Facciamo un pò di chiarezza...qui di seguito importo dell'addizionale comunale negli aeroporti italiani:
- Aeroporto Venezia Marco Polo: €9,00 per departing pax
- Aeroporto Napoli: €8,50 per departing pax
- Aeroporti Roma Ciampino & Roma Fiumicino: €7,50 per departing pax
- Tutti gli altri aeroporti: €6,50 per departing pax
- Spagna: nessuna addizionale comunale
Probabilmente al consumatore non fa grossa differenza €6,50/€9,00 in più (ci torniamo comunque dopo) ma alle compagnie aeree pochi euro impattano sulle marginalità e delle volte anche sulla profittabilità delle rotte di corto-medio raggio che le porta ovviamente a non aprire nuove rotte (o aprirle in maniera conservativa) e non aumentare le frequenze verso mercati con bassa marginalità, ricordiamoci sempre che le marginalità per le compagnie aeree sono basse (soprattutto nel corto-medio raggio) e di conseguenza le scelte dei vettori vanno negli aeroporti dove il Net Cost dell'aeroporto è più basso e dove possono ottenere marginalità più alte, ovvio quindi che le scelte di una compagnia aerea ricadono verso mercati dove le passenger charges sono più basse tipo Spagna, Portogallo, Grecia, poi ovviamente va da sé che l'Italia è un grande mercato turistico e le compagnie aeree ci volano a prescindere ma potremmo fare molto di più.
Ad esempio porto una mia esperienza professionale dove ho seguito un progetto per una compagnia aerea low cost, non posso dire il nome ma non è una ULCC. La compagnie aerea X ha ottenuto risultati molto al di sotto delle aspettative nella Summer 2022 - in qualche caso rotte che hanno coperto solo i costi variabili senza profittabilità tenendo conto che nei mesi estivi si guadagna, l'anno successivo quindi nella Summer 2023 quella compagnie aerea non è cresciuta sul mercato italiano (in qualche caso ha ridotto anche frequenze in pre e post peak) mentre lo ha fatto in maniera consistente verso Spagna, Grecia, Portogallo ed in maniera minore su Turchia, Cipro, Croazia e Albania, vi posso dire che se aggiungiamo quei 6-7€ in più a passeggero dell'addizionale la loro marginalità sarebbe stata molto più similare a quella di Grecia e Spagna e di conseguenza avrebbero aperto nuove rotte verso l'Italia come anche aumentato le frequenze, questo è stato detto dal loro Routes Director.
Inoltre abbassando il Net Cost le società di gestione aeroportuale potrebbero ridurre gli airport incentives per le compagnie aeree in quanto l'aeroporto X costerebbe di meno e più facile per la compagnia aerea Y essere profitable anche se evidenzio che l'addizionale comunale non impatta sul MEOP test che devono fare gli aeroporti per erogare incentivi. A riguardo - mi meraviglio - che dopo diversi post scritti sull'argomento qualcuno ancora abbia dubbi sui contributi, se un aeroporto supera il MEOP test può offrire incentivi alla compagnia aerea X perché ha un ritorno sull'investimento (ROI) quindi agisce come qualsiasi azienda in un libero mercato e come da regole comunitarie sugli aiuti di Stato.
Fatemi togliere anche un sassolino dalla scarpa...l'addizionale comunale viene riscossa dagli aeroporti per conto dello Stato quindi è una partita di giro ma ovviamente il debitore nei confronti dello Stato non è l'aeroporto bensì la compagnia aerea, ebbene sapete chi non ha pagato l'addizionale comunale in passato ? Ovviamente Alitalia, sono sicuro per Alitalia-SAI mentre per le altre AZ dovrei andare a controllare, ovviamente tutto finito nella bad-co. Vari managers italiani di AZ si sono sempre lamentati degli incentivi (leciti) alle compagnie aeree low cost mentre la loro azienda non pagava l'addizionale comunale allo Stato per centinaia di milioni di euro all'anno. Per ITA andrò a controllare ma gli spifferi non sono dei migliori comunque giusto controllare, può darsi che la stiano pagando regolarmente.
Torniamo al consumatore, la cancellazione dell'addizionale comunale dovrebbe essere solo una parte di una riforma del trasporto aereo molto più ampia che dal mio punto di vista dovrebbe prevedere il single till per la determinazione dei diritti aeroportuali con conseguente riduzione delle passenger charges e delle landing/take off fees. Facciamo esempi pratici sulla situazione odierna:
- Voli internazionali partenza UK/Germania verso Italia o Spagna: prendiamo tariffa media per andata e ritorno di 180€ per pax tasse aeroportuali incluse: la differenza è tra i €6,50 e €18 per pax, sono pochi o sono tanti non lo so...dipende da ogni persona ma bisogna aggiungere che la Spagna sia a livello alberghiero che di servizi turistici è più economica dell'Italia quindi una vacanza in Spagna costerà mediamente meno di una vacanza in Italia.
