La UE dà l'OK all'acquisizione di ITA da parte di LH


kenadams

Moderatore
13 Agosto 2007
10,306
1,894
NYC
@londonfog @FLRprt e per chi altro fosse interessato; questi i numeri della FLR NYC, bookings via GDS, JUN-NOV24, # of segs, POS ITALY

TTL: 2527, +17.8% YOY

AZ 1095
DL 403 (feeder via FCO su AZ, SkyTeam)
LHG 275
BA 214
AF 195
KL 105
TP 75
UA 69
SK 40
IB 38
AA 17

Se interessasse anche la BLQ-NYC
TTL: 6076, +29.7% YOY
BA 2093
AZ 1280
DL 739
AA 541
LHG 487
AF 323
UA 277
KL 126
TP 86
IB 53
AC 18
TK 18
AY 14
SK 9
POS Italy significa che in linea di massima non include inbound da NYC?

E booking via GDS che non include gli acquisti diretti dal vettore?
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,295
3,223
su e giu' sull'atlantico...
POS Italy significa che in linea di massima non include inbound da NYC?
intrinsecamente e' corretto, ma spiego meglio; e' ogni segmento venduto tramite un GDS corrispondente ad un PCC/IATA italiano.
Ergo, ci sono dentro solo andate, andate e ritorni e anche solo ritorno, ma SOLO di cio' che e' appunto venduto (Point Of Sale) in Italia.
Dunque NON c'e' neppure un americano o altro (inbound), se il segmento e' venduto fuori Italia.

E booking via GDS che non include gli acquisti diretti dal vettore?
Esatto
 

kenadams

Moderatore
13 Agosto 2007
10,306
1,894
NYC
Grazie @East End Ave

I dati sono quindi significativi ma molto parziali. Mostrano forza AZ per ciò che origina in Italia, ma anche una intrinseca debolezza nella vendita diretta.
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,295
3,223
su e giu' sull'atlantico...
ITALY-USA, bookings via GDS, JUN-NOV24, # of segs, POS ITALY

TTL 526k, +5,1% YOY
AZ 101551
BA 89276
DL 67234
LHG 45928
UA 45825
AA 43667
AF 18429
AC 16689
EK 15624
UX 14338
KL 12072
IB 10628
TP 9164
TK 6687
TS 4431
SK 4129

A livello JV dunque abbiamo:

OW JV (AA/BA/IB/AY/AE/LEVEL) - 146119 - share 27.8%
SA JV (LHG/UA/AC) - 108442 - share 20.6%
ST JV (AF-FL/DL/VS) - 99783 - share 19%

Alcune considerazioni:
- AZ in stand alone sta macinando bookings, che al solito non significa automaticamente yield apprezzabile
- BA molto bene
- DL sovrasta le rivali tra le US3 (rimane la spinta SkyTeam per i FFP Volare e gli accordi di feeder con la stessa AZ)
- UA e LHG hanno praticamente lo stesso numero di bookings, la qual cosa mi da da pensare sinceramente, considerando che LHG sono praticamente 6/7 vettori)
- AF-KL fa/fanno fatica rispetto a IAG e LHG
- EK traina bookings grazie al 380 pur essendo PTP
- UX tiene bene grazie a forti accordi commerciali
- incredibile che qualcosa come 3000 cristiani volino via IST, ma da BRI/NAP e CTA e' pratica diffusa; TK peraltro offre ancora lo stopover se non c'e' connection. Paga Erdy...

A voi la linea, hope this helps to deepen the discussion!
 

Fewwy

Utente Registrato
19 Agosto 2014
1,595
783
Torino
- incredibile che qualcosa come 3000 cristiani volino via IST, ma da BRI/NAP e CTA e' pratica diffusa; TK peraltro offre ancora lo stopover se non c'e' connection. Paga Erdy...
Infatti per me i veri eroi sono quei 18 che hanno scelto lo scalo a Istanbul da BLQ per andare solo a New York, aggiungendo forse 5 ore di volo ad una tratta che ne richiederebbe 7 se volata diretta.

