Analisi sull' andamento delle tariffe aeree


imac72

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28 Aprile 2021
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secondo questo articolo si prevede un diverso sistema di controllo dei sussidi pubblici alle compagnie?

Io mi chiedo come è possibile che uno che è stato presidente ENAC ed è attualmente presidente di ART possa rilasciare quelle dichiarazioni, riuscite ad ottenere quelle posizioni quindi bravi... ma per favore iniziate a studiare, le proposte delle quali parla sono già normate in maniera chiara e trasparente a livello europeo con l'Italia che ha recepite totalmente quelle normative.

Il problema che abbiamo in Italia è anche che non abbiamo giornalisti specializzati nel mondo Aviation e che di conseguenza hanno una scarsa conoscenza della materia sennò il giornalista avrebbe dovuto ribaltare una per una quelle affermazioni.
 
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imac72

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28 Aprile 2021
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Sono però abbastanza giovane da sapere che Ryanair ha iniziato ad operare in Italia molto meno di 30 anni fa
Ryanair ha iniziato ad operare in Italia nel Maggio 1998 ed il primo volo è stato Treviso/London Stansted.

La base Ryanair a Pisa è stata inaugurata ad Ottobre 2005 e fu la terza base del vettore irlandese in Italia dopo Bergamo e Roma Ciampino anche se la prima rotta da Pisa fu operata nel Giugno 1998, anche in quel caso verso Londra Stansted
 
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imac72

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28 Aprile 2021
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Gli “algoritmi” (qualunque cosa abbia in mente ENAC con quel termine) non fanno altro che ovvio revenue management. Se mi accorgo che la domanda è maggiore dell’offerta alzo i prezzi, esattamente come qualunque imprenditore
In Ryanair non fanno proprio Revenue Management ma fanno Traffic Management, senza andare troppo nel dettaglio la strategia si basa su due concetti fondamentali load factor active yield passive.
 

imac72

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Il decreto-legge Asset sul caro-voli contrasta palesemente con il Regolamento CEE N. 10/2008 del 24 settembre 2008 e precisamente con l'Articolo 22 (Libertà in materia di tariffe) quindi molto probabilmente il decreto sarà bloccato dalla Commissione Europea. Prevedo che la Commissione Europea - per ragioni politiche ed istituzionali - non sia così diretta come MOL con l’Italia quindi ci sarà una risposta diplomatica con l’invito all’Italia dell’apertura della Commissione Europea per valutare le rotte verso le Isole come oneri di servizio pubblico dove si potrebbe applicare un capping delle tariffe per i residenti e gli aventi diritto, del resto le prime note della Commissione confermano quella direzione ma sarà solo per prendere tempo ed uno specchietto per le allodole in ordine di salvaguardare la reputazione del governo italiano e del ministro che ha voluto il decreto in quanto non sarà possibile applicare la continuità territoriale verso le Isole oltre a quelle già in essere che comunque secondo me non avrebbero diritto, forse solo Alghero ed Olbia durante il periodo invernale ma anche qui ho forti dubbi.

Come dicevamo sopra il capping sulle tariffe può essere possibile solo attraverso gli oneri di servizio pubblico ma l'Articolo 16 (Principi generali per gli oneri di servizio pubblici) del Regolamento CEE N. 10/2008 e più in dettaglio il punto 16.1.esplicita chiaramente che gli oneri possono essere offerti solo per rotte che non sono in grado di essere sostenibili nel libero mercato che escluderebbe quindi la maggior parte delle rotte verso le Isole previste nel decreto come anche alcune rotte che sono attualmente operate in regime di continuità territoriale.

La continuità territoriale in Italia è antica ed obsoleta ed antiquata, dal mio punto d vista si dovrebbe seguire il modello spagnolo anche se ci sono delle differenze di fondo.

