Treno vs. Aereo: sviluppi e prospettive del trasporto ferroviario


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18 Febbraio 2016
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Mentre il check-in è una vaccata clamorosa, penso che sia corretto porre delle limitazioni ai viaggi effettuati in anticipo rispetto alla validità del titolo di viaggio: troppo alto il rischio che qualche furbetto faccia il biglietto per un treno successivo solo alla vista del controllore.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Mentre il check-in è una vaccata clamorosa, penso che sia corretto porre delle limitazioni ai viaggi effettuati in anticipo rispetto alla validità del titolo di viaggio: troppo alto il rischio che qualche furbetto faccia il biglietto per un treno successivo solo alla vista del controllore.
utilizzo spesso una linea la cui frequenza di passaggio e di 15', a volte anche 7'...vuoi dirmi che se arrivo in anticipo (tragitto in auto, parcheggio sono le variabili) sto li' sul marciapiede aspettando il mio treno guardando gli altri che intanto partono? Questo per colpa dei "furbetti"?
 

londonfog

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Scusate la domanda ebete (io abito a Londra da una vita). In Giugno saro' in Italia (le solite Bologna e Venezia). Devo fare il check-in anche con un Freccia Rossa con un biglietto comprato online (il biglietto specifica gia' il treno)? Come si fa?
 

darioflight

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Scusate la domanda ebete (io abito a Londra da una vita). In Giugno saro' in Italia (le solite Bologna e Venezia). Devo fare il check-in anche con un Freccia Rossa con un biglietto comprato online (il biglietto specifica gia' il treno)? Come si fa?
Tranquillo nessun ceckin per i Freccirossa!
 

Edoardo

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Scusate la domanda ebete (io abito a Londra da una vita). In Giugno saro' in Italia (le solite Bologna e Venezia). Devo fare il check-in anche con un Freccia Rossa con un biglietto comprato online (il biglietto specifica gia' il treno)? Come si fa?
Tranquillo nessun ceckin per i Freccirossa!
Nessuno check-in obbligatorio, ma puoi farlo in autonomia tramite l’app di Trenitalia per aiutare il personale Trenitalia nel controllo biglietti.
 

RobertoMo

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Sui Frecciarossa è opzionale, credo sia pensato per chi non vuole essere disturbato dal controllore.
 

FLRprt

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@silvano: per fare il check-in devi avere installata sul cell l’app Trenitalia. Se non usi una Freccia (Bologna - Venezia ci sono anche regionali veloci) e fai il biglietto on line tramite il sito allora fare il check-in diventa problematico: in quel caso la cosa migliore, come già detto da altri, è fare un biglietto cartaceo alle self service, che poi timbrerai alle macchinette.


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indaco1

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utilizzo spesso una linea la cui frequenza di passaggio e di 15', a volte anche 7'...vuoi dirmi che se arrivo in anticipo (tragitto in auto, parcheggio sono le variabili) sto li' sul marciapiede aspettando il mio treno guardando gli altri che intanto partono? Questo per colpa dei "furbetti"?
Sei in area STIBM? Forse questo da delle opzioni in piu'. Che poi anche in questo caso le pagine che spiegano sui siti dei diversi operatori non e' che siano chiarissime.
 
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FLRprt

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Sembra che Trenitalia modificherà la procedura di check-in dei biglietti digitali regionali. Dal pezzo dell'ANSA che linko non si capisce bene la portata ed il tipo delle modifiche, ma se si parla di validazione automatica dei biglietti regionali dovrebbe voler dire che il biglietto è automaticamente validato per il treno indicato sul biglietto stesso, ferma restando la possibilità di variare il treno prima dell'orario di partenza. Da capire cosa succede se perdo il regionale per ritardo di un treno precedente.
E resta da capire quali sia "la tutela dei passeggeri che rispettano le norme" reclamata da Trenitalia. L'impressione è che finalmente si sono resi conto di aver pestato una m..... e stiano tornando alle modalità ante agosto 2023.

 
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indaco1

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In senso figurato direi che e' un cambio di banco a 180 gradi

Da ottobre pero', mica subito.
 