Quando si dice "price sensitive".
 

micheleforchini

Utente Registrato
9 Gennaio 2010
408
424
BGY
ITALY-USA, bookings via GDS, JUN-NOV24, # of segs, POS ITALY

TTL 526k, +5,1% YOY
AZ 101551
BA 89276
DL 67234
LHG 45928
UA 45825
AA 43667
AF 18429
AC 16689
EK 15624
UX 14338
KL 12072
IB 10628
TP 9164
TK 6687
TS 4431
SK 4129

A livello JV dunque abbiamo:

OW JV (AA/BA/IB/AY/AE/LEVEL) - 146119 - share 27.8%
SA JV (LHG/UA/AC) - 108442 - share 20.6%
ST JV (AF-FL/DL/VS) - 99783 - share 19%

Alcune considerazioni:
- AZ in stand alone sta macinando bookings, che al solito non significa automaticamente yield apprezzabile
- BA molto bene
- DL sovrasta le rivali tra le US3 (rimane la spinta SkyTeam per i FFP Volare e gli accordi di feeder con la stessa AZ)
- UA e LHG hanno praticamente lo stesso numero di bookings, la qual cosa mi da da pensare sinceramente, considerando che LHG sono praticamente 6/7 vettori)
- AF-KL fa/fanno fatica rispetto a IAG e LHG
- EK traina bookings grazie al 380 pur essendo PTP
- UX tiene bene grazie a forti accordi commerciali
- incredibile che qualcosa come 3000 cristiani volino via IST, ma da BRI/NAP e CTA e' pratica diffusa; TK peraltro offre ancora lo stopover se non c'e' connection. Paga Erdy...

A voi la linea, hope this helps to deepen the discussion!
Non che cambi, ma potrebbe essere che i biglietti BA siano poi in realtà volati con metallo AA diretto da Roma tramite C/S ?
 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,295
3,223
su e giu' sull'atlantico...
Non che cambi, ma potrebbe essere che i biglietti BA siano poi in realtà volati con metallo AA diretto da Roma tramite C/S ?
Sono bookings, quindi si; ma è applicabile praticamente a tutte le compagnie che abbiano accordi di codeshare. UA sul LH, la stessa AA su BA, DL Su AF etc. In ogni caso la scelta del vettore è sintomatica di indici di availability legati dunque a pricing e yield, dal momento che il 90% dei bookings è pricing sensitive. Ovvio che la capacity in termini di ASM (Available Seat c Mile) sia più ampia per i big , ma trattandosi di mesi di peak season ed essendo questa analisi rivolta al mercato nord americano il fattore dell inbound ex-USA è in realtà la fetta più importante è appetibile in termini di yield.
 
  • Like
Reactions: micheleforchini

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
36,862
1,343
N/D
Per capire meglio, questi sono dati di prenotazioni fatte via GDS ma se acquisto un biglietto su una OTA come Expedia, Opodo ecc l'emissione del biglietto penso sia sempre fatta via GDS quindi i biglietti venduti tramite OTA dovrebbero rientrare in questi dati.
 
  • Like
Reactions: East End Ave

Lucab2000

Utente Registrato
1 Novembre 2022
252
112
ITA ha aggiunto frequenze sulla FCO-NCE: per agosto e metà settembre le frequenze passeranno da 21 a 24 (aggiunto night stop)
 

EI-DSF

Utente Registrato
9 Maggio 2012
317
16
Da TGCOM24

L'Ue darà il suo via libera finale alle nozze tra Ita e Lufthansa mercoledì 3 luglio. Il verdetto positivo dell'antitrust, già preannunciato nelle settimane scorse, arriverà dunque un giorno in anticipo rispetto alla scadenza fissata al 4 luglio. Dopo il primo orientamento positivo europeo a livello tecnico ottenuto il 17 giugno, l'operazione ha incassato l'ok anche dalle authority nazionali dei Paesi membri. L'accordo prevede condizioni a tutela della concorrenza nello scalo di Milano-Linate e sulle rotte di corto e di lungo raggio, con l'apertura alle compagnie rivali.
 

belumosi

Socio AIAC
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,026
3,332
Stavolta dovremmo esserci davvero.

Ita e Lufthansa pronte alle nozze, il 3 luglio il sì Ue
L'operazione ha ottenuto l'ok anche dalle authority dei 27
29 giugno 2024, 18:20

di Valentina Brini

Mancavano soltanto le ultime formalità.

Adesso che anche le authority nazionali dei Ventisette hanno approvato l'operazione, Ita e Lufthansa sono pronte a prendere insieme il volo. L'appuntamento per il fatidico sì della Commissione europea, a quanto ha appreso l'ANSA, sarà mercoledì 3 luglio.

In anticipo di un giorno sul termine ultimo scandito dal cronoprogramma delle trattative che hanno tenuto banco tra Bruxelles, Roma e Francoforte per oltre sette mesi. Un lieto fine che la squadra Ue guidata da Margrethe Vestager e le parti si apprestano a celebrare dopo un negoziato passato a lungo sulle montagne russe.