Il modello spagnolo per le Baleari,Canarie, Ceuta e Melilla prevede un 75% di sconto sulla tariffa per i residenti per i voli da/per la Penisola, la sovvenzione viene pagata dallo Stato/Regioni Autonome e tutte le compagnie aeree inclusa Ryanair che hanno aderito al sistema di compensazione che avviene attraverso una piattaforma dove il passeggero ottiene lo sconto immediatamente ed in seguito c'è una rendicontazione tra compagnia aerea e Stato/Regione Autonoma, guarda caso in Spagna non ho mai sentito le lamentele che puntualmente avvengono in Italia pre-periodo natalizio e durante l’estate per i voli verso le Isole e da Nord verso Sud.

Inoltre in Spagna le tasse aeroportuali per i passeggeri ed i diritti decollo/atterraggio sono più basse dell’Italia, non c’è l’addizionale comunale ed in più per i voli dalle Baleari, Canarie, Ceuta e Melilla verso la Penisola c’è un ulteriore sconto sulle tasse passeggeri ed i diritti decollo/atterraggio, come anche ulteriore riduzione per i voli tra le Isole che in Italia sarebbe applicabile per i voli da Palermo e Catania per Lampedusa e Pantelleria, da Trapani a Pantelleria e da Firenze all’Isola d’Elba - oltre a questo ci sono anche oneri di servizio pubblica con la classifica continuità territoriale operate principalmente da Binter Canarias.

Bisogna sottolineare comunque che Baleari e Canarie insieme sono scarsi 3 milioni e mezzo di abitanti mentre Sicilia e Sardegna sono circa 6 milioni e 300mila quindi in tema di risorse in Italia ce ne vorrebbero quasi il doppio rispetto alla Spagna.

Il decreto senza se e senza ma va contro il libero mercato dove il prezzo lo fa l’incontro tra domanda ed offerta, non si può impedire ad una compagnia aerea di massimizzare i profitti nei periodi di alta stagione anche perché c’è una bassa stagione dove le compagnie aeree perdono soldi soprattutto su quelle rotte quindi non capisco perché una compagnia aerea o qualsiasi azienda dovrebbe decidere di perdere soldi - tutto questo semplicemente non è sostenibile da un punto di vista economico-finanziario, per lo stesso principio allora ci dovrebbe essere una compensazione dello Stato per operare quelle rotte durante l'inverno ma non penso sia una soluzione ideale, lasciamo fare al libero mercato e speriamo vivamente che il decreto caro-voli sia bloccato dalla Comunità Europea e di conseguenza per fortuna non ci saranno tetti massimi sulle tariffe per le compagnie aeree.
 

flori2

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Il problema del caro voli da e per le isole purtroppo non tocca molto i residenti. Sono i parenti del nord che si lamentano perché sono le tratte nord-sud a inizio vacanze ad essere piu alte e poi sud-nord per il ritorno. Se i residenti delle isole volessero passare il Natale al nord non spenderebbero "una fortuna"...ma purtroppo è moralmente inammissibile
 
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magick

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Si insiste ancora con esposizione prezzi, come coi benzinai nelle strade, effettivamente ha funzionato lì, quindi perché non farlo anche nel T.A...Santi numi
Ma se la compagnia deve decidere prima il prezzo per un certo periodo non sceglierebbe un prezzo comunque più alto di quello dell'algoritmo quando ancora non ci sono posti venduti?
 

AirFleet

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Caro voli - Il Governo litiga con Ryanair e la Calabria ne fa le spese: a rischio metà dei voli da Lamezia e tutti quelli da Crotone -

Duro scontro sul decreto: l'Esecutivo punta a contenere i prezzi dei biglietti e la compagnia avverte su un possibile taglio delle rotte poco redditizie. Nei due scali calabresi in cui sono presenti gli irlandesi garantiscono il 52 e il 100% delle tratte: un loro disimpegno manderebbe il sistema aeroportuale regionale in tilt


C’è una partita molto dura che si sta giocando lontano dalla Calabria, ma che interessa molto da vicino la nostra regione. Stiamo parlando della polemica fra la compagnia aerea low cost Ryanair e il Governo italiano dopo l’emanazione del decreto contro il caro voli.

