Studi per diventare "aviation manager"


kenyaprince

Amministratore AC
Staff Forum
20 Giugno 2008
29,893
496
VCE-TSF
si è sempre molto pragmatici con il c..o degli altri e con i figli degli altri ;)!
dubito che lo sappia tu in ogni caso. Poi vorrei vedere se un genitore preferisce vedere il proprio figlio soddisfatto o penare a 35 anni per un lavoro (malpagato)
Esempio pratico (ma me ne sono venuti in mente almeno un' altra decina) : mio cugino a 18 anni ha finito una scuola professionale (Elettricista) , ha trovato lavoro SUBITO pagato circa 1500 Euro al mese presso una piccola azienda. Dopo qualche anno si è messo in proprio : di anni ora ne ha 25 , è sposato, ha una casa , un lavoro che lo soddisfa e che gli consente di vivere più che dignitosamente. I suoi genitori sono orgogliosi (giustamente) e contenti per il figlio.
Una mia (diciamo) conoscente dopo anni di università e 2 lauree da 110 e lode , un anno di ricerca in Inghilterra lavora (precaria) da anni in Italia a 1300 Euro al mese (è fortunata) e il mutuo in banca non glielo danno (perchè il suo ragazzo è nella sua stessa situazione).
I suoi genitori sono preoccupati per il suo futuro e lei stessa è arrivata alla conclusione che con la laurea in questo paese ti ci puoi pulire il c...
Il ragionamento "basta andare all'estero" non lo condivido del tutto, non tutti vogliono (o possono farlo) , dipende da tante cose e da tante situazioni. Ma non vorrei che percepiste quanto ho detto come un "bisogna ambire a fare l'elettricista" (cosa che percepisco dalle vostre parole dovrebbe suonare come un'offesa , mah!) ma che molte volte è bene scegliere per il proprio futuro senza essere per forza costretti a seguire la massa (molte volte è così) di coloro che vanno all'università.

Il sistema Italia è sbagliato? Si.
Non premia il merito? Verissimo
Ma qui viviamo e questa è la realtà con la quale dobbiamo fare i conti almeno fino a quando le cose non cambieranno. (cambieranno?)
 

Veolia

Utente Registrato
10 Settembre 2006
4,745
0
ne deduciamo che studiare in italia e' solo una moda.
basta non seguire la corrente

ottimo consiglio
 

Siligio

Utente Registrato
22 Novembre 2012
377
13
Grottaferrata
Ho letto i vari commenti ed ecco il mio.
Ho la fortuna di avere un padre che mi possa mantenere gli studi per ancora diversi anni. Certo, quando si tratterà di sganciare parecchi €€€ per il master sarò ben felice di pagarmelo da solo o di cercare di prendere una borsa di studio. E finora ho preso qualche soddisfazione, anche se in altri campi. Mi son diplomato al conservatorio risultando il più giovane diplomato dell'anno, ho concluso un master in "sound engineering" a 21 anni e ora ho intrapreso una nuova carriera universitaria, ben consapevole di essere "più vecchio" della maggioranza delle matricole. Dico questo non per fare il figo, ma perchè ritengo fondamentale studiare/lavorare nei campi che mi appassionano di più, e i risultati ne sono un'immediata conseguenza.
Da quando ho vissuto 6 mesi in Germania guardo l'estero come una grande opportunità, che difficilmente mi farò sfuggire in futuro. Quindi, per quanto possa capire i discorsi dei lavori con più domanda o che richiedano meno studio, non ne sono interessato (in passato avevo valutato anche di diventare meccanico o Assistente di volo). Mi appasionava il piano, ho studiato la musica. Mi appassiona il mondo del management dei trasporti, ci provo.
Non dico che diventerò CEO di Lufthansa, ma almeno voglio scommetterci la mia forza di volontà e qualche ora di studio!