Poi servirà ancora qualche mese per arrivare, in autunno inoltrato, al closing di un'operazione tramite la quale il colosso dei cieli tedesco porterà la newco tricolore nella sua già estesa galassia acquisendone in un primo momento il 41% del capitale per poi salire - entro il 2033 - al controllo totale con un investimento complessivo di 829 milioni di euro. Dopo "i progressi decisivi" che avevano portato il 17 giugno al primo orientamento positivo Ue a livello tecnico, il ministro Giancarlo Giorgetti aveva espresso ottimismo nell'attesa tuttavia che si presentasse "il Don Abbondio della situazione".

Una cautela ora non più dovuta. Le ultime procedure sono state completate senza intoppi, il parere positivo Ue è ormai nella fase finale di stesura e il consenso delle autorità della concorrenza dei Paesi membri ha permesso a Palazzo Berlaymont di fissare la data dell'annuncio. Un accordo che l'entourage del ceo tedesco Carsten Spohr, in un primo commento a caldo, definisce come un "win-win" in quanto porterà "vantaggi per tutti: per Lufthansa, per Ita, per il Mef, per l'Italia e i suoi aeroporti, per l'Europa e per i consumatori".

L'intesa prevede sacrifici da parte delle due compagnie per rispondere alle preoccupazioni antitrust sui tre fronti considerati critici: una quota di mercato troppo ampia a Milano-Linate, una situazione di monopolio su alcune rotte di corto raggio tra Italia e Germania, Austria, Svizzera e Belgio, e la riduzione della concorrenza nei lunghi collegamenti tra Fiumicino e il Nord America. Tutte minacce, nella visione dell'Ue, alla qualità dei servizi offerta ai cittadini e soprattutto alla stabilità dei prezzi che rischierebbero di diventare insostenibili.

Nell'hub lombardo le parti cederanno 15-17 coppie di slot (pari a 30-34 voli giornalieri tra andata e ritorno) - un numero significativamente più alto delle 11 coppie possedute da Lufthansa - garantendo che almeno un altro vettore possa non soltanto subentrare alla compagnia tedesca ma anche stabilirsi in maniera più strutturata nello scalo, operando anche nuovi voli. Il business plan dell'aviolinea che animerà gli slot ceduti dall'accoppiata italo-tedesca - in pole c'è easyJet - dovrà comunque essere "solido" e superare nei prossimi mesi l'esame Ue.

Almeno una rivale dovrà poi subentrare per tre anni nelle rotte di corto raggio problematiche verso l'Europa centrale. E anche sui lunghi voli da Fiumicino con destinazione Chicago, Washington, San Francisco e Toronto - al centro di un braccio di ferro risolto in extremis - il patto prevede l'ingresso di una concorrente di Ita-Lufthansa capace di offrire voli diretti o, in alternativa, di due di vettori già presenti - come le rivali Air France, Iberia, British Airlines, Klm o Tap - che potranno operare collegamenti con uno scalo nei loro hub europei, garantendo però prezzi competitivi e che il viaggio non abbia una durata totale superiore alle 3 rispetto alle traversate dirette.

Forti del via libera di Bruxelles - e dell'influenza della joint venture transoceanica che Lufthansa forma con le sorelle nordamericane United e Canada Airlines e che vedrà Ita fare il suo ingresso - Roma e Francoforte avranno tempo fino a novembre per siglare le intese con le compagnie concorrenti.

 

East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,295
3,223
su e giu' sull'atlantico...
Stavolta dovremmo esserci davvero.

Ita e Lufthansa pronte alle nozze, il 3 luglio il sì Ue
L'operazione ha ottenuto l'ok anche dalle authority dei 27
29 giugno 2024, 18:20

di Valentina Brini

Mancavano soltanto le ultime formalità.

Adesso che anche le authority nazionali dei Ventisette hanno approvato l'operazione, Ita e Lufthansa sono pronte a prendere insieme il volo. L'appuntamento per il fatidico sì della Commissione europea, a quanto ha appreso l'ANSA, sarà mercoledì 3 luglio.

In anticipo di un giorno sul termine ultimo scandito dal cronoprogramma delle trattative che hanno tenuto banco tra Bruxelles, Roma e Francoforte per oltre sette mesi. Un lieto fine che la squadra Ue guidata da Margrethe Vestager e le parti si apprestano a celebrare dopo un negoziato passato a lungo sulle montagne russe.