Il decreto impedisce alle compagnie aeree di utilizzare algoritmi che alzano i prezzi nei periodi di picco di domanda (tipo l’estate) superando un livello del 200 per cento rispetto al valore medio. Un modo per contenere i prezzi dei biglietti che però per il ceo di Ryanair, Michael O’Leary, rischia di produrre l’effetto opposto ovvero il taglio di tutte le rotte poco redditizie. Di solito i manager di azienda sono molto cauti quando commentano cose di questo tipo, ma per capire a che punto è arrivato lo scontro, basta leggere le dichiarazioni del manager irlandese. «È un decreto stupido e idiota, che ridurrà i voli aumentando le tariffe».

Ma O’Leary non si è limitato all’invettiva. Ha già deciso di tagliare del 10% i voli dalla Sicilia e dalla Sardegna e ha annunciato che dall’aeroporto Orio al Serio questo inverno partiranno solo voli internazionali. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, non si è scomposto e ha risposto con altrettanta decisione: «L’Italia è un Paese sovrano, non si fa ricattare da alcuno». Insomma siamo a livello zero dei rapporti diplomatici. Non a caso Ryanair si dice convinta che l’Unione Europea bloccherà questo decreto. Può darsi. Ma prima di arrivare ad un pronunciamento il decreto avrà già scaturito in parte i suoi effetti. E non è escluso che altre compagnie low cost possano prendere decisioni simili a Ryanair.

La cosa interessa molto da vicino la Calabria che sulla compagnia irlandese punta fortissimo. «Per noi Ryanair è un partner fondamentale - ci dice Marco Franchini, amministratore unico di Sacal - è il vettore di riferimento della Calabria e puntiamo ad incrementare il rapporto con questa società quindi siamo in controtendenza rispetto alla Sicilia o alla Sardegna».

Non a caso il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, nella sua recente visita a Bruxelles ha voluto incontrare proprio i vertici della compagnia irlandese. Non si sa nel dettaglio come sia andato l’incontro. Chi ha visto Occhiuto dopo il suo rientro in Calabria dice che il presidente è molto soddisfatto di questa chiacchierata e che presto ci saranno grandi novità, soprattutto con riferimento all'aeroporto di Reggio Calabria. Poche o nulle le notizie su queste novità, molto probabilmente verranno illustrate quando si concretizzeranno. Nel frattempo va segnalato come da gennaio ad agosto scorso il 52% dei voli dello scalo di Lamezia Terme erano della Ryanair. Sono in totale 18 le rotte che gestisce la compagnia da Sant’Eufemia per 6126 arrivi e partenze. Ancora più incisiva è la presenza di Ryanair a Crotone dove garantisce praticamente il 100% dei volti con tre rotte che hanno comportato 1016 arrivi e partenze. Insomma senza Ryanair il rischio è che il sistema aeroportuale calabrese vada in tilt (come accaduto qualche tempo fa ad Alghero).

Lo scontro quindi fra il Governo e Ryanair va seguito con interesse senza dimenticare che il Governo ha tutta l’intenzione di dare una stretta ai contributi che le Regioni danno (Calabria compresa) alle compagnie low cost per attivare dei voli. In totale lo scorso anno le Regioni hanno speso circa 300 milioni, secondo le stime dell’Autorità dei Trasporti. Soldi pubblici, dice oggi il presidente Nicola Zaccheo, che hanno in parte drogato il mercato. Per questo l’Autorità annuncia una stretta anche su questo «Occorrerà dimostrare - ha detto ieri Zaccheo - che l’incentivo non alteri il mercato, e dovrà avere precise caratteristiche. Una su tutte: non potrà interessare un solo operatore. Alla fine del processo ci sarà un taglio sensibile questi aiuti». E Ryanair che farà?

