie a conoscenza delle discussioni.
I tecnici della Commissione infatti sono disposti a dare il via libera alle nozze a "patto che il vettore tricolore non entri mai nella joint venture atlantica del gruppo tedesco con United e Air Canada".
Una richiesta che due esperti stranieri interpellati hanno definito "dannosa, senza senso ed al limite dell'insulto".
Tutte le network airlines proseguono, hanno un forte partner negli USA che porta clienti americani e consente le prosecuzioni nelle citta' non coperte direttamente.
Secondo i dati della piattaforma Cirium, prosegue l'articolo, 8 sedili su 10 in vendita nel 2024 tra Europa ed Usa sono offerte dalle 3 joint venture transatlantiche (LH con Air Canada e United; AF-KLM con Delta e Iberia BA con American).
Una quota eccessiva seconda la Commissione Europea che ora vorrebbe contenere gli effetti dell jv che ella stessa ha autorizzato negli anni precedenti iniziando ovviamente con un vettore, l'italiana Ita Airways, che in queste alleanze non e' nemmeno presente.



Se il Leonardone nostro nazionale ha ragione, questa e' una fregnaccia e ITA/LH la vincerebbe tranquillamente in un ricorso. La Commissione (ma anche il DoJ americano) dovevano svegliarsi piu' o meno 10 anni fa a proibire le JV. Perche' gia' solo l'anno passato EI e' entrata nell'AJB e non era nemmeno competenza comunitaria...
 

Cesare.Caldi

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A questo punto fossi in ITA/LH farei l'accordo immeditato per l'ingresso al 19,9% come ha fatto AF con SAS quindi sotto la soglia della notifica all' antitrust e intanto inizio a sfruttare le sinergie, poi quando sarà insediata la nuova commissione in autunno ripresentare la pratica davanti alla nuova commissione antitrust.
 

Paolo_61

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Se il Leonardone nostro nazionale ha ragione, questa e' una fregnaccia e ITA/LH la vincerebbe tranquillamente in un ricorso. La Commissione (ma anche il DoJ americano) dovevano svegliarsi piu' o meno 10 anni fa a proibire le JV. Perche' gia' solo l'anno passato EI e' entrata nell'AJB e non era nemmeno competenza comunitaria...
Vincere fra 5 anni davanti all’Alta Corte di Giustizia (come per altro già successo) è inutile.
Questa è la dimostrazione plastica di come gli spesso decantati rimedi giurisdizionali siano in realtà una foglia di fico non in grado di tutelare i privati dalla protervia della burocrazia
 
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leerit

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Vincere fra 5 anni davanti all’Alta Corte di Giustizia (come per altro già successo) è inutile.
Questa è la dimostrazione plastica di come gli spesso decantati rimedi giurisdizionali siano in realtà una foglia di fico non in grado di tutelare i privati dalla protervia della burocrazia
Una delle piu' grandi verita' mai lette su queste pagine.
 

leerit

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A due settimane dalla pronuncia definitiva della Commissione Ue si complicano ancora di più le prospettive dell’operazione Lufthansa – Ita Airways. Una pratica che Bruxelles sta gestendo con insolita puntigliosità, raramente osservata in altre occasioni, e che rischia ora di andare definitivamente in fumo. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera l’ultima ed ennesima condizione posta dalla commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager è che la compagnia italiana rimanga fuori dal network di alleanze “A++”, di cui fa invece parte Lufthansa insieme ad Air Canada e alla statunitense United Airlines. Una richiesta particolarmente indigesta che avrebbe pesanti ricadute sulle prospettive commerciali del piccolo vettore italiano. Evidentemente non sono bastate le rinunce sugli slot di Linate e su alcune tratte internazionali messe sul piatto dalle due compagnie.

Secondo Repubblica la compagnia tedesca sarebbe pronta a giocare un’ultima carta. Entrerebbe subito nel capitale di Ita al 41% come previsto ma l’unione resta congelata per un periodo tra i 12 e i 18 mesi. Nel dettaglio, scrive il quotidiano, i tedeschi avrebbero prospettato una sorta di acquisto postdatato, con Lufthansa che entrerebbe subito nel capitale di Ita per il 41% delle azioni. E, come da accordi col governo italiano, il suo ingresso prenderebbe forma attraverso un aumento di capitale riservato da 325 milioni. L’integrazione però verrebbe congelata per alcuni mesi in cui Ita continuerebbe a volare da sola senza il minimo accordo con Lufthansa e con le sue compagne satelliti. In cambio Lufthansa chiederebbe a Bruxelles di togliere il veto a un’integrazione tra Ita e la statunitense United, per assicurare alla compagnia italiana un solido partner negli Usa. In passato i vertici di Lufthansa hanno ribadito la loro volontà di portare a termine l’operazione ma “non a qualsiasi costo”.

 

BrunoFLR

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13 Giugno 2011
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Ma non mi riferivo direttamente a LB, quanto al giornale stesso. Scorrilo un poco e vedrai.
Il male minore sempre male è.
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Leonard, che legge il forum, fa fare apposta i titoli così per triggerare Leerit, Belumosi e Paolo_61 :ROFLMAO:

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DaV
Belumosi tanti mesi fa aveva dei sospetti, che quando sono state pubblicate le presunte rotte a rischio concorrenza, sono diventati certezze.
Un confronto con gli operativi, non può lasciare dubbi nella stragrande maggioranza dei casi.
Se però c'è chi ci vuole credere solo perchè in fondo alle letterine di Bruxelles ci sono un timbro e una firma, non posso farci nulla.
 

herry92

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3 Aprile 2016
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Ita, Lufthansa e Mef ampliano i tagli di voli offerti alla Ue per il via alla cessione
di Gianni Dragoni

Lufthansa e il ministero dell’Economia hanno proposto nuovi sacrifici alla Ue per salvare l’accordo di vendita della compagnia italiana al vettore tedesco. Nel carteggio senza fine tra Roma, Francoforte e Bruxelles è partita una nuova lettera con ulteriori tagli di voli e di rotte per placare la fermezza della commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager.