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Paolì

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Basterebbe dare la possibilità di cambiare il biglietto anche se già validato in un arco di tempo post partenza (fino a 10 min dopo l'orario?) annullando il check in
 

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18 Febbraio 2016
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utilizzo spesso una linea la cui frequenza di passaggio e di 15', a volte anche 7'...vuoi dirmi che se arrivo in anticipo (tragitto in auto, parcheggio sono le variabili) sto li' sul marciapiede aspettando il mio treno guardando gli altri che intanto partono? Questo per colpa dei "furbetti"?
In passato bastava comprare il biglietto del treno prima, quando la validità era estesa a 3-4-5 ore dopo il treno selezionato… ma la validità estesa non c’è più da quando hanno introdotto quella vaccata del check-in.
Dare la possibilità di comprare biglietti per treni già passati è davvero troppo a rischio furbi ladri.
 

FLRprt

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Dal sito del Corrierone (4 giugno 2024)
Ora si capisce qualcosa di più; restano però alcune criticità o cose non chiarite:
1) chi acquista un biglietto on line -no app- si ritrova un foglio di carta non valido per viaggiare (ante agosto 2023 lo era) e deve fare una procedura informatica per niente semplice. E poi c'è anche la questione della nominatività dei biglietti, che già può creare problemi se si acquistano biglietti per terze persone -pensate solo a un viaggiatore straniero che chiede all'albergo o ad un conoscente di avere un biglietto-. Ante agosto 2023 biglietti acquistati sull'app erano nominativi, quelli acquistati sul sito no.
2) validità temporale dei biglietti: restano le 4 ore dall'orario di partenza del treno indicato? Nulla viene detto.
3) utilizzo del biglietto su treno diverso da quello indicato (per ritardo di un treno precedente o per scelta del viaggiatore): ante agosto 2023 si poteva fare purché il biglietto fosse utilzzato a decorrere dall'ora di partenza del treno indicato ed entro la validità temporale del biglietto. Ora? Anche qui, nulla viene detto.
4) treni contingentati: li mantengono? Obbligano al check in anche gli abbonati? (nota: nelle condizioni e tariffe è scritto che anche per i treni contingentati non è garantito il posto a sedere - allora dov'è il vantaggio del contingentamento?)
Fai due tipi di biglietto: open, da convalidare, che acquista validità con la convalida, oppure preconvalidato, associato ad un orario di partenza di un treno. Per entrambi, validità di tot dalla convalida -eventualmente in base alla percorrenza: un biglietto di 250 chilometri ha validità di quattro ore, uno di cinquanta un'ora-.

Treni regionali, il check-in online diventerà automatico da ottobre (dopo le critiche e le multe)
di Redazione Economia

