Lucab2000
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- 1 Novembre 2022
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LGW è stata aperta ieriOggi, oltre a RUH, hanno aperto anche LGW? Grazie
LGW è stata aperta ieriOggi, oltre a RUH, hanno aperto anche LGW? Grazie
La commissione non deve incidere sulla competizione fra compagnia e gruppi ma se queste fusioni portano a distorsioni delle tariffe. Ma con questo discorso stai confermando che la filo francesina sta giocando per AF-KL e non per i contribuenti europei che la pagano. Anzi con quello che ha dichiarato dovrebbe muoversi per scardinare le 3 grandi JV, quello si che aggiungerebbe concorrenza così come dovrebbe puntare gli occhi sugli hub europei dove la compagnia di casa la fa quasi sempre da gran padrona e la disponibilità di slot "buoni" è limitatissima.Tu mi dici che non ci sono limiti per entrare a VCE, a BLQ, etc. Vero; ma ci sono limiti in due altri fattori dell'equazione: disponibilità di mezzi, e clientela potenziale.
Sotto il primo punto di vista, LH si trova ad avere una nuova compagnia con un centinaio di aerei. Facciamo 30 longhaulers e 70 short. Usando calcoli altamente spannometrici, secondo me, per fare il crosscountry (o comunque non-feeds) ITA usa un 20% della sua flotta shorthaul, quindi 14 aerei (riducili 12 per manutenzione e via dicendo). Se pensano di fare ciò che penso faranno, ecco che quei 12 aerei diventano molto utili per fare extra voli feeder, in aggiunta a quelli che già fanno per FCO (i 4x day su VCE, per esempio). Le altre majors non hanno una risorsa di questo genere da buttare nel mercato europeo, ed è un vantaggio.
Parliamo del secondo, ossia del mercato. I summenzionati 12 li puoi usare per fare patterns a W tipo FCO-VCE-FRA-VCE-FCO. Sfruttati non dico all'osso, 12 shorthaulers fanno 5 voli/giorno, in configurazione 180Y fanno quasi 11.000 posti al giorno in più su un network feeder, in più - torno a dire - rispetto a quanto già non si faccia. Ora, questi 11.000 sedili richiedono sederi, e siccome il mercato non è infinito ecco che il punto sul volo di DL su VCE torna a cascare a fagiolo, soprattutto se poi consideriamo l'ingresso di ITA nelle varie (e numerose) JV di LH, che come sappiamo sono metal-neutral e quindi fan si che quei 11.000 posti al giorno in più siano disponibili non solo ad ITA e LH, ma anche ad AC, UA, NH, SQ, CA... Sotto il punto di vista di una compagnia aerea rivale, le barriere all'ingresso (o alla permanenza) non saranno quelle del "non ho lo slot" ma di un altro tipo, ossia quello in base al quale io mi trovo a dover rendere competitivo il mio unico volo diretto, o i miei tre voli con scalo, contro una quindicina di opzioni diverse offerte da LH and friends. E in quel caso posso soltanto ridurre i prezzi, col risultato di ridurmi lo yield, finchè non decido che quell'aereo per il volo diretto posso metterlo su, metti, CDG dove faccio più soldi e ciao. È questo il punto-chiave: tutti i gestori del network ragionano in base a una logica di ROIC e di costo-opportunità. La capillarità del servizio, soprattutto sul lungo raggio, è fondamentale. Se tu parti con 3 daily feeds per il tuo hub, e il competitor ne ha 4 o 5, ancora andiamo bene; se ti trovi ad averne sempre 3, ma il tuo competitor ne ha 20, allora ti può (e lo farà) schiacciare.
Queste considerazioni non me le sto sognando io, sono successe praticamente ovunque in America, che è davanti a noi - in quanto ad evoluzione del mercato - di una decina d'anni abbondante. Ci stiamo muovendo verso un sistema in cui, a livello macro/continentale, c'è abbastanza competizione, con i tre grossi gruppi, ma a livello locale stiamo andando verso una situazione come in America, dove ci sono certe aree che sono "market captive". L'Italia, in questo caso, sarebbe "market captive" del gruppo LH.
La Commissione se ne sta, sempre secondo me, rendendo conto e vuole fare in modo che rimangano le possibilità di competere in Italia. Lo stesso sta succedendo in Spagna con Air Europa. Possiamo discutere di tempistiche, e modi, e tutto, ma secondo me - per i motivi di cui sopra - le domande che la commissione si pone non mi sembrano così peregrine, specialmente vedendo il futuro in base al grafico di I-DAVE.