Fonte: LaCNews https://www.lacnews24.it/attualit/r...-da-lamezia-e-tutti-quelli-da-crotone_177010/
 

BrunoFLR

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Il decreto-legge Asset sul caro-voli contrasta palesemente con il Regolamento CEE N. 10/2008 del 24 settembre 2008 e precisamente con l'Articolo 22 (Libertà in materia di tariffe) quindi molto probabilmente il decreto sarà bloccato dalla Commissione Europea. Prevedo che la Commissione Europea - per ragioni politiche ed istituzionali - non sia così diretta come MOL con l’Italia quindi ci sarà una risposta diplomatica con l’invito all’Italia dell’apertura della Commissione Europea per valutare le rotte verso le Isole come oneri di servizio pubblico dove si potrebbe applicare un capping delle tariffe per i residenti e gli aventi diritto, del resto le prime note della Commissione confermano quella direzione ma sarà solo per prendere tempo ed uno specchietto per le allodole in ordine di salvaguardare la reputazione del governo italiano e del ministro che ha voluto il decreto in quanto non sarà possibile applicare la continuità territoriale verso le Isole oltre a quelle già in essere che comunque secondo me non avrebbero diritto, forse solo Alghero ed Olbia durante il periodo invernale ma anche qui ho forti dubbi.

Come dicevamo sopra il capping sulle tariffe può essere possibile solo attraverso gli oneri di servizio pubblico ma l'Articolo 16 (Principi generali per gli oneri di servizio pubblici) del Regolamento CEE N. 10/2008 e più in dettaglio il punto 16.1.esplicita chiaramente che gli oneri possono essere offerti solo per rotte che non sono in grado di essere sostenibili nel libero mercato che escluderebbe quindi la maggior parte delle rotte verso le Isole previste nel decreto come anche alcune rotte che sono attualmente operate in regime di continuità territoriale.

La continuità territoriale in Italia è antica ed obsoleta ed antiquata, dal mio punto d vista si dovrebbe seguire il modello spagnolo anche se ci sono delle differenze di fondo.

Il modello spagnolo per le Baleari,Canarie, Ceuta e Melilla prevede un 75% di sconto sulla tariffa per i residenti per i voli da/per la Penisola, la sovvenzione viene pagata dallo Stato/Regioni Autonome e tutte le compagnie aeree inclusa Ryanair che hanno aderito al sistema di compensazione che avviene attraverso una piattaforma dove il passeggero ottiene lo sconto immediatamente ed in seguito c'è una rendicontazione tra compagnia aerea e Stato/Regione Autonoma, guarda caso in Spagna non ho mai sentito le lamentele che puntualmente avvengono in Italia pre-periodo natalizio e durante l’estate per i voli verso le Isole e da Nord verso Sud.

Inoltre in Spagna le tasse aeroportuali per i passeggeri ed i diritti decollo/atterraggio sono più basse dell’Italia, non c’è l’addizionale comunale ed in più per i voli dalle Baleari, Canarie, Ceuta e Melilla verso la Penisola c’è un ulteriore sconto sulle tasse passeggeri ed i diritti decollo/atterraggio, come anche ulteriore riduzione per i voli tra le Isole che in Italia sarebbe applicabile per i voli da Palermo e Catania per Lampedusa e Pantelleria, da Trapani a Pantelleria e da Firenze all’Isola d’Elba - oltre a questo ci sono anche oneri di servizio pubblica con la classifica continuità territoriale operate principalmente da Binter Canarias.

Bisogna sottolineare comunque che Baleari e Canarie insieme sono scarsi 3 milioni e mezzo di abitanti mentre Sicilia e Sardegna sono circa 6 milioni e 300mila quindi in tema di risorse in Italia ce ne vorrebbero quasi il doppio rispetto alla Spagna.

Il decreto senza se e senza ma va contro il libero mercato dove il prezzo lo fa l’incontro tra domanda ed offerta, non si può impedire ad una compagnia aerea di massimizzare i profitti nei periodi di alta stagione anche perché c’è una bassa stagione dove le compagnie aeree perdono soldi soprattutto su quelle rotte quindi non capisco perché una compagnia aerea o qualsiasi azienda dovrebbe decidere di perdere soldi - tutto questo semplicemente non è sostenibile da un punto di vista economico-finanziario, per lo stesso principio allora ci dovrebbe essere una compensazione dello Stato per operare quelle rotte durante l'inverno ma non penso sia una soluzione ideale, lasciamo fare al libero mercato e speriamo vivamente che il decreto caro-voli sia bloccato dalla Comunità Europea e di conseguenza per fortuna non ci saranno tetti massimi sulle tariffe per le compagnie aeree.
Pienamente d'accordo, ma per favore togli l'isola d'Elba, che altrimenti dovremo dare la continuità anche alla Maggiore del Trasimeno.
Ci metto più io a traversar Firenze in ora di punta che un traghetto a fare Piombino Portoferraio.