Col gusto della battuta Massimiliano Dona, numero uno dell’Unione nazionale dei Consumatori, lo chiama «ufficio complicazioni cose facili». E denuncia: «Il problema è che anche se l’app, a regime, funzionasse bene, come al solito si penalizzano gli utenti non digitali, gli anziani, i turisti, gli stranieri, i viaggiatori occasionali, gli utenti più fragili». Si tratta del biglietto digitale regionale, operativo da agosto scorso e obbligatorio su tutte le tratte pendolari gestite da Trenitalia nel Paese, che ha indiscutibili vantaggi e però si è prestato a numerose critiche da parte delle associazioni di utenti e passeggeri.
Non tutti i viaggiatori sono digitalizzati
Perché non tutti i viaggiatori sono sufficientemente digitalizzati per comprare il biglietto online e poi procedere dalla propria area riservata sull’applicazione di Trenitalia o cliccando sul biglietto comprato che arriva via sms o e-mail ad effettuare il successivo check-in online per convalidare il biglietto e avere l’emissione del QrCode per superare i tornelli, come è necessario nella stazione di Roma Termini.
La tolleranza dei controllori
C’è da dire che in questi mesi i controllori di Trenitalia, a bordo dei convogli, consapevoli della novità si sono mostrati piuttosto tolleranti. Questa procedura prevede, in caso di mancata convalida self online del biglietto, l’emissione di una multa di 5 euro nei confronti del passeggero che però il titolo di viaggio l’ha comprato. Siccome molti viaggiatori non l’avevano capito, in questi mesi il personale Trenitalia è stato il più delle volte comprensivo procedendo alla convalida diretta a bordo del convoglio per evitare che poi il ticket potesse essere riutilizzato. Ma è chiaro che il passeggero in difficoltà può (e deve) recarsi dal capotreno (che nel frattempo è stato dotato degli strumenti informatici per la convalida a bordo), come spiega bene Altroconsumo.
Le infinite modifiche durante la giornata
D’altronde il biglietto digitale permette di modificare il ticket quante volte si vuole nell’arco della giornata, modificando l’ora e persino il giorno prima delle 24 ore effettive del giorno di partenza. Cioè si è deciso di traslare l’esperienza dei treni ad alta velocità su quelli regionali, che però hanno tempistiche diverse e soprattutto sono soggetti ad oscillazioni più frequenti. Ci sono delle tratte che prevedono un treno in partenza ogni 15 minuti. Si può convalidare il ticket e poi perdere quel treno perché si arriva poco dopo. Non è infrequente a Termini dove le file sono imponenti anche ai tornelli e nei giorni e nelle ore di punta si rischia di rimanere intrappolati in coda perdendo il treno. A quel punto è necessario parlare col capotreno del convoglio successivo per spiegare l’accaduto.
Il segmento di clientela che preferisce il cartaceo
Ci mettiamo soprattutto nei panni di viaggiatori un po’ avanti negli anni, che certo non sono avvezzi agli smartphone: tutt’ora preferiscono il ticket cartaceo che tuttavia va obliterato alle macchinette in stazione, procedura che il self check-in online permette di scavalcare e che quindi avrebbe la sua ratio. Uno dei grandi critici di questa novità, che ora Trenitalia promette di cambiare entro ottobre arrivando al check-in automatico cinque minuti dopo la partenza del convoglio, è stato Paolo Benanti, docente alla Pontificia Università Gregoriana e all’Università di Seattle oltre che consigliere di Papa Francesco sull’intelligenza artificiale.
Le critiche di Benanti su LinkedIn
Benanti ha scritto in un post su LinkedIn tutte le sue obiezioni alla nuova modalità di obliterazione dei biglietti, che non esita a definire un «pessimo esempio di digitalizzazione». «Come farà un viaggiatore straniero senza internet a validare il titolo? Come può gestirlo un anziano? O come distribuire il titolo dagli uffici ai dipendenti se gli smartphone non fanno aprire il link? Insomma, una storia su cui riflettere per evitare di fare contro-innovazione e scaricare sulla parte fragile della catena, il cliente, le scelte sbagliate della società», ha attaccato Benanti.
Il confronto con gli utenti tech
Gli ha fatto eco l’amministratore delegato della start-up Learnn, Luca Mastella, che ha raccontato la sua disavventura con l’auto-obliterazione in un articolo pubblicato su Wired. Mastella ha spiegato di aver ricevuto una multa proprio per il mancato check-in ma dopo la pubblicazione del post ha aggiunto di essere stato contattato direttamente da Trenitalia: «Mi è stato chiesto di partecipare a una chiamata con diversi membri del loro team durante la quale lavoreremo insieme per migliorare l’esperienza utente e la comunicazione dell’importanza di fare il check-in».
Il tavolo con le associazioni
C’è da dire che Trenitalia non si è sottratta alle critiche. E si è messa al lavoro per migliorare il processo che Pierpaola Pietrantozzi, segretario nazionale Adiconsum, definisce «una inevitabile e necessaria semplificazione». «Non vogliamo combattere battaglie di retroguardia perché tutti dobbiamo attrezzarci per spingere il progresso, abbiamo soltanto manifestato la necessità di facilitare il check in online perché molti passeggeri non riescono a farlo», dice Pietrantozzi. Per questo è stato aperto un tavolo di confronto tra Trenitalia e le associazioni di consumatori che ha avuto l’ultimo incontro il 28 maggio scorso, a cui ha partecipato attivamente anche Assoutenti. La ratio del digitale d’altronde è quella di fornire informazioni al passeggero (annunci ritardi, cancellazioni) e permetterà, a tendere, di avere un rimborso automatico in caso di ritardi.
L’investimento che fa Trenitalia
«L’introduzione del biglietto digitale, che si aggiunge al tradizionale biglietto cartaceo, è nato per offrire ai viaggiatori più flessibilità e un'esperienza di viaggio ancora più completa e sostenibile. Già 3 viaggiatori su 4 validano il biglietto con il check-in digitale prima di salire a bordo e, per supportare coloro che possono avere potenziali difficoltà nel validare il biglietto digitalmente, stiamo lavorando a un ulteriore sviluppo che consentirà, entro ottobre, la validazione automatica del biglietto. In caso di impossibilità ad effettuare il check-in del biglietto, i passeggeri sono tenuti ad avvisare il capotreno appena saliti a bordo. La mancata validazione o comunicazione al capotreno determinerà una sanzione di 5 euro. I vantaggi, per coloro che scelgono il biglietto digitale regionale, sono molteplici; come ad esempio lo smart caring che ci permette di aggiornare, in tempo reale, i viaggiatori sullo stato di circolazione del loro treno», dice Maria Giaconia, Direttore Regionale e Sviluppo Intermodale di Trenitalia.
Da ottobre arriva il self check-in automatico
Entro ottobre si sta lavorando per un ulteriore sviluppo che consentirà l’attivazione automatica, ovvero il check-in automatico del biglietto alla partenza del treno. Si tratta di un lavoro informatico di implementazione di piattaforma. Così nessuno verrà multato e nessuno però potrà eludere l’obliterazione del titolo. Sarà dunque la tecnologia a risolvere l’impasse? Aspettiamo ottobre, nel mentre, consigliamo attenzione (da parte di chi viaggia) e tolleranza (da parte di chi controlla).
 