Non so come, ma vabbe'.Ma con questo discorso stai confermando che la filo francesina sta giocando per AF-KL e non per i contribuenti europei che la pagano.
Hai scritto che la tua amata commissaria fa bene ad intervenire perché i concorrenti non avrebbero i mezzi (aerei) per fare concorrenza e si troverebbero invece in difficoltà. La cara commissaria, che tu continui a difendere a spada tratta quando è sempre più indifendibile, deve pensare ai consumatori, non al fatto se AF-KL ha la disponibilità di macchine libere per fare concorrenza. Il concetto sul LR è indifendibile, chiunque può fare concorrenza già ora e in molti già la fanno fra l'altro.Non so come, ma vabbe'.
Carissima/i,Hai scritto che la tua amata commissaria fa bene ad intervenire perché i concorrenti non avrebbero i mezzi (aerei) per fare concorrenza e si troverebbero invece in difficoltà. La cara commissaria, che tu continui a difendere a spada tratta quando è sempre più indifendibile, deve pensare ai consumatori, non al fatto se AF-KL ha la disponibilità di macchine libere per fare concorrenza. Il concetto sul LR è indifendibile, chiunque può fare concorrenza già ora e in molti già la fanno fra l'altro.
inviato a Dubai??!!?Ita Airways, il ceo di Lufthansa: «Decisione Ue in settimana, dossier più complicato del previsto ma sono ottimista»
di Leonard Berberi, inviato a Dubai
Parla Carsten Spohr: «Ci è voluto tempo per convergere sulla necessità di garantire i voli dei vettori europei tra Italia e Usa». In caso di via libera l’integrazione nel gruppo richiederà 18 mesi
La proposta di nozze tra Ita Airways e Lufthansa è entrata nelle sue ore più delicate. Le delegazioni italiane e tedesche sono a Bruxelles a discutere sui temi che hanno tenuto finora in sospeso il dossier che attende il via libera dell’Antitrust Ue. «Questa è la settimana in cui la Commissione europea deciderà sul dossier», dice Carsten Spohr, amministratore delegato del gruppo Lufthansa, rispondendo a una domanda del Corriere a Dubai, margine dell’assemblea generale della Iata, la principale associazione mondiale delle aviolinee. «Questi sono gli ultimi giorni, sono ancora ottimista sull’esito anche se ha richiesto più tempo del previsto».
L’accordo
Il 30 novembre 2023 il ministero dell’Economia (che possiede Ita) e Lufthansa hanno notificato a Bruxelles l’operazione che prevede l’ingresso dei tedeschi, inizialmente con il 41% (per 325 milioni di euro) per salire progressivamente al 90 e 100%. La Commissione europea ha sollevato diversi dubbi sull’operazione perché teme che possa ridurre la concorrenza tra l’Italia e una parte dell’Europa e sulle rotte transatlantiche. Per questo ha chiesto ai soggetti coinvolti una serie di sacrifici da sostenere per rispondere a quelle preoccupazioni.
Il ruolo delle elezioni europee
«È vero che la decisione è attesa il 4 luglio, ma mi aspetto che la Commissione europea in realtà decida entro questa settimana sul caso», spiega al Corriere Spohr. «Penso che il governo italiano e gli elettori italiani si attendano il parere prima delle elezioni europee». «Non vedo perché l’Antitrust Ue non debba darci un orientamento chiaro sul caso», sottolinea l’amministratore delegato del colosso europeo dei cieli che detiene anche Swiss, Austrian Airlines, Eurowings, Brussels Airlines e Air Dolomiti. «Ci sono le nostre persone a Bruxelles che stanno parlando proprio in questo momento».
Le complicazioni
Il caso, prosegue Spohr, «è stato più complicato di quello che pensavamo». Il motivo? «Ci abbiamo messo più tempo per convergere tutti verso quello che ritengo l’obiettivo comune per l’Italia, per Lufthansa e per la Commissione europea: il mantenimento di un’offerta europea sui voli transatlantici. I consumatori e i loro nipoti devono poter avere i voli messi a disposizione dai vettori italiani ed europei». Non solo. Il manager dice anche che «ogni mese senza il partner industriale indebolisce Ita».