Detto questo, ringrazio tutti delle numerose risposte. Ero certo che in questo forum avrei trovato numerosi spunti! :)
 

Veolia

Utente Registrato
10 Settembre 2006
4,745
0
Grande!!!
direi che hai colto nel segno: credi in quello che fai fino in fondo, hai tutto il resto della vita per inutili rimpianti.
Posso dirti di sicuro che se hai deciso di proseguire gli studi non ti fermerai piu'.
Per qualsiasi professione post universitaria tu intraprenderai studiare ed aggiornarsi e' fondamentale.
anche se non sara' sicuramente facile il primo e miglior passo l'hai gia fatto!
in bocca al lupo
V.
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
32,801
786
49
Azionista LibertyLines
dubito che lo sappia tu in ogni caso. Poi vorrei vedere se un genitore preferisce vedere il proprio figlio soddisfatto o penare a 35 anni per un lavoro (malpagato)
Esempio pratico (ma me ne sono venuti in mente almeno un' altra decina) : mio cugino a 18 anni ha finito una scuola professionale (Elettricista) , ha trovato lavoro SUBITO pagato circa 1500 Euro al mese presso una piccola azienda. Dopo qualche anno si è messo in proprio : di anni ora ne ha 25 , è sposato, ha una casa , un lavoro che lo soddisfa e che gli consente di vivere più che dignitosamente. I suoi genitori sono orgogliosi (giustamente) e contenti per il figlio.
Una mia (diciamo) conoscente dopo anni di università e 2 lauree da 110 e lode , un anno di ricerca in Inghilterra lavora (precaria) da anni in Italia a 1300 Euro al mese (è fortunata) e il mutuo in banca non glielo danno (perchè il suo ragazzo è nella sua stessa situazione).
I suoi genitori sono preoccupati per il suo futuro e lei stessa è arrivata alla conclusione che con la laurea in questo paese ti ci puoi pulire il c...
Il ragionamento "basta andare all'estero" non lo condivido del tutto, non tutti vogliono (o possono farlo) , dipende da tante cose e da tante situazioni. Ma non vorrei che percepiste quanto ho detto come un "bisogna ambire a fare l'elettricista" (cosa che percepisco dalle vostre parole dovrebbe suonare come un'offesa , mah!) ma che molte volte è bene scegliere per il proprio futuro senza essere per forza costretti a seguire la massa (molte volte è così) di coloro che vanno all'università.

Il sistema Italia è sbagliato? Si.
Non premia il merito? Verissimo
Ma qui viviamo e questa è la realtà con la quale dobbiamo fare i conti almeno fino a quando le cose non cambieranno. (cambieranno?)
Standing ovation.
 

OceanDrive

Utente Registrato
18 Marzo 2011
2,193
0
NYC
dubito che lo sappia tu in ogni caso. Poi vorrei vedere se un genitore preferisce vedere il proprio figlio soddisfatto o penare a 35 anni per un lavoro (malpagato)
Esempio pratico (ma me ne sono venuti in mente almeno un' altra decina) : mio cugino a 18 anni ha finito una scuola professionale (Elettricista) , ha trovato lavoro SUBITO pagato circa 1500 Euro al mese presso una piccola azienda. Dopo qualche anno si è messo in proprio : di anni ora ne ha 25 , è sposato, ha una casa , un lavoro che lo soddisfa e che gli consente di vivere più che dignitosamente. I suoi genitori sono orgogliosi (giustamente) e contenti per il figlio.
Una mia (diciamo) conoscente dopo anni di università e 2 lauree da 110 e lode , un anno di ricerca in Inghilterra lavora (precaria) da anni in Italia a 1300 Euro al mese (è fortunata) e il mutuo in banca non glielo danno (perchè il suo ragazzo è nella sua stessa situazione).
I suoi genitori sono preoccupati per il suo futuro e lei stessa è arrivata alla conclusione che con la laurea in questo paese ti ci puoi pulire il c...
Il ragionamento "basta andare all'estero" non lo condivido del tutto, non tutti vogliono (o possono farlo) , dipende da tante cose e da tante situazioni. Ma non vorrei che percepiste quanto ho detto come un "bisogna ambire a fare l'elettricista" (cosa che percepisco dalle vostre parole dovrebbe suonare come un'offesa , mah!) ma che molte volte è bene scegliere per il proprio futuro senza essere per forza costretti a seguire la massa (molte volte è così) di coloro che vanno all'università.