Il problema di Linate
Il capitolo più caldo del confronto con l’Antitrust comunitario riguarda i voli per l’Europa da Milano Linate. Nell’ultimo pacchetto di “remedy offer”, cioè l’offerta di sacrifici, Lufthansa in quanto compratore e il Mef quale venditore - confermano fonti autorevoli che conoscono il dossier - si dichiarano disposti a sacrificare almeno 15-17 coppie giornaliere di slot detenuti da Ita nello scalo milanese, cioè a 15-17 coppie di finestre orarie che danno diritto a fare 15-17 atterraggi e altrettanti decolli, ovvero da 30 a 34 movimenti aerei. Il Mef non ha fatto dichiarazioni ufficiali.

Il taglio è pari al 10% dei movimenti aerei giornalieri
In precedenza Lufthansa insieme al Mef aveva messo sul tavolo del negoziato una riduzione di 11 coppie di slot di Ita, che danno diritto a 11 atterraggi e altrettanti decolli, ovvero 22 movimenti aerei, corrispondenti a 11 frequenze giornaliere dallo scalo milanese. Si tratta quindi di un aumento del 50% dei sacrifici offerti, pari a una quota di circa il 10% dei movimenti aerei giornalieri massimi consentiti a Linate. Il traffico nello scalo è contingentato e non si possono fare più di 18 movimenti ogni ora.

I sacrifici a Fiumicino
Alcuni sacrifici sono previsti anche a Roma Fiumicino. Secondo indiscrezioni Lufthansa e Mef rinuncerebbero a una decina di coppie di slot nel principale scalo italiano. A Roma non c’è un problema di congestione di traffico come a Linate, ma verrebbero eliminati gli slot in sovrapposizione tra le due compagnie.

I voli per Germania, Austria, Svizzera e Belgio
Lo spazio che si libererebbe con la rinuncia a questi slot servirebbe ad aprire a concorrenti le rotte tra l’Italia e l’Europa centrale, in particolare da Linate e da Roma per Germania, Austria, Svizzera e Belgio, cioè i paesi in cui Lufthansa è dominante o direttamente, o attraverso le compagnie controllate Austrian, Swiss, Sn Brussels.

Subentrano Volotea e easyJet
Bruxelles ha chiesto che, oltre a liberare slot, Lufthansa e Ita individuino dei concorrenti che subentrano sulle rotte lasciate libere con la rinuncia agli slot. Per questo sono già stati siglati accordi preliminari di Ita con Volotea e easyJet, mentre secondo indiscrezioni anche l’ungherese Wizz Air potrebbe entrare.

I voli intercontinentali
Nell’ultima proposta si parla anche del lungo raggio, altro capitolo dolente. La Ue considera dominante la concentrazione Ita-Lufthansa perché i voli della compagnia italiana con il Nord America si andrebbero a sommare a quelli della joint venture transatlantica A++ di Lufthansa con United Airlines e Air Canada. Il vettore tedesco e il Mef confermano la proposta di mantenere separate le attività transatlantiche di Ita da quelle della jv tra Lufthansa e alleati, per due anni. “Non più di due anni, altrimenti Ita subirebbe un danno molto grave”, ha detto una fonte che conosce il dossier.

Accordi “interlinea”
Inoltre per il lungo raggio sono previsti accordi commerciali “interlinea” per consentire alle grandi compagnie concorrenti di Lufthansa, Air France-Klm, British Airways e Iberia, di creare una connessione tra i voli dall’Italia e i voli di lungo raggio dai loro hub. Per esempio Ba potrebbe fare un biglietto unico a un passeggero che dall’Italia va a Washington, via Londra, in alternativa a un volo con Lufthansa via Francoforte. Oppure Iberia per un passeggero dall’Italia diretto al Sud America, via Madrid.

Ita convoca i sindacati
Intanto Ita Airways ha convocato i sindacati di categoria per un incontro per il giorno 11 giugno alle ore 14:30.

Decisione di Bruxelles entro il 4 luglio
«Stiamo ancora discutendo su come porre rimedio ai problemi di concorrenza» causati dall’operazione Ita-Lufthansa, «come facciamo per ogni caso», ha detto la commissaria Vestager. «Quando ci sono problemi di concorrenza è perché c’è un rischio che i consumatori dovranno pagare prezzi più alti o non abbiano la stessa scelta che potrebbero volere. La discussione sta andando avanti e non abbiamo ancora raggiunto conclusioni». La decisione della Ue, rinviata due volte, è prevista entro il 4 luglio.

Aumenta il traffico
L’a.d. di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, ha detto che il traffico sulla capitale è in forte crescita: «La stagione estiva sta andando estremamente bene. Roma si conferma un mercato molto attrattivo e magnetico a livello globale. Stiamo ancora sperimentando una crescita notevole del 20%, rispetto alla scorsa stagione estiva, che era stata una stagione di grande successo. Siamo l’aeroporto in Europa che cresce di più, e questo testimonia ancora una volta la capacità di attrazione forte di Roma. Ci aspettiamo una crescita nel medio e lungo termine per la ripresa dei mercati emergenti, in particolare quelli asiatici».

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