I confronti serrati
Uno dei nodi più rilevanti è stato proprio quello del segmento dei voli intercontinentali tra Italia e Nord America. L’Ue vuole che Lufthansa tenga Ita separata dalle sue attività di lungo raggio e anche dalla joint venture transatlantica che i tedeschi hanno con United Airlines e Air Canada. «Se si costringe Ita a volare contro i tre vettori Usa rivali (American Airlines, Delta Air Lines, United, ndr) — che sono dieci volte più grandi di Ita — o anche contro Emirates (che ha il volo diretto Milano-New York) allora la compagnia italiana non può avere un futuro sostenibile e se questo non accade allora non ci potrà essere offerta di voli da un vettore europeo sui collegamenti diretti con gli Usa».
Cosa succede in caso di via libera
Il confronto con Bruxelles, racconta Spohr, «è stato molto profondo e complicato» per «garantire, da un lato, la sostenibilità economica delle operazioni di Ita, e dall’altro per consentire che venga mantenuta la concorrenza sulle rotte transatlantiche dirette o con uno scalo negli hub europei». Dopo l’eventuale via libera Ue, calcola il numero uno, «serviranno 18 mesi per integrare il vettore italiano nel gruppo Lufthansa». Al netto del parere — «in particolare del Dipartimento dei Trasporti Usa» — per l’ingresso di Ita nella joint venture transatlantica. Sono in particolare le «ragioni legali» a richiedere tempo perché l’Ue vuole «assicurarsi che le decisioni non siano messe in discussione davanti ai giudici» dai vettori rivali.
«Nessuna disparità»
L’Antitrust Ue è parziale nella valutazione del dossier Ita-Lufthansa? «Sarebbe molto facile per me dire che è così, ma no, non lo penso», risponde netto Spohr. «In realtà il confronto serrato c’è stato soprattutto sulla definizione di “mercato”. Per noi la definizione include anche gli altri hub in Europa, non guardiamo a rotta per rotta — ragiona —. Il 62% di tutti i voli intercontinentali del nostro continente è offerto da un solo vettore perché abbiamo gli hub che ci connettono con il resto del mondo. L’Europa non può difendersi da sola, non può garantire l’energia da sola, ma deve almeno garantire la connettività con i suoi vettori e per farlo deve preservare i suoi hub».
Ita Airways, il ceo di Lufthansa: «Decisione Ue in settimana, dossier più complicato del previsto ma sono ottimista»
Parla Carsten Spohr:«Ci è voluto tempo per convergere sulla necessità di garantire i voli dei vettori europei tra Italia e Usa». In caso di via libera l’integrazione nel gruppo richiederà 18 mesiwww.corriere.it
Comunque c'è qualcosa che non torna... Emirates ha dichiarato di aver registrato 5 miliardi di utile (che ammonterebbero da soli ad 1/6 del totale mondiale).Global airlines are expected to record a combined net profit of $30.5 billion this year
[...]
In the Middle East, profits are expected to reach $3.1 billion, or $12.70 per passenger, on a margin of 4.9%.
C'è anche chi i soldi li perde: a livello mondiale credo che tutte le cinesi principali (eccetto CX) fossero in perdita nel 2023. In Medio Oriente, Etihad credo fosse in attivo ma dubito che Saudia e FlyNas, per dirne due, abbiano fatto utili.Comunque c'è qualcosa che non torna... Emirates ha dichiarato di aver registrato 5 miliardi di utile (che ammonterebbero da soli ad 1/6 del totale mondiale).
dipende sempre in che classe voli Console...scendere dopo 4/500 persone non e' il top...ma non e' il tuo caso!
321 vs. 380... io non esiterei manco un secondo...
di base si, ma dipende anche da dove parti. Da Trieste potrei preferire un Trieste-Roma-Dubai che un Macchina/Treno - Venezia - Dubai. Stesso discorso si applica per qualunque aeroporto distante più di 2 ore da un aeroporto servito da Emirates con il volo diretto. Da Torino invece probabilmente continueranno ad andare a MXP e prenderanno Emirates.
321 vs. 380... io non esiterei manco un secondo...
Forse dipende anche da prezzo e loyalty.di base si, ma dipende anche da dove parti. Da Trieste potrei preferire un Trieste-Roma-Dubai che un Macchina/Treno - Venezia - Dubai. Stesso discorso si applica per qualunque aeroporto distante più di 2 ore da un aeroporto servito da Emirates con il volo diretto. Da Torino invece probabilmente continueranno ad andare a MXP e prenderanno Emirates.
Toglierei il forseForse dipende anche da prezzo e loyalty.