Il sistema Italia è sbagliato? Si.
Non premia il merito? Verissimo
Ma qui viviamo e questa è la realtà con la quale dobbiamo fare i conti almeno fino a quando le cose non cambieranno. (cambieranno?)
:eek:ky::eek:ky::eek:ky::eek:ky::eek:ky::eek:ky:
 

AZFAN

Utente Registrato
18 Dicembre 2012
20
0
Ragazzi, un consiglio spassionato, andate a fare mestieri veri. Tipo antennista, panettiere, idraulico, pompe funebri, falegname, ecc, ecc...

Guadagnerete sicuramente di più, vi farete un mazzo tanto ma la soddisfazione sarà tripla.

Non sto scherzando.
Sacrosanto davvero!!
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
32,801
786
49
Azionista LibertyLines
Sacrosanto davvero!!
Ti ringrazio, anche se non mi sembra di aver scritto niente di sconvolgente.

Ma magari la massa dei benpensanti cattocomunisti crede con fervente pudore che le cose non stiano esattamente così come le ho dipinte.

Mi permetto di citare: "Se scansa per un attimo la merda che le soffoca il cervello..." (Billy Rosewood)
 

AZFAN

Utente Registrato
18 Dicembre 2012
20
0
Ti ringrazio, anche se non mi sembra di aver scritto niente di sconvolgente.

Ma magari la massa dei benpensanti cattocomunisti crede con fervente pudore che le cose non stiano esattamente così come le ho dipinte.

Mi permetto di citare: "Se scansa per un attimo la merda che le soffoca il cervello..." (Billy Rosewood)
Lo so, proprio oggi con un collega parlavamo del rendimento marginale di un anno addizionale di istruzione o di un'ora lavorato con contratto
impiegatizio...le conclusioni le hai scritte tu.

Ma ho paura che andiamo OT!
 

vipero

Utente Registrato
8 Ottobre 2007
6,159
2,112
.
negli anni '80 girava questa storia:
"ciao cara quanto tempo!"
"essì, sali a prendere un caffè!"
" beh e come stai? tutto bene?"
"sì, ho tre bei figli, anzi due sono qui, te li presento?"
"certo!"
entra un bel giovane, molto infighettato, incravattato, educatissimo.
"ti presento Luca, una laurea in ingegneria, una in architettura, sta seguendo un corso di specializzazione in quantistica
applicata alla mesozoica, parla 3 lingue"
"mauao! che orgoglio di figlio!"
lo segue una bellissima ragazza, elgante e raffinata
"ti presento Lucrezia, laurea in giurisprudenza, bacchalauralato in scienze fisiognomiche della trasmissione trascendentale, parla cinese e russo"
"mauauauauao! orgogliosissima eh... ma il terzo?"
"dovrebbe arrivare a momenti..."
in quel mentre si apre la porta ed entra un ragazzo in tuta da lavoro, tutto sporco, 'na chiavica.
"oh ma aspettavi gli operai?"
"no questo è Giulio, il terzo figlio. Fa l'idraulico.
"ah..."
"e se non fosse per lui col cavolo che se magnerebbe qua dentro!"
 

TkMatt

Utente Registrato
29 Gennaio 2012
865
0
BLQ
possibilita' di studiare =università= lavori qualificati= soldi e reddito maggiore
lavori non qualificati = - soldi =meno accesso a professioni migliori "worldwide" = fame
cosi' gira il pianeta , almeno quello che va avanti e non indietro come il nostro paese.
sorry per l'OT..ma neanche tanto OT
infatti chi esce dal paese?? i qualificati, il resto rimane qua a far concorrenza a rumeni ed albanesi...senza offesa ovviamente...
tutto bello si, ma posso dire una cosa?

Se tutti studiano per diventare supermanager , ultramegaprofessional etc etc c'è un povero cristo che rimane a fare, BENE, un lavoro manuale oppure altri mestieri meno "premium" ma sicuramente specializzati?

