In Francia ed in Germania hanno aggregato alcuni player minori ad una forte compagnia di bandiera strategicamente importante per i collegamenti su scala globale. E questa è una cosa.
In Italia non esiste nulla del genere. Da AZ fino all'ultima delle compagnie nazionali, nessuna si può definire strategica per il paese. Tutt'al più possono esserlo per motivi sociali (posti di lavoro).
Ora, l'aspettativa di blindare il mercato con un'aggregazione forte intorno ad AZ da parte dei piccoli per raddoppiare i prezzi dei biglietti, è antistorica ed irrealizzabile.
Non ci sarebbe nessun modo di negare alle altre compagnie UE di fare tutta la concorrenza del caso al neonato "campione" nazionale. Tanto più che quest'ultimo sarebbe sempre più arroccato su quel breve-medio raggio che fatica sempre più a reggere la concorrenza delle LC.
Bisogna che AZ e la politica decidano cosa fare da grandi, perchè l'ipotesi di riportare l'aviazione civile italiana indietro di 30 anni è da scartare in partenza.
In questo thread è stato riportato parzialmente l'articolo che è invece completo in altri thread.
Quello espresso è una visione su tutto il settore dell'aviazione civile in Italia, dalla soluzione ai problemi del nodo milanese, alla stabilizzazione della frammentazione delle compagnie che con questi chiari di luna non riescono a sopravvivere, ed AZ è probabilmente quella più tranquilla, alla soluzione del problema dei finanziamenti pubblici che con la spending review sarà sempre più problematico coprire con soldi pubblici, cosa per me criticabile.
Rimanendo all'ipotesi di una fusione AZ-IG (a patto che si razionalizzi il sistema aeroportuale e si metta un freno ai contributi pubblici) vedo elementi postivi nell'ottica di dare maggiore massa critica e rendere più forte il nascente "capione nazionale", che piaccia o non piaccia serve all'Italia, pena diventare il giochino di MOL. L'elemento negativo sarebbe probabilmente un leggero aumento delle tariffe, ma dobbiamo renderci conto che non è possibile volare a pochi € con un sistema che si sostiene, emblematica la polemica che leggevo in altri thread dove si diceva che FR senza contributi sarebbe ampiamente in rosso, e ricordiamoci che FR svende solo pochi posti nei periodi morti e dove è in concorrenza, mentre nei periodi di punta o quando elimina la concorrenza costa persino di più delle major.
Infine se tutto il "giro" prospettato funziona le prospettive anche per trovare un partner (o magari i capitani stessi) più intraprendente sono evidenti, e penso che l'eventuale entrata dell'Aga Khan nell'azionariato di AZ non sia negativo.