Non è così ovvio, perché se all'incremento del costo del petrolio corrisponde un incremento, anche meno che proporzionale, dei prezzi medi dei biglietti, la posizione di AZ diventa (leggermente) più solida. E' inevitabile che l'aumento del costo di un singolo fattore di produzione si ripercuota di più su chi è più efficiente nel gestire tutti gli altri fattori.
Quanto alla crescita di FR, dubito che riusciranno a passare di molto il 100% di LF (oggi sono al 96% medio se ricordo bene), e anche le nuove rotte che apriranno inevitabilmente saranno marginali rispetto a quelle attuali, con una conseguente diminuzione del margine medio (se così non fosse le avrebbero già aperte). Inoltre a differenza delle major non godono, per ora, dell'effetto rete, e infatti non a caso stanno iniziando a parlare di transiti - una eresia per il loro modello di business.