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Dancrane

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Il modello spagnolo per le Baleari,Canarie, Ceuta e Melilla prevede un 75% di sconto sulla tariffa per i residenti per i voli da/per la Penisola, la sovvenzione viene pagata dallo Stato/Regioni Autonome e tutte le compagnie aeree inclusa Ryanair che hanno aderito al sistema di compensazione che avviene attraverso una piattaforma dove il passeggero ottiene lo sconto immediatamente ed in seguito c'è una rendicontazione tra compagnia aerea e Stato/Regione Autonoma, guarda caso in Spagna non ho mai sentito le lamentele che puntualmente avvengono in Italia pre-periodo natalizio e durante l’estate per i voli verso le Isole e da Nord verso Sud.
Il modello è certamente funzionale, e rimuoverebbe anche la lamentela che il volo in CT costi troppo rispetto a quel che spende il non residente (quando trova il biglietto a 20 euro, però...): se ti dai da fare al pari degli altri che prenotano per tempo, il tuo 75% di sconto ti consente di volare veramente a quattro soldi, anche quando il prezzo dovesse essere alto.
Vedo però due limiti: anzitutto, l'appeal delle Canarie/Baleari è certamente superiore (purtroppo) a quello di Sicilia e Sardegna, quanto a traffico leisure. Questo permette più voli, più frequenze e, quindi, più posti e concorrenza. In seconda istanza, andrebbe risolto il problema della connettività nei 9 mesi di morta, nei quali, comunque la giri e la volti, il traffico è decisamente ridotto ai minimi termini e non può certamente campare con riempimenti bassi (limitatamente alla Sardegna, OLB e AHO, perchè la Sicilia, a mio avviso, si regge benissimo senza sovvenzioni).
 
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In Ryanair non fanno proprio Revenue Management ma fanno Traffic Management, senza andare troppo nel dettaglio la strategia si basa su due concetti fondamentali load factor active yield passive.
Questa non l'avevo già capita la prima volta che l'hai detta... potresti approfondire?
 

imac72

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Caro voli - Il Governo litiga con Ryanair e la Calabria ne fa le spese: a rischio metà dei voli da Lamezia e tutti quelli da Crotone -

Duro scontro sul decreto: l'Esecutivo punta a contenere i prezzi dei biglietti e la compagnia avverte su un possibile taglio delle rotte poco redditizie. Nei due scali calabresi in cui sono presenti gli irlandesi garantiscono il 52 e il 100% delle tratte: un loro disimpegno manderebbe il sistema aeroportuale regionale in tilt


C’è una partita molto dura che si sta giocando lontano dalla Calabria, ma che interessa molto da vicino la nostra regione. Stiamo parlando della polemica fra la compagnia aerea low cost Ryanair e il Governo italiano dopo l’emanazione del decreto contro il caro voli.

Il decreto impedisce alle compagnie aeree di utilizzare algoritmi che alzano i prezzi nei periodi di picco di domanda (tipo l’estate) superando un livello del 200 per cento rispetto al valore medio. Un modo per contenere i prezzi dei biglietti che però per il ceo di Ryanair, Michael O’Leary, rischia di produrre l’effetto opposto ovvero il taglio di tutte le rotte poco redditizie. Di solito i manager di azienda sono molto cauti quando commentano cose di questo tipo, ma per capire a che punto è arrivato lo scontro, basta leggere le dichiarazioni del manager irlandese. «È un decreto stupido e idiota, che ridurrà i voli aumentando le tariffe».

