Guerra commerciale e politiche immigrazione USA: impatto sul traffico aereo


Cesare.Caldi

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Usa-Canada, le tensioni tra i due Paesi fanno crollare le prenotazioni dei voli: -73% in un anno
di Leonard Berberi

I canadesi non vogliono più andare negli Stati Uniti l’estate prossima dopo alcune uscite del presidente americano Trump. Cali senza precedente. John Grant, analista di Oag: «Per le aviolinee si prospettano mesi difficili»

Se non è un boicottaggio degli Stati Uniti senza precedenti, in protesta per l’amministrazione Trump, poco ci manca
. Le prenotazioni dei voli dal Canada agli Usa per i prossimi sei mesi al momento stanno crollando del 73% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E il bilancio potrebbe peggiorare in assenza di un cambio di passo. Per la prima volta i dati analizzati dalla società specializzata Oag fanno luce sulla tensione diplomatica tra i due Paesi del Nord America tra dazi commerciali e «minaccia» di rendere il Canada il 51esimo Stato degli Usa.

Gli acquisti
«Dai volumi sulla domanda futura emerge una tendenza preoccupante: le prenotazioni dei voli tra il Canada e gli Stati Uniti sono crollate», commenta John Grant, chief analyst di Oag. Utilizzando i dati sui voli acquistati nei prossimi mesi «da una piattaforma di riferimento», «abbiamo confrontato il totale delle prenotazioni registrate in questo periodo lo scorso anno con quelle registrate questa settimana per la prossima stagione estiva (aprile-settembre, ndr)», spiega Grant.

Mese per mese
Risultato? «Il calo è impressionante: le prenotazioni sono diminuite di oltre il 70% in ogni mese fino alla fine di settembre». A oggi risultano meno di 300 mila prenotazioni di voli previsti per aprile, contro gli 1,22 milioni di marzo 2024 su aprile 2024. Il calo è del 75,7%. Nei mesi successivi il calo non varia di molto: -72,2% a maggio, -71,6% a giugno, -71,4% a luglio, -71,9% ad agosto e -71,8% a settembre. Se a marzo 2024 erano stati prenotati 3,8 milioni di voli previsti nel semestre aprile-settembre 2024, a marzo 2025 quel dato (sempre per i sei mesi successivi) è sceso a poco più di un milione.

Possibili offerte
«Questa forte riduzione suggerisce che i viaggiatori stanno posticipando le prenotazioni, probabilmente a causa dell’incertezza persistente legata alla più ampia disputa commerciale», ragiona Grant. Che fornisce anche un risvolto possibilmente «positivo» per i clienti: «Per coloro che intendono ancora viaggiare, alcune compagnie potrebbero offrire tariffe particolarmente convenienti nei prossimi mesi per stimolare la domanda».

«Tempi duri»
Ma in generale «per le aviolinee si prospettano mesi difficili, soprattutto perché il tradizionale mercato dal Canada agli Stati Uniti potrebbe essere gravemente compromesso il prossimo anno se la situazione non migliora rapidamente». I vettori canadesi e statunitensi stanno rivedendo i piani, cercando di dirottare i propri aerei verso altre località. Dal 3 al 24 marzo di quest’anno le compagnie nordamericane hanno già tolto dalle vendite 320 mila sedili, con un picco di riduzioni tra luglio e agosto. E potrebbe non essere finita.

L’impatto sul turismo
La Us Travel Association — l’organizzazione nazionale senza scopo di lucro che rappresenta l’industria dei viaggi — ha spiegato nei giorni scorsi che i turisti canadesi nel 2024 hanno speso negli Stati Uniti 20,5 miliardi di dollari e «supportano» 140 mila posti di lavoro. I dati pubblicati da Visit Florida hanno mostrato che sempre l’anno scorso i viaggiatori dal Canada hanno rappresentato quasi un quarto dei turisti stranieri arrivati nello Stato americano.

lberberi@corriere.it

 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
ma quale Sardegna; AC ha gia' un bel network sul Caribe, lo espanderanno con grandissima soddisfazione di Repubblica Dominicana in primis, dove gia' arrivano con sfilze di WB's ogni giorno.
Un paio di mesi fa ero li', villaggio classico con 1000 ospiti; classica anche la serata di presentazione del team animazione, dove alla domanda "how many Candian friends? Raise your hands!" , praticamente il 99% ha alzato la mano!
La Florida ha votato compattissima per questa amministrazione...se la vedessero tra di loro...
 
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Cesare.Caldi

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Sarà interessante vedere tutti questi voli e capacità tagliata sulle rotte USA-Canada in quali altre rotte e mercati sarà spostata.
 