Poi servirà ancora qualche mese per arrivare, in autunno inoltrato, al closing di un'operazione tramite la quale il colosso dei cieli tedesco porterà la newco tricolore nella sua già estesa galassia acquisendone in un primo momento il 41% del capitale per poi salire - entro il 2033 - al controllo totale con un investimento complessivo di 829 milioni di euro. Dopo "i progressi decisivi" che avevano portato il 17 giugno al primo orientamento positivo Ue a livello tecnico, il ministro Giancarlo Giorgetti aveva espresso ottimismo nell'attesa tuttavia che si presentasse "il Don Abbondio della situazione".

Una cautela ora non più dovuta. Le ultime procedure sono state completate senza intoppi, il parere positivo Ue è ormai nella fase finale di stesura e il consenso delle autorità della concorrenza dei Paesi membri ha permesso a Palazzo Berlaymont di fissare la data dell'annuncio. Un accordo che l'entourage del ceo tedesco Carsten Spohr, in un primo commento a caldo, definisce come un "win-win" in quanto porterà "vantaggi per tutti: per Lufthansa, per Ita, per il Mef, per l'Italia e i suoi aeroporti, per l'Europa e per i consumatori".

L'intesa prevede sacrifici da parte delle due compagnie per rispondere alle preoccupazioni antitrust sui tre fronti considerati critici: una quota di mercato troppo ampia a Milano-Linate, una situazione di monopolio su alcune rotte di corto raggio tra Italia e Germania, Austria, Svizzera e Belgio, e la riduzione della concorrenza nei lunghi collegamenti tra Fiumicino e il Nord America. Tutte minacce, nella visione dell'Ue, alla qualità dei servizi offerta ai cittadini e soprattutto alla stabilità dei prezzi che rischierebbero di diventare insostenibili.

Nell'hub lombardo le parti cederanno 15-17 coppie di slot (pari a 30-34 voli giornalieri tra andata e ritorno) - un numero significativamente più alto delle 11 coppie possedute da Lufthansa - garantendo che almeno un altro vettore possa non soltanto subentrare alla compagnia tedesca ma anche stabilirsi in maniera più strutturata nello scalo, operando anche nuovi voli. Il business plan dell'aviolinea che animerà gli slot ceduti dall'accoppiata italo-tedesca - in pole c'è easyJet - dovrà comunque essere "solido" e superare nei prossimi mesi l'esame Ue.

Almeno una rivale dovrà poi subentrare per tre anni nelle rotte di corto raggio problematiche verso l'Europa centrale. E anche sui lunghi voli da Fiumicino con destinazione Chicago, Washington, San Francisco e Toronto - al centro di un braccio di ferro risolto in extremis - il patto prevede l'ingresso di una concorrente di Ita-Lufthansa capace di offrire voli diretti o, in alternativa, di due di vettori già presenti - come le rivali Air France, Iberia, British Airlines, Klm o Tap - che potranno operare collegamenti con uno scalo nei loro hub europei, garantendo però prezzi competitivi e che il viaggio non abbia una durata totale superiore alle 3 rispetto alle traversate dirette.

Forti del via libera di Bruxelles - e dell'influenza della joint venture transoceanica che Lufthansa forma con le sorelle nordamericane United e Canada Airlines e che vedrà Ita fare il suo ingresso - Roma e Francoforte avranno tempo fino a novembre per siglare le intese con le compagnie concorrenti.

Ah, BA AF-KL o TP potranno operare voli per SFO IAD ORD o NYC con uno scalo grazie a questo accordo; me cojoni…queato si che è uno scoop!
 

micheleforchini

Utente Registrato
9 Gennaio 2010
408
424
BGY
Stavolta dovremmo esserci davvero.

Ita e Lufthansa pronte alle nozze, il 3 luglio il sì Ue
L'operazione ha ottenuto l'ok anche dalle authority dei 27
29 giugno 2024, 18:20

di Valentina Brini

Mancavano soltanto le ultime formalità.

Adesso che anche le authority nazionali dei Ventisette hanno approvato l'operazione, Ita e Lufthansa sono pronte a prendere insieme il volo. L'appuntamento per il fatidico sì della Commissione europea, a quanto ha appreso l'ANSA, sarà mercoledì 3 luglio.

In anticipo di un giorno sul termine ultimo scandito dal cronoprogramma delle trattative che hanno tenuto banco tra Bruxelles, Roma e Francoforte per oltre sette mesi. Un lieto fine che la squadra Ue guidata da Margrethe Vestager e le parti si apprestano a celebrare dopo un negoziato passato a lungo sulle montagne russe.