Ma O’Leary non si è limitato all’invettiva. Ha già deciso di tagliare del 10% i voli dalla Sicilia e dalla Sardegna e ha annunciato che dall’aeroporto Orio al Serio questo inverno partiranno solo voli internazionali. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, non si è scomposto e ha risposto con altrettanta decisione: «L’Italia è un Paese sovrano, non si fa ricattare da alcuno». Insomma siamo a livello zero dei rapporti diplomatici. Non a caso Ryanair si dice convinta che l’Unione Europea bloccherà questo decreto. Può darsi. Ma prima di arrivare ad un pronunciamento il decreto avrà già scaturito in parte i suoi effetti. E non è escluso che altre compagnie low cost possano prendere decisioni simili a Ryanair.

La cosa interessa molto da vicino la Calabria che sulla compagnia irlandese punta fortissimo. «Per noi Ryanair è un partner fondamentale - ci dice Marco Franchini, amministratore unico di Sacal - è il vettore di riferimento della Calabria e puntiamo ad incrementare il rapporto con questa società quindi siamo in controtendenza rispetto alla Sicilia o alla Sardegna».

Non a caso il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, nella sua recente visita a Bruxelles ha voluto incontrare proprio i vertici della compagnia irlandese. Non si sa nel dettaglio come sia andato l’incontro. Chi ha visto Occhiuto dopo il suo rientro in Calabria dice che il presidente è molto soddisfatto di questa chiacchierata e che presto ci saranno grandi novità, soprattutto con riferimento all'aeroporto di Reggio Calabria. Poche o nulle le notizie su queste novità, molto probabilmente verranno illustrate quando si concretizzeranno. Nel frattempo va segnalato come da gennaio ad agosto scorso il 52% dei voli dello scalo di Lamezia Terme erano della Ryanair. Sono in totale 18 le rotte che gestisce la compagnia da Sant’Eufemia per 6126 arrivi e partenze. Ancora più incisiva è la presenza di Ryanair a Crotone dove garantisce praticamente il 100% dei volti con tre rotte che hanno comportato 1016 arrivi e partenze. Insomma senza Ryanair il rischio è che il sistema aeroportuale calabrese vada in tilt (come accaduto qualche tempo fa ad Alghero).

Lo scontro quindi fra il Governo e Ryanair va seguito con interesse senza dimenticare che il Governo ha tutta l’intenzione di dare una stretta ai contributi che le Regioni danno (Calabria compresa) alle compagnie low cost per attivare dei voli. In totale lo scorso anno le Regioni hanno speso circa 300 milioni, secondo le stime dell’Autorità dei Trasporti. Soldi pubblici, dice oggi il presidente Nicola Zaccheo, che hanno in parte drogato il mercato. Per questo l’Autorità annuncia una stretta anche su questo «Occorrerà dimostrare - ha detto ieri Zaccheo - che l’incentivo non alteri il mercato, e dovrà avere precise caratteristiche. Una su tutte: non potrà interessare un solo operatore. Alla fine del processo ci sarà un taglio sensibile questi aiuti». E Ryanair che farà?

Fonte: LaCNews https://www.lacnews24.it/attualit/r...-da-lamezia-e-tutti-quelli-da-crotone_177010/
Regione Calabria+Trasporto aereo= Ossimoro
 

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Il modello è certamente funzionale, e rimuoverebbe anche la lamentela che il volo in CT costi troppo rispetto a quel che spende il non residente (quando trova il biglietto a 20 euro, però...): se ti dai da fare al pari degli altri che prenotano per tempo, il tuo 75% di sconto ti consente di volare veramente a quattro soldi, anche quando il prezzo dovesse essere alto.
Vedo però due limiti: anzitutto, l'appeal delle Canarie/Baleari è certamente superiore (purtroppo) a quello di Sicilia e Sardegna, quanto a traffico leisure. Questo permette più voli, più frequenze e, quindi, più posti e concorrenza. In seconda istanza, andrebbe risolto il problema della connettività nei 9 mesi di morta, nei quali, comunque la giri e la volti, il traffico è decisamente ridotto ai minimi termini e non può certamente campare con riempimenti bassi (limitatamente alla Sardegna, OLB e AHO, perchè la Sicilia, a mio avviso, si regge benissimo senza sovvenzioni).
Grazie per il tuo commento @Dancrane , i due limiti evidenziati da te sono assolutamente condivisibili ma se è vero che Baleari e Canarie hanno all year round un appeal leisure molto superiore a Sicilia e Sardegna non hanno però il traffico VFR che ha la Sicilia - forse anche la Sardegna.