Cesare.Caldi

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veramente è stato appena detto; Caraibi e Messico (quello del Golfo del Messico!)
Questo si diceva per le compagnie Canadesi, vale lo stesso discorso anche per le compagnie Americane? Mi sembra che le rotte Usa-Caraibi e Usa-Messico siano già ben servite, c'è spazio dall' oggi al domani per incrementare ancora su queste rotte?

E' probabile poi che i dazi porteranno a un calo della domanda da entrambi i lati anche sulle rotte transatlantiche USA-Europa
 

Farfallina

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Questo si diceva per le compagnie Canadesi, vale lo stesso discorso anche per le compagnie Americane? Mi sembra che le rotte Usa-Caraibi e Usa-Messico siano già ben servite, c'è spazio dall' oggi al domani per incrementare ancora su queste rotte?

E' probabile poi che i dazi porteranno a un calo della domanda da entrambi i lati anche sulle rotte transatlantiche USA-Europa
Metteranno voli per Mar a Lago... o per la Silicon Valley. E come amenity kit un bel elmo con le corna.
 

Seaking

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Io credo che siamo solo all'inizio della crisi del trasporto aereo leasure inbound US e del turismo straniero su suolo americano.

Molti che conosco e che hanno appena viaggiato non per lavoro negli US avevano già preso biglietti e soggiorni mesi fa, prima che scoppiasse il pandemonio, non avendo quindi altra scelta se non quella di andare comunque o perdere tutto.

Immagino che il vero dramma lo vedremo nel Q3, ovvero in piena estate, considerando che quei voli/soggiorni in genere vengono comprati 6 mesi prima.

A settembre, dopo 6 mesi di crollo verticale in molti settori, la gente comincerà a scendere in piazza?
 

micheleforchini

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Si ma questo enorme aumento dei prezzi in USA non è una novità è già presente da tempo, diciamo da almeno dopo il Covid.
Le persone nel post Covid avevano generalmente più voglia di viaggiare e più capienza ( AKA IL GRANO) dovuto ad anni di limitazioni e vacanze meno "esose" anche in termini progettuali. C'era voglia di USA, ne racconto una una: un'amica ha lanciato un gruppo Facebook tema Parchi USA durante il Covid, oggi ha 41.000 membri ( senza contare gli altri media).

Questo per dire che anche l'aumento dei prezzi non impattava sulla voglia di viaggiare. Oggi, siamo in una situazione diversa: questa "voglia" comincia a scemare, complice anche la geopolitica americana e le ultime notizie che dipingono comunque una situazione un po' più complessa.

Comunque tornando ai voli, AeroRoutes è un bollettino di guerra in sti giorni con continue modifiche anche di operativi e aeromobili .
Ad esempio, Westjet e AirCanada stanno aprendo rotte per così dire "esotiche" ( tipo Halifax-Barcellona) segno che hanno aerei da riposizionare.

Ethiopian invece ha bloccato il Addis Ababa – Newark da aprile a giugno e a settembre.

Praticamente ne esce una o due al giorno.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Secondo me gli Americani continueranno a venire in Europa. Sempre secondo me, il costo di alberghi e ristoranti negli USA potrebbe essere la ragione principale di un calo di presenze Europee.
al tempo...tieni conto che ci sono milioni di RESIDENTI negli USA che NON sono americani, ma appunto soggiornano con Visti a lungo termine e Green Cards. Ebbene, questi so per certo che hanno praticamente deciso all'unanimita' (pur non conoscendosi) di NON uscire dagli States per paura di non potervi ri-accedere, o comunque non vogliono rischiare alcun problema o contestazione o verifica.
Ergo, milioni di potenziali viaggi in meno...
 

Seaking

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al tempo...tieni conto che ci sono milioni di RESIDENTI negli USA che NON sono americani, ma appunto soggiornano con Visti a lungo termine e Green Cards. Ebbene, questi so per certo che hanno praticamente deciso all'unanimita' (pur non conoscendosi) di NON uscire dagli States per paura di non potervi ri-accedere, o comunque non vogliono rischiare alcun problema o contestazione o verifica.
Ergo, milioni di potenziali viaggi in meno...
Spunto molto interessante e per nulla scontato.
 

Cesare.Caldi

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Edoardo

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Ultimo transito extra Schenghen a fine 2022 - in entrambe le direzioni nessuna separazione fra passaporti UE ed extra UE, quindi molto lento per controllo visti/ permessi di soggiorno. In ingresso mi è pure capitata una poliziotta svedese, molto simpatica ma non velocissima.
Come sempre è una questione di fortuna/orari
Apro e chiudo subito OT: ore 16.30 oggi, ho passato in 10 minuti controlli di sicurezza e controllo passaporti. Eravamo l'unico volo in arrivo e ha fatto la differenza quella di uscire per primo.
Avevo un transito di 70 minuti, mi sono goduto anche 30 min in lounge, per l'ultima volta come Elite Plus Skyteam.
 
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