Faccio il mio esempio. Io lavoro in ambito ferroviario e sono diplomato. Ho intrapreso gli studi universitari nel 2000 dopo il diploma s.m. superiore. Studiavo una cosa che non amavo solo per avere piu possibilità di trovare lavoro e lo facevo nel migliore dei modi ma poi ho trovato IL lavoro che volevo prima del completamento degli studi (circa a metà). Ho avuto la fortuna di realizzare il mio sogno lavorativo senza lauree, senza master, senza dottorati etc etc... semplicemente perchè nella mia posizione una laurea non serve. E' una professionalità richiesta e pagata in modo discreto. Nell'ambito dei miei compagni di classe del liceo, a 13 anni dal diploma, di 21 che eravamo, credo che 15 si siano laureati andando anche oltre la specialistica. In 6 ci siamo fermati al diploma. Io credo di essere uno dei 3-4 tra i 21 che ha il reddito piu elevato.

Voi direte, è un'anomalia italiana. Io dico, forse. Se l'asticella si sposta verso l'alto e la laurea non è ne piu ne meno di cio che il diploma rappresentava negli anni 90 si evince che la sola laurea è perfettamente inutile, una successiva specializzazione è forse sufficiente ma per accedere, diciamo cosi, all'elite per cio che concerne la possibilità di ottenere migliori condizioni complessive di lavoro è necessaria una continua e costante formazione che dura nel tempo e passa attraverso promozioni, impieghi, aziende, posizioni ricoperte etc

In tutto cio il "mestiere" rappresenta un percorso a mio avviso non inferiore ma parallelo. Cosi il pizzaiolo come il parrucchiere o il decoratore o il tappezziere. La pizza migliore è la pizza che siamo disposti a pagare di piu. Il taglio migliore idem, la tappezzeria migliore o l'impianto domotico migliore non fanno eccezione...e chi fa i mestieri suddetti in modo eccellente a mio avviso è un Professionista con la P che al pari di un "senior account xy" o di un "strategy marketing yz" merita una elevata retribuzione.

Credo che in cima e in fondo a tutto sia importante fare cio che piace. :) Solo in cio che piace si riesce ad essere i migliori. Dal fare le pulizie a dirigere la Apple o Google
 

Veolia

Utente Registrato
10 Settembre 2006
4,745
0
Credo che in cima e in fondo a tutto sia importante fare cio che piace. :) Solo in cio che piace si riesce ad essere i migliori. Dal fare le pulizie a dirigere la Apple o Google
Esatto!! quoto in pieno questa riga che riassume il tutto!
 
Ultima modifica:

mariol

Utente Registrato
3 Febbraio 2009
3,633
0
Se l'asticella si sposta verso l'alto e la laurea non è ne piu ne meno di cio che il diploma rappresentava negli anni 90
Questa riga riassume il quadro dell'universita' italiana!

La riforma (2001) di quasi tutte le lauree a 3+2, l'aver spezzato un vecchio corso di laurea in corsi di laurea triennale dove nessuno sa cosa diventera' o cosa fara', ha distrutto l'universita' italiana! Quella che sfornava pochi ma grandi laureati che potevano fregiarsi di tale nome!
Le ulteriori riforme degli anni successivi hanno dato la mazzata finale all'educazione in Italia, partendo dalle elementari fino al gradino piu' alto.
Mi e' capitato piu' volte di preparare negli ultimi anni laureandi agli esami di matematica e fisica delle facolta' scientifiche, e mi sono reso conto che gli esami era simili ai compiti in classe che facevo al liceo. Non paragonabili agli esami di matematica o fisica del primo anno di ingegneria, che pur se in atto la riforma, avevano mantenuto il programma e la difficolta' iniziale (per poi cambiarli entro pochi anni).