Poi servirà ancora qualche mese per arrivare, in autunno inoltrato, al closing di un'operazione tramite la quale il colosso dei cieli tedesco porterà la newco tricolore nella sua già estesa galassia acquisendone in un primo momento il 41% del capitale per poi salire - entro il 2033 - al controllo totale con un investimento complessivo di 829 milioni di euro. Dopo "i progressi decisivi" che avevano portato il 17 giugno al primo orientamento positivo Ue a livello tecnico, il ministro Giancarlo Giorgetti aveva espresso ottimismo nell'attesa tuttavia che si presentasse "il Don Abbondio della situazione".

Una cautela ora non più dovuta. Le ultime procedure sono state completate senza intoppi, il parere positivo Ue è ormai nella fase finale di stesura e il consenso delle autorità della concorrenza dei Paesi membri ha permesso a Palazzo Berlaymont di fissare la data dell'annuncio. Un accordo che l'entourage del ceo tedesco Carsten Spohr, in un primo commento a caldo, definisce come un "win-win" in quanto porterà "vantaggi per tutti: per Lufthansa, per Ita, per il Mef, per l'Italia e i suoi aeroporti, per l'Europa e per i consumatori".

L'intesa prevede sacrifici da parte delle due compagnie per rispondere alle preoccupazioni antitrust sui tre fronti considerati critici: una quota di mercato troppo ampia a Milano-Linate, una situazione di monopolio su alcune rotte di corto raggio tra Italia e Germania, Austria, Svizzera e Belgio, e la riduzione della concorrenza nei lunghi collegamenti tra Fiumicino e il Nord America. Tutte minacce, nella visione dell'Ue, alla qualità dei servizi offerta ai cittadini e soprattutto alla stabilità dei prezzi che rischierebbero di diventare insostenibili.

Nell'hub lombardo le parti cederanno 15-17 coppie di slot (pari a 30-34 voli giornalieri tra andata e ritorno) - un numero significativamente più alto delle 11 coppie possedute da Lufthansa - garantendo che almeno un altro vettore possa non soltanto subentrare alla compagnia tedesca ma anche stabilirsi in maniera più strutturata nello scalo, operando anche nuovi voli. Il business plan dell'aviolinea che animerà gli slot ceduti dall'accoppiata italo-tedesca - in pole c'è easyJet - dovrà comunque essere "solido" e superare nei prossimi mesi l'esame Ue.

Almeno una rivale dovrà poi subentrare per tre anni nelle rotte di corto raggio problematiche verso l'Europa centrale. E anche sui lunghi voli da Fiumicino con destinazione Chicago, Washington, San Francisco e Toronto - al centro di un braccio di ferro risolto in extremis - il patto prevede l'ingresso di una concorrente di Ita-Lufthansa capace di offrire voli diretti o, in alternativa, di due di vettori già presenti - come le rivali Air France, Iberia, British Airlines, Klm o Tap - che potranno operare collegamenti con uno scalo nei loro hub europei, garantendo però prezzi competitivi e che il viaggio non abbia una durata totale superiore alle 3 rispetto alle traversate dirette.

Forti del via libera di Bruxelles - e dell'influenza della joint venture transoceanica che Lufthansa forma con le sorelle nordamericane United e Canada Airlines e che vedrà Ita fare il suo ingresso - Roma e Francoforte avranno tempo fino a novembre per siglare le intese con le compagnie concorrenti.

Sull'intercontinentale non credo cambierà molto.
Alla fine già AF/KLM e IAG offrono numerose connessioni sui loro HUB oltretutto sui diretti vedo che AirTransat ha già il volo su Toronto e American Airlines su Chicago quindi non capisco perchè dovrebbero essere delle rotte problematiche.

In alternativa poi ho un pensiero che mi sfarfalla nella mente da un po': ma se c'è tutto questo problema, perchè non spostare/aggiungere alcuni voli su Malpensa dove c'è già una grossa presenza Star Alliance, magari federando i due HUB con dei A220-100 di ITA o dei E95 di AirDolomiti?

Non dico di usare metallo ITA ( mi rendo conto ci sia il problema dei costi per creare una base) ma United potrebbe aprire San Francisco, Dulles e aumentare Chicago, AirCanada potrebbe tornare ad operare su Toronto. Senza contare le rotte a est tra cui il Giappone su cui c'è già l'interesse di ANA.