East End Ave

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Dal sito del Corrierone (4 giugno 2024)
Ora si capisce qualcosa di più; restano però alcune criticità o cose non chiarite:
1) chi acquista un biglietto on line -no app- si ritrova un foglio di carta non valido per viaggiare (ante agosto 2023 lo era) e deve fare una procedura informatica per niente semplice. E poi c'è anche la questione della nominatività dei biglietti, che già può creare problemi se si acquistano biglietti per terze persone -pensate solo a un viaggiatore straniero che chiede all'albergo o ad un conoscente di avere un biglietto-. Ante agosto 2023 biglietti acquistati sull'app erano nominativi, quelli acquistati sul sito no.
2) validità temporale dei biglietti: restano le 4 ore dall'orario di partenza del treno indicato? Nulla viene detto.
3) utilizzo del biglietto su treno diverso da quello indicato (per ritardo di un treno precedente o per scelta del viaggiatore): ante agosto 2023 si poteva fare purché il biglietto fosse utilzzato a decorrere dall'ora di partenza del treno indicato ed entro la validità temporale del biglietto. Ora? Anche qui, nulla viene detto.
4) treni contingentati: li mantengono? Obbligano al check in anche gli abbonati? (nota: nelle condizioni e tariffe è scritto che anche per i treni contingentati non è garantito il posto a sedere - allora dov'è il vantaggio del contingentamento?)
Fai due tipi di biglietto: open, da convalidare, che acquista validità con la convalida, oppure preconvalidato, associato ad un orario di partenza di un treno. Per entrambi, validità di tot dalla convalida -eventualmente in base alla percorrenza: un biglietto di 250 chilometri ha validità di quattro ore, uno di cinquanta un'ora-.

Treni regionali, il check-in online diventerà automatico da ottobre (dopo le critiche e le multe)
di Redazione Economia