Per quanto riguarda la bassa stagione sicuramente AHO ed OLB possano avere dei problemi ma sia FR su AHO da BGY e MXP che U2 su OLB da MXP volano tutto l'anno senza avere la continuità territoriale come anche Ryanair opera durante l'inverno da BLQ,NAP e PSA per AHO.

Poi c'è anche bisogno che Il Ministero del Turismo e gli enti locali si sveglino ed inizino seriamente a destagionalizzare il turismo come anche possono essere messe in campo delle riforme strutturali da un punto di vista regolatorio in materia di addizionale comunale, riduzione tasse pax e diritti decollo/atterraggio, il problema è che nessuno fa nulla a riguardo, per pigrizia e forse anche perché mancano le competenze.
 

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Questa non l'avevo già capita la prima volta che l'hai detta... potresti approfondire?
Cerco di semplificare al massimo... il modello Ryanair si regge su alta produttività, massa critica (flotta ed economie di scala), forte potere negoziale (cash e volumi) e costi unitari molto bassi dove sono molto più importanti indicatori come CASK e Net Cost che il RASK in quanto devono produrre volumi agli aeroporti per poter ottenere gli airport incentives con il vantaggio che sono capaci di creare mercati dal nulla grazie ad una market stimulation che non ha eguali quindi normale che spingono molto di più per il Load Factor perché concentrandosi sugli yield non riuscirebbe a garantire i volumi dei passeggeri agli aeroporti e metterebbe in difficoltà il loro modello, questo gioco va bene anche agli aeroporti che grazie alle compagnie aeree fanno degli utili superiori alle media di altre industrie in quanto gli incentivi erogati devono superare il MEOP test e quindi ottenere un ROI che si ottiene già solo con i Ricavi Aviation ai quali se aggiungiamo i Ricavi Non Aviation iniziamo a parlare di margini molto interessanti per gli aeroporti anche con le LCCs.

Ovviamente Ryanair ha tanti altri punti di forza ma non c'è bisogno adesso di elencarli tutti, spero sia più chiaro adesso il concetto di load fattori active yield passive.
 
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Dancrane

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Poi c'è anche bisogno che Il Ministero del Turismo e gli enti locali si sveglino ed inizino seriamente a destagionalizzare il turismo come anche possono essere messe in campo delle riforme strutturali da un punto di vista regolatorio in materia di addizionale comunale, riduzione tasse pax e diritti decollo/atterraggio, il problema è che nessuno fa nulla a riguardo, per pigrizia e forse anche perché mancano le competenze.
Sulla destagionalizzazione del turismo sfondi una porta aperta (per quanto CAG stia sempre più diventando una città che attrae anche fuori stagione, tra università, start up e accessori vari, ed i numeri si vedono di riflesso sulla movimentazione dello scalo).
Sulla questione imposte, credo che fondamentalmente il problema è che non ci si può (a livello di Stato, Regione e Comune) permettere di toglierle, si dovrebbero trovare le coperture equivalenti a quel che cancelli (visto dove vanno a finire quei quattrini).
 
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indaco1

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.
La continuita' per le Canarie funziona come quella per le Baleari che avete descritto o e' diversa?

Mi sembra che funzioni bene, le tariffe sono le piu' basse per quelle distanze (al punto di dubitare come pagano il carburante), ma c'e' da dire che le Canarie sono attrattive anche in pieno inverno per il clima primaverile: io e quelli che conosco ci siamo sempre andati solo d'inverno.... in estate va bene il mediterraneo.

Quanto all'attrattivita' la Spagna permette volumi ed e' estremamente confortevole, conveniente e sicura per il turista ma e' un tipo di sviluppo che non so se raccomanderei. Ma quale sia il modello turistico desiderabile e' un tema cicciotto che qui sarebbe ot.
 