Alla fine se devi mettere dei voli aggiuntivi su Parigi o Madrid, non conviene federare i voli su Malpensa dove non ci sono questi vincoli e su cui puoi lavorare con più tranquillità?

Magari è una cazzata eh.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,620
1,598
Sull'intercontinentale non credo cambierà molto.
Alla fine già AF/KLM e IAG offrono numerose connessioni sui loro HUB oltretutto sui diretti vedo che AirTransat ha già il volo su Toronto e American Airlines su Chicago quindi non capisco perchè dovrebbero essere delle rotte problematiche.

In alternativa poi ho un pensiero che mi sfarfalla nella mente da un po': ma se c'è tutto questo problema, perchè non spostare/aggiungere alcuni voli su Malpensa dove c'è già una grossa presenza Star Alliance, magari federando i due HUB con dei A220-100 di ITA o dei E95 di AirDolomiti?

Non dico di usare metallo ITA ( mi rendo conto ci sia il problema dei costi per creare una base) ma United potrebbe aprire San Francisco, Dulles e aumentare Chicago, AirCanada potrebbe tornare ad operare su Toronto. Senza contare le rotte a est tra cui il Giappone su cui c'è già l'interesse di ANA.

Alla fine se devi mettere dei voli aggiuntivi su Parigi o Madrid, non conviene federare i voli su Malpensa dove non ci sono questi vincoli e su cui puoi lavorare con più tranquillità?

Magari è una cazzata eh.
Se non ci sono vuol dire che senza feed lato Italia a MXP tali voli non funzionano, lo si è visto più volte con MIA e ORD fatti da diverse compagnie. Se invece sostieni come scrivi di tornare a mettere un mini hub federando MXP torniamo agli ennesimi discorsi, una volta che finalmente AZ ha abbandonato definitivamente MXP per concentrarsi a fare un unico hub siamo a rimpiangelo?
 

Paolo_61

Socio AIAC
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,668
1,496
Sull'intercontinentale non credo cambierà molto.
Alla fine già AF/KLM e IAG offrono numerose connessioni sui loro HUB oltretutto sui diretti vedo che AirTransat ha già il volo su Toronto e American Airlines su Chicago quindi non capisco perchè dovrebbero essere delle rotte problematiche.

In alternativa poi ho un pensiero che mi sfarfalla nella mente da un po': ma se c'è tutto questo problema, perchè non spostare/aggiungere alcuni voli su Malpensa dove c'è già una grossa presenza Star Alliance, magari federando i due HUB con dei A220-100 di ITA o dei E95 di AirDolomiti?

Non dico di usare metallo ITA ( mi rendo conto ci sia il problema dei costi per creare una base) ma United potrebbe aprire San Francisco, Dulles e aumentare Chicago, AirCanada potrebbe tornare ad operare su Toronto. Senza contare le rotte a est tra cui il Giappone su cui c'è già l'interesse di ANA.

Alla fine se devi mettere dei voli aggiuntivi su Parigi o Madrid, non conviene federare i voli su Malpensa dove non ci sono questi vincoli e su cui puoi lavorare con più tranquillità?

Magari è una cazzata eh.
Il LH, dopo l'esperienza di LHI, credo abbiano accessi di orticaria ogni volta che sentono parlare di MXP.


Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk
 

indaco1

Utente Registrato
30 Settembre 2007
3,809
483
.
Gia' prima, se ricordo bene volevano scatenare la terza guerra mondiale se gli si chiudeva LIN, molto prima di LH Italia.
 

Paolo_61

Socio AIAC
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,668
1,496
Gia' prima, se ricordo bene volevano scatenare la terza guerra mondiale se gli si chiudeva LIN, molto prima di LH Italia.
Salvo poi cassare la (fallimentare) esperienza LHI quando il comune di Milano rifiutò di chiudere il Forlanini

Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk
 

micheleforchini

Utente Registrato
9 Gennaio 2010
408
424
BGY
Se non ci sono vuol dire che senza feed lato Italia a MXP tali voli non funzionano, lo si è visto più volte con MIA e ORD fatti da diverse compagnie. Se invece sostieni come scrivi di tornare a mettere un mini hub federando MXP torniamo agli ennesimi discorsi, una volta che finalmente AZ ha abbandonato definitivamente MXP per concentrarsi a fare un unico hub siamo a rimpiangelo?
No non parlavo di Hub, era una riflessione sulle richieste della UE ma appunto era un pensiero non certo una certezza.