Col gusto della battuta Massimiliano Dona, numero uno dell’Unione nazionale dei Consumatori, lo chiama «ufficio complicazioni cose facili». E denuncia: «Il problema è che anche se l’app, a regime, funzionasse bene, come al solito si penalizzano gli utenti non digitali, gli anziani, i turisti, gli stranieri, i viaggiatori occasionali, gli utenti più fragili». Si tratta del biglietto digitale regionale, operativo da agosto scorso e obbligatorio su tutte le tratte pendolari gestite da Trenitalia nel Paese, che ha indiscutibili vantaggi e però si è prestato a numerose critiche da parte delle associazioni di utenti e passeggeri.
Non tutti i viaggiatori sono digitalizzati
Perché non tutti i viaggiatori sono sufficientemente digitalizzati per comprare il biglietto online e poi procedere dalla propria area riservata sull’applicazione di Trenitalia o cliccando sul biglietto comprato che arriva via sms o e-mail ad effettuare il successivo check-in online per convalidare il biglietto e avere l’emissione del QrCode per superare i tornelli, come è necessario nella stazione di Roma Termini.
La tolleranza dei controllori
C’è da dire che in questi mesi i controllori di Trenitalia, a bordo dei convogli, consapevoli della novità si sono mostrati piuttosto tolleranti. Questa procedura prevede, in caso di mancata convalida self online del biglietto, l’emissione di una multa di 5 euro nei confronti del passeggero che però il titolo di viaggio l’ha comprato. Siccome molti viaggiatori non l’avevano capito, in questi mesi il personale Trenitalia è stato il più delle volte comprensivo procedendo alla convalida diretta a bordo del convoglio per evitare che poi il ticket potesse essere riutilizzato. Ma è chiaro che il passeggero in difficoltà può (e deve) recarsi dal capotreno (che nel frattempo è stato dotato degli strumenti informatici per la convalida a bordo), come spiega bene Altroconsumo.
Le infinite modifiche durante la giornata
D’altronde il biglietto digitale permette di modificare il ticket quante volte si vuole nell’arco della giornata, modificando l’ora e persino il giorno prima delle 24 ore effettive del giorno di partenza. Cioè si è deciso di traslare l’esperienza dei treni ad alta velocità su quelli regionali, che però hanno tempistiche diverse e soprattutto sono soggetti ad oscillazioni più frequenti. Ci sono delle tratte che prevedono un treno in partenza ogni 15 minuti. Si può convalidare il ticket e poi perdere quel treno perché si arriva poco dopo. Non è infrequente a Termini dove le file sono imponenti anche ai tornelli e nei giorni e nelle ore di punta si rischia di rimanere intrappolati in coda perdendo il treno. A quel punto è necessario parlare col capotreno del convoglio successivo per spiegare l’accaduto.
Il segmento di clientela che preferisce il cartaceo
Ci mettiamo soprattutto nei panni di viaggiatori un po’ avanti negli anni, che certo non sono avvezzi agli smartphone: tutt’ora preferiscono il ticket cartaceo che tuttavia va obliterato alle macchinette in stazione, procedura che il self check-in online permette di scavalcare e che quindi avrebbe la sua ratio. Uno dei grandi critici di questa novità, che ora Trenitalia promette di cambiare entro ottobre arrivando al check-in automatico cinque minuti dopo la partenza del convoglio, è stato Paolo Benanti, docente alla Pontificia Università Gregoriana e all’Università di Seattle oltre che consigliere di Papa Francesco sull’intelligenza artificiale.
Le critiche di Benanti su LinkedIn
Benanti ha scritto in un post su LinkedIn tutte le sue obiezioni alla nuova modalità di obliterazione dei biglietti, che non esita a definire un «pessimo esempio di digitalizzazione». «Come farà un viaggiatore straniero senza internet a validare il titolo? Come può gestirlo un anziano? O come distribuire il titolo dagli uffici ai dipendenti se gli smartphone non fanno aprire il link? Insomma, una storia su cui riflettere per evitare di fare contro-innovazione e scaricare sulla parte fragile della catena, il cliente, le scelte sbagliate della società», ha attaccato Benanti.