Tornando al discorso laurea o lavoro specializzato, credo che non si debba guardare al solo guadagno/reddito per decidere a 18 anni, quando ancora non si ' ne' carne ne' pesce, cosa fare "da grandi". E' troppo presto e non me la sento nemmeno di tagliare le gambe a quelle persone che dimostrano di avere un potenziale ma che per campare devono rinunciare a volere conseguire un titolo universitario buono (non quelle lauree del cavolo), studiando di piu' del minimo necessario per passare l'esame, ma consapevoli che si studia (su piu' testi) per se' e per la propria formazione. E consigliando di fare da subito (mio grande rammarcico) stage e tirocinii, senza pensare che la mera teoria sia sufficiente, ma capendo che l'esperienza curriculare conta piu' di un 110L conseguito nei tempi accademici.

Allo stesso modo incoraggio i diplomati che, ammettendo di non avere interesse nel prendere una laurea, vogliono svolgere un lavoro professionale, che non e´affatto di minor prestigio di diventare ingegnere, architetto, avvocato o manager aziendale. Il problema, come sottolineato da Ivan, e' uno solo: genitori. Perche' "mio figlio, che va maluccio solo perche' e' colpa del professore, una laurea la deve prendere, non importante quale, basta che la prende!". Francamente, mi arrendo. Pero' poi non ci lamentiamo che l'offerta di laureati in cerca di lavoro e' immensa rispetto all'effettiva domanda.

Altro punto che tengo a precisare e' sul guadagno di un lavoro professionale. E' vero che in Italia essi guadagnano piu' di tanti laureati, pur subendo una tassazione terribile (compensata in parte dal sommerso), ma e' anche vero che la poverta' e' sempre piu' dilagante e, quindi, molti elettricisti ed idraulici si trovano sommersi di insoluti da riscuotere. Conosco un ragazzo neodiplomato in termoidraulica che non riesce a trovare lavoro in nessuna ditta, perche' stanno tagliando personale sia per l'alta tassazione, sia perche' pieni di crediti.

In conclusione, viviamo in un periodo di mer..., non meraviglioso.
 
Ultima modifica:

airblue

Utente Registrato
6 Novembre 2005
15,288
111
Lombardia.
Per la cronaca alcuni tra i migliori manager del settore aviation vengono da percorsi professionali iniziati dal basso e senza lauree.

Domenico Cempella: inizia a lavorare non ancora maggiorenne come impiegato presso l'aeroporto di Ciampino.
James Hogan CEO Etihad: inizia nel 1975 come check-in agent in Ansett.
Tim Clark President Emirates: inizia come addetto di scalo presso la British Caledonian.
Gordon Bethune, protagonista di uno dei più incredibili turaround della storia dell'aviazione, inizia a lavorare come meccanico nell'esercito.

Ora non voglio dire che non serva laurea o master o MBA (io stesso li ho conseguiti), ma per far carriera serve in primis fiuto per gli affari, determinazione e la giusta dose di furbizia e fortuna.
 

Elenina

Utente Registrato
16 Novembre 2014
1
0
Ciao a tutti!
Scusate il mio ritardo nell'intervenire.
Qualcuno sa come posso contattare Siligio? Vorrei sapere dove e come ha scaricato i libri in inglese di cui parlava. Ho dato un occhio sul sito indicato ma non ho trovato nulla (Potrei anche essere io l'imbranata).
Inoltre vorrei chiedere a qualcuno se ha qualche consiglio su come poter impostare una tesina di laurea triennale in economia aziendale, dato che sto prendendo in seria considerazione l'idea di analizzare qualcosa di economio ma sotto il punto di vista aeronautico (ho alle spalle degli studi aeronautici alle superiori).
Grazie a tutti!!!
 

india9001

Utente Registrato
6 Novembre 2005
5,068
1
Salve a tutti!
Sono uno studente della facoltà di economia e management all'università di Tor Vergata e sto cercando di delineare il percorso di studi per diventare un manager nel settore dell'aviazione. Attualmente sono al primo anno e ho ipotizzato questa carriera:

Laurea triennale in Economia e management a Tor Vergata
Erasmus semestrale durante l'ultimo anno della triennale in un'università tedesca con lezioni in inglese, da scegliere successivamente.
Laurea specialistica in Germania, sempre dove si tengono lezioni in inglese.
Master in Air Transport Management all'università di Cranfield.