- Voli nazionali Italia/Italia: tariffa media 130€ tasse apt incluse, l'impatto dell'addizionale comunale è tra i 13€ e 17,50€ per pax
Nel mio post precedente quando parlavo del concetto economico alla base delle nostre teorie lo facevo in maniera molto generica cercando di fornire qualche informazione in più sull'argomento, nel caso specifico impatta molto più sulle imprese (le compagnie aeree) che potrebbero offrire maggiore capacità sul mercato italiano, che probabilmente sul consumatore se non in maniera molto più marginale.
Facciamo altro esempio pratico sul numero dei passeggeri paragonando un mercato (Italia) dove esiste l'addizionale comunale ed un altro mercato (Spagna) dove non c'è, senza dimenticare che la popolazione italiana è di circa 59 milioni mentre quella spagnola circa 48 milioni quindi 11 milioni di differenza in valore assoluto e quasi il 23% in valore relativo
- 2019
- Italia: 160,6 (milioni di passeggeri) di cui 32,4 nazionali + 78,8 intra-EU + 49,4 extra-EU
- Spagna: 228,2 (milioni di passeggeri) - di cui 42,6 nazionali + 107 intra-EU +78,6 extra-EU
- Italia vs Spagna: la Spagna ha quasi 68 milioni di passeggeri in più (+42%)
- 2022
- Italia: 132,4 (milioni di passeggeri) di cui 32,2 nazionali + 66,8 intra-EU + 33,4 extra-EU
- Spagna: 199,5 (milioni di passeggeri) - di cui 40,9 nazionali + 94,3 intra-EU + 64,3 extra-EU
- Italia vs Spagna: la Spagna ha quasi 67,1 milioni di passeggeri in più (+50,7%)
- 2023 Gennaio-Maggio 2023
- Italia: ~57 milioni di passeggeri
- Spagna: ~85 milioni di passeggeri
- Italia vs Spagna: la Spagna ha quasi 28 milioni di passeggeri in più (~ +48%)
Direi che i i numeri non lasciano spazio a parole in quanto sono impietosi indipendemente da come li guardiamo (totali, nazionali, intra EU, extra EU), la fonte è Eurostat.
Il trasporto aereo avrebbe bisogno di una riforma seria e non di un piano aeroporti molto deludente che definisce Catania hub del Mediterraneo e paragonabile ad Istanbul ma purtroppo non ci sono competenze nei dirigenti dei ministeri, nei ministri competenti e nelle istituzioni (forse fa comodo alle grandi lobby che rimanga tutto cosi, del resto gli aeroporti sono Monopoli naturali che sono facilmente tassabili e creano gettito per lo Stato).
A conferma di quanto sopra basta leggere le dichiarazioni che rilascia il Presidente dell'Autorità dei Trasporti (come anche ex Presidente di ENAC), come anche l'attuale Presidente di Enac che sarà un bravissimo Avvocato di Stato ma che non conosce le basi dell'economia, le varie forme di mercato e le diverse tipologie di concorrenza ignorando che con l'oligopolio ci sono significate barriere d'accesso al mercato che in Italia non ci sono ad eccezione dell'Aeroporto di Linate e delle rotte in continuità territoriale vedi Sardegna.
Inoltre, il Presidente ENAC probabilmente non conosce l'inglese visto che nel suo CV dichiara in autovalutazione che la sua conoscenza è buona/discreta, non dico che dovrebbe essere C1/C2 ma almeno B2 per il ruolo che ricopre dove l'inglese è la lingua ufficiale, a riguardo il dubbio mi è venuto quando ho partecipato ad un Aviation Forum internazionale dove tutti hanno parlato in inglese tranne il Presidente ENAC ed un Governatore italiano, poi non capisco perché è presente dappertutto (troppo invasivo secondo me), mi piace molto di più il DG di ENAC.
Per finire con il Ministro del MIMIT che ho ascoltato a SKY settimana scorsa affermare che l'Italia è uno stato sovrano (vero) ma che non ricorda che in tema di aviazione le regole sono europee. L'Europa tra l'altro dà ampia libertà agli Stati membri sul sistema regolatorio ma non la libertà in materia di tariffe che è normata a livello europeo. Il Ministro - inoltre - per difendersi dalle accuse delle compagnie aeree sul Decreto Asset caro-voli afferma che tre enti terzi gli hanno dato ragione, ma dovrebbe sapere che ART non è un ente terzo come neanche ENAC, rimane l'Antirust che comunque non è competente in materia, insomma il Ministro se la canta e se la suona come vuole.
A mio modesto parere, ci vorrebbe un Antitrust specifico per l'Aviazione - ovviamente indipendente - come nel campo delle telecomunicazioni.
In parole povere non abbiamo speranze per il settore aereo ma spero vivamente di sbagliarmi e che arrivi qualcuno al Governo come ministro o dirigente che sia competente in materia e fare una riforma serie e strutturale che porti beneficio al settore dell'Aviazione, all'Economia ed al Turismo.
Mi scuso per il post lungo ma mi sembrava utile dare una panoramica completa (almeno lo spero
)