Il confronto con gli utenti tech
Gli ha fatto eco l’amministratore delegato della start-up Learnn, Luca Mastella, che ha raccontato la sua disavventura con l’auto-obliterazione in un articolo pubblicato su Wired. Mastella ha spiegato di aver ricevuto una multa proprio per il mancato check-in ma dopo la pubblicazione del post ha aggiunto di essere stato contattato direttamente da Trenitalia: «Mi è stato chiesto di partecipare a una chiamata con diversi membri del loro team durante la quale lavoreremo insieme per migliorare l’esperienza utente e la comunicazione dell’importanza di fare il check-in».
Il tavolo con le associazioni
C’è da dire che Trenitalia non si è sottratta alle critiche. E si è messa al lavoro per migliorare il processo che Pierpaola Pietrantozzi, segretario nazionale Adiconsum, definisce «una inevitabile e necessaria semplificazione». «Non vogliamo combattere battaglie di retroguardia perché tutti dobbiamo attrezzarci per spingere il progresso, abbiamo soltanto manifestato la necessità di facilitare il check in online perché molti passeggeri non riescono a farlo», dice Pietrantozzi. Per questo è stato aperto un tavolo di confronto tra Trenitalia e le associazioni di consumatori che ha avuto l’ultimo incontro il 28 maggio scorso, a cui ha partecipato attivamente anche Assoutenti. La ratio del digitale d’altronde è quella di fornire informazioni al passeggero (annunci ritardi, cancellazioni) e permetterà, a tendere, di avere un rimborso automatico in caso di ritardi.
L’investimento che fa Trenitalia
«L’introduzione del biglietto digitale, che si aggiunge al tradizionale biglietto cartaceo, è nato per offrire ai viaggiatori più flessibilità e un'esperienza di viaggio ancora più completa e sostenibile. Già 3 viaggiatori su 4 validano il biglietto con il check-in digitale prima di salire a bordo e, per supportare coloro che possono avere potenziali difficoltà nel validare il biglietto digitalmente, stiamo lavorando a un ulteriore sviluppo che consentirà, entro ottobre, la validazione automatica del biglietto. In caso di impossibilità ad effettuare il check-in del biglietto, i passeggeri sono tenuti ad avvisare il capotreno appena saliti a bordo. La mancata validazione o comunicazione al capotreno determinerà una sanzione di 5 euro. I vantaggi, per coloro che scelgono il biglietto digitale regionale, sono molteplici; come ad esempio lo smart caring che ci permette di aggiornare, in tempo reale, i viaggiatori sullo stato di circolazione del loro treno», dice Maria Giaconia, Direttore Regionale e Sviluppo Intermodale di Trenitalia.
Da ottobre arriva il self check-in automatico
Entro ottobre si sta lavorando per un ulteriore sviluppo che consentirà l’attivazione automatica, ovvero il check-in automatico del biglietto alla partenza del treno. Si tratta di un lavoro informatico di implementazione di piattaforma. Così nessuno verrà multato e nessuno però potrà eludere l’obliterazione del titolo. Sarà dunque la tecnologia a risolvere l’impasse? Aspettiamo ottobre, nel mentre, consigliamo attenzione (da parte di chi viaggia) e tolleranza (da parte di chi controlla).
Quindi, ho il biglietto per il treno delle 8...arrivo zona stazione alle 7.45, faccio due giri del parcheggio perche' quel giorno e' pieno e c'e' pure il mercato nella piazza, finalmente trovo un buco e sono le 756...corro al binario 2 cercando di prenderlo, salgo le scale (!!!) a due a due che per la mia eta' non e' male, sbuco sul binario e sono le 8.01...porte chiuse e parte. Il mio biglietto e' validato automaticamente e non posso prendere il treno delle 8.10 secondo loro? Sara' un brutto momento per il personale Trenitalia dovvesse accadermi e intendessero non sentire ragioni...
 