Cesare.Caldi

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Il decreto-legge Asset sul caro-voli contrasta palesemente con il Regolamento CEE N. 10/2008 del 24 settembre 2008 e precisamente con l'Articolo 22 (Libertà in materia di tariffe) quindi molto probabilmente il decreto sarà bloccato dalla Commissione Europea.
Sono d'accordo, ma perchè il decreto venga bocciato penso sia necessario che qualcuno faccia ricorso alla UE. Ryanair e MOL al momento hanno sbraitato tanto con proteste e comunicati stampa ma non mi risulta che finora abbiano fatto l'unica cosa che dovevano fare ovvero presentare ricorso.

Il modello spagnolo per le Baleari,Canarie, Ceuta e Melilla prevede un 75% di sconto sulla tariffa per i residenti per i voli da/per la Penisola, la sovvenzione viene pagata dallo Stato/Regioni Autonome
Sei sicuro che lo sconto sia del 75%? a me risulta 50%, non so se di recente la percentuale è stata aumentata.
 
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Sono d'accordo, ma perchè il decreto venga bocciato penso sia necessario che qualcuno faccia ricorso alla UE. Ryanair e MOL al momento hanno sbraitato tanto con proteste e comunicati stampa ma non mi risulta che finora abbiano fatto l'unica cosa che dovevano fare ovvero presentare ricorso.
Veramente il decreto è già sotto esame UE come anche è stata inviata una lettera formale da parte dell'associazione di categoria Airlines for Europe che rappresenta la maggior parte delle compagnie aeree europee (AFKL, LH Group, IAG, FR, U2, etc.)

«I servizi della Commissione - ha spiegato questa volta il portavoce della Commissione europea, Adalbert Jahnz, nel briefing quotidiano con la stampa, rispondendo a una domanda sul decreto caro-voli che limita le tariffe aeree - hanno contattato le autorità italiane per ricevere informazioni rispetto al contenuto preciso della misura in questione. La Commissione sostiene misure per promuovere la connettività a un prezzo accessibile a condizione che questa sia in linea con le norme del mercato interno dell'Ue. E mi riferisco anche al fatto che la concorrenza sostenibile con la libera fissazione dei prezzi è solitamente la migliore garanzia di prezzi accessibili nei nostri mercati dei trasporti liberalizzati e di grande successo». «Tuttavia - ha continuato - abbiamo la possibilità, in casi specifici ed eccezionali, di fissare obblighi di servizio pubblico per garantire livelli minimi di servizio e connettività territoriale. Quando si tratta delle decisioni commerciali individuali di qualsiasi operatore, questo non è qualcosa che possiamo commentare», ha affermato. Se il decreto è in linea con il diritto Ue, «questo è qualcosa che potremo pronunciare una volta che abbiamo chiarito tutte le informazioni rilevanti con le autorità italiane e abbiamo concluso la nostra analisi», ha concluso Jahnz.

Sei sicuro che lo sconto sia del 75%? a me risulta 50%, non so se di recente la percentuale è stata aumentata.
Se tu non sei sicuro puoi anche andare a controllare su internet, come puoi verificare dal Ministero del Fomento (Trasporti) e dal sito di Vueling il bonus/sconto è del 75%

https://www.mitma.gob.es/aviacion-c...cion-general-de-subvenciones-para-el-pasajero

 

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La continuita' per le Canarie funziona come quella per le Baleari che avete descritto o e' diversa?
E' improprio chiamarla continuità territoriale in quanto non rientra nelle linee guida della continuità territoriale quindi non lo è, in ogni caso il bonus del 75% è valido per tutti i residenti di Baleari, Canarie, Ceuta e Melilla per i voli verso la Penisola spagnola.

Mi sembra che funzioni bene, le tariffe sono le piu' basse per quelle distanze (al punto di dubitare come pagano il carburante), ma c'e' da dire che le Canarie sono attrattive anche in pieno inverno per il clima primaverile: io e quelli che conosco ci siamo sempre andati solo d'inverno.... in estate va bene il mediterraneo.
Il bonus è solo per i residenti ed è uno sconto sulla tariffa quindi per compensare eventuale aumento carburante le compagnie aeree possono aumentare la tariffe oppure inserire una tassa YQ (aumento carburante) che non è soggetta al bonus/sconto.
 
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