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Ita-Alitalia, ancora grane legali da Aeroitalia e dagli ex dipendenti
Piovono nuove grane legali per quella che fu la compagnia di bandiera,
Alitalia, e quella che è a tutti gli effetti la principale aerolinea italiana,
Ita Airways. La nuova tegola si chiama
Gaetano Intrieri, amministratore delegato di
Aeroitalia, che, nell’ormai noto
contenzioso intorno ai loghi con la contestazione sollevata da Ita, ha deciso di passare al contrattacco affidando a uno studio legale (Pinelli & Schifani) la visione degli atti pubblici per verificare i documenti relativi alla
cessione del marchio Alitalia a Ita e accertare se il passaggio della titolarità abbia rispettato la procedura prevista e non danneggiato gli interessi dei molti creditori della ex compagnia di bandiera.
Nel 2021 Ita aveva acquistato il marchio Alitalia per
90 milioni di euro, insieme alla possibilità di utilizzare la livrea, che infatti appare ancora in alcuni aeromobili di Ita. A inizio 2023 la nuova compagnia aerea ha fatto causa ad Aeroitalia con la contestuale richiesta di un
risarcimento, perché il logo utilizzato dal vettore guidato da Intrieri, che
richiama il tricolore, appare molto simile a quello di Alitalia.
A questo fardello si sono ora aggiunte le rivalse di
53 dipendenti dell’Alitalia che, riassunti da Ita perché il giudice del Lavoro di Roma ha accertato la «sussistenza del trasferimentro del ramo di azienda», hanno richiesto gli arretrati facendo pignorare
9,4 milioni di euro dai conti del vettore. Ita sostiene di
non dover elargire questi arretrati, sostenendo di aver già provveduto ad erogare le
retribuzioni maturate applicando i suoi parametri salariali, mentre gli ex dipendenti di Alitalia
richiedono altri 6 milioni di euro calcolati sul differenziale dell’attività lavorativa potenzialmente svolta dall’ottobre del 2021.
Tra l’altro questa vicenda giudiziaria, che in buona parte verte sul concetto di “
continuità aziendale“, potrebbe far scaturire nuove contestazioni anche da parte dei competitor esteri di Ita (in particolare
Air France-Klm e British Airways) che stanno facendo pressing affinché la
Commissione Ue sollevi rilievi sulla nuova partnership con il
Gruppo Lufthansa. Il timore che da Bruxelles possa giungere una qualche contestazione è palpabile anche negli ambienti del
Mef, proprietaria di Ita, anche se ufficialmente si ostenta totale tranquillità sul responso che giungerà dall’Ue.