Stefanopv

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Quindi, ho il biglietto per il treno delle 8...arrivo zona stazione alle 7.45, faccio due giri del parcheggio perche' quel giorno e' pieno e c'e' pure il mercato nella piazza, finalmente trovo un buco e sono le 756...corro al binario 2 cercando di prenderlo, salgo le scale (!!!) a due a due che per la mia eta' non e' male, sbuco sul binario e sono le 8.01...porte chiuse e parte. Il mio biglietto e' validato automaticamente e non posso prendere il treno delle 8.10 secondo loro? Sara' un brutto momento per il personale Trenitalia dovvesse accadermi e intendessero non sentire ragioni...
Esatto è in questo caso che si palesa la problematica.
In pratica secondo loro non dovresti neanche provare a prenderlo e spostare il treno, un po' come avviene per l'alta velocità

Però secondo me è una cosa totalmente innaturale proprio per la stessa natura e frequenza del trasporto regionale.
 

FLRprt

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Quindi, ho il biglietto per il treno delle 8...arrivo zona stazione alle 7.45, faccio due giri del parcheggio perche' quel giorno e' pieno e c'e' pure il mercato nella piazza, finalmente trovo un buco e sono le 756...corro al binario 2 cercando di prenderlo, salgo le scale (!!!) a due a due che per la mia eta' non e' male, sbuco sul binario e sono le 8.01...porte chiuse e parte. Il mio biglietto e' validato automaticamente e non posso prendere il treno delle 8.10 secondo loro? Sara' un brutto momento per il personale Trenitalia dovvesse accadermi e intendessero non sentire ragioni...
Questo è uno dei punti non chiariti: la validità del biglietto è legata al treno indicato sul biglietto o all'orario del treno? Se è legata al treno x (in partenza alle yy:zz) e non prendi quel treno -> sorry, se non hai preso quel treno. Se è legata alle ore yy:zz (ora di partenza del treno x o della convalida del biglietto) allora puoi prendere un treno successivo.
Ante agosto 2023 era legata all'ora di partenze del treno per acquisti on line e della convalida del biglietto per biglietti cartacei. E per i biglietti fatti alla emettitrice self service non c'era indicazione di numero del treno sul biglietto.
 

indaco1

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.
Il trasporto regionale e' quasi TPL. L'AV no. E il modo in cui vengono venduti e fruiti i posti e' profondamente diverso.

E' nella natura del trasporto pubblico locale che vai in stazione/alla fermata e prendi il primo mezzo che passa, al limite senza neanche guardare l'orario.

Non solo quando fai tardi, ma anche quando anticipi. Il TPL e' funzionale se organizzato per linee , non per corse. Il massimo e' quando l'orario e' cadenzato cosi' sai rigorosamente quale sara' il massimo tempo di attesa. Ovviamente non c'e' garanzia che ci sia posto.

La AV invece e' organizzata per corsa, come l'aviazione e' organizzata per volo. Ci sta che la prenotazione e' obbligatoria e hai il tuo posto riservato o comunque c'e' un controllo di capienza rigido e devi prendere proprio quel treno li. E il prezzo puo' variare in base allo yield management. Puoi avere biglietti open ma costano o devi rinegoziarli cambiando l'orario.

Prova a pensare che succederebbe se, che so, la MM4 nella sua frequenza sontuosa di 90 secondi, dovesse essere organizzata in codesto modo.... che devi fare una pratica burocratica ogni volta che stabilisci quale corsa prendere.

E' come buttare nel cesso il principale plus, come livello di servizio, che possono offrire i mezzi pubblici a corto raggio. Follia.

Insomma, non puoi usare strumenti da mezzo di trasporto "a corsa" e tipicamente LP per mezzi di trasporto "a linea" e tipicamente per itinerari di breve durata.

Quello che vuole fare TI ci sta ma ci vuole la tecnologia. Se hai qualcosa che verifica dove sali e dove scendi, una specie di trenopass (che funziona come il telepass) o una Oyster Card come a Londra da tanti anni o una STIBM come a Milano da meno tempo citata piu' su ma non a caso, allora puoi applicare tutti gli algoritmi che vuoi, Puo' essere su carta magnetica o app, ma deve fare lei i calcoli, il povero passeggero al massimo lo puoi costringere a sparare un QR code o strisciare una smart card all'entrata e all'uscita.

Fino a che non sei in grado di fare questo, devi continuare ad ammettere i biglietti cartacei da obliterare come una volta. Magari puoi pure farli pagare di piu', perche' c'e' la carta, perche' si possono usare in modo meno rigido a favore del cliente .... se li fai pagare di piu' ci sta, e i turisti/visitatori occasionali saranno comunque felici di pagarli un po' di piu' ma non rovinarsi l'esperienza. Potresti pure spiumazzarli un po'.

Auspicabilmente a tendere ci saranno biglietti magnetici/APP che rilevano gli ingressi e le uscite valgono su tutta la rete di trasporti nazionale, salvo i mezzi necessariamente a prenotazione obbligatoria. Magari pure per i musei e i bagni pubblici, perche' no? Un solo contratto per tutto poi loro fanno i conti e mi addebitano e io controllo l'estratto tutti i mesi. Dalla punta dello stivale al ciuffo della valle aurina. Magari pure in tutta la UE. Ma mi rendo conto che sto fantasticando, non per la tecnica che ci sarebbe, ma per la politica e l'effetto pollaio dei vari attori.