Inoltre ho intenzione di sfruttare le estati positivamente con Summer School economiche, corsi o certificazioni di lingua. Possibilmente anche stage nell'ambito dell'aviazione, anche se la vedo dura.

Sui master queste sono le possibilità in Europa:
- Cranfield: Master in Air Transport Management (1 anno full time, 7000£)
Università inglese molto prestigiosa dedicata solamente a postgraduate riguardo all'aviazione. Mi sembra la scelta migliore e costa il giusto.

- International university of Bad Honnef: Master in International Management: Aviation (4 semestri, 4300 € a semestre)
Questa università mi sembra molto ben organizzata e potrebbe essere un'ottima scelta al posto della laurea specialistica. Inoltre ha un accordo in esclusiva con Lufthansa (S.t.i.p. program) che permette di lavorare con loro venendo pagato e rimborsato di tutte le spese di trasporto e simili. Inoltre si provano diverse posizioni lavorative capendo meglio in che specifico campo si preferirebbe lavorare.
- Università di Tolosa: (1 anno full time o 2 part time: 30000 € [!!!])
Dedicato a chi ha già lavorato almeno 5 anni nel settore quindi ciao ciao. Oltretutto non me lo sarei mai potuto permettere.

Avrei però qualche domanda:
- Qualcuno di voi lavora in questo settore e ha dei consigli da darmi?
- La laurea specialistica è effettivamente utile in questo settore? Se si, qual è/quali sono le facoltà che potrebbero essere più interessanti?
- L'opzione laurea triennale + master a Bad Honnef + master a Cranfield forse è migliore (anche se comporterebbe una spesa economica non indifferente)?
Ciao, posso darti il mio parere, avendo seguito un percorse simile: (laurea + master in Aviation Management):

Questo settore, per la sua specificità (un mix tra tecnica al massimo livello e unicità di impiego) ha bisogno di una dose massiccia di esperienza sul campo per poterti permettere una carriera soddisfacente.

Voglio dire che una sovra preparazione, a mio parere, non apre automaticamente le porte a un posto di responsabilità in una aerolinea.
Certamente verrai selezionato e scelto tra altri candidati meno formarti, ma poi dovrai al 99% fare gavetta, tanta..

Sembrano parole da buon padre di famiglia, e quando io fui stagista mi infastidivo a sentirle, ma poi ho compreso che è così. Ancora oggi, dopo aver raggiunto un posto di responsabilità, sono conscio che per poter salire di livello ho bisogno di altra gavetta.

Inoltre, aspetto essenziale è anche la tua aspirazione di collocazione all'interno dell'azienda: in Produzione (operazioni di volo e di terra) servono ingegneri, e devono essere aeronautici altrimenti non servono a niente (non me ne vogliano); al massimo qualche gestionale ma per posti più di coordinamento.

Invece, nel dipartimento finanziario e in quello commerciale le cose cambiano giacché un finanziere puro avrebbe grosse difficoltà soprattutto i primi periodi (nel nostro settore vedere costantemente tabelle in rosso è la norma) e in controllo di gestione bisogna capire il perché delle cose, e non te le insegna l'università

Nel commerciale (che è quello dove sono io) posti chiavi come network development, commercial strategies o revenue management, sono un mix:
se hai una base solida di gestione hai un plus (ad esempio i consulenti stile PWC, EA, ecc.. sono molto richiesti), ma se non hai sbattuto il muso sui problemi quotidiani precedentemente, cadi come un fuscello dopo pochi mesi oppure rimani ma vieni messo da una parte perché il nostro settore è troppo dinamico, e c'é bisogno di rispondere (in senso metaforico) subito e bene, per via delle ingenti perdite che si generano (circa 9 mesi su 12).

Ergo, e per concludere, MOLTO GIUSTA una Laurea in Economia abbinato a un Master in Aviation Management, ma non fare troppa teoria e scendi in campo quanto prima.

Ti saluto lasciandoti una massima del grande Gordon Gekko che secondo me è la chiave del mio discorso: https://www.youtube.com/watch?v=CCddjPXnrlo
 
